Simca 1100 | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | ![]() |
Tipo principale | Berlina |
Altre versioni | Break Furgonato |
Produzione | dal1967 al1985 |
Sostituita da | Chrysler Horizon |
Esemplari prodotti | 2.188.737[senza fonte] |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 3940 (LS: 3920) mm |
Larghezza | 1590 mm |
Altezza | 1460 mm |
Passo | 2520 mm |
Massa | da 880 a 965 kg |
Altro | |
Stessa famiglia | Matra-Simca Rancho |
Auto simili | Autobianchi Primula Citroën Ami 8 eGS Fiat 1100 R e128 Ford Escort Innocenti I4 Opel Kadett Peugeot 204 Renault 6 Volkswagen Golf |
Note | dal 1979 venne venduta comeTalbot 1100 |
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La1100 era unaautovettura di fascia medio-bassa prodotta con il marchioSIMCA tra il1967 ed il1979 e con il marchioTalbot dal 1979 al1985.
LaSimca 1100 è stata una delle primeberline a due volumi dotate di portellone posteriore; una soluzione che nella seconda metà deglianni sessanta era ancora piuttosto fuori dal comune, sebbene alcunecase costruttrici avessero già prodotto vetture con tale soluzione. Tra queste vanno segnalate le utilitarieRenault 4 eCitroën 2CV Mixte, entrambe del1961, e l'Autobianchi Primula, risalente al1964, che aveva avuto grande successo in Francia e alla quale era chiaramente ispirata la Simca 1100.
Fu proprio la vettura italiana a fare da ispiratrice per la futuraSimca 1100: l'idea di avere nel listino Simca una vettura di fascia media votata alla praticità di utilizzo cominciò a solleticare il patron della SimcaEnrico Teodoro Pigozzi già nel momento in cui questi vide i primi prototipi dellaPrimula, risalenti al1962, le cui immagini furono diffuse dalla stampa specializzata. Il Pigozzi fece avviare quindi uno studio sulla possibilità di realizzare una vettura di quel genere, dando così il via al cosiddetto progettoVLBB (Voiture Légère Berline-Break). Ma al reparto progettazioni Simca non si respirava una buona aria, poiché si aveva l'impressione che laChrysler, da poco entrata nel capitale della Casa diPoissy, non lasciasse un gran margine di indipendenza alla Simca stessa, nonostante la sua quota azionaria fosse minoritaria rispetto a quella detenuta dallaFiat. La situazione degenerò quando nel 1963 il colosso americano fece suo il 65% del pacchetto azionario della Simca: a quel punto, la quota detenuta dalla Fiat divenne minoritaria e la Chrysler poté disporre a suo piacimento della Casa francese. Fu a questo punto che Pigozzi si dimise dalla carica di presidente, sostituito da Georges Hereil: quest'ultimo cominciò ad avviare un programma che portasse la Casa della Rondine in fase di rapida espansione sul mercato interno ed internazionale: per ampliare la gamma, decise di proseguire con l'idea maturata a suo tempo da Pigozzi e dalle ceneri del progettoVLBB nacque il nuovo progetto928. Le specifiche imposte per la nuova vettura non lasciarono campo libero a troppe scelte: motore da 1.1 litri in posizione anteriore trasversale,trazione anteriore, corpo vettura a due volumi o due volumi e mezzo provvisto di portellone, lunghezza inferiore ai 4 metri, abitacolo ampio ed accogliente. In pratica, le principali caratteristiche della futura1100 furono già tracciate.
Il compito più difficile per i progettisti fu quello di sposare efficacemente delle soluzioni tecniche mai provate fino a quel momento con le caratteristiche dell'abitacolo ed il mantenimento dello stile tipicamente Simca. Invece, il compito più difficile per Georges Hereil fu quello di far accettare il progetto allo stato maggiore della Chrysler, ed a questo scopo il presidente Simca dovette dar fondo a tutte le sue capacità diplomatiche per avere l'approvazione degli americani. Quando ciò avvenne, le acque si calmarono ed il progetto poté essere condotto con più serenità. Il progetto 928, ormai completamente sviluppato, dopo breve pausa di analisi, venne portato avanti senza che la nuova proprietà intervenisse sensibilmente. Si arrivò così al1966, quando vennero realizzati i primi prototipi dalle forme quasi definitive, prototipi che dal punto di vista tecnico ricalcavano quanto avrebbe poi proposto la vettura definitiva. Alla fine i prototipi saranno 24, tutti testati a fondo per collaudare l'affidabilità della meccanica e rilevare ogni problema che si fosse presentato. Il collaudo definitivo, quello condotto nel deserto delMarocco, fu condotto con sette esemplari di pre-serie nel luglio del 1967, esemplari che furono sottoposti ad un vero e proprio tour de force in un ambiente molto caldo e su strade dissestate.
Una prima presentazione della nuova vettura si ebbe nel settembre del 1967, in anteprima per la stampa. La location scelta per l'evento fu laSardegna, le cui strade tortuose fecero da palcoscenico alle caratteristiche stradali, valutate molto positivamente dalla critica, della nuova auto, anche se sulle prime fu la linea fuori dal comune a lasciare perplessi, tanto che non mancarono anche alcune critiche, destinate però a spegnersi dopo qualche tempo, una volta che ci si fu abituati all'inusuale corpo vettura. Un'altra dimostrazione delle doti dinamiche della vettura venne data sempre a settembre, ma sul circuito di Monthléry, dove la stampa rimase impressionata dalla tenuta di strada della nuova Simca. Il debutto ufficiale dellaSimca 1100 avvenne alSalone di Parigi del 1967, di fronte al pubblico ed alla stampa, la1100 fece bella mostra di sé nelle versioni dicarrozzeria a 3 e 5 porte,Break (solo a 3 porte) ecommerciale. Per le due versioni berlina gli allestimenti furono due, denominatiLS eGL, quest'ultimo più rifinito ed accessoriato. Un altro aspetto che non mancò di far discutere fu l'applicazione da parte della Casa francese della garanzia di due anni o 60.000 km su motore,cambio ed altri organi meccanici, in un'epoca in cui la concorrenza fissava la garanzia per appena 6 mesi.
La "1100" è stata accostata allaRenault 6 e allaCitroën Dyane per le sue analogie nell'impostazione del corpo vettura. In realtà, queste ultime sono più vicine al segmento delle utilitarie che non a quello delle medio-piccole, a causa delle motorizzazioni più ridotte: all'epoca, anche i Costruttori che avevano optato per la linea due volumi (Austin/Morris/Innocenti 1100/IM3/I4, Autobianchi Primula, ecc.), non avevano osato pensare ad un bagagliaio comunicante con l'abitacolo. Proprio la presenza del portellone posteriore era la particolarità della "1100": pur non una novità assoluta rappresentava un elemento innovativo molto forte, soprattutto sul mercato interno dove costituì una primizia assoluta nella sua fascia di mercato, doveCitroën Ami 6,Peugeot 204 eRenault 8, concorrenti della stessa fascia, erano classicheberline a tre volumi (4 porte senza portellone).
Il frontale era tipicamente Simca, ricordava sia laSimca 1000 che le1301 e 1501, con i suoi fari tondi e lacalandra a tutta larghezza. La linea di fiancata invece si distanziava da tutte le altre vetture dell'epoca: fino all'altezza del montante posteriore sembrava quasi un'auto come tante, ma l'andamento della coda, molto sfuggente e formante un diedro, le conferiva una personalità unica, mentre le luci posteriori erano piccole e di forma rettangolare sviluppata orizzontalmente.
La linea, pur se nuova e coraggiosa, manteneva alcuni elementi tradizionali, che alcune delle concorrenti avevano invece abbandonato: il padiglione era molto largo, con spigoli arrotondati, ed i vetri laterali erano piatti, invece che rastremati; buono, per l'epoca, il rapporto tra superficie vetrata e fiancata.Oltre al portellone, altra caratteristica del modello era la sua altezza, anticipando alcune tendenze odierne. Questo permetteva di avere un abitacolo spazioso anche per 5 persone, a differenza delle concorrenti contemporanee (gruppo all'epoca costituito daPeugeot 204,Fiat 1100 e128,Lancia Fulvia eOpel Kadett).
Anche dal punto di vista tecnico, la1100 non mancò di proporre soluzioni particolari, come latrazione anteriore, la quale venne ancora accolta con scetticismo da molti costruttori, specialmente tedeschi (Opel,Ford,Volkswagen, ecc). La struttura monoscocca fu invece una soluzione tecnica che già da anni stava diffondendosi a macchia d'olio presso tutti i costruttori, specialmente quelli europei e che la stessa Simca aveva già introdotto oltre 15 anni prima con il lancio dellaAronde. Altra soluzione particolare proposta dalla1100 fu il motore disposto trasversalmente, una soluzione oggigiorno universalmente adottata da parte di tutti i costruttori generalisti, poiché permette un più ottimale sfruttamento dello spazio all'interno dell'abitacolo, una specifica richiesta anche in fase di sviluppo della stessa1100.
Per quanto riguarda lesospensioni, la1100 proponeva la soluzione a ruote indipendenti sui due assi, quando le1300 e 1500 avevano ancora il retrotreno ad assale rigido. Sui due assi erano previstiammortizzatori idraulici telescopici: l'avantreno era a quadrilateri deformabili con barre di torsione longitudinali mentre il retrotreno era a bracci tirati con barre di torsione trasversali. L'impianto frenante era ditipo misto, vale a dire condischi all'avantreno etamburi al retrotreno, mentre lo sterzo era a cremagliera.
Come da denominazione, laSimca 1100 era spinta da un motore da 1118cm³ condistribuzione avalvole in testa. Tale motore, noto con la siglaType 350, era previsto in due livelli dipotenza: 53CV per l'allestimento più basso e 56 CV per i due allestimenti più ricchi. Il cambio, in blocco con il motore, era manuale a 4 marce: come nel caso della1000, anche in questo caso si trattava di un cambio con sincronizzatori prodotti dallaPorsche.
Il Salone di Parigi del 1967 vide la presentazione della1100, che in quell'occasione fu esposta in quattro varianti di carrozzeria, ma in soli due livelli di allestimento,LS eGL. In realtà, già al debutto era previsto un terzo livello, più ricco e rifinito, e denominatoGLS.
L'avvio della produzione della1100 dovette ben presto scontrarsi con i moti delmaggio francese, che però non ebbe ripercussioni negative sull'andamento delle vendite, che quindi fecero della nuova Simca un modello di successo. Le versioniBreak eCommerciale, presentate anch'esse al precedente Salone di Parigi, cominciarono ad essere commercializzate solo a partire dal marzo del1968. Al successivo Salone di Parigi vi furono diverse novità: innanzitutto, per venire incontro anche a quella fetta di potenziale clientela che solo per poco non riusciva a permettersi una1100, la Casa di Poissy introdusse nell'autunno 1968 anche una versione fiscalmente più favorevole, laSimca LS 5CV, spinta dal motoreType 352, dimensionalmente identico al motoreType 315 da 944 cm³ montato sullaSimca 1000, ma differente perché riprogettato in modo da poter essere montato trasversalmente. Con una potenza ridotta a 45 CV, tale motore garantì prestazioni idonee al tipo di vettura ed andò a scontrarsi direttamente con la neonataFord Escort, la cui motorizzazione di base era del tutto analoga (940 cm³). La5CV fu l'unico modello della gamma a non annoverare nella lista optional il cambio semiautomatico e per diversi anni costituì il 25% della produzione totale dellaSimca 1100. Contemporaneamente, la gamma si arricchì con l'arrivo delleBreak GL eGLS a 5 porte, sensibilmente più pratiche: esse andarono a sostituire le corrispondentiBreak a 3 porte. Inoltre, la1100 Commerciale fu ribattezzata1100 Fourgonnette e divenne la sola a montare il motore da 53 CV, mentre tutte le versioni berlina eBreak furono uniformate con il motore da 56 CV e per esse divenne disponibile nella lista optional anche un cambio semiautomatico Ferodo a 3 rapporti, realizzato sul modello del cambio Transfluide utilizzato durante il decennio precedente sullaRenault Frégate.
Nel1969, laLS Break ricevette le 5 porte e andò a sostituire laGL Break; tutta la gamma conobbe inoltre un leggero aumento di potenza, poiché la versioneLS 5CV passò da 45 a 48 CV, le versioni con motore 1.1 passarono da 56 a 60 CV e laFourgonnette passò da 53 a 54 CV. Altri aggiornamenti di dettaglio si ebbero allo sterzo, ai sedili, alle manovelle degli alzacristalli ed al cruscotto, ora a strumenti tondi in luogo della precedente strumentazione a sviluppo orizzontale. Comparvero anche gli attacchi per le cinture di sicurezza a 3 punti sui sedili anteriori ed un antifurto bloccasterzo.
Nel1970, l'intera gamma vide l'arrivo delle cinture di sicurezza a 3 punti, per le quali erano stati predisposti da qualche mese gli attacchi; ma la novità più succulenta fu l'arrivo della1100 Spécial, nuova versione di punta equipaggiata con il motoreType 353 da 1204 cm³, un'unità in grado di erogare fino a 75 CV. Tale versione era anche più riccamente equipaggiata, poiché venne prevista con cerchi dal canale maggiorato (da 4.5 a 5pollici), copricerchi recanti il nuovo logoPentastar della Chrysler, fari di profondità allo iodio incastonati ai lati della calandra, sedili anteriori con poggiatesta, cruscotto a quattro strumenti circolari tra cui un contagiri, volante con corona in finto legno, sbrinalunotto e vano portaoggetti vicino alla leva del cambio. Nello stesso anno sparirono dal listino tutte leGL e laGLS a 3 porte. La gamma, che nello stesso periodo ricevette aggiornamenti di dettaglio un po' ovunque, a questo punto fu costituita da:
Vale ancora la pena sottolineare il continuo successo della vettura, alla fine di quello stesso 1970 superò le 142 000 unità prodotte, in un trend che avrebbe continuato a salire anche negli anni successivi.
Nel1971 anche leLS a 5 porte furono tolte di produzione, ma l'aggiornamento più rilevante fu il ridisegnamento della parte posteriore, che ricevette un portellone più bombato e dotato di lunotto maggiorato. Un altro significativo aggiornamento fu quello occorso alla1100 Spécial, che ricevette il nuovo motoreType 366 da 1294 cm³, con potenza massima invariata macoppia motrice salita da 98 a 103Nm. Quest'ultima versione, con gli aggiornamenti occorsi nel frattempo al resto della gamma, divenne l'unicaSimca 1100 disponibile con carrozzeria a 3 porte. Nello stesso periodo, la vettura fu insignita del premio di auto più sicura del1971.
Nell'autunno del1972, al Salone di Parigi, le versioniLS ricevettero il bracciolo anteriore, mentre laFourgonnette venne ribattezzataVF1 ed affiancata da una nuova versione a tetto rialzato, laVF2, caratterizzata da una portata massima di 500 kg e che ricevette il consueto motore da 1.1 litri, ma depotenziato da 60 a 53 CV. Quest'ultima raggiungerà però i listini Simca solo nel successivo mese di gennaio del1973. In quell'anno, i successi sportivi dellaMatra-Simca portarono la Casa di Poissy ad introdurre nella gamma una versione celebrativa, denominata1100 TI ed equipaggiata con il motore3G4, una variante del 1.3 già visto sullaSpécial, ma che in questo caso raggiunse una potenza massima di 82 CV, portando laTI a scalzare laSpécial dal top della gamma. Caratteristiche della1100 TI furono i cerchi in lega, i fendinebbia, un piccolo spoiler posteriore ed uno anteriore, sotto il paraurti. Tale modello non fece che accrescere il già confortante successo della1100 ed il 28 giugno 1973 dalle linee di montaggio di Poissy uscì il milionesimo esemplare, unaSpécial. Tra le altre novità di quell'anno va segnalata la cancellazione delle versioni con motore da 944 cm³, avvenuta nel mese di agosto, mentre fece il suo ingresso nel listino anche la1100 Break Spécial, con lo stesso motore 1.3 da 75 CV dellaSpécial berlina.
Nel febbraio1974, circa sei mesi dopo la loro uscita dal listino, il motore da 944 cm³ tornò nella gamma della1100 per contrastare lacrisi petrolifera del 1973 offrendo un'alternativa economica, inopportunamente eliminata l'anno prima. Questo motore, che andò ad equipaggiare le1100 LE eGLE, fu proposto nella variante da 48 CV, ossia la stessa che nell'agosto del 1973 venne tolta di listino. Sempre alla fine dell'inverno del 1974, comparve la1100 ES, una sorta di ibrido che unì l'allestimento dellaSpécial ed il motore da 1.1 litri e 60 CV. Nell'estate dello stesso anno, però, laGLE venne già cancellata dal listino, lasciando alla solaLE il compito di rappresentare la base della gamma.
Nel settembre del 1974 vi fu l'arrivo del restyling di mezza età, non molto marcato: i principali segni distintivi furono le luci posteriori di maggiori dimensioni e le maniglie alle portiere non più a pulsante, ma incassate. Contemporaneamente, la gamma si arricchì con l'arrivo della1100 LX, dotata di un 1.1 depotenziato a 54 CV. Caratteristiche distintive del modello, che venne proposto unicamente con carrozzeria berlina a 3 porte, furono i cerchi specifici, la calandra di color nero e le bande adesive laterali.
Nel marzo del1975 venne proposta anche una1100 Break LE con motore da 944 cm³, destinata però ad una brevissima carriera, dal momento che verrà tolta di produzione solo sei mesi dopo. Nel settembre dello stesso anno vi fu un taglio deciso alla gamma: sparirono infatti le versioniLS, laBreak LE, laGLS berlina, laTI a 3 porte e laBreak Spécial. In compenso, laLE venne proposta anche con motore 1.1 da 50 CV, ma la versione con motore inferiore vide la propria potenza scendere da 48 a 47 CV. Inoltre, fu introdotta la1100 GLX, praticamente unaLX, ma più elegante, senza bande laterali e con dotazione più completa, nonché provvista del motore 1.1 ad alta compressione, che proprio in quell'anno scese da 60 a 58 CV. Sul fronte dei veicoli commerciali comparve una1100 Pick-Up telonata con motore da 1.1 litri e soli 50 CV, per una portata massima di 535 kg.
Nel1976 furono cancellate laLE con motore da 944 cm³ e laSpécial. Meccanicamente si ebbe l'arrivo di un impianto frenante a doppio circuito su tutta la gamma, mentre il tergilunotto divenne di serie su tutta la gamma (tranne laLE che non lo prevedeva) e le versioniLX edES ricevettero nella dotazione di serie la predisposizione per l'autoradio. Alla fine dello stesso anno fu lanciata una nuova versione commerciale, la1100 AS, praticamente una berlina a tre porte ma con i soli due sedili anteriori: la parte posteriore dell'abitacolo era completamente vuota per permettere il carico di merci e strumenti di lavoro. L'allestimento interno ed il propulsore utilizzato erano gli stessi dellaLX.
Nel1977 fu presentata laMatra-Simca Rancho, ossia una "1100" in veste simil-fuoristrada, ritenuta da molti come l'antesignana delle successiveSUV: adottava un propulsore di 1.5 litri, con 80 CV era in grado di raggiungere i 145 km/h. Parte della carrozzeria era di materia plastica, per contenere la massa.
Sempre nel 1977, e precisamente nel mese di aprile, vi fu l'arrivo della1100 LX Spécial, versione a tiratura limitata: la sua dotazione comprendeva tra l'altro il tergilunotto, la predisposizione per l'autoradio, le bande laterali simili (ma non identiche) a quelle dellaLX ed i vetri oscurati. Sempre nel 1977 la calandra nera venne uniformata su tutta la gamma, mentre laLE a 3 porte venne reintrodotta a fianco di quella a 5 porte.
Nel gennaio del1978, vi fu il lancio commerciale dellaChrysler Horizon, destinata in seguito a sostituire proprio la1100. Ma per quest'ultima non era ancora arrivato il momento del pensionamento, anzi, alcuni modelli precedentemente tolti dal listino, tornarono in commercio. Fu per esempio il caso dellaGLS a 5 porte, che tornò con il motore 1.1 da 58 CV. Nello stesso anno fu lanciata sul mercato la nuova versione furgonata, laVF3, caratterizzata dal tetto rialzato di 20 cm rispetto allaVF2, che comunque rimase in gamma. Il 1978 fu però anche l'anno in cui ilGruppo PSA rilevò l'intera Chrysler europea, detentrice del marchio Simca. Per questo motivo, nella tarda estate il colosso francese annunciò la prossima estinzione della Simca a favore del marchioTalbot, che venne rispolverato dopo decenni di inattività. Nel frattempo, la presenza della nuova arrivata Horizon comportò una razionalizzazione della gamma, con il solo propulsore da 1.1 litri a motorizzare la ridotta gamma.
Nel1979 il marchio Talbot cominciò a comparire sul frontale della vettura, mentre in coda rimase invece il nomeSimca. Sempre nel 1979, la dotazione dei principali modelli divenne più completa.
Dal1980, la 1100 venne prodotta con il marchioTalbot, in affiancamento alla Horizon, in produzione a quel punto da oramai tre anni. Il marchioSimca scomparve definitivamente, anche dal portellone posteriore.
Nel luglio del1981 le1100 scomparvero quasi tutte dal listino: le uniche rimaste furono le versioniVF1,VF2 eVF3. Queste ultime furono tolte dal commercio quattro anni dopo, nel 1985.
Durante la sua produzione la 1100 fu commercializzata anche negliStati Uniti tramite la Chrysler e con il nome di1204 (poiché nella versione USA montava unicamente quel motore), ma si rivelò un flop nonostante potesse (caso più unico che raro per una compatta) montare il condizionatore d'aria: fu disponibile sul mercato USA soltanto dal 1969 al 1970.
Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche delle varie versioni previste per la gamma della1100. I prezzi indicati sono infranchi e si riferiscono al momento del debutto nel mercato transalpino:
Modello | Carrozzerie | Motore | Cilindrata cm³ | Potenza CV/rpm | Coppia Nm/rpm | Massa a vuoto (kg) | Velocità max | Anni di produzione | Prezzo al debutto (FF) |
Versioni da turismo | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
LS 5CV | berlina | Type 352 | 944 | 45/5600 | 62.3/3300 | 870 | 132 | 1968-69 | 7.995 |
48/5600 | 66/3200 | 135 | 1969-73 | 8.665 | |||||
LE (5CV) | 3D1 | 48/6400 | 66/4000 | 870 | 140 | 1974-75 | 12.520 | ||
47/6000 | 67/3000 | 910 | 1975-76 | 18.090 | |||||
Break | 48/6400 | 66/4000 | 890 | 03/1975-09/1975 | - | ||||
GLE | berlina | 48/6400 | 66/4000 | 880 | 140 | 03/1974-09/1975 | 13.800 | ||
LE (6CV) | berlina | 3E1 | 1118 | 50/5800 | 77/3000 | 930 | 138 | 1975-80 | 18.750 |
Break | 950 | 135 | 1978-80 | 22.650 | |||||
3E1A | 58/6000 | 84/3000 | 1975-78 | 19.490 | |||||
LS(6CV) | berlina | Type 350 | 1118 | 53/5600 | 81/3600 | 870 | 138 | 1967-68 | 7.750 |
Type 350S | 60/6000 | 85/3200 | 890 | 146 | 1969-75 | 9.600 | |||
3E1A | 58/6000 | 84/3000 | 910 | 145 | 1980-81 | 26.600 | |||
Break | Type 350S | 60/6000 | 85/3200 | 900 | 145 | 1969-75 | 9.295 | ||
3E1A | 58/6000 | 84/3000 | 930 | 143 | 1980-81 | 32.200 | |||
ES | berlina | 3E1A | 1118 | 60/6000 | 85/3200 | 910 | 146 | 1974-77 | 14.890 |
GL | berlina | Type 350S | 1118 | 56/5300 | 81.4/3600 | 890 | 140 | 1967-69 | 8.995 |
60/6000 | 85/3200 | 146 | 1969-70 | 10.185 | |||||
GLS | berlina | Type 350S | 56/5300 | 81.4/3600 | 900 | 140 | 1967-69 | 9.495 | |
60/6000 | 85/3200 | 910 | 146 | 1969-75 | 10.360 | ||||
3E1A | 58/6000 | 84/3000 | 910 | 145 | 1978-81 | 25.200 | |||
Break | Type 350S | 56/5300 | 81.4/3600 | 920 | 138 | 1967-69 | 10.395 | ||
60/6000 | 85/3200 | 143 | 1969-77 | 11.380 | |||||
3E1A | 58/6000 | 84/3000 | 930 | 143 | 1978-81 | 26.900 | |||
LX | berlina | 3E1 | 1118 | 54/6000 | - | 930 | 142 | 1974-75 | 15.000 |
50/5800 | 77/3000 | 138 | 1975-77 | 19.070 | |||||
GLX | berlina | 3E1A | 1118 | 58/6000 | 84/3000 | 910 | 145 | 1975-77 | 19.870 |
Spécial | berlina | Type 353S | 1204 | 75/6000 | 99/3600 | 890 | 159 | 1970-71 | 11.770 |
Type 3661 | 1294 | 75/5800 | 105/3000 | 920 | 160 | 1971-76 | 12.995 | ||
Break | 3G2 | 930 | 157 | 1973-75 | 15.450 | ||||
TI | berlina | 3G4 | 1294 | 82/6000 | 104/3200 | 920 | 165 | 1973-77 | 16.550 |
Versioni commerciali | |||||||||
AS | van vetrato | 3E1 | 1118 | 50/5800 | 77/3000 | 920 | 138 | 1977-81 | - |
Commerciale | Type 350 | 53/5600 | 81/3600 | 890 | 135 | 1967-68 | 7.750 | ||
Fourgonnette | furgoncino | 1968-72 | 8.490 | ||||||
VF1 | furgoncino | 3E1 | 53/5600 | 81/3600 | 890 | 135 | 1972-78 | 11.395 | |
50/5800 | 77/3000 | 900 | 130 | 1978-81 | 19.000 | ||||
55/5600 | - | 910 | 135 | 1981-85 | 24.100 | ||||
VF2 | furgoncino | 3E1 | 53/5600 | 81/3600 | 900 | 130 | 1972-78 | 10.750 | |
50/5800 | 77/3000 | 910 | 125 | 1978-81 | 18.900 | ||||
55/5600 | - | 920 | 130 | 1981-85 | 24.475 | ||||
VF3 | furgoncino | 3E1 | 50/5800 | 77/3000 | 910 | 120 | 1978-81 | 19.450 | |
55/5600 | - | 930 | 125 | 1981-85 | 25.425 | ||||
Pick-up Bachée | Pick-up | 3E1 | 50/5800 | 77/3000 | 900 | 120 | 1976-81 | 14.860 | |
55/5600 | - | 920 | 125 | 1981-85 | 24.100 | ||||
Note: 1Dal 1973 il motoreType 366 prenderà il codice3G2 |
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