Considerata il centro artistico, culturale, finanziario, economico e sociale della Spagna meridionale, è una città di notevole interesse turistico, grazie ai numerosi monumenti, piazze, giardini e alla fervente vita notturna. In particolare laGiralda, laCattedrale, l'Alcázar e l'Archivio delle Indie sono stati dichiaratipatrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel1987.
Il clima della città è di tipomediterraneo con influenzeoceaniche caratterizzato da inverni miti ed estati calde. La temperatura media annuale è di circa18,5 °C: quindi la città è una delle più calde d'Europa. Il mese più freddo dell'anno è gennaio con temperature che di norma variano dai 5 °C ai 15 °C. La temperatura più bassa mai registrata fu -10,5 °C e risale al 12 febbraio1956. Le estati sono calde, secche e ventilate. In luglio, il mese più caldo, non è raro che si registrino temperature massime di 40 °C e minime di 25 °C. La temperatura più alta mai registrata fu 47,4 °C, che è la temperatura più elevata mai registrata inSpagna. Le precipitazioni sono535 mm all'anno e sono concentrate tra ottobre e aprile, con punte in dicembre. In media ogni anno ci sono 65 giorni di pioggia.
Il nome della città proviene dal nome indigenotartessicoSpal oIspal, dal significato di "terra pianeggiante". Dopo la conquista, iRomani latinizzarono il nome inHispalis, che in epoca andalusa variò inIshbiliya (dall'arabo أشبيليّة), dovuto alla sostituzione della "p" (fonema inesistente in arabo) con "b" e della "a" tonica con "i" (fenomeno caratteristico dell'arabo ispanico conosciuto comeImāla), da cui deriva la forma attualeSevilla.[3]
Veduta prospettica dei tetti di Siviglia e del fiume Guadalquivir
Furono iTartessi i primi a fondare un insediamento nella zona dell'odierna Siviglia, intorno all'VIII secolo a.C., chiamandolo Ispal.Fenici eGreci allacciarono rapporti commerciali con i Tartessi che oltre alla città avevano occupato una parte del sud della Spagna. Di questa popolazione è giunto fino a noi ilTesoro di El Carambolo trovato nei dintorni della città nel1958 ed ora tenuto in una cassaforte delMuseo Archeologico. Nel III secolo a.C. icartaginesi occuparono per un breve periodo la zona ma durante laseconda guerra punica le legioni diScipione l'Africano giunsero alle porte della città e sconfissero l'esercito cartaginese guidato daAsdrubale nel 206 a.C.
Il vincitore Scipione decise allora di fondare una città in cui tenere le truppe e la chiamòItalica, che si trovava a pochi chilometri da Ispal, che sotto dominio romano venne chiamata Hispalis. Questi due nuclei conobbero epoche di grande splendore e nel 45 a.C.Giulio Cesare concesse a Hispalis il rango di colonia romana, facendone una delle città più importanti della Spagna. Durante ilII secolo d.C. subì varie invasioni da parte deimori, che furono respinte sempre dall'esercito romano. In questo periodo si diffuse ilCristianesimo nella penisola iberica. Nel 287 d.C. vennero martirizzate le sorelle SantaGiusta e Ruffina, le quali si rifiutarono di fare un'offerta durante un rito pagano, dichiarando la loro fede cristiana; sono oggi le patrone della città. Nonostante l'importanza di Hispalis in epoca romana oggi a Siviglia ci sono pochissime testimonianze di questo periodo, fatta eccezione per dei resti di un antico acquedotto, a differenza di Italica di cui rimangono tuttora grandi resti del passato romano.
In seguito allacaduta dell'impero romano si susseguirono le invasioni divandali,svevi evisigoti. I vandali diGunderico entrarono e saccheggiarono Siviglia nel 426. Lo stesso Gunderico morì in città due anni più tardi e il suo successore, il figlioGenserico, decise di abbandonare la Spagna per dirigersi alla conquista dell'Africa lasciando Hispalis in mano ai visigoti. Sotto il dominio di questi ultimi, nel VI e VII secolo Siviglia tornò ad essere un importante centro culturale dell'Occidente.
Nel712Musa ibn Nusayr con un esercito di 18 000 uomini attraversò lostretto di Gibilterra conquistando la città[4] e tutta l'Andalusia giungendo fino aToledo. Sotto il dominio arabo la città venne chiamataIshbīliya (in arabo إشبيلية?,Ishbīliya) e anche il fiume, che in epoca romana si chiamavaBetis, venne chiamatoWādī al-kabīr (fiume grande), vocaboli dai quali derivano le loro denominazioni attuali. Anche se all'inizio della dominazione araba il centro del potere venne stabilito aCordova (Califfato di Cordova) Siviglia acquistò sempre più importanza e nel1147 con l'arrivo della dinastia degliAlmohadi al potere venne scelta come capitale. A quest'ultimo periodo del dominio islamico si devono la costruzione di monumenti come laGiralda, laTorre dell'Oro, l'Alcazar e le mura dellaMacarena.
Nel1248, dopo due anni di assedio,Ferdinando III di Castiglia riconquistò Siviglia, liberandola dai mori e riportandola nel mondo cristiano.[4]
I musulmani vennero costretti ad abbandonare la città e parallelamente venne ripopolata da migliaia di castigliani. Le numerose moschee vennero convertite in chiese cristiane e se ne costruirono di nuove in tutta la città.
Ferdinando III decise inoltre di spostare la corte delRegno di Castiglia nell'Alcazar, la fortezza araba, che divenne così la primaresidenza reale. Il re visse a Siviglia fino alla sua morte avvenuta nel1252 e da allora venne considerato dai sivigliani come il patrono protettore della città.
Anche il figlioAlfonso X il Saggio fece fiorire la città grazie al suo regno tollerante e pacifico. Sotto il regno diPietro I di Castiglia (1350-1369) la città si ingrandì in maniera straordinaria e nel1401 venne iniziata la costruzione della cattedrale nel luogo in cui sorgeva la moschea. NelXV secolo iRe Cattolici, con ildecreto dell'Alhambra, decisero di espellere gli ebrei dal regno e designarono Siviglia come sede dell'Inquisizione.
Dipinto raffigurante il "Porto delle Indie" di Siviglia nelXVI secolo
Con lascoperta dell'America Siviglia raggiunse l'apice della sua storia[4] dato che vi si stabilì laCasa de Contratación, l'organismo commerciale che deteneva il monopolio delle merci dellecolonie americane. Giunte a bordo di poderosi bastimenti alla foce delGuadalquivir dopo la traversataatlantica, le navi risalivano il fiume raggiungendo l'immenso scalo della città. In questo periodo Siviglia divenne la città più ricca e cosmopolita della Spagna, monarchia che nel1519, essendo stato incoronatoCarlo V aimperatore del Sacro Romano Impero, divenne di fatto la più potente di tutta Europa. NelSiglo de Oro Siviglia raggiunse i 150 000 abitanti, fu terminata la cattedrale e fondata l'università.
Tre fatti importanti segnarono ilXVII secolo quali laGrande peste del 1649, che ridusse di metà la popolazione cittadina, l'illuminazione delle zone più importanti della città con lampade ad olio e l'insabbiamento del Guadalquivir che dal1680 non fu più navigabile, determinando il trasferimento della flotta delle Indie e della Casa de Contratación nel porto diCadice agli inizi delXVIII secolo. Questo fu l'inizio del tramonto per la città che mantenne solo qualche monopolio commerciale come quello del tabacco per il quale venne edificata un'immensa fabbrica ora sede dell'università.
La storia più recente della città è stata caratterizzata da due grandi esposizioni. Nel1929 fu organizzata l'Esposizione iberoamericana, voluta per potenziare l'economia andalusa, per la quale la fisionomia di Siviglia cambiò con la creazione delParco Maria Luisa in cui furono costruite diverse opere della cosiddettaarchitettura regionalista. Poco dopo, nel febbraio del1936, la città cadde subito in mano aifranchisti all'inizio dellaGuerra civile spagnola. La repressione nei primi due anni fu violentissima e si calcola che morirono circa 3 000 persone dal 1936 al1937.
Nel1992 ci fu l'Esposizione Universale (EXPO) con cui la città ha acquisito un nuovo profilo urbano nella zona a sud del fiume. Furono creati palazzi instile avanguardista per ospitare le esposizioni sull'Isola della Certosa che fu collegata al centro da un nuovo ponte, ora uno dei simboli della Siviglia moderna, ilponte dell'Alamillo. La maggior parte delle installazioni utilizzate dall'EXPO sono state convertite per altri usi e alcune sono state utilizzate per un parco tecnologico. Sempre in occasione dell'Esposizione fu costruita la nuovastazione ferroviaria di Santa Justa e fu inaugurata la tratta dell'alta velocità perMadrid.
Nel 1999 Siviglia ha ospitato imondiali di atletica. Attualmente la città è coinvolta in un grande processo di trasformazione urbana. L'area monumentale del centro storico è stata dichiarata area pedonale e da ottobre2007 la mobilità si completa con una linea di metro in superficie (MetroCentro) che collega le stazioni della Metropolitana di Prado de San Sebastián e Puerta de Jerez, con Avenida Constitución e laPlaza Nueva.Nel2009 è stata inaugurata la Linea 1 dellaMetropolitana, con un percorso di 18 km e 22 stazioni tra Ciudad Expo ed Olivar de Quintos.
NO8DO è il motto e il logotipo del comune di Siviglia e consiste in unamatassa (incastiglianomadeja) di filo, che per la sua forma assomiglia molto al numerootto, preceduto dalla sillaba "NO" e seguito dalla sillaba "DO", entrambe scritte in stampatello maiuscolo. Si forma quindi ilrebus "NO8DO" che si legge "NO-MADEJA-DO": questa è l'espressione fonetica sivigliana della frase"No me ha dejado" ("Non mi ha abbandonato").
Tradizionalmente è legata al reAlfonso X, che nel1283 avrebbe riconosciuto alla città il diritto di fregiarsene nello stemma perché vi aveva trovato rifugio e protezione, quando l'anno precedente il regno era rimasto coinvolto in una guerra dinastica che avrebbe successivamente sancito il diritto del figlioSancho IV alla corona.
Secondo altre teorie, il significato sarebbe da ricondurre al "nodo", in allusione alnodo gordiano diAlessandro Magno.
Questo simbolo figura al centro della bandiera della città di Siviglia, esposta sui palazzi comunali.
La Giralda è l'anticominareto della moschea divenuto poi la torre campanaria della cattedrale ed ora è il monumento simbolo di Siviglia. Da questa torre in epoca moresca ilmuezzin chiamava i fedeli alla preghiera e molto probabilmente veniva anche utilizzata come osservatorio astronomico.
La sua costruzione iniziò nel1171 e si concluse nel1198, opera dell'architettoAben Baso (Ahmad ibn Baso). Nel corso del tempo la struttura subì numerosi cambiamenti e rappresenta uno dei migliori esempi dello stile mudéjar della Spagna.
Raggiunge ora l'altezza di 103 metri e per questo motivo la sua presenza nella città è costante apparendo dagli angoli più imprevisti. In cima si trova un coronamento rappresentante il Trionfo della Fede che viene chiamatoGiraldillo.
La pianta è un rettangolo di 126,18 metri di lunghezza per 83,60 di larghezza divisa in cinque navate ed è alta 30,48. Il suo punto più alto raggiunge però i 56 metri. Dal2005 fa parte del libro deiGuinness dei primati per la sua enorme estensione spaziale. Anche se fu terminata nel1506 ci vollero quattro secoli per darle l'aspetto attuale.
La facciata principale si trova lungo Avenida de la Constitución e all'esterno la chiesa è circondata dalle gradinate, ovvero delle scalinate collegate tra loro da catene, che furono costruite per servire da punto di assunzione di braccianti durante il XIV secolo.
L'interno è impressionante data la grandiosità dell'edificio. Nella navata centrale dietro il coro spicca la Cappella Maggiore, chiusa da una magnifica inferriata in ferro dorato, all'interno della quale si trova l'immensoretablo della "Virgen de la Sede". Sempre all'interno del tempio ha sede il mausoleo diCristoforo Colombo, sotto il grande orologio ottocentesco, ed è esposto l'autenticoGiraldillo della Giralda.
Chiesa di San Luigi dei Francesi (1709-1732), nel quartiere dellaMacarena, edificio in stilebarocco che conserva dipinti di Lucas Valdés (incontrofacciata) e sculture di Duque Cornejo.[6]
Chiesa di Santa Marina, nel quartiere dellaMacarena, edificio dotato di portale e campanile in stilemudejar (XIV secolo).[6]
Chiesa di San Gil, nel quartiere dellaMacarena, edificio ricostruito nel Seicento sulla base di una precedente chiesa del Duecento, della quale si conservano ancora l'abside e alcuni ornamenti del Trecento. Il campanile, già al servizio della chiesa originaria, è un vecchiominareto: la vecchia chiesa fu infatti costruita in sostituzione di unamoschea, resti della quale sono ancora osservabili all'interno dell'attuale edificio religioso.[6]
Chiesa dell'Hospital de la Sangre, costruita nel 1560 nel quartiere dellaMacarena, all'interno della quale trova posto unretablo del 1601.[6]
Chiesa di Santa Anna, nel quartiere diTriana. Realizzata nel 1280 in stilegotico-mudejar, è introdotta da un portale instile romanico. Internamente, laCapilla Mayor ospita unretablo realizzato attorno alla metà del XVI secolo. Di qualche decennio anteriore è laVergine della Rosa realizzata daAlejo Fernández nella zona del coro. Tra le opere conservate nelle cappelle della navata di destra si menzionano un sacrofago in ceramica, eseguito nel 1503 dall'artista diPisa Francesco Nicoloso, e unpolittico in onore di Santa Caterina, realizzato nel 1153 da Hernando de Sturmio. Alla scuola di quest'ultimo è attribuita anche la maggior parte delle tele che si trovano nelle cappelle della navata di sinistra.[8]
Chiesa della Carità, introdotta da una facciata decorata adazulejos, all'interno della quale si conservano unpulpito e unretablo scolpiti daPedro Roldán, oltre a numerose opere pittoriche diBartolomé Esteban Murillo (1671-1674) e diJuan de Valdés Leal (1670-1671).[9] Quest'ultimo è anche autore del dipinto che, nella sala capitolare, ritrae colui che ispirò l'operaMiguel Mañara, sepolto nella cripta della chiesa. La sala capitolare ospita anche dipinti diFrancisco de Zurbarán e del già citato Murillo.[10]
Capilla de San José, edificio instile barocco lungo la Calle de las Sierpes.[10]
Iglesia omnium Sanctorum (1356), chiesagotica introdotta da un portale che presenta elementimudejar, stesso stile che caratterizza l'adiacente campanile.[10]
Convento di San Clemente el Real, fondato daSan Fernando III di Castiglia a partire da un preesistente palazzo reale degliAlmohadi. La chiesa conventuale, realizzata nel 1632, ospita dipinti diJuan de Valdés Leal (nel coro) e di suo figlio Lucas Valdés (sulle pareti della navata), oltre a una raffigurazione diSan Giovanni Battista frutto della cooperazione fra gli artisti Núñez Delgado eFrancisco Pacheco del Rio. Ilretablo dell'altare maggiore, eseguito tra il 1639 e il 1647, è di Francisco Dionisio de Ribas.[10]
Chiesa di San Pietro (XIV secolo), edificio a tre navate instile gotico con coperturemudejar. Internamente, la chiesa ospita unpolittico eseguito da Peeter de Kempeneer sul tema della Passione, oltre a cinque tavole Cinquecentesche realizzate da artisti di scuola italiana. Di Juan de Roelas è invece il dipinto che, nella prima cappella di destra, raffigura il santo titolare della chiesa.[5]
Chiesa di Santo Stefano (XIV secolo), in stileromanico-mudejar, all'interno della quale sono conservati dipinti diFrancisco de Zurbarán e coperture in stile mudejar.[5]
Chiesa di Santa Catalina (XIV secolo), costruita sulla base di una precedente moschea della quale conserva una torre e alcuni archi. Internamente conserva unaFlagellazione di Cristo, opera realizzata da Peeter de Kempeneer.[5]
Chiesa delConvento de Santa Isabel (XVI secolo), instile rinascimentale, introdotta da una facciata recante unaltorilievo Seicentesco realizzato da Andrés de Ocampo sul tema dellaVisitazione della Beata Vergine Maria. Internamente, la chiesa ospita unretablo maggiore del 1625, opera diJuan de Mesa, autore anche delCristo de la Misericordia (1623) conservato nei pressi del coro, dove trovano posto anche unSan Giovanni diJuan Martínez Montañés e un quadro di Juan de Roelas.[6]
Chiesa di Santa Paula (XIV secolo), instile gotico-mudejar ma rimaneggiata con elementibarocchi. Esternamente ospita un Seicentesco portale, realizzato in ceramica da Francesco Nicoloso e dotato di elementi scolpiti in rilievo da Pedro Millán. Internamente, si presenta con una navata parzialmente decorata adazulejos, coperta da un soffitto in stile mudejar, ai lati della quale si aprono alcune cappelle dotate di altari progettati daAlonso Cano e di statue diJuan Martínez Montañés. Il coro ospita opere diFrancisco de Zurbarán (unaDisputa) e diBartolomé Esteban Murillo (un'Immacolata), mentre a destra dellaCapilla Mayor si trovano gotiche sepolture Cinquecentesche dei marchesi diMontemayor.[6]
IReales Alcázares (le fortezze reali) vengono chiamati così, al plurale, perché costituiscono un insieme architettonico che va dal primo Alcázar arabo (al-Qasr) ai successivi ampliamenti di cortili e palazzi che furono costruiti dai monarchi successivi. Dell'Alcázar restaurato dagli Almohadi nelXII secolo rimane solo una parte delle mura, il Patio del Yeso e quello de la Montería. La struttura che si può vedere adesso è in gran parte dovuta alla ristrutturazione diPietro I di Castiglia. Oltre alle stupende sale, stanze e cortili dei palazzi ci sono anche dei magnifici giardini che sono un bell'esempio di un'arte in cui gli andalusi sono grandi maestri.
L'edificio dell'Archivio delle Indie si affaccia suPlaza del Triunfo e fu realizzato tra il1584 e il1598 in stile rinascimentale con pianta quadrata, due piani ed un patio centrale con portici. Il progetto fu diJuan de Herrera e inizialmente era stato costruito per ospitare la Borsa dei Commercianti in modo da decongestionare l'intensa attività commerciale che si svolgeva a Siviglia in seguito alla scoperta dell'America. Per volontà diCarlo III fu convertito in sede dell'Archivio delle Indie nel1785 per raccogliere i documenti legati ai possedimenti spagnoli d'oltremare. Rappresenta oggi uno degli archivi più importanti del mondo con milioni di documenti preziosissimi.
Questa piazza, a nord della Cattedrale in fondo alla Avenida de la Constitución, da molti anni svolge la funzione di centro principale della città. Si deve la sua forma attuale ai lavori della prima metà del XVI secolo, quando furono costruiti il Municipio e la Fontana con la statua del Dio Mercurio. La piazza, durante ilMedioevo, era centro di scambi commerciali e fu il luogo dove vennero fatte le prime corride[10]. Il Municipio fu costruito tra il1527 e il1534 sotto la direzione diDiego de Riano, in stile rinascimentale.[10]
Dalla Plaza de San Francisco parte la Calle de las Sierpes, una delle vie più frequentate vie di Siviglia per la presenza di numerosi negozi e bar all'aperto. Lungo la strada si trova il palazzo del Banco ispanoamericano, costruito laddove un tempo si trovava il carcere nel qualeMiguel de Cervantes iniziò a scrivere ilDon Chisciotte de la Mancia.[10]
Attorno al nucleo di Siviglia monumentale si trovano i quartieri di Santa Cruz ed El Arenal che conservano tuttora l'aspetto dell'epoca moresca con vie strette e tortuose, piazzette irregolari e case basse con ampi ed elegantipatios.
Entrando nello specifico delBarrio de Santa Cruz, nel XV secolo vi furono costruite diverse piazze che si aprono in mezzo al labirinto di vie. Una di queste piazze, Plaza de los Venerables, prende il nome dall'Ospedale de los Venerables Sacerdotes[7], uno dei palazzi barocchi più interessanti della città, costruito tra il1675 e il1695. In calle de Santa Teresa al numero 8 si trova la casa, oggi museo, in cui il pittoreMurillo trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Nell'omonima piazza si trova la Casa de Pilatos, il più sontuoso palazzo di Siviglia costruito agli inizi del XVI secolo, residenza deiduchi di Medinaceli. L'idea era quella di realizzare una copia del Pretorio del procuratore dellaGiudea,Ponzio Pilato, dato che l'edificio era stato fortemente voluto da Don Fadrique, di ritorno dal suo viaggio inTerra santa.
Il palazzo è un insieme di stili architettonici diversi che vanno dalrinascimentale allostile mudéjar, tipico dell'Andalusia.
Laplaza de toros di Siviglia è uno dei luoghi più prestigiosi dellatauromachia. Fu costruita nelXVIII secolo e restaurata verso la metà delXIX secolo. Dopoquella di Ronda, è la più antica del mondo e anche una delle più grandi con una capienza di 12 500 posti. Al suo interno è ospitato un museo che ripercorre la storia taurina di Siviglia che è antica e illustre, avendo la sua arena ospitato i più grandi toreri di tutti i tempi. Le corride iniziano durante le festività pasquali e durano fino al mese di ottobre.
La Torre del Oro è, assieme allaGiralda, il monumento più emblematico di Siviglia; si tratta di un'antica torre di sorveglianza sulle sponde del Guadalquivir. Fu costruita dagliAlmohadi nei primi anni delXIII secolo per controllare la navigazione sul fiume e sembra che il suo nome derivi dal fatto che un tempo era ricoperta di maioliche dorate.
La torre possiede una pianta dodecagonale costituita da due corpi, uno in pietra e uno in mattoni. Il coronamento venne aggiunto solo nel1760. Attualmente la torre ospita il Museo Navale[8].
In centro, la piazza di Porta Jerez, che una volta era l'uscita dalle mura cittadine, è ora una bella piazza nelle vicinanze della quale si trova l'Hotel Alfonso XIII, il più lussuoso di Siviglia, costruito nel 1929 in stileneomudéjar.
Dietro Porta Jerez si trova anche l'enorme edificio dell'Università di Siviglia che una volta era laReale Fabbrica di Tabacco,[8] costruita quando Siviglia aveva il monopolio dell'elaborazione deltabacco. L'edificio è stato concepito come se fosse una cittadella, con una zona residenziale, una industriale, un fosso che la circondava con relativo ponte levatoio e un carcere.
Plaza de España è un'enorme piazza a forma di semicerchio con un diametro di 200 metri che culmina in due alte torri alle estremità, raccordate da edifici posti lungo metà del perimentro della piazza. Queste architetture vennero realizzate in occasione dell'Esposizione iberoamericana del 1929.[8] Al centro della spianata c'è un canale navigabile, e tutta la piazza è circondata da portici sormontati da balaustre al di sotto delle quali ci sono delle panchine decorate con maioliche che raffigurano le 54 provincie spagnole. L'ampiezza e la sua particolare disposizione la rendono una delle piazze più caratteristiche della città.
Plaza de América si trova nella zona del parco dove sono stati costruiti la maggior parte dei padiglioni espositivi del '29. La piazza è un ampio spazio immerso nel verde, con al centro una grande fontana circondata da tre padiglioni, dove oggi sono ospitati dei musei[8].
Metropol Parasol inPlaza de la EncarnaciónRacetrack layout che segue le mura di Siviglia nelXVII secolo, disegnato sulla strada attuale del centro storico, che comprende il percorso delle mura romane e prime sezioni sono conservati e altri dati di interesse.
Palazzode las Dueñas (XV secolo), residenza deiduchi d'Alba, dotato di patio a due registri di arcate decorate in stileplateresco emudejar. Il palazzo comprende una cappella instile gotico, esternamente decorata adazulejos cinquecenteschi, all'interno della quale trova posto unaMadonna con Santi, dipinto realizzato daNeri di Bicci.[6]
Hospital de la Caridad (1647) costruito nei pressi dell'omonima chiesa da unaconfraternita fondata da don Miguel Mañara (*1620, ✝1679),[8] al quale è ispirata l'omonima opera teatrale.
Puerta de la Macarena (1713-1795), nell'omonimo quartiere, costruita in un tratto di mura romane intervallate da torri delperiodo arabo. La porta è decorata adazulejos.[6]
Hospital de las Cinco Llagas (1546-1613), detto ancheHospital de la Sangre, costruito instile rinascimentale non lontano dallaPuerta de la Macarena.[6]
Il più bel parco di Siviglia nasce dalla donazione, fatta alla città nel1893, di metà dei giardini del Palazzo San Telmo, che erano di proprietà della principessaMaria Luisa. In seguito, il parco subì enormi cambiamenti per l'Esposizione iberoamericana del1929 in quanto si decise di sistemare i padiglioni dell'Esposizione nel parco. L'ingegnere franceseForestier fu incaricato di progettare i giardini[7] mentre Aníbal González progettò buona parte degli edifici espositivi e soprattutto le piazze di Spagna e d'America.
Siviglia è conosciuta per le sue celebrazioni dellaSettimana Santa (Semana Santa) quando 59 confraternite sfilano in una serie di cortei dalla periferia della città fino alla Cattedrale, dove si tiene laVia Crucis; un terzo della popolazione partecipa attivamente ai riti. In particolare occorre menzionare le figure dei "penitenti", i cosiddettiNazarenos, che sfilano incappucciati di bianco e nero[11].
Nella città si svolge inoltre ogni anno la singolare festa dellaFeria de Abril nel periodo fine aprile inizio maggio[11]. Tale festa coinvolge tutta la popolazione locale con danze rigorosamente in costume tipico, banchetti e festeggiamenti che si svolgono all'interno dellecasetas, tipiche abitazioni temporanee dove i "proprietari" accolgono i loro ospiti. Lecasetas ricoprono un intero quartiere della città tanto da essere identificate da vie e relativi numeri tipici. Questa festa esprime l'animo della città, allegra, legata alle tradizioni, accogliente ed organizzata. Durante questa festa vengono indossati i costumi tradizionali e si ballano leSevillanas, ballo folcloristico tipico della città. All'inizio e alla fine dei festeggiamenti ci sono fuochi d'artificio.
LaDanza de los Seies, tradizionalmente eseguita all'interno dellaCattedrale in occasione delCorpus Domini, viene eseguita da una decina di giovani in antichi costumi. Durante il ballo, i danzatori suonano lenacchere e intonano un canto risalente agli inizi delXVI secolo.[11]
L'Archivo General de Indias conserva i documenti delConsiglio delle Indie: ha perciò un ruolo importante per la ricostruzione della storia delle Americhe dall'arrivo degli Europei alla fine del colonialismo.
L''Institución Colombina, comprende laBiblioteca Capitular, laBiblioteca Colombina, gli archivi della cattedrale, l'archivio e la biblioteca arcivescovili[12]. Essa conserva, fra l'altro, la copia deIl Milione di Marco Polo appartenuta aCristoforo Colombo e da lui annotata a margine.
All'interno delParco di Maria Luisa, uno dei padiglioni ospita ilMuseo de Artes y Costumbres Populares. Di fronte a questo, il padiglione delle belle arti ospita attualmente ilmuseo archeologico di Siviglia, che ospita una collezione di oggetti d'oro dall'età del rame alla romanizzazione, numerose statue provenienti dagli scavi diItalica e alcuneleggi romane incise su lastre dibronzo.[8]
In calle de Santa Teresa, al numero 8 si trova il museo dedicato al pittoreMurillo.
L'Ospedale de los Venerables Sacerdotes ospita ilMuseo de laSemana Santa.[7]
Il Barrio de Santa Cruz è uno dei quartieri più pittoreschi e famosi di Siviglia. Si trova in pieno centro ed è la zona della città che più di tutte ha mantenuto la sua struttura moresca. In seguito all'espulsione degli arabi, qui si installò la comunità ebraica, una delle più grandi di Spagna, ai tempi di Ferdinando III. Il quartiere è un dedalo di viuzze strette e tranquille sulle quali si affacciano splendide abitazioni con facciate bianche e ocra ricoperte da edere e fiori.
Sulla sponda opposta del fiume rispetto allaCattedrale, sorge il quartiere di Triana, uno dei più amati dai sivigliani, quartiere che è stato per secoli legato al fiume ed al mare.
Altro famoso quartiere è quello della Macarena, che prende il nome da unaBasilica[6] ove è custodita la venerata immagine della Vergine Speranza Macarena, che viene portata in processione per la città, in mezzo al fervore popolare, durante le festività pasquali.
La città e le sue zone limitrofe sono servite dalle linee di autobus gestite daTUSSAM (Transportes Urbanos de Sevilla) che opera anche una linea tranviaria urbana aperta nel2007,El Metrocentro Tranvia.
Nell'aprile2009 è stata aperta la prima delle quattro linee dellametropolitana di Siviglia[13], anche se con quasi 28 mesi di ritardo sull'apertura prevista: i lavori subirono ritardi per varie ragioni tra cui il rinvenimento di alcuni reperti archeologici e le difficoltà tecniche dovute al passaggio del fiume Guadalquivir a profondità sufficiente per evitare infiltrazioni d'acqua.
A Siviglia c'è inoltreSevici, una rete di biciclette pubbliche[14], affiancata da una rete di corsie riservate ai cicli, contraddistinte dasegnaletica orizzontale verde, tuttora in espansione[15].
La città è infine servita dall'aeroporto San Pablo, situato 12 km a nord-est della città, che nel2007 ha avuto un traffico di 4,5 milioni di passeggeri. Attualmente è uno degli aeroporti più importanti di tutta l'Andalusia.
Facciata principale neoclassica del municipio di Siviglia suPlaza NuevaSede del municipio di Siviglia nel centro storico della città. Facciata plateresca delXVI secolo suPlaza de San FranciscoL'aula Colombo (salón Colón), sala consiliare dal 2007
Due sono le squadre di calcio che giocano nel più importante campionato di calcio spagnolo, ilReal Betis e ilSevilla FC.
La squadra di pallacanestro, ilClub Baloncesto Sevilla, ha assaggiato due volte le finali del massimo campionato spagnolo, la ACB, in gran parte dominato da Barcellona eReal Madrid.