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Sirmio

Coordinate:44°59′N 19°37′E44°59′N,19°37′E
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(Reindirizzamento daSirmium)
Sirmio
Modellino dell'antica città-fortezza di Sirmio.
Periodo di attivitàfortezza legionaria daAugusto aDomiziano/Traiano.
Località modernaSremska Mitrovica inSerbia
Unità presentilegio XIII Gemina inepoca augustea;[1]
legio VIII Augusta daTiberio aDomiziano;[2]
vexillationes dellalegio IV Flavia Felix[3] e dellalegio II Adiutrix[4] ai tempi diDomiziano/Traiano.
Provincia romanaPannonia inferiore e
per breve tempoMesia superiore
Status localitàColonia inepoca Flavia;[5]
sede dellaflotta pannonica lungo laSava daiFlavi;
capitale dellaPannonia inferiore dal103 al118/119;

Sirmio (in latinoSirmium), l'attualeSremska Mitrovica inSerbia, fu un'importante città dellaPannoniaromana lungo ilfiume Sava. L'attuale regione dellaSirmia ha preso il nome da questa città. Numerose spedizioni militari furono infatti preparate proprio in questa città, spesso utilizzata come quartier generale. Ciò accadde sottoMarco Aurelio (durante leguerre marcomanniche),Massimino il Trace[6] eClaudio II (nel270).[7]

Storia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Pannonia (provincia romana).

I secolo a.C. e I d.C.

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Lo stesso argomento in dettaglio:Campagne dalmato-illiriche (13-9 a.C.), Rivolta dalmato-pannonica del 6-9 e Campagne daciche di Domiziano.

Sirmio fu una delle città più antiche d'Europa: le prime tracce di vita umana organizzata reperite dagli archeologi risalgono al 5.000 a.C. La città, fondata nei territori delle tribùceltiche diScordisci eAmantini nelIII secolo a.C., fu conquistata per la prima volta dai Romani nel corso dellecampagne dalmato-illiriche (13-9 a.C.) condotte daTiberio eMarco Vinicio. Un ventennio più tardi, nel corso dellarivolta dalmato-pannonica del 6-9, le truppe romane agli ordini diAulo Cecina Severo riuscirono a difendere l'importante roccaforte (nel6),[8] organizzando per l'anno seguente l'offensiva che portò a rioccupare l'intera valle della Sava, via di comunicazione fondamentale per la vittoria finale romana. E sotto ladinastia dei Flavi, Sirmio raggiunse lostatus dicolonia romana,[5] mantenendo un importante ruolo strategico nell'area nella nuovaprovincia romana di Pannonia. È probabile che durante lecampagne daciche di Domiziano siano state installate in zona alcunevexillationes dellalegio II Adiutrix.[4]

Da Traiano all'anarchia militare

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L'imperatoreMarco Aurelio, secondo lo storico cristianoTertulliano, morì poco distante daSirmio, il 17 marzo del180.
Lo stesso argomento in dettaglio:Conquista della Dacia, Guerre marcomanniche e Invasioni barbariche del III secolo.

Nel103, una volta terminata la prima fase dellaconquista della Dacia, la Pannonia fu divisa daTraiano inPannonia superiore einferiore, e Sirmio divenne capitale di quest'ultima, almeno fino a quandoAdriano la portò adAquincum un quindicennio più tardi (costruendovi anche un nuovo palazzo del governatore). Durante leguerre marcomanniche fu anche quartier generale delle armate settentrionali diMarco Aurelio negli anni174 e175 durante laprima expeditio germanica e nel179-180 durante lasecunda expeditio germanica. Qui potrebbe essere stata trasportata la salma dello stessoimperatore filosofo, morto il 17 marzo del180, secondo quanto ci tramanda lo storico cristianoTertulliano, contemporaneo ai fatti.[9]

Nella città furono insediati numerosibeneficiari consulares dellalegio II Adiutrix[10] e dellalegio IV Flavia Felix[11] a partire dalla metà delII secolo fino alla prima metà delIII secolo. Non a caso divenne nuovamente "quartier generale" per le nuove campagne diMassimino il Trace negli anni236-237, quando l'obbiettivo erano gliIazigi della piana delTisza.[6]

Massimino, infatti, dopo aver reso sicure le frontiere dellaGermania, si recò inPannonia aSirmium per l'inverno (del235/236)[12] e condusse nuove campagne contro isarmatiIazigi della piana delTibisco, che avevano provato ad attraversare ilDanubio dopo circa un cinquantennio di pace lungo le loro frontiere, ed i viciniQuadi (come sembra testimonino alcune iscrizioni rinvenute in zonaBrigetio[13]). Egli aveva un sogno: quello di emulare il grandeMarco Aurelio e conquistare la liberaGermania Magna.[14] Il suo quartier generale, posto aSirmium,[12] era al centro del frontepannonico inferiore edacico. Così infatti riporta laHistoria Augusta:

Le operazioni militari di Massimino inSarmatia, controIazigi eDaci liberi del236 e237.
«Portate a termine le campagne inGermania [contro gli Alemanni], Massimino si recò a Sirmio, per preparare una spedizione contro i Sarmati, e programmando di sottomettere a Roma le regioni settentrionali fino all'Oceano.[12]»

(Historia Augusta -I due Massimini, 13.3.)

Numerose appaiono, infine, le iscrizioni lungo il tratto dilimes pannonicus che univa nell'ordine icastra di:Ulcisia Castra,[15]Aquincum,[16]Matrica,[17]Intercisa,[18]Annamatia,[19]Lussonium,[20]Alta Ripa,[21]Ad Statuas,[22]Sopianae[23] eMursa,[24] a testimonianza delle campagne militari nell'area sarmatica. In numero inferiore sono invece le iscrizioni lungo il tratto dilimes dacicus, come ad esempio nellafortezza legionaria diApulum.[25]

Grazie ai successi ottenuti sul Danubio, l'imperatore poté ottenere i titoli diDacicus (fine del236-inizi del237)[26][27][28][29] eSarmaticus (nel237).[27][28][30]

Attorno agli anni245-247 fu istituito un comando militare generale e centralizzato, pririo aSirmio, per l'intera frontiera del medio e basso Danubio che avrebbe dovuto comprendere, pertanto, le province di Pannonia inferiore, Mesia superiore ed inferiore, oltre alle Tre Dacie. A capo di questo distretto militare fu postoTiberio Claudio Marino Pacaziano.[31] E nel260 potrebbe esserci stato loscontro decisivo (se non fu invece aMursa) tra le armate diGallieno (imperatore legittimo) e quelle dell'usurpatoreIngenuo.[32]

Aureliano, una volta mortoClaudio II, fu proclamato imperatore da parte delle truppe di stanza in Pannonia, proprio aSirmium, poco prima di affrontare gliIutungi che avevano sfondato il fronte danubiano.[33] E il successivo imperatoreMarco Aurelio Probo, nativo della città,[34] qui vi morì nel282,[35] mentre il suo successoreMarco Aurelio Caro, era acclamato dalle truppe riunite diPannonia. LaHistoria Augusta racconta di due curiosi episodi collegati alla vita dell'imperatore Probo, il quale ordinò di piantare delle viti di ottima qualità sul vicino monteAlma, che si trovava poco a sud della città, dopo aver fatto dissodare il terreno dai soldati;[36] nel282, decise, invece, bonificare una vasta zona paludosa (anche con la costruzione di un canale di scolo fino allaSava) per ampliare il territorio della sua città natale a vantaggio dei suoi abitanti, mettendo, però, a lavorare molte migliaia di soldati, tanto che questi ultimi, esasperati, lo uccisero.[35]

Dalla Tetrarchia di Diocleziano a Teodosio I

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Le 12diocesi nella nuova divisione tetrarchica dell'impero romano voluta daDiocleziano attorno al300, con Sirmio capitale delCesare d'Oriente.
Lo stesso argomento in dettaglio:Tetrarchia, Guerra civile romana (306-324), Invasioni barbariche del IV secolo e Campagne suebo-sarmatiche di Costanzo II.

Nell'ottobre del293Diocleziano si recò aSirmium per organizzare una nuova campagna militare per l'anno successivo, contro isarmatiIazigi.[37] L'anno seguente, infatti, ottenne un nuovo significativo successo sulle tribù sarmatiche, tanto da essere acclamato per la terza volta con il titolo diSarmaticus maximus.[38]

Pochi anni più tardi, nel296, sempre Diocleziano stabilì una nuova suddivisione territoriale della regione, dividendola in quattro province (Pannonia Prima, Pannonia Valeria, Pannonia Savia ePannonia Secunda); Sirmio divenne capitale dellaPannonia Secunda. Già nel293, in seguito all'instaurazione dellaTetrarchia, l'Impero Romano era stato diviso in quattro parti e Sirmio era diventata una delle quattro capitali al pari diAugusta Treverorum,Mediolanum eNicomedia. Durante la Tetrarchia la città divenne la capitale dell'imperatoreGalerio, mentre con l'introduzione delle prefetture del pretorio nel318 Sirmio divenne la capitale della prefettura dell'Illyricum.[39] Tuttavia nel379 la prefettura dell'Illyricum fu divisa in orientale ed occidentale; quest'ultima, comprendente Sirmio, fu inglobata nella prefettura dell'Italia, mentre la parte orientale mantenne la sua autonomia con capitaleTessalonica.

Negli anni compresi tra il317 ed il324,Costantino vi soggiornò più volte, combattendo iSarmati del tratto dilimes pannonicus, ed ottenendo per ben tre volte il titolo vittorioso diSarmaticus maximus (poco prima del319, poi nel323 ed infine nel334).[40] Lo stesso Mócsy crede che l'"imperatore cristiano" vi soggiornò quasi ininterrottamente fino al324 (anno in cui le sue armatemossero contro Licinio), facendone la propria capitale e quartier generale dellearmate del Danubio.[41]

Rovine delpalazzo imperiale di Sirmio.
Un'altra immagine delpalazzo imperiale di Sirmio.

Anche Horst sostiene che tra le sue residenze imperiali preferite, nel corso degli anni compresi tra il317 ed il323, vi fosseSirmium oltre aSerdica.[42] Durante la fase finale dellaguerra civile (nel324),Licinio abbandonò la città alle armate che avanzavano da Occidente diCostantino I.[43] Alla morte di quest'ultimo (avvenuta tredici anni più tardi, nel337), i tre figli (Costantino II,Costanzo II eCostante I),[44] si riunirono aSirmium, ed il 9 settembre furono acclamatiAugusti dall'esercito, spartendosi l'Impero.

Il 15 marzo del351, sempre aSirmium, il cugino e cognato di Costanzo II,Gallo, fu nominatoCesare d'Oriente. Poco dopo Costanzo II organizzò e presiedette alconcilio di Sirmio, che produsse un credo ariano e condannòFotino di Sirmio; Costanzo prese atto della condanna e bandì Fotino definitivamente.[45] In seguitoquesto imperatore trascorse altri periodi nella sua città natale, come nel corso della campagna controMagnenzio (con quest'ultimo che tentò invano di assediare la città[46]), durante l'inverno del351/352 oppure dall'ottobre del357 al maggio del359, quando vi pose la sua corte imperiale (ampliando il preesistentepalazzo imperiale[47]) ed il suo quartier generale per lecampagne militari condotte nella primavera di quello stesso anno contro gliIazigi e gli alleati,Quadi.[48] Il 10 ottobre del361 le truppe del nipote di Costanzo II,Flavio Claudio Giuliano, sbarcarono a Bononia, da dove giunsero aSirmium, ancora residenza della corte, che si arrese senza combattere. Qui Giuliano vi trascorse poco tempo,[49] organizzando le forze in vista di un possibile scontro con Costanzo II, che non avvenne poiché morì evitando l'inizio di una nuovaguerra civile.[50] Pochi anni più tardi (fine del363-inizi del364), al tempo dell'imperatoreGioviano, Sirmio fu teatro di una rivolta diBatavi, i quali erano stati lasciati a guardia della città.[51]

Solido diGiuliano, dellazecca di Sirmio.

In seguito ad unanuova invasione diQuadi eIazigi dei territori dellaPannonia e dellaMesia superiore (nel374),[52]Ammiano Marcellino racconta che lo stessoprefetto del Pretorio dell'Illirico, un certoSesto Petronio Probo, che si trovava aSirmio, pur avendo in un primo momento ipotizzato di fuggire dalla città, lasciandola in balia dei barbari, decise poi di rimanervi e di apprestarsi a resistere. Egli infatti decise di ripulire i fossati colmi di macerie, riparare i merli delle alte torri, la maggior parte delle mura, trascurate a causa di un lungo periodo di pace e di richiamare unacoorte di arcieriSagittari dal più vicino presidio per utilizzarla in un eventualeassedio.[53] In seguito a questi eventi, l'intervento diretto dell'imperatoreValentiniano I,costrinse i barbari a ritirarsi (nel375).Zosimo, infine, racconta che alla morte di Valentiniano I, il 17 novembre del375, un fulmine si abbatté sulla città ed incendiò il foro e parte dellareggia imperiale.[54][55] Nel376 la città divenne sede vescovile, mentre due anni più tardi, nel378,Graziano vi sostò quattro giorni prima di raggiungere l'imperatoreValente,[56] e poco dopoTeodosio I fu acclamatoAugusto (nel379).

Con l'avvento delCristianesimo la città ne fu un importante centro di irradiazione nonché sede della diocesi di Sirmio e dicinque differenti concilii. In epoca romana Sirmio aveva un palazzo imperiale,[47] unippodromo, unazecca, unanfiteatro, unteatro e leterme.

Dopo il V secolo

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La divisione amministrativa dell'impero inprefetture e diocesi. La cartina, che riproduce la situazione alla fine del IV secolo d.C., mostra la parte occidentale dell'Illirico unita all'Italia (Sirmio inclusa), divisione che avvenne solo nel 395 d.C. Al tempo dellatetrarchia, l'Illirico non era diviso.
Lo stesso argomento in dettaglio:Invasioni barbariche del V secolo.

Alla fine delsecolo IV Sirmio fu presa daiGoti e poi annessa all'Impero Romano d'Oriente. Nel441 fu conquistata dagliUnni e da quel momento rimase in mano a varie popolazioni barbariche come iGoti/Ostrogoti (dal tempo dell'imperatoreMarciano,[57] almeno aTeodorico il Grande)[58] eGepidi (dei quali fu anche temporaneamente capitale). Dal567 Sirmio fu nuovamente inclusa nell'Impero Romano d'Oriente, per poi essereconquistata e distrutta dagliAvari nel582.

Quasi seicento anni più tardi, nel1167, nei suoi pressi fu combattuta un'importantebattaglia, tra gli eserciti dell'Impero bizantino e delRegno di Ungheria. La decisiva vittoria dei bizantini costrinse gli ungheresi ad accettare la pace alle condizioni dettate daCostantinopoli.

Archeologia del sito

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Elmo romano dorato rinvenuto nelle vicinanze di Sirmio, ora esposto al Museo diNovi Sad.
Lo stesso argomento in dettaglio:Palazzo imperiale romano di Sirmio, Circo romano di Sirmio e Zecca di Sirmio.

I primi scavi archeologici avvennero nel1957 e nei primi anni settanta, sulla base dei primi ritrovamenti effettuati, alcuni archeologi americani, sponsorizzati dal governo degliStati Uniti, offrirono ai cittadini diSremska Mitrovica di ricostruire completamente la città in un'altra posizione, in modo da poter scavare sul sito dell'anticaSirmium. Il governojugoslavo sembra però che si sia rifiutato, sebbene abbia successivamente limitato la costruzione di nuove opere architettoniche venendo incontro alle necessità archeologiche del sito. Durante i successivi lavori per un nuovo centro commerciale del1972, un operaio accidentalmente ha rinvenuto una vecchia pentola di epoca romana, a circa 2 m di profondità. Più tardi sono poi state trovate 33monete romane d'oro, chiuse in una custodia di pelle all'interno di una parete di un'abitazione romana, identificabili con un piccolo tesoretto di risparmi, nascosti da una ricca famiglia romana durante il periodo delleinvasioni barbariche. Di questo straordinario ritrovamento, vi erano quattro monete coniate a Sirmio, diCostanzo II.

I lavori di scavo si sono succeduti negli anni successivi portando alla luce anche i resti di unpalazzo imperiale (la cui costruzione potrebbe essere stata iniziata già sottoMarco Aurelio tra il170 ed il175, o più probabilmente al tempo diGalerio a partire dal293 circa), unippodromo degliinizi del IV secolo (scavato in minima parte, che misurava 430-500 metri di lunghezza ed una larghezza complessiva attorno ai 70 metri),[59] unanfiteatro,terme romane (dette "BagniLiciniani", databili attorno al308-316[60]), un granaio (horreum), aree commerciali ed industriali, lussuoseresidenze urbane, così come condomini a più piani (insulae) dove viveva la popolazione più povera (si parla di 100.000 abitanti nelIV secolo), oltre ad un'imponente cinta muraria ed unacquedotto (lungo 14 km) che portava le acque dalla sorgenteVranjaš dellaFruška Gora.[61] Fu inoltre istituita unazecca con due officine almeno a partire dal320-326, durante il regno diCostantino I fino aValentiniano I (le cui monete riportavano le scritteSIRM,SIROB,SM).

Note

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  1. ^AE1990, 855.
  2. ^ILJug-1, 272; ILJug-1, 274.
  3. ^AE1890, 1;CILIII, 10664a-c.
  4. ^abCILIII, 10224;CILIII, 3241 (pag. 1040); ILJug-1, 269;AE1964, 260.
  5. ^abAE1925, 134;CILIII, 12739;CILIII, 7429.
  6. ^abHistoria Augusta -I due Massimini, 13.3;Erodiano,Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 2, 9.
  7. ^Grant, pag. 240.
  8. ^Cassio Dione,Storia romana, LV, 29, 3.
  9. ^Tertulliano,Apologeticum, XXV, 5.
  10. ^AE1994, 1464;AE1964, 261;AE1994, 1401;AE1994, 1402;AE1994, 1403;AE1994, 1405;AE1994, 1408;AE1994, 1409;AE1994, 1410;AE1994, 1411;AE1994, 1414;AE1994, 1416;AE1994, 1417;AE1994, 1426;AE1994, 1427;AE1994, 1430;AE1994, 1432;AE1994, 1434;AE1994, 1435;AE1994, 1440;AE1994, 1467;AE1994, 1468;AE1994, 1470;AE1994, 1471,AE1994, 1476.
  11. ^AE1994, 1443;AE1994, 1457;AE1994, 1460.
  12. ^abcErodiano,Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 2.9.
  13. ^AE2006, 1046,CILIII, 4630,CILIII, 11341,CILIII, 11342,CILIII, 15203,1.
  14. ^S. Mazzarino, p. 498.
  15. ^AE1980, 713,CILIII, 3740.
  16. ^AE1986, 586,CILIII, 3708,CILIII, 3711,CILIII, 14354,4-5.
  17. ^AE1969/70, 494,AE1983, 779.
  18. ^AE1975, 698,AE1975, 699,AE1975, 700,AE1975, 701.
  19. ^CILIII, 10639 eCILIII, 10642.
  20. ^CILIII, 3732.
  21. ^CILIII, 10645.
  22. ^CILIII, 3734.
  23. ^AE1996, 1258 del237.
  24. ^CILIII, 3735,CILIII, 3736.
  25. ^AE1983, 802 eAE1983, 803.
  26. ^Y.Le Bohec,L'esercito romano da Augusto alla fine del III secolo, p.268.
  27. ^abCILVIII, 10073;CILVIII, 22030;AE1980, 951;AE2002, 1663; RMD III, 198; sulle monete appare la dicitura "Victoria Germanica" (Southern, p. 212).
  28. ^abAE1905, 179;AE1958, 194;AE1964, 220a;AE1966, 217;AE1966, 218.
  29. ^CILXI, 1176;CILVIII, 10073;CILVIII, 22030;AE2002, 1663; IScM-5, 250b; RIB 1553; CIL 17-2, 170; CIL 13, 06547 (4, p 100); MiliariHispanico 461;CILII, 6345;CILII, 4834;AE1958, 194;CILII, 4649;AE1980, 831;AE1986, 586;CILVI, 40776.
  30. ^AE1958, 194;AE1979, 543;AE1983, 802;CILII, 4886;CILIII, 3336;CILVIII, 10075;AE1905, 179;CILVIII, 10025;AE2003, 1972;CILVIII, 10083;CILVIII, 22020;CILII, 4693;CILII, 4731;CILXIII, 6547; Erodiano,Storia dell'Impero dopo Marco Aurelio, VII, 2, 9; VII 8, 4.
  31. ^Mócsy, p. 203-204.
  32. ^Zonara,L'epitome delle storie, XII, 24.
  33. ^Grant, p. 245.
  34. ^Historia Augusta,Probus, 3, 1.
  35. ^abHistoria Augusta,Probus, 21, 2-4.
  36. ^Historia Augusta,Probus, 18, 8.
  37. ^Umberto Roberto,Diocleziano, Roma 2014, p. 104
  38. ^Timothy Barnes,Imperial Campaigns,Phoenix 30, 1976, p. 187.
  39. ^Noel Duval,Sirmium ville impériale ou capitale?, p. 53-90.
  40. ^Iscrizione databile al319 sulla quale troviamo diversititoli vittoriosi:
    «Imperatori Caesari Flavio Constantino Maximo Pio Felici InvictoAugustopontifici maximo, Germanico maximo III, Sarmatico maximo Britannico maximo, Arabico maximo, Medico maximo, Armenico maximo, Gothico maximo,tribunicia potestate XIIII,imperatori XIII,consuli IIIIpatri patriae, proconsuli, Flavius Terentianus vir perfectissimus praeses provinciaeMauretaniae Sitifensis numini maiestatique eius semper dicatissimus

    (CIL VIII, 8412 (p 1916))

  41. ^A.Mócsy,Pannonia and Upper Moesia, p.277.
  42. ^E.Horst,Costantino il Grande, Milano 1987, p. 214.
  43. ^Zosimo,Storia nuova, II, 18.5; 19.1.
  44. ^Rimanevano ancora in vita due nipoti bambini diCostantino I,Gallo eGiuliano, figli del fratellastroGiulio Costanzo, mentre furono uccisi i fratellastri di Costantino I,Giulio Costanzo,Nepoziano eDalmazio, alcuni loro figli, comeDalmazio Cesare eAnnibaliano, e alcuni funzionari, comeOptato eAblabio.
  45. ^Hanson, p. 325.
  46. ^Zosimo,Storia nuova, II, 49.2.
  47. ^abAmmiano Marcellino,Storie, XXI, 10,1.
  48. ^Ammiano Marcellino,Storie, XVII, 13, 33; XVIII, 4, 1; XIX, 11, 1; XIX, 17.
  49. ^Ammiano Marcellino,Storie, XXI, 10, 1-2; 5-6.
  50. ^Zosimo,Storia nuova, III, 10-11.
  51. ^Zosimo,Storia nuova, III, 35.2.
  52. ^Ammiano Marcellino,Storie, XXIX, 6.1-7.
  53. ^Ammiano Marcellino,Storie, XXIX, 6.9-11.
  54. ^Zosimo,Storia nuova, IV, 18.1.
  55. ^Ammiano Marcellino,Storie, XXX, 5.16.
  56. ^Ammiano Marcellino,Storie, XXXI, 11.16.
  57. ^Giordane,De origine actibusque Getarum, L.
  58. ^Giordane,De origine actibusque Getarum, LV, LVII e LVIII.
  59. ^J.H.Humphrey,Roman Circuses, Londra 1986, p.608.
  60. ^J.H.Humphrey,Roman Circuses, Londra 1986, p.611.
  61. ^Sito sulla città diSirmium.

Bibliografia

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Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Voci correlate

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Personaggi

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Località geografiche

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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V · D · M
Sedi imperiali romane
Impero d'Occidente
(sedi imperiali romane)
de iureRoma (753 a.C. - 476 d.C.)
de factoAquileia (168-305?) ·Augusta Treverorum (293-402?) ·Carnuntum (171-375) ·Eboracum (209-307) ·Mediolanum (286-402) ·Ravenna (402-476)
Mappa di Roma antica
Impero d'Oriente
(sedi imperiali romane)
de iureCostantinopolis (330-1453)
de factoAntiochia (114-350) ·Nicomedia (284-326) ·Serdica-Felix Romuliana (298?-324) ·Siracusa (663-669) ·Sirmium (170-305) ·Tessalonica (298/9-313/322?)
V · D · M
Fortezze permanenti legionarie romane: da Augusto a Diocleziano
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EgittoNicopolis ·Babylon ·Karnak
Africa proconsolare eNumidiaAmmaedara ·Lambaesis ·Theveste ·Thugga
BritanniaBurrium ·Camulodunum ·Deva ·Eburacum ·Glevum ·Isca Augusta oIsca Silurum ·Isca Dumnoniorum ·Lindum ·Navio ·Pinnata Castra ·Victoria ·Viroconium
Hispania TarraconensisAsturica Augusta ·Legio ·Lucus Augusti ·Petavonium ·Pisoraca
ItaliaAquileia ·castra Albana ·castra di Roma antica
Legenda:Nome latino · Nome moderno
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