Nellascala dei tempi geologici, ilSiluriano, meno comunemente "Silurico", dal nome dell'antico popologallese deiSiluri, nel cui territorio furono individuate le rocce sedimentarie tipiche di questa età, è il terzo dei sei periodi in cui è suddivisa l'era delPaleozoico, che a sua volta è la prima delle treere in cui è suddiviso l'eoneFanerozoico.
Il Siluriano è compreso tra 443,1 ± 0,9 e 419,62 ± 1,36 milioni di anni fa (Ma),[1] preceduto dall'Ordoviciano e seguito dalDevoniano.
La base del Siluriano, che coincide con quella delLlandovery e del suo primo piano, ilRhuddaniano, è data dalla prima comparsa negli orizzonti stratigrafici deigraptoliti della specieParakidograptus acuminatus eAkidograptus ascensus.[3]
Il limite superiore, nonché base del successivoDevoniano, è dato dalla comparsa dei graptoliti della specieMonograptus uniformis.
Durante il Siluriano, laGondwana continuò il suo lento spostamento verso sud, anche se le calotte di ghiaccio furono meno estese che durante l'ultimaglaciazione Ordoviciana, tanto che la fusione delle calotte ghiacciate contribuì all'innalzamento del livello dei mari, come è testimoniato dal fatto che i sedimenti del Siluriano si sono sovrapposti a quelli erosi dell'Ordoviciano.
I continenti dellaGondwana rimasero uniti tra loro, mentre altricratoni si spostarono verso l'equatore iniziando la formazione del supercontinente chiamatoEuramerica. Quando la proto-Europa entrò in collisione con il Nord America, la forza esercitata dall'urto provocò il corrugamento dei sedimenti costieri che si erano accumulati a partire dalCambriano al largo delle coste orientali del Nord America e occidentali dell'Europa. Questo evento, noto comeorogenesi caledoniana, portò alla formazione delle lunghe catene montuose che si estendono tra lostato di New York, laGroenlandia e laNorvegia.
Il vasto oceano dellaPantalassa ricopriva gran parte dell'emisfero Nord, circondato da altri oceani minori come l'Oceano Tetide, attraverso le sue due fasi diPrototetide ePaleotetide, l'Oceano Reico, lo sbocco dell'Oceano Giapeto tra laAvalonia e laLaurentia e il neonato Oceano Uralico, compreso tra i due continenti diSiberia eBaltica. Alla fine del Siluriano i livelli marini ricominciarono a scendere lasciando come tracce ampi bacinievaporitici e le neonate catene montuose iniziarono a subire i processi dierosione.
Il clima caldo e umido favorì lo sviluppo della vita marina. Fecero la loro prima comparsa lebarriere coralline, costruite dai coralli Tabulati e dai tetracoralli dell'ordineRugosa, entrambi ora estinti. LeTrilobiti, anche se non estinte non recuperarono più i livelli precedenti, mentre si assisté alla grande espansione deibrachiopodi,gasteropodi,bivalve,briozoi,crinoidi,acritarchi egraptoliti. In particolare questi ultimi, pressoché estinti alla fine dell'Ordoviciano, passarono da 12 a circa 60 specie durante i primi cinque milioni di anni del Siluriano.
I pesci conobbero una grande espansione e differenziazione; comparvero i primi pesci ossei, gliOsteitti, iplacodermi e in particolare gliAcanthodii già ricoperti disquame, e si arrivò allo sviluppo dellamandibola mobile, derivata dalla modifica del supporto delle branchie frontali.
Da registrare anche la radiazione degliagnati, già presenti nell'Ordoviciano e la conquista delle terre emerse da parte dimiriapodi escorpioni, questi ultimi derivati dagliEurypterida, gli scorpioni marini.
LaCooksonia, la prima pianta vascolare del medio Siluriano.
Il Siluriano fu il primo periodo di cui abbiamo macrofossili di grandibioti terrestri, che formarono distese di muschi sul bordo di laghi e corsi d'acqua.
I primi esemplari di fossili dipiante vascolari, cioè piante terrestri con tessuti in grado di trasportare il nutrimento, risalgono a questo periodo. I più antichi rappresentanti di questo genere sono laCooksonia, perlopiù nell'emisfero settentrionale, e laBaragwanathia in Australia. Successivamente comparvero le prime piante dotate dixilema efloema, ma ancora senza differenziazione nelle radici, nello stelo o nelle foglie, come lePsilophyta ramificate che si riproducevano perspore e probabilmente erano in grado di effettuare lafotosintesi clorofilliana nei tessuti esposti alla luce.[6][7][8]Tuttavia né i muschi, né le piante vascolari erano dotati di radici profonde.
Rocce risalenti al Siluriano sono presenti inItalia principalmente inSardegna e nelleAlpi Carniche, localmente anche altrove (p.es. nella Sicilia settentrionale[9]). Queste formazioni, di origine marina, contengono molti fossili diinvertebrati come igraptoliti, animali che vivevano in colonie sospese nell'acqua, e inautiloidi, molluschicefalopodi dotati di conchiglia la cui lunghezza poteva arrivare ad alcuni metri (ad esempioColumenoceras grande).
L'ipotesi siluriana osiluriano-ordoviciana è unesperimento mentale che valuta la capacità della scienza moderna di rilevare le prove di una precedente civiltà avanzata, forse diversi milioni di anni fa, ad esempio nel siluriano, o nel periodo di transizione traordoviciano e siluriano, distrutta in questo caso dallagrandeestinzione di massa. In un articolo del 2018, Adam Frank, astrofisico dell'Università di Rochester, eGavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies, hanno immaginato una civiltà avanzata prima degli umani e si sono chiesti se sarebbe stato "possibile rilevare una civiltà industriale nella documentazione geologica". Hanno scritto che "sebbene dubitiamo fortemente che una civiltà industriale precedente sia esistita prima della nostra, porre la domanda in un modo formale articolando esplicitamente quale potrebbe essere la prova di una tale civiltà solleva utili domande relative sia all'astrobiologia che agli studi sull'antropocene". Viene rilevata comunque l'estrema difficoltà di dimostrare una tale esistenza a causa del fatto che i resti archeologici sarebbero quasi inesistenti dopo molti milioni di anni. Gli unici resti possibili sarebbero dell'inquinamento prodotto rilevabile nellastratigrafia.[10]Essa è stata utilizzata anche nella cultura popolare, cometopos dimondo perduto, oppure nella serie fantascientifica sulviaggio nel tempoDoctor Who, in cui sono presenti dei "siluriani" sopravvissuti grazie all'ibernazione.
^abc Commissione internazionale di stratigrafia,International Chronostratigraphic Chart, sustratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche.URL consultato l'8 marzo 2024.
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