«Quasi tutti i sintomi erano sorti come residui - "sedimenti" si potrebbe dire - di esperienza e cariche di affetto-, che perciò più tardi abbiamo chiamato "
traumi psichici", e la loro singolarità trovava spiegazione nel rapporto con la scena traumatica che li aveva causati. Essi erano, per usare un termine tecnico, determinati dalle scene di cui rappresentavano i residui mnestici, e non era più necessario descriverli come produzione arbitrarie o enigmatiche della
nevrosi. Il sintomo non era sempre il residuo di un'unica esperienza, per lo più avevano operato a determinarlo moltissimi traumi ripetuti, spesso assai simili. Tutta questa concatenazione di ricordi patogeni doveva poi essere riprodotta in successione cronologica, e precisamente in successione inversa, l'ultimo per primo e il primo per ultimo, ed era del tutto impossibile inoltrarsi sino al primo trauma, spesso il più efficace, saltando quelli verificatisi in seguito.»