
Simon Kimbangu (Nkamba,24 settembre1889 –Elisabethville,12 ottobre1951) è stato unreligiosodella Repubblica Democratica del Congo, fondatore eprofeta dellaChiesa Kimbanguista.
Suo padre, Kuyela, era un Nganga Nkisi, cioè unguaritore. Durante la gravidanza di sua madre, Lwezi, sembra che ilreverendo G.R.R. Cameron, unmissionarioprotestante, le abbia detto: "Donna, questo bimbo che aspetti è destinato a fare grandi cose." Simon perse sua madre quando non aveva ancora imparato a camminare. Fu cresciuto da Kinzembo, la sorella di sua madre. Questa, poi, lo affidò ai missionari protestanti dellaChiesa Battista.
Simon Kimbangu fece quattro anni di catechismo per imparare a leggere e scrivere i testi biblici che ilpastore Bentley aveva tradotto in lingua Kikongo. Fu battezzato nel fiume il 4 luglio1915. Si sposò con Marie Mwilu da cui ebbe tre figli: Daniel Charles Kisolokela, Salomón Dialungana Kiangani e José Diangienda Kuntima.
Si narra che, prima di iniziare il suo Ministero nel1921, abbia avuto una prima visione notturna (nel1918). Avrebbe sentito una voce che gli diceva: "SonoCristo, ti ho scelto per essere il mio testimone tra i tuoi fratelli e convertirli." Sarebbe fuggito aKinshasa per sfuggire da questa ardua missione, ma l'8 marzo1921 avrebbe visto in sogno uno straniero che gli ordinava di leggere laBibbia, di predicare laparola di Dio e di guarire gli ammalati con l'imposizione delle mani. Tornò a Nkamba lo stesso 1921.
Da allora cominciò ad insegnare lareligione cristiana, combattendo ilfeticismo e lastregoneria. Seguendo i suoi insegnamenti innumerevoli feticci furono gettati via all'ingresso dei villaggi e sulle strade.
Secondo i suoi fedeli, il suo primomiracolo fu la guarigione di una donna di Kintondo, il 13 marzo 1921. Avrebbe in seguito richiamato in vita alcuni defunti.
Alla fine dell'aprile 1921 l'amministratorebelga, Léon Morel, venne a conoscenza degli avvenimenti inusuali e dell'attrazione suscitata dal nuovoprofeta. Di fronte a questi fatti che turbavano l'ordine prestabilito, Léon Morel trovò un espediente per indagare su Kimbangu.
Il 6 giugno 1921, Léon Morel si recò a Nkamba con una scorta per arrestare ilprofeta. Ci furono tre feriti e un bimbo morto, ma Simon Kimbangu riuscì a fuggire. Fu arrestato il 12 settembre, condannato a morte il 3 ottobre e la pena fu convertita in ergastolo il 22 novembre dal reAlberto I. Dopo aver ricevuto 120 frustate fu trasferito nella prigione di Lubumbashi, a più di mille chilometri da Kinshasa. Rimarrà in prigione fino alla sua morte, il 12 ottobre1951.
Prendendo commiato dai suoi seguaci, egli disse loro: «Io vi lascio una cosa sola: ilvangelo». E nella sua prigione egli fece questo commento: «Io non sono che il servo diCristo, niente di più».