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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | † Ichthyosauria |
Infraordine | † Shastasauria |
Famiglia | † Shastasauridae |
Genere | †Shonisaurus Camp, 1976 |
Nomenclatura binomiale | |
Shonisaurus popularis Camp,1976 |
Shonisaurus (il cui nome significa "lucertola deimonti Shoshone") è ungenere estinto diittiosauroshastasauride vissuto nelTriassico superiore, circa 215 milioni di anni fa (Norico), in quella che oggi è la Formazione Lüning, inNevada,USA, in cui sono stati recuperati almeno 37 esemplari fossili incompleti.[1]
LoShonisaurus fu uno dei più grandiittiosauri mai vissuti; gli esemplari più grandi della specieS. popularis arrivavano a circa 15 metri (49 piedi) di lunghezza. In seguito è stata nominata una seconda specie, ritrovata inColumbia Britannica, ossiaShonisaurus sikanniensis, nel 2004. LoS. sikkanniensis è stato uno dei più grandi rettili marini di tutti i tempi, arrivando a ben 21 metri (69 piedi) di lunghezza. Successive analisi filogenetiche hanno indicato cheS. sikanniensis sembra essere più una specie diShastasaurus piuttosto che diShonisaurus.[2] Tuttavia, un nuovo studio del 2013, ha riaffermato la classificazione iniziale, trovando la specie più strettamente legata aShonisaurus rispetto che aShastasaurus.[3] Gli esemplari appartenenti alla specieS. sikanniensis sono stati trovati nella Formazione Pardonet dellaColumbia Britannica, risalente a metà delNorico (circa 210 milioni di anni fa).[1]
LoShonisaurus aveva un muso lungo e stretto, e le sue pinne erano molto più lunghe e strette rispetto a quelle degli altri ittiosauri. Inizialmente si pensava che loShonisaurus avessedenti infissi in appositialveoli dentali (piuttosto che infissi in apposite scanalature come nelle forme più avanzate), tuttavia i denti erano presenti solo sulla punta delle fauci e sono stati ritrovati solo negli esemplari giovani. Tutte queste caratteristiche suggeriscono che loShonisaurus facesse parte di un ramo relativamente specializzato della linea evolutiva principale degli ittiosauri.[4] Storicamente l'animale è stato rappresentato con un corpo piuttosto rotondo, ma studi sulla sua morfologia, a partire dai primi anni '90, hanno dimostrato che il corpo era molto più affusolato di quanto tradizionalmente si pensasse.[5] Tuttavia, loS. popularis aveva un corpo relativamente massiccio rispetto ai rettili marini correlati.[1]
LoShonisaurus è stato anche tradizionalmente raffigurato con unapinna dorsale, come negli ittiosauri più avanzati. Tuttavia, negli altri shastasauridi la pinna dorsale era assente, e non ci sono prove per sostenere la presenza di tale pinna inShonisaurus. Anche la pinna superiore della coda doveva essere molto meno sviluppata rispetto alle specie più evolute.[6]
I primifossili diShonisaurus furono trovati nel 1920 in un grande deposito nelNevada (USA). Gli scavi iniziarono nel 1954[7], e consentirono di scoprire che il deposito conteneva i resti di 37 grandi ittiosauri, ai quali fu dato il nome diShonisaurus ("lucertola delle Montagne Shoshone", dal nome delle montagne della zona). L'area degli scavi fa oggi parte delBerlin-Ichthyosaur State Park.La prima specie scoperta, loShonisaurus popularis, fu nominataFossile dello Stato del Nevada nel 1984.[8]
Neglianni novanta fu scoperta nellaColumbia Britannica una seconda specie, loShonisaurus sikanniensis, che arrivava ad una lunghezza di 21 metri. Un ittiosauro trovato nella catenahimalayana, e chiamatoHimalayasaurus, era molto simile aShonisaurus, così come un altro ittiosauro gigantesco,Shastasaurus.[9]
Il giacimento fossile delNevada rappresenta un insieme di fossili incompleti diShonisaurus, presumibilmente morti in momenti diversi conservatisi sul fondo del mare in una disposizione delle ossa regolare. La mancanza diinvertebrati incrostanti nei resti fossili indica che le carcasse sono affondate in acque relativamente profonde e povere di ossigeno.
Nel 2011, in una lettura della Geological Society of America,Mark McMenamin e Dianna Schulte McMenamin, geologi del Mount Holyoke College, hanno proposto la controversa ipotesi che il grande insieme di resti disposti in modo regolare sul fondo dell'oceano sarebbero opera di un grandecalamaro predatore, da loro indicato come "kraken". McMenamins ha ipotizzato che la disposizione delle vertebre, che le fanno assomigliare alla disposizione delle ventose dei tentacoli deicephalopodi dalla forma rotonda e concava, sarebbero state volutamente disposte in quel modo dalkraken triassico per ricreare un autoritratto artistico dei propri tentacoli.[10] Questa ipotesi è stata ampiamente riportata dai mezzi di informazione quando la Geological Society of America ha emesso un comunicato stampa nel mese di ottobre 2011. Non sono mancate le critiche di numerosi esperti che hanno commentato l'ipotesi come "piuttosto fantasiosa e inverosimile", affermando che non ci sono prove fossili dell'esistenza di un kraken. Lo scrittore scientifico Brian Switek, scrivendo per la rivistaWired, ha commentato:
Altri hanno risposto favorevolmente all'ipotesi dei McMenamins. Andrew Alden, blogger del sitoAbout.com, afferma, sull'ipotesi di una grande intelligenza del kraken triassico "il suo contributo è stato prezioso: perché dovremmo escludere l'intelligenza in un lontano passato e quali sarebbero i segni lasciati da quest'essere??".[12]
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