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Sinagoga

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Disambiguazione – Se stai cercando notizie sulla rappresentazione allegorica nell'arte medievale, vediSinagoga (allegoria).

Unasinagoga (dal grecoσυναγωγή, "adunanza", dal verbo συνάγω, "radunare") è il termine che definisce il luogo di preghiera dellareligione ebraica; la parola stessa è la traduzione deltermine ebraico בית כנסת (bet knesset, appunto "casa dell'assemblea").

Inlingua yiddish il termine èšul (שול), il quale corrisponde all'usanza ebraico-italiana di riferirsi alla sinagoga come "scola", dal quale, ad esempio, lapiazza delle Cinque Scole nel vecchioghetto di Roma.

Storia

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Si ritiene che la sinagoga abbia avuto inizio come istituzione durante l'esilio babilonese (597 a.C. e537 a.C.), dopo la distruzione delprimo Tempio, e portata in Israele dagli ebrei tornati dall'esilio; aBabilonia, secondo la tradizione giudaica, una grande assemblea composta da 120 scribi, profeti e sapienti ebrei formalizzarono e fissarono un canone per la lingua delle preghiere in ebraico, dal momento che prima non c'era una lista di preghiere o un metodo di preghiera condiviso da tutto il popolo. Il rabbinoJochanan Ben Zakkai ebbe l'intuizione di creare luoghi di preghiera per gli ebrei in qualunque luogo essi si trovassero. Questo contribuì al mantenimento e alla conservazione dell'identità religiosa giudaica dopo la distruzione delsecondo Tempio, grazie anche al contributo delle scuole e dei rabbini, che produssero scritti quali ilTalmud e laMishnah (in seguito queste opere avrebbero dato vita alleyeshiva). Restiarcheologici attestano che tali edifici esistevano già nel periodo successivo all'epocaerodiana (Masada,Herodium), pertanto all'epoca del secondo Tempio. Fra ilIII secolo e ilIV secolo sorgono numerose sinagoghe spesso con ricchi ornamenti,affreschi, emosaici inGiudea, inGalilea e nelle città delladiaspora.

Dettaglio dell'interno della sinagoga diSaluzzo inPiemonte. Nota l'aròn in mezzo, con ilner tamìd appeso davanti, e una parte dell'ammùd avanti a destra.

In quanto istituzione, la sinagoga rappresenta un'innovazione rivoluzionaria nella vita religiosa dell'antico Oriente: è il primo edificio del culto in cui i fedeli possono assistere al complesso dei riti, principio che verrà ripreso dalle chiesecristiane e dallemoscheemusulmane. La comparsa delle sinagoghe segna una profonda ristrutturazione interna della religione ebraica, non più incentrata sul culto sacrificale ma sullo studio, l'insegnamento e la meditazione della Legge. Era proibito agli ebrei vivere in una città dove non ci fossero sinagoghe. Esse inoltre venivano usate dai viaggiatori come alberghi dove si poteva trovare sempre un posto per dormire su una panca o in un angolo; in effetti si svolgono attività sia laiche sia religiose nella sinagoga, perciò sta sempre al centro di tutte le comunità ebraiche ed è spesso un punto di orgoglio per le comunità. Le sinagoghe di Alessandria d'Egitto nel 38 d.C. e di Iamnia (Palestina) nel 39 furono stuprate per decreto dell'imperatore Caligola. Questi fece introdurre una propria statua da venerare in tutti i luoghi di culto dell'impero, comprese le sinagoghe degli ebrei.

Architettura

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La pianta della maggior parte di queste costruzioni è quella di unabasilica a tre navate, orientata in modo che i fedeli, in conformità al principio contenuto nellaBibbia (Dn6,11), recitino le preghiere rivoltiversoGerusalemme. Tale pianta e orientamento sono stati mantenuti anche nelle sinagoghe costruite nelMedioevo.

L'organizzazione dello spazio interno delle sale di preghiera ha invece subito modifiche nel corso dei secoli. L'arca-armadio (aròn hakkodeš — אָרוֹן הַקֹּדֶשׁ) contenente i rotoli delle Sacre Scritture (Torah) è incastrata nella parete orientale, che guarda verso Gerusalemme, mentre il pulpito del lettore (ammùd — עַמּוּד), gli sta di fronte, al centro della sala o al capo opposto, sopra una piattaforma leggermente alzata (bimàh — בִּימָה). Sopra l'aron è posta una luce sempre accesa — ilner tamìd (נֵר תָּמִיד), ossia la "lampada eterna" — che ricorda lamenorah del Tempio aGerusalemme, la quale è rimasta miracolosamente accesa per otto giorni, nonostante la sconsacrazione dei saccheggiatoriSeleucidi.

Nelle sinagoghe ortodosse uomini e donne siedono separatamente.

Diffusione nel mondo

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Europa

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sinagoghe in Europa.

La più antica sinagoga delmondo occidentale è quella diOstia Antica, risalente alI secolo. La più antica sinagoga d'Europa ancora in uso è risalente alIX secolo ed è stata riaperta nel 2002, si trova aBarcellona (Spagna), è seguita da quella diWorms (inGermania), che èromanica del1034 mentre la più grande è aBudapest. Sinagoghegotiche importanti invece sono quelle diPraga e diCracovia. Grandiose sono le due sinagoghe in stileandaluso: laSinagoga di Santa Maria la Blanca e laSinagoga del Tránsito (entrambe del XIV secolo) diToledo (Spagna).

Italia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Sinagoghe in Italia.

InItalia esistono numerose sinagoghe a testimonianza di una presenza ebraica che risale all'epoca romana. Fino al periodo dell'emancipazione nell'Ottocento le sinagoghe non assumono di regola aspetto monumentale a causa delle leggi restrittive che regolavano la presenza dei luoghi di culto ebraici nei paesi cristiani. Tale caratteristica si accentuò con l'istituzione deighetti a partire dal XVI secolo, con l'obbligo di locazione della sinagoga all'interno del ghetto stesso e il divieto di ogni segno distintivo all'esterno. Per contrasto, gli interni delle sinagoghe erano riccamente decorati secondo gli stili architettonici dell'epoca (barocco,rococò,neo-classico). Con l'emancipazione degli ebrei d'Italia, a partire dal1848, fu possibile la costruzione di edifici monumentali. Talora le sinagoghe di ghetto si dotarono di facciate monumentali, in altri casi si costruirono grandiosi nuovi edifici nell'area del ghetto (Roma,Vercelli) o nei nuovi quartieri di residenza degli ebrei (Torino,Firenze).Livorno offre l'unico esempio di sinagoga monumentale costruita in stile moderno dopo la seconda guerra mondiale al posto dell'antico tempio distrutto dai bombardamenti. Negli altri casi dove si erano avuti analoghi ingenti danni (come nel caso diTorino) fu in genere preferita un'opera di ricostruzione. In anni recenti diverse sinagoghe sono state restaurate e riaperte al pubblico come musei o centri culturali anche in luoghi dove esse non servano più ad un uso liturgico continuato (Casale Monferrato,Biella,Gorizia,Pitigliano, ecc.).

Galleria d'immagini

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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