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Siro di Genova

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San Siro
Il polittico di San Siro, attribuito aPier Francesco Sacchi, conservato nellachiesa di San Siro di Struppa
 

Vescovo di Genova

 
NascitaGenova, ?
MorteGenova,29 giugno381?
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza29 giugno,7 luglio (traslazione reliquie)
Manuale

SanSiro (Genova, ... –29 giugno381 circa) è stato unvescovoitaliano, fu uno tra i primivescovi diGenova.

San Siro. Dipinto dall'artista Denys Savchenko. Genova.Chiesa dei Santi Pietro e Teresa del Bambin Gesù

Da lui la sede vescovile di Genova prende il nome diCattedra di San Siro.

Biografia

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Il nome di Siro è riportato dalbeatoJacopo da Varagine (Varazze), vescovo genovese delXIII secolo, nella sua storia della diocesi. Egli riporta i seguenti nomi dei vescovi di Genova delIV secolo: Valentino, Felice, Siro, Romolo. Altre fonti storiche situano invece la sua vita nelVI secolo.

Secondo gli studi più accreditati sarebbe nato nel fondo vescovile di Molliciana (oggiMolassana, nellaVal Bisagno), in localitàStruppa, dove oggi si trova un'anticachiesa a lui intitolata.

Una tradizione dice che fu figlio di un certo Emiliano Dolcino, sposato con una buona cristiana nata aNervi. I genitori l'avrebbero affidato al vescovo Felice perché lo educasse.

Dopo averloordinatodiacono, il vescovo Felice lo inviò a Villa Matutia (l'odiernaSanremo). Siro sarebbe stato inviato ad aiutare ilpresbitero Ormisda, lì presente con la funzionecorepiscopo, cioè rappresentante del vescovo, ovvero collaboratore dello stesso. A Sanremo Siro avrebbe liberato dal demonio la figlia del questore Galliano.

A Tabia (Taggia) avrebbe realizzato unesorcismo sulla figlia di un certo Gallione, ricco esattore delle imposte, il quale si sarebbe per questo convertito alCristianesimo e avrebbe donato allaChiesa vasti possedimenti nei pressi del torrente Argentina.

Dopo alcuni anni, Siro sarebbe stato richiamato a Genova dal vescovo Felice ed alla morte di questi sarebbe stato acclamato vescovo della città.

Racconta la leggenda che a quel tempo a Genova c'era un grossobasilisco che stava in fondo a un pozzo, appestando col suo fiato la città. San Siro dopo un triduo di preghiere e penitenza andò presso il pozzo, vi calò un secchio e ordinò al basilisco di entrarvi. L'animale obbedì al santo che, dopo averlo tirato su dal pozzo gli ordinò di gettarsi in mare. Il basilisco obbedì e scomparve per sempre. Con questa leggenda si voleva probabilmente ricordare la lotta condotta dal santo per combattere l'eresia ariana, simboleggiata dal mostruoso animale.

In vico San Pietro della Porta esiste una lapide marmorea (del 1580) che raffigura san Siro nell'atto di sottomettere il serpente basilisco, con l'iscrizione:Hic est puteus ille ex quo Beatissimus Syrus Episcopus quondam Januensis exthrasit dyrum serpentem nominem basiliscum CCCCLXXX, ("Qui si trova il pozzo dal quale il Beatissimo Siro, arcivescovo di Genova, fece uscire il terribile serpente di nome basilisco - 480").

Le fonti sono concordi nell'indicare in una trentina d'anni la durata del suo episcopato.

Culto

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IlMartirologio Romano colloca la suamorte al29 giugno, probabilmente del381, tuttavia nelle chiese liguri a lui dedicate la sua festa si celebra il7 luglio, giorno in cui viene commemorata la traslazione delle sue reliquie nellacattedrale genovese di San Lorenzo (7 luglio 1019) ad opera del vescovoLandolfo I.Sarebbe morto vecchio e in fama disantità.

Fu sepolto a Genova, nellaBasilica dei Dodici Apostoli, che gli fu poi intitolata. Si racconta che mentre il suo corpo veniva portato alla basilica, unnaucleriolibico raccolse con un fazzoletto il sangue che il vescovo perdeva dal naso. Quando l'uomo tornò al suo paese il fazzoletto compì molti miracoli tra cui la guarigione di bambini.

Oltre a quelle già ricordate di Genova e Struppa, altre chiese a lui intitolate si trovano aNervi,Langasco (Campomorone) eViganego (Bargagli).ASanremo gli fu dedicata l'attualeconcattedrale. Le reliquie del santo sarebbero custodite in parte nell'altare maggiore dellacattedrale di San Lorenzo, e in parte nell'altare maggiore della Basilica di S. Siro, insieme a quelle dei tre santi vescovi Valentino, Felice e Romolo.Il Puget progettò l'altare maggiore della Basilica di S. Siro proprio come tomba per il santo.

A Roburent (CN) la chiesa parrocchiale è anch'essa dedicata a San Siro.

Bibliografia

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  • Dino Puncuh,Il cammino della Chiesa genovese, Arcidiocesi di Genova, 1999.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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PredecessoreVescovo di GenovaSuccessore
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