Il nome della tribù deriva dal suogenere più importante (SinningiaNees, 1825) che a sua volta è stato dato in onore di Wilhelm Sinning (1794-1874) capo giardiniere presso l'Università di Bonn.[2][3] Ilnome scientifico è stato definito per la prima volta dal botanico austriacoKarl Fritsch (1864 - 1934) nella pubblicazione"Naturlichen Pflanzenfamilien. Nachträge zum II bis IV Teil. Leipzig - IV, 3b: 144. Mai 1893." del 1893.[4][5]
La maggior parte di queste piante vivono tra le rocce, raramente sonoepifite; possono essere siaerbe (ancheacauli) che subarbusti. Il ciclo biologico è perenne e ogni anno deituberi sotterranei (larghi fino ad un metro di diametro) producono dei germogli erbacei; questi tuberi non sono degli organi di riserva specializzati. Alcune specie sonostolonifere. Inodi sono unilacunari.[1][3][6][7]
Lefoglie, normalmente subisofille, lungo ilcaule sono disposte in modo opposto; qualche volta sono raccolte in verticilli o inrosette basali. La lamina, siasessile chepicciolata, è membranosa e vellutata. Glistomi sono dispersi irregolarmente. I piccioli sono vascolarizzati.
Formula fiorale: per la famiglia di queste piante viene indicata la seguenteformula fiorale:
* K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero/infero, capsula/bacca.[7]
Ilcalice,gamosepalo (isepali sonoconnati alla base), è composto da 5 denti con forme triangolari, lineari olanceolate. La forma complessiva del calice è campanulata, a volte è turbinato.
Lacorolla,gamopetala (composta da 5petaliconnati) è eretta all'interno del calice anche quando è fortemente gibbosa o speronata. Le dimensioni e le forme sono varie; in genere sono ampiamente tubolari, cilindriche o obliquo-campanulate. L'apice può essere bilabiato oppure a 5 lobi larghi epatenti (quelli posteriori sono più piccoli). Il colore della corolla è rosso, arancio, bianco, verde-giallastro.
L'androceo è formato da 4 (o 5)stamididinami eadnati alla base della corolla. Leantere sono coerenti ed hanno unadeiscenza longitudinale e conlogge (oteche) confluenti a paia verso l'apice. Ilnettario è formato da 1 a 5 ghiandole separate, oppure due sono dorsali e allargate, oppure libere o fuse, raramente ha delle forme ad anello. In genere gli stami sono inclusi nella corolla (non sporgenti).
Ilgineceo ha unovariosemi-infero (raramente infero o supero), bicarpellare e uniloculare con forme ovoidi. Lostilo è unico, dilatato all'apice, constigma concavo, intero, leggermente bilobo o stomatomorfico (a forma di bocca con due labbra).
Ifrutti sono delle capsule secche condeiscenzaloculicida; la forma è ovoide, possono essere rostrate ed sono bivalve. Isemi sono numerosi.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazionemirmecoria).
Lafamiglia di appartenenza di questa tribù (Gesneriaceae) comprende da 140 a 150 generi con 3500 specie (147 generi e circa 3460 specie[1]) distribuite soprattutto nell'area tropicale e subtropicale tra il Vecchio e Nuovo Mondo[6]. Altre pubblicazioni indicano più precisamente in 126 generi e 2850 specie la consistenza della famiglia.[7][8] Secondo le ultime ricerche di tipofilogenetico[1] la famiglia è suddivisa in tre (o quattro)sottofamiglie. La tribù Sinningieae appartiene alla sottofamigliaGesnerioideae.
Latribù, i cuigeneri erano descritti all'interno del gruppoGloxinieae, è stata ristabilita in seguito a studi su dati molecolari che confermano una fortemonofilia del gruppo.[6] Tuttavia altri studi molecolari di tipofilogenetico-cladistico[9], compiuti sulla maggior parte dellespecie dei tre generi, suggeriscono laparafilia del genereSinningia e quindi l'inclusione dei generiPaliavana eVanhouttea (risultati polifiletici in questo studio) inSinningia. In particolare sono stati individuati 5 cladi che potrebbero ricoprire i ranghi di sottogenere. In questo studio sono state riscontrate anche diverse modificazionimorfologiche del passato causate dall'interazione con i variimpollinatori comepipistrelli,colibrì efalene. In particolare è risultato che alcuni impollinatori (pipistrelli) hanno interferito in due distinte occasioni nella storia evolutiva del gruppo. In questi cambiamenti causati dalla sindrome di impollinazione sono stati coinvolti non soltanto il colore e la morfologia del fiore, ma anche altri caratteri chimici correlati come la composizione dei zuccheri nelnettare o la fragranza floreale. Sono state riscontrate anche acquisizioni multiple del caratteretuberoso.
clade A:Dircaeae - Lamonofilia di questoclade è ben supportata. La maggior parte di queste specie sono caratterizzate da un portamento verticillato delle foglie (a parte alcune specie con abitudinerosulata) e dallecorolle rosse e tubulari. Lesinapomorfie per questo clade sono: la parte basale delcalice è brevemente aderente alleovaie, i lobi del calice sono corti e stretti, ilnettario è formato da due ghiandole dorsali separate e allargate. in questo clade è stato individuato un sottoclade (A1) formato dalle specieS. bulbosa,S. cardinalis,S. cooperii,S. glazioviana,S. hatschbachii,S. iarae,S. magnifica,S. micans, eS. lateritia, la cui sinapomorfia principale è data dalla fusione ed espansione dei due lobi dorsali della corolla, mentre nel resto del gruppo la corolla si presenta con cinque lobi di uguali dimensioni.
clade B:Corytholoma - Questo clade (moderatamente supportato) include specie con diverse morfologie floreali e portamenti vegetativi. Alcune specie "basali" nel clade (Gruppo basale:S. aghensis,S. barbata,S. pusilla,S. pusilla,S. concinna,S. aghensis eS. harleyi) hanno abitudini fogliari verticillate o rosulate, o piccoli fiori a forma d'imbuto o campana. Il resto del clade (B1 - fortemente supportato) è formato da 16 specie con abitudini più uniformi: portamentoerbaceo annuale, steli con internodi di uguale lunghezza einfiorescenzespicate. Le dimensioni delle corolle invece sono meno uniformi. Le sinapomorfie morfologiche di questo subclade sono: i lobi del calice hanno una consistenza fogliacea e non sono aderenti alle ovaie, il nettario è formato da due ghiandole dorsali fuse e allargate.
clade C:Sinningia - In questo clade sono incluse alcune specie dei generiPaliavana eVanhoutta incastonate all'interno delle specie diSinningia. Il portamento èsuffruticoso earbustivo (fino a 3 metri di altezza) per le specie diPaliavana eVanhoutta, mentre è erbaceo perSinningia. Tutte le specie di questo clade hanno un nettario formato da 5 ghiandole di pari dimensione circondanti l'ovario (ad esclusione diS. gigantifolia eS. cochlearis che mostrano due ghiandole allargate e fuse in posizione supina). All'interno di questo gruppo si possono individuare diversi subcladi ben supportati come il gruppo di specieS. guttata,S. macrophylla,S. speciosa eS. villosa (subcladeC1) caratterizzate dall'essere impollinate dalleapi. Anche le specie diVanhoutta di questo gruppo sono raccolte in un subclade (C2) specifico che include il "specie tipo" diVanhoutta (V. calcarata). "Gruppo fratello" del clade C risulta un subclade (C3) formato da due specie del generePaliavana (P. sericiflora eP. werdermannii). Il resto del calde raccoglie diverse specie diSinningia compreso la "specie tipo" diSinningia (S. helleri).
clade D:lobi del calice liberi - Vanhouttea - La monofilia di questo clade è ben supportata tuttavia molti caratteri di questo gruppo sono simili a quelli del clade C, con l'unica differenza che i lobi del calice di questo gruppo sono liberi fin dal primo momento. In questo clade non sono comprende specie del genereSinningia, ma solamente degli altri due generi (P. gracilis,V. leonii,V. pendula eV. hilariana),
clade E:Thamnoligeria - Anche questo clade per certi versi sembra essere collegato al clade C. IncludeS. schiffneri,P. plumerioides e una nuova specie inedita.
Latribù, così come è descritta tradizionalmente (vedi paragrafoFilogenesi per un eventuale nuovo assetto della tribù), è formata da 3 generi e oltre 80 specie:[6]
Le radici sono fibrose (non sono presenti tuberi orizomi); lacorolla ha la forma di imbuto con colori anche blu; ilnettario è formato da 5 separate, larghe e rotonde ghiandole; l'ovario èsemi-infero; lacapsula è secca e bivalve
Le radici sono fibrose (non sono presenti tuberi o rizomi); la corolla ha delle forme tubulari o cilindriche ed è rossa; il nettario è formato da 5 ghiandole; l'ovario è semi-infero; la capsula è secca, bivalve e rostrata.
Per meglio comprendere ed individuare i varigeneri dellatribù l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche dicotomiche (vengono cioè indicate solamente quelle caratteristiche utili a distingue un genere dall'altro).[6]
Gruppo 1A: il portamento èerbaceo, raramentearbustivo contuberi, se i tuberi non sono presenti allora gli steli sono carnosi e i fiori sono bianchi;
Questa tribù contiene molte specie ornamentali alcune delle quali (Sinningia speciosa) vengono comunemente confuse dai giardinieri con il nome errato di Gloxinie.[3]