La sua brillantezza in cielo è dovuta sia alla sualuminosità intrinseca, sia alla sua vicinanza alSole; Sirio si trova infatti ad una distanza di 8,6anni luce, ed è perciò una dellestelle più vicine alla Terra. È una stella disequenza principale ditipo spettrale A1 Vm[11] ed ha unamassa circa 2,1 voltequella delSole[12]. La sua luminosità assoluta è pari a 25 voltequella del nostro Sole, ma Sirio è notevolmente meno luminosa diRigel o della stessa Canopo, che appaiono meno luminose perché più lontane.[13] Rispetto al Sole, inoltre, è molto più calda e la sua temperatura di9400K la fa apparire di un bianco intenso.
Sirio è in realtà unsistema binario: infatti, attorno alla componente principale (detta per questo Sirio A)orbita unanana bianca chiamataSirio B, che compie la propriarivoluzione attorno alla primaria ad una distanza compresa tra 8,1 e31,5 au, con un periodo di circa 50 anni.
Presso molte culture, la stella è stata spesso associata alla figura di uncane. Presso iGreci si riteneva che il suo scintillio al suosorgere eliaco potesse danneggiare i raccolti, portare forte siccità o persino causare e diffondereepidemie dirabbia; il suo nome deriva infatti dalgreco antico Σείριος[14] (pronunciaSéirios), che significasplendente, ma ancheardente,bruciante.[2] IRomani erano soliti sacrificare un cane assieme ad una pecora e del vino, allo scopo di prevenire gli effetti nefasti di questa stella. I giorni in cui queste cerimonie venivano consumate, all'inizio dell'estate, erano dettiGiorni del Cane, e la stella SirioStella Canicula:[15] fu così che il terminecanicola diventò sinonimo di caldo afoso. Presso iCelti, invece, la levata eliaca di Sirio era considerata un fatto positivo e segnava l'inizio diLugnasad, considerata la festa più importante.
IlTriangolo Invernale. Sirio è la brillante stella in basso al centro; in alto a destra è visibile lacostellazione di Orione, con la rossa Betelgeuse; a sinistra è visibile ilCane Minore, con la luminosa Procione. In mezzo è evidente il chiarore dellaVia Lattea.
Sirio appare come una stella brillante di un marcato colore bianco-azzurro; sebbene si trovi nell'emisfero australe è sufficientemente vicina all'equatore celeste da risultare visibile anche a latitudini molto settentrionali, fino a ben oltre ilcircolo polare artico; tuttavia, da alcune città molto settentrionali, comeSan Pietroburgo, non si leva mai più di pochi gradi dall'orizzonte meridionale. Si individua con facilità a sud-est della brillantecostellazione di Orione, sul bordo occidentale della scia chiara dellaVia Lattea. Può essere riconosciuta senza errori, in quanto si trova sul prolungamento a sud-est dell'allineamento delle tre stelle note comeCintura di Orione.[16][17] Assieme aBetelgeuse (α Orionis) eProcione (αCanis Minoris) costituisce l'asterismo delTriangolo invernale.
Dall'emisfero australe Sirio diventacircumpolare alle latitudini più meridionali dei 73° S; da alcune latitudini, Sirio può essere vista nei primi giorni di luglio sia subito dopo il tramonto che poco prima dell'alba. Questo succede perché Sirio dall'emisfero australe si presenta più alta sull'orizzonte rispetto al tratto dell'eclittica più vicino ad essa (che cade neiGemelli); così, quando il Sole assume la stessaascensione retta di Sirio, tramonta prima di quest'ultima, che resta invece visibile nel crepuscolo, mentre all'alba Sirio sorge poco prima che il chiarore dell'alba la nasconda alla vista.[17]
Sirio può essere osservata adocchio nudo anche durante le ore diurne in alcune circostanze: il cielo dovrebbe essere particolarmente terso, mentre l'osservatore deve trovarsi ad alta quota, con Sirio quasi allozenit e il Sole basso sull'orizzonte. Può inoltre essere scorta con facilità assieme ad altre stelle prima del tramonto (o dopo il sorgere) del Sole se ci si trova su un aereo che vola ad alta quota.[20]
Il moto orbitale del sistema binario di Sirio porta le due stelle ad una minima separazione angolare di 3 secondi d'arco e ad un massimo di 11 secondi d'arco. Durante la separazione minima, occorre untelescopio da almeno 300 mm di diametro per poter distinguere lanana bianca Sirio B dal chiarore diffuso della stella primaria. L'ultimoperiastro avvenne nel1994 e, dato che ilperiodo orbitale del sistema è di 50,09 anni, il prossimo avverrà intorno al2044.[21]
Trovandosi alla distanza di 2,6parsec (8,6anni luce) dalsistema solare, il sistema di Sirio comprende due delle ottostelle più vicine al Sole[22] ed è il quintosistema stellare più vicino a noi.[22] Questa vicinanza è la principale ragione della grande luminosità della stella, come per altre stelle vicine comeα Centauri ed in forte contrasto con le distanti e molto più brillantisupergiganti comeCanopo (αCarinae),Rigel (β Orionis) oBetelgeuse;[23] tuttavia, è comunque 25 volte più luminosa della nostra stella in termini assoluti.[13] La stella fisicamente più vicina a Sirio èProcione, che si trova ad appena 1,61 parsec (5,24 anni luce) da questa.[24] La sonda spazialeVoyager 2, lanciata nel1977 per studiare i quattropianeti gioviani delsistema solare esterno, passerà a 4,3 anni luce da Sirio tra circa 296 000 anni.[25]
Sirio è riportata nei primissimi registriastronomici, conosciuta presso gliantichi egizi col nome diSopdet; durante ilMedio Regno, gli Egizi basavano illoro calendario sulsorgere eliaco di Sirio, ossia il giorno in cui la stella diventava visibile all'alba poco prima che la luce del Sole la oscurasse in cielo, che all'epoca coincideva con il prossimo arrivo delle inondazioni annuali delNilo e delsolstizio,[26] dopo circa 70 giorni in cui la stella non era stata visibile nei cieli.[27] Il capodanno egizio cadeva in estate, nel giorno detto 1Thoth, corrispondente all'odierno 29-30 agosto.Tra gli egizi il geroglificospdt, per indicare questa stella (Sothis, nella traslitterazione greca) mostra una stella e un triangolo; nella mitologia egizia, Sothis era identificata con la grande deaIside, che formava una trinità con il maritoOsiride e il loro figlioHorus, mentre i 70 giorni di assenza della stella simboleggiava il passaggio di Iside attraverso ilduat (l'oltretomba egizio).[27] Settanta erano anche i giorni che i defunti trascorrevano nelle "case dell'imbalsamazione". Questo a giustificare il forte legame tra gli antichi egizi e le stelle. Da Sothis deriva il termine "ciclo sotiaco", ad indicare appunto il particolare periodo di "reset" orbitale della stella, di 1460 anni.
Gliantichi Greci credevano che la comparsa di Sirio portasse con sé il clima caldo e secco dell'estate e che mostrasse i suoi effetti sull'avvizzimento delle piante e sull'indebolimento degli uomini.[28] A causa della sua luminosità, probabilmente si notò che Sirio scintillava maggiormente nelle sere di inizio estate, fenomeno dovuto in realtà all'instabilità meteorologica tipica di quel periodo, e si credeva che questo fosse dovuto alle emanazioni deleterie della stella che arrivavano sulla Terra. Chi "soffriva" degli effetti della stella veniva dettoἀστρόβλητος (astròbletos) col significato di "colpito dalla stella". Sirio veniva descritta inletteratura come "bruciante" o "fiammante"; il nome stesso di Sirio deriva dall'aggettivoσείριος (séirios; originariamenteσϝείριος,swéirios), che significa "splendente".[29]
La stagione che seguiva l'avvento della stella nel cielo mattutino era chiamataCanicola (con evidente riferimento al termine "Cane", che designa la costellazione di appartenenza della stella) oestate.[30] Gli abitanti dell'isola diCeos, nelMare Egeo avrebbero offerto dei sacrifici a Sirio e aZeus per invocare i venti rinfrescanti, e avrebbero atteso la riapparsa della stella in estate. Se questa, alla prima levata, sorgeva nitidamente, avrebbe significato buona fortuna, ma se sorgeva debole e scintillante, avrebbe portato effetti deleteri o pestilenze. Le monete provenienti dall'isola dalIII secolo a.C. mostravano dei cani o delle stelle che emanavano raggi, ribadendo l'importanza che Sirio aveva presso i suoi abitanti.[29] IRomani celebravano il tramontare eliaco di Sirio intorno al 25 aprile, sacrificando un cane, accompagnato da incenso, vino e una pecora alla deaRobigo in modo che le emanazioni nefaste della stella non causassero danni al raccolto del grano di quell'anno.[31]
Sirio può essere riconosciuta senza possibilità di errore, una volta nota Orione, prolungando verso sud-est la direzione delle tre stelle dellaCintura di Orione.
Tolomeo diAlessandria mappò le stelle nei libri VII e VIII della sua operaAlmagesto, in cui usava Sirio come riferimento per tracciare il meridiano centrale del globo. Curiosamente, la indicò come una delle sei stelle del cielo a lui note di colore rosso (vediIl colore di Sirio nell'antichità). Le altre cinque sono, effettivamente, stelle diclasse spettrale K e M, comeArturo eBetelgeuse.[32]
Le stelle luminose erano importanti per gli antichiPolinesiani, in quanto fungevano da riferimento per la navigazione fra le varie isole e atolli del grandeOceano Pacifico. Basse sull'orizzonte, sembrava si comportassero come delle bussole stellari che assistevano i marinai quando tracciavano la rotta verso una particolare destinazione. Inoltre potevano essere utilizzate come dei riferimenti per la latitudine: ladeclinazione di Sirio, ad esempio, incontra la latitudine dell'isola diFigi, a 17°S, e perciò da quest'isola Sirio si mostra allozenit.[33] Sirio indicava per loro il corpo di un "Grande Uccello" che indicavano col nomeManu, doveCanopo indicava la punta dell'ala meridionale eProcione quella settentrionale, che divideva il cielo notturno dei polinesiani in due emisferi.[34] Così come l'apparire di Sirio nel cielo mattutino indicava l'arrivo dell'estate per i Greci, per iMaori segnava invece il freddo inizio dell'inverno; il nomeTakurua infatti indicava sia la stella che la stagione invernale. La suaculminazione alsolstizio d'inverno era segnata da una celebrazione nelle isoleHawaii,dove era chiamataKa'ulua, ossia "Regina del cielo". Ci sono pervenuti molti altri nomi polinesiani, fra i qualiTau-ua nelleIsole Marchesi,Rehua inNuova Zelanda eAa eHoku-Kauopae sempre nelle Hawaii.[35]
Nel1676,Edmond Halley passò un anno sull'isola di Sant'Elena, nel sud Atlantico, per osservare le stelle del sud. Circa 40 anni dopo, nel1718, scoprì ilmoto proprio di quelle che fino a quel momento erano ritenute "stelle fisse", dopo aver comparato le sue misureastrometriche con quelle dell'Almagesto di Tolomeo. Notò che Arturo e Sirio si erano spostate notevolmente rispetto alle altre, e in particolare quest'ultima si era spostata di ben 30minuti d'arco (circa il diametro apparente dellaLuna) verso sud in 1800 anni.[36]
Nel 1868 Sirio diventò la prima stella la cui velocità fosse stata misurata.William Huggins esaminò lo spettro di questa stella e osservò un notevolespostamento verso il rosso, concludendo che Sirio si stava allontanando dalSistema Solare alla velocità di circa40 km/s.[37][38] Studi successivi hanno corretto questa misura in circa−5,5 km/s,[1]: ciò significa che Sirio si sta in realtà avvicinando al Sole. È possibile che Huggins non avesse preso in considerazione la velocità orbitale della Terra, omissione che può aver causato un errore fino a 30 km/s.
Nel1844, studiando i cambiamenti di moto proprio di Sirio, l'astronomo tedescoFriedrich Bessel dedusse che questa stella avrebbe potuto possedere una compagna invisibile.[39] Circa vent'anni dopo, il 31 gennaio1862, l'astronomo e costruttore di telescopi americanoAlvan Graham Clark osservò per la prima volta questa componente, unanana bianca oggi nota comeSirio B, la seconda di questa classe di stelle ad essere stata mai osservata.[40] La stella visibile è oggi talvolta nota comeSirio A. Dal1894, sono state osservate alcune apparenti irregolarità orbitali del sistema di Sirio, suggerendo così l'ipotesi di una terza stella estremamente piccola, ma quest'ipotesi non è mai stata confermata. Le misurazioni indicano un'orbita di sei anni attorno a Sirio A e una massa di appena 0,06masse solari; questa stella potrebbe essere cinque o dieci magnitudini più debole della nana bianca Sirio B.[41] Osservazioni più recenti non sono riuscite a confermare l'esistenza di un terzo membro del sistema di Sirio, ma ancora non hanno del tutto escluso la possibilità che ci possa davvero essere una terza componente del sistema. Un'apparente "terza stella" osservata neglianni venti sembra essere stata invece un oggetto di fondo.[42]
Nel 150 d.C., l'astronomoClaudio Tolomeo descrisse Sirio come di colore rosso, assieme ad altre cinque stelle,Betelgeuse,Antares,Aldebaran,Arturo ePolluce, tutte di colore effettivamente arancione o rosso vivo.[51] La discrepanza fu inizialmente notata dall'astronomo amatorialeThomas Barker, che redasse un appunto e ne parlò ad una riunione dellaRoyal Society diLondra nel1760. L'esistenza di altre stelle che cambiavano la luminosità diede adito alla credenza che alcune potessero anche cambiare di colore;[52]John Herschel lo annotò nel1839, forse influenzato dall'osservazione che fece due anni prima della stellaEta Carinae.[52]
Thomas Jefferson Jackson See riportò all'attenzione della comunità scientifica il caso del colore di Sirio nel1892, con la pubblicazione di diverse riviste e un sommario finale nel1926.[53] Egli citò che non solo Tolomeo, ma anche il poetaArato di Soli, l'oratoreMarco Tullio Cicerone e il generaleGermanico Cesare si riferivano a Sirio come una stella di colore rosso, aggiungendo inoltre che nessuno di questi ultimi tre autori era un astronomo.[54] PureSeneca il giovane descrisse Sirio come una stella dall'intenso colore rosso, più del pianeta Marte.[55] Tuttavia, non tutti gli antichi osservatori riportano che Sirio fosse una stella rossa. Il poetaMarco Manilio, vissuto nelI secolo d.C., la descrive come una stella di color blu-oltremare, così come feceRufio Festo Avieno nelIV secolo.[56]Nell'anticaCina è la stella standard per il colore bianco, mentre diverse annotazioni dalII secolo a.C. alVII secolo d.C. la descrivono come una stella di colore bianco.[57][58]
Nel1985, gli astronomi tedeschi Wolfhard Schlosser e Werner Bergmann pubblicarono un passo di un manoscrittolombardo dell'VIII secolo; il testo, in latino, insegnava come determinare l'orario delle preghiere notturne tramite la posizione delle stelle, e Sirio è descritta comerubeola, ossia rossastra. Gli autori proposero che questa potesse essere un'indicazione di come a quel tempo la stella Sirio B fosse unagigante rossa.[59] Tuttavia, altri astronomi replicarono che si trattasse invece della stella Arturo.[60][61]
La possibilità che l'evoluzione stellare di Sirio A o di Sirio B possa essere stata responsabile delle discrepanze osservate in passato è stata rigettata in blocco dagli astronomi, poiché una scala temporale dell'ordine delle migliaia di anni sarebbe troppo breve e perché non ci sono segni di nebulosità attorno al sistema che possa giustificare un tale cambiamento.[62] È stata anche proposta l'interazione di una terza stella, finora sconosciuta, come responsabile di ciò.[63] Spiegazioni alternative sono che si sia trattato soltanto di metafore poetiche per indicare periodi o avvenimenti infausti, oppure che sia avvenuto un improvviso brillamento della stella nel periodo in cui veniva osservata, tanto da dare l'impressione che la stella fosse rossa. Ad occhio nudo, spesso appare colorata di rosso, bianco e blu-verdastro quando è bassa sull'orizzonte, ma si tratta di un effetto dovuto ai densi strati dell'atmosfera terrestre e quando la stella, come tutte del resto, sono alte in cielo, sembrano assumere un colore stabile.[62]
Movimento del polo sud celeste durante le epoche precessionali; la stella luminosa in alto èCanopo: quando il polo sud si avvicina a questa stella, Sirio assume una declinazione fortemente australe.
Le coordinate attuali di Sirio farebbero pensare che da sempre la stella sia stata visibile da tutti i popoli storici e preistorici dellaTerra; in realtà, a causa dellaprecessione degli equinozi, le coordinate della stella variano sensibilmente.[64][65] Attualmente, l'ascensione retta di Sirio è pari a 6h 45m, ossia prossima alle 6h di ascensione retta; questo valore corrisponde al punto più settentrionale che l'eclittica raggiunge a nord dell'equatore celeste, e dunque segna anche il punto più settentrionale che unoggetto celeste può raggiungere. Dunque, attualmente, Sirio si trova alla suadeclinazione più settentrionale, che corrisponde a circa −16°.[65]
Nell'epoca precessionale opposta alla nostra (avvenuta circa 13 000 anni fa), Sirio aveva una coordinata di ascensione retta pari a 18h, che corrisponde alla declinazione più meridionale che un oggetto può raggiungere; sottraendo ai −16° attuali un valore di 47° (pari al doppio dell'angolo di inclinazione dell'asse terrestre), otteniamo una coordinata di −63°. Questo significa che, 13 000 anni fa, Sirio era una stella molto meridionale, e poteva essere osservata solo a sud del 27ºparallelo nord. Dunque, per buona parte dell'epoca precessionale completa, Sirio non era osservabile da molte regioni dell'emisfero boreale.[65]
Attualmente, la declinazione di Sirio tende a spostarsi lentamente in direzione sud, assieme alla seconda stella più brillante del cielo,Canopo. Tra circa 9 000 anni, non sarà più visibile da quasi tutto ilbacino del Mediterraneo, dallaCina settentrionale e da gran parte dell'America del nord.
A questo movimento è da sommarsi ilmoto proprio della stella stessa, che essendo molto vicina appare notevole: Sirio sembra muoversi infatti in direzione dellacostellazione della Colomba, a sud-sud-ovest, ad una velocità di oltre 1º in 4000 anni.[66][67]
Sirio entro i prossimi 60 000 anni tenderà ad aumentare la sua luminosità apparente, finché raggiungerà un massimo di circa −1,66.[68] La stellaVega, in avvicinamento a noi, aumenterà la sua luminosità molto più rapidamente, fino a raggiungere entro 290 000 anni l'attuale magnitudine apparente di Sirio;[69] più in fretta ancora aumenterà la luminosità diAltair, che passerà da un attuale valore di 0,77 a −0,53 in 140 000 anni.[68]Arturo si trova attualmente al punto più vicino a noi, dunque in futuro la sua luminosità diminuirà, come quella diCanopo, che fino a 90 000 anni fa erala stella più brillante del cielo. L'attuale stella più vicina a noi èα Centauri, la quale continuerà ad avvicinarsi entro i prossimi 25 000 anni.[68]
Sirio divenne, secondo il grafico qui sotto, la stella più luminosa circa 90 000 anni fa, quando con il suo avvicinarsi a noi superò la luminosità apparente di Canopo, che divenne così la seconda stella più luminosa del cielo. La tabella indica invece i dati delle magnitudini apparenti delle stelle esaminate nel grafico, con un campionamento di 25 000 anni; il grassetto indica la stella più luminosa nell'anno indicato.
La luminosità di alcune delle stelle più luminose nell'arco di 200 000 anni.
Sirio, come già visto, è unsistema binario composto da due stelle bianche orbitanti l'una attorno all'altra con una separazione di circa20 au[70] (grosso modo la distanza fra ilSole eUrano) e un periodo di poco superiore ai 50 anni. La componente più luminosa, nota come Sirio A, è una stella disequenza principale, conclasse spettrale A1V e con una temperatura superficiale stimata di9940K.[4] La sua compagna, Sirio B, è una stella che già si è evoluta, uscendo dalla sequenza principale e diventando una gigante rossa e quindi una nana bianca. Attualmente è 10 000 volte meno luminosa nella banda dellaluce visibile, mentre una volta era la più massiccia delle due.[71] L'età del sistema è stata stimata sui 230 milioni di anni. Si pensa che inizialmente il sistema fosse composto da due stelle bianco-azzurre orbitanti l'una attorno all'altra in un'orbita ellittica ogni 9,1 anni.[71] Il sistema emette un livello diinfrarossi più alto di quanto ci si aspetterebbe, misurato dal satellite infrarossoIRAS; questo potrebbe essere un indicatore della presenza di polveri nel sistema ed è considerata una cosa inusuale per una stella doppia.[24][72]
I modelli stellari suggeriscono che la stella si sia formata in seguito al collasso di unanube molecolare e che dopo circa 10 milioni di anni la sua generazione di energia interna sia derivata interamente dallafusione nucleare; l'interno divenneconvettivo e l'energia iniziò ad essere generata tramite ilciclo CNO.[3] Si presume che Sirio A esaurirà completamente la sua riserva di idrogeno del nucleo entro un miliardo di anni dalla sua formazione; a questo punto passerà attraverso lo stadio digigante rossa, successivamente perderà gli strati esterni e il suo nucleo collasserà, diventando unanana bianca.
Lo spettro di Sirio A mostra delle profonde linee metalliche, indicanti un aumento di elementi più pesanti dell'elio come ilferro.[3][24] Comparando questi valori con quelli del Sole, la proporzione di ferro nell'atmosfera di Sirio A relativamente all'idrogeno è data a,[6] equivalente a 100,5, il che significa che possiede il 316% della proporzione del ferro sull'atmosfera solare in più. Appare improbabile che l'alto contenuto in metalli della superficie sia simile a quello dell'intera stella, perciò si ritiene che questi metalli siano sospesi da una sottilezona convettiva nella superficie.[3]
Raffronto tra le dimensioni di Sirio B e della Terra.
Con una massa quasi equivalente a quella del Sole, Sirio B è una dellenane bianche più massicce conosciute; la sua massa è concentrata in un volume molto simile a quello della Terra. La sua temperatura superficiale è di25200K; tuttavia dal momento che non possiede una sorgente interna di energia, Sirio B tende a raffreddarsi lentamente e il suo calore tenderà a disperdersi nello spazio per un periodo di oltre due miliardi di anni.[75]
L'orbita di Sirio B attorno a Sirio A.
Una nana bianca si forma solo dopo che la stella si è evoluta dalla sequenza principale ed è passata attraverso lo stadio digigante rossa. Questo avvenne quando Sirio B aveva meno della metà dell'età che possiede tuttora, ossia circa 120 milioni di anni fa. La stella originale aveva una massa di cinque masse solari[13] ed era probabilmente di tipo B (forse B4 o B5)[76][77] quando si trovava nella sequenza principale. Durante il passaggio attraverso lo stadio di gigante rossa, Sirio B potrebbe aver arricchito lametallicità della stella compagna.
Sirio B è composta principalmente da una mistura dicarbonio eossigeno che fu generata dalla fusione dell'elio nella stella progenitrice,[13] ed è ricoperta da un involucro di elementi più leggeri, con materiali segregati dalla massa a causa dell'elevatagravità superficiale.[78] Quindi l'atmosfera esterna di Sirio B è ora principalmente composta da puroidrogeno - l'elemento con la massa minore - e nel suo spettro non sono stati osservati altri elementi.[79]
Nel1909Ejnar Hertzsprung fu il primo a suggerire che Sirio fosse un membro dell'Associazione dell'Orsa Maggiore (Cr 285), basandosi sulle sue osservazioni dei movimenti del sistema nel cielo. Il gruppo dell'Orsa Maggiore è un insieme di 220 stelle che mostrano un moto comune nello spazio e si erano una volta formati come membri di unammasso aperto, che è poi iniziato a dissolversi gravitazionalmente.[80] Tuttavia, le analisi condotte nel 2003 e nel 2005 hanno trovato delle discrepanze che mettono in dubbio l'appartenenza di Sirio a quest'associazione stellare: il gruppo dell'Orsa Maggiore ha un'età stimata in 500±100 milioni di anni, mentre Sirio, con una metallicità simile a quella del Sole, avrebbe soltanto la metà di quest'età, rendendola così troppo giovane per appartenere al gruppo.[13][81][82] Sirio potrebbe però essere un membro di un'ipoteticaAssociazione di Sirio, assieme ad altre stelle sparse comeα Coronae Borealis,β Crateris,β Eridani eβ Serpentis.[83] Si tratta così di uno dei tre grandi superammassi situati entro 500anni luce dal Sole; gli altri due sono quello delleIadi e quello dellePleiadi, e ognuno di essi conta centinaia di stelle.[84]
La distanza da Sirio A alla quale un pianeta dovrebbe trovarsi per avere condizioni fisiche favorevoli alla vita è 4,7UA, circa 700 milioni di chilometri. Tuttavia, ad una simile distanza non potrebbe avere un'orbita stabile, a causa delle perturbazioni dovute alla vicinaSirio B, e sarebbe stato distrutto dall'espansione degli strati più esterni di quest'ultima quando la stella era unagigante rossa. Anche se il pianeta si fosse formato in seguito, sarebbe probabilmente sottoposto ad un'incessante pioggia dicomete easteroidi (nel sistema di Sirio è stato rilevato un disco di polveri simile a quello che occupava ilSistema Solare nelle prime fasi della sua storia).[24]
Una carta astronomica cinese. In basso al centro si evidenzia bene l'arco e la freccia, che punta verso l'alto, la cui punta corrisponde alla stella Sirio. Sono anche riconoscibili con relativa facilità altri gruppi stellari, come Orione e le Pleiadi.
La grande luminosità di Sirio ha attirato da sempre l'attenzione dei popoli più diversi. Il nome proprio più diffuso di questa stella è quello derivante dallatino,Sīrius (italianizzato inSirio), che a sua volta deriva dalgreco anticoΣείριος (Seirios, con significato di "ardente"),[14] sebbene i Greci sembra abbiano importato a loro volta questo nome dall'epoca greca arcaica.[85] La prima testimonianza di questo nome è datata intorno alVII secolo a.C. nell'opera poeticaLe opere e i giorni diEsiodo.[85] Tuttavia la stella è nota presso i popoli della Terra con oltre 50 nomi diversi.[86] Inarabo è nota come الشعرى (al-ši‘rā oal-shira, ossia "Il Capo"),[87] da cui deriva il nome alternativoAschere. Insanscrito la stella era nota col nome diMrgavyadha (Cacciatore di cervi) oLubdhaka (Cacciatore). Col primo nome rappresentaRudra (Shiva).[88][89] InScandinavia la stella era nota comeLokabrenna (La torcia diLoki), mentre ingiapponese il nome della stella è 青星 (Aoboshi, la "stella blu"). Inastrologiamedioevale, Sirio era invece considerata una dellestelle fisse magiche,[90] associata con ilberillio e con ilginepro. Il suo simbolocabalistico è stato elencato daAgrippa di Nettesheim.[91]
Molte culture storiche hanno dato a Sirio dei forti significati simbolici, in particolare legati ai cani; in effetti, è spesso chiamata nei Paesi anglosassoni con l'appellativo "Stella del Cane", ossia la stella più luminosa della costellazione delCane Maggiore. Spesso appare anche legata al mito diOrione e al suo cane da caccia; gli antichi Greci credevano che le emanazioni di questa stella potessero avere degli effetti deleteri sui cani, rendendoli particolarmente irrequieti durante i caldi giorni dell'estate (i "Giorni del Cane"). L'eccessiva colorazione di questa stella spesso poteva essere messa in relazione con l'avvento di disastri naturali o di periodi particolarmente secchi e, in casi estremi, poteva infondere larabbia nei cani, che poi veniva trasmessa agli uomini tramite i morsi, mietendo numerose vittime.[29] I Romani chiamavano i giorni dell'inizio estatedies caniculares e la stellaCanicula ("piccolo cane"). Nell'astronomia cinese la stella è conosciuta come la "stella del cane celestiale" (cinese egiapponese: 天狼;coreano: 천랑;cinese romanizzato: Tiānláng;giapponese romanizzato: Tenrō; koreano romanizzato: Cheonlang).[92] Più lontano ancora, molte tribù dinativi americani associavano Sirio con un canide; alcune indigeni del sud-ovest delNord America indicavano questa stella come un cane che seguiva delle pecore di montagna, mentre iPiedi Neri la chiamavano "faccia di cane". ICherokee appaiavano Sirio adAntares e le consideravano come due cani da guardia alle estremità di quello che chiamavano "percorso delle anime". Le tribù delNebraska facevano invece diverse associazioni, come la "stella-lupo" o la "stella-coyote". Più a nord, gliInuit dell'Alaska la chiamavano "Cane della Luna".[93]
Altre culture in diverse parti del mondo associavano invece la stella ad un arco e delle frecce[94]. Gli antichi cinesi immaginavano un ampio arco e una freccia lungo il cielo australe, formato dalle attuali costellazioni dellaPoppa e del Cane Maggiore; la freccia era puntata sul lupo rappresentato da Sirio. Una simile associazione è rappresentata neltempio di Hathor diDendera, inEgitto, dove la deaSatet ha disegnato la sua freccia suHathor (Sirio). Nella tarda cultura persiana la stella era similmente rappresentata come una freccia, ed era nota comeTir.[95]
Un graffito Dogon ritraente secondo alcuni studiosi l'orbita di Sirio B attorno a Sirio.
Il popolo deiDogon è un gruppoetnico delMali, inAfrica Occidentale, noto per le sue conoscenze sulla stella Sirio che sarebbero da considerare impossibili senza l'uso di untelescopio. Come riportato nei libriDio d'acqua. Incontri con Ogotemmêli eLe renard pâle diMarcel Griaule, questo popolo sarebbe stato al corrente della presenza di una compagna di Sirio (la "stella delfonio"), che orbita attorno ad essa con un periodo di cinquant'anni, prima della sua scoperta da parte degli astronomi moderni. Questi affermano inoltre che ci sia pure una terza compagna oltre a Sirio A e Sirio B. Il libro diRobert TempleIl mistero di Sirio, edito nel1976, accredita loro anche la conoscenza dei quattrosatelliti diGiove scoperti daGalileo e deglianelli di Saturno. Tutto ciò è diventato così oggetto di controversie e, talvolta, di speculazioni. Secondo un articolo edito nel1978 sulla rivistaSkeptical Enquirer, potrebbe essersi trattato di una contaminazione culturale,[97][98] o forse proprio ad opera degli stessietnografi.[99] Altri invece vedono queste spiegazioni fin troppo semplicistiche, createad hoc per giustificare un mistero irrisolvibile secondo i dettami della scienza in vigore.[100]
Nella letteratura la stella Sirio è stata ripresa, come già visto, diverse volte; non ultime, inletteratura italiana, le citazioni diGiovanni Pascoli in alcune delle sue opere, comeLa mietitura, nel cicloPoemetti[106] e daAttilio Bertolucci nella sua opera d'esordio "Sirio" del 1929. In letteratura straniera, uno dei riferimenti più noti attualmente è quello fatto daJ. K. Rowling nella saga diHarry Potter, dove ha dato il nome della stella al padrino del giovane mago:Sirius Black, il quale è in grado di trasformarsi in un cane.[107]
Nella serie televisiva fantascientificaV-Visitors (1983) un'orda di alieni ostili spacciatisi per umanoidi, afferma di provenire dal quarto pianeta di Sirio.
Sirio è anche il nome italiano di uno dei personaggi principaliSirio il Dragone, dei Cavalieri dello Zodiaco.
Infine, inmusica, alcuni compositori hanno fatto riferimento a questa stella: fra tutti si ricorda l'eccentrico compositore tedescoKarlheinz Stockhausen, il quale ha più volte affermato di "provenire da un pianeta del sistema di Sirio", facendo anche dei riferimenti a questa stella nella sua musica.[108][109]
Nella musica moderna,Star of Sirius è il titolo di una canzone del1975 diSteve Hackett (allorachitarrista deiGenesis), apparsa nel suo primo album solista "Voyage of the Acolyte" cantata daPhil Collins;Sirius è il titolo di una traccia strumentale deiThe Alan Parsons Project del1982, apparsa sull'albumEye in the Sky, e di una canzone della band irlandeseClannad la cui voce è diMoya Brennan. Nel 2004 il grupposymphonic metal svedeseTherion ha pubblicato due album in contemporanea; uno di questi èSirius B ed è in parte dedicato ai misteri della civiltà dei Dogon e al loro presunto incontro con extraterrestri venuti dal sistema Sirio A e Sirio B. L'albumFrom Mars to Sirius deiGojira, pubblicato nel 2005, fa riferimento nel titolo alla suddetta stella. "Sirio" è anche il titolo dell'omonimo album pubblicato dal rapper italianoLazza, uscito nel 2022.
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^La classe spettraleA indica che il colore della stella è bianco, mentre1 designa le stelle ad altatemperatura superficiale; laV (numero romano che indica il "5") indica invece che la stella si trova nellasequenza principale, mentre lam indica che la stella ha un elevato contenuto dimetalli.
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