Durante gli anni sessanta recitò in piccoli ruoli per la televisione mentre già lavorava come modella[1], prima d'intraprendere la carriera cinematografica. Fu acclamata come una delle novità più promettenti diHollywood e la sua fama crebbe in seguito al matrimonio con il regista franco-polaccoRoman Polański, che la scelse come protagonista inPer favore, non mordermi sul collo! (1967). Debuttò sul grande schermo nel 1961 come comparsa inBarabba conAnthony Quinn. Successivamente apparve nel film horror britannicoCerimonia per un delitto (1966). Il suo primo ruolo da protagonista fu quello di Jennifer North nel film drammatico statunitenseLa valle delle bambole (1967), che le valse una candidatura alGolden Globe Award.[2][3]
Sharon Tate nacque da Paul James Tate (1922-2005), un colonnello dell'esercito statunitense, e Doris Gwendolyn Willett (1924-1992)[5]. Aveva due sorelle: Debra, nata nel 1952 e Patti (1957-2000), morta per tumore al seno. La carriera militare del padre portò la famiglia Tate a numerosi spostamenti, tanto che all'età di 16 anni Sharon aveva vissuto già in sei differenti città. A causa di questi continui trasferimenti, ebbe molte difficoltà a crearsi amicizie, tanto che in famiglia era considerata una ragazza timida e insicura.[N 1]
All'età di sei anni Sharon vinse ilMiss Tiny Tot of Dallas Pageant. Crescendo, cominciò a distinguersi in bellezza e a partecipare a vari concorsi, vincendo nel 1959 il titolo di "Miss Richland, Washington".[6] Avrebbe avuto intenzione di partecipare anche al concorso "Miss Washington", nel 1960, e intraprendere gli studi di psichiatria, ma il padre fu nuovamente trasferito con la famiglia, questa volta inItalia. La famiglia Tate andò ad abitare aVerona[N 2], e fu qui che Sharon ottenne una certa notorietà grazie alla pubblicazione di sue fotografie sulla copertina della rivista per militariStars and Stripes. Nella vicina scuola americana diVicenza conobbe altri studenti che come lei vivevano esperienze simili e che avevano sofferto per i continui spostamenti. Per la prima volta cominciò a formare amicizie durature.
Nel 1961 Sharon e le amiche, seguendo le riprese del filmLe avventure di un giovane, interpretato daPaul Newman,Susan Strasberg eRichard Beymer, che stavano girando alcune scene proprio a Verona, ottennero i ruoli dicomparse. Beymer notò Sharon e la incoraggiò a intraprendere la carriera cinematografica, trovandole due primi impieghi: per il cantantePat Boone e successivamente in uno speciale con lui per la televisione girato aVenezia. Lo stesso anno, a Verona, cominciarono le riprese del filmBarabba e Sharon partecipò nuovamente come comparsa: qui l'attoreJack Palance rimase colpito dalla sua bellezza e dal suo atteggiamento, ma il ruolo assegnatole era troppo semplice per giudicarne il talento. Organizzò così un provino aRoma, che però non andò a buon fine.
La famiglia Tate fece ritorno negliStati Uniti nel 1962 e Sharon si trasferì aLos Angeles, inCalifornia, dove contattò l'agente di Richard Beymer, che le procurò lavori in televisione e pubblicità sui giornali. Nel 1963 la presentò aMartin Ransohoff, direttore della casa di produzioneFilmways, che la assunse con un contratto di sette anni. Incominciò la gavetta ottenendo piccole parti nelle serieMister Ed, il mulo parlante eThe Beverly Hillbillies. Fu in questo periodo che conobbe l'attore francesePhilippe Forquet, con il quale ebbe una relazione travagliata. Nell'ottobre del 1964 conobbeJay Sebring, ex marinaio e poi parrucchiere quotatissimo diHollywood. Sebring le propose di sposarlo, ma lei non accettò[N 3].
Dopo le riprese Sharon rimase a Londra, dove frequentò gli ambienti della moda e delle discoteche. Nel luglio del 1966 incontrò il registaRoman Polański, che stava lavorando al suo nuovo filmPer favore, non mordermi sul collo! (1967), per il quale avrebbe voluto come protagonista femminile l'attriceJill St. John ma, dopo l'incontro con Sharon Tate, decise per lei a condizione che indossasse una parrucca rossa, stesso colore di capelli della St. John. Alla fine delle riprese Sharon si trasferì a Londra nell'appartamento di Polański e interruppe la relazione con Jay Sebring, il quale in seguito fece amicizia con Polański e rimase in confidenza con lei[N 4].
Tate ritornò negli Stati Uniti per girare il filmPiano, piano non t'agitare! (1967) conTony Curtis eClaudia Cardinale, che però ebbe scarso successo, e venne raggiunta poco dopo da Polański, contattato per dirigere il filmRosemary's Baby - Nastro rosso a New York, tratto dall'omonimo romanzo diIra Levin. Egli, più tardi, ammise che avrebbe voluto Sharon Tate come protagonista del film, ma i produttori scelseroMia Farrow[N 5]. Nel marzo 1967 un articolo sul settimanalePlayboy titolavaQuesto è l'anno di Sharon Tate, e pubblicava le fotografie di nudo scattate da Roman Polański durante la lavorazione diPer favore, non mordermi sul collo! Con due film in uscita e un terzo in produzione (La valle delle bambole), Sharon guardava con ottimismo al futuro.[N 6]
Alla fine del 1967, Tate e Polański fecero ritorno a Londra, dove furono spesso oggetto di articoli su giornali e riviste. Sharon era considerata come moderna e non convenzionale, e veniva riportata la sua opinione secondo cui tutte le coppie dovessero vivere insieme prima del matrimonio. Si sposarono nel quartiere diChelsea, a Londra, il 20 gennaio 1968, con grande attenzione da parte del pubblico. Polański era vestito in quello che la stampa descrisse come "sfarzo edoardiano", mentre Sharon indossava un miniabito bianco. La coppia si trasferì aBelgravia. Il fotografoPeter Evans, in seguito, li descrisse come «la coppia imperfetta. Erano ilDouglas Fairbanks e laMary Pickford del nostro tempo. Cool, nomadi, di talento e scioccanti».[7]
Sharon Tate con Vittorio Gassman nel suo ultimo film,Una su 13 (1969)
Nell'estate del 1968 Sharon cominciò le riprese del nuovo film,Missione compiuta stop. Bacioni Matt Helm, una commedia per la quale ottenne un ottimo riscontro dalla critica, e venne nominata aiGolden Globe comeAttrice rivelazione dell'anno per la sua interpretazione inLa valle delle bambole. Alla fine del 1968 rimase incinta e il 15 febbraio 1969 lei e Polański si trasferirono nella nuova residenza inCielo Drive, che era stata precedentemente dei loro amici, Terry Melcher e Candice Bergen, e che loro consideravano la "casa dell'amore".
Incoraggiata dalle recensioni positive sulla sua interpretazione in ruoli comici, Tate scelse di lavorare nel film italianoUna su 13, in cui ebbe l'opportunità di recitare conOrson Welles e il già noto attore italianoVittorio Gassman. Nel marzo 1969 andò in Italia per cominciare le riprese, mentre Polański si trovava a Londra per visionare le location del filmIl giorno del delfino (che verrà poi realizzato daMike Nichols nel 1973).
Dopo aver terminato le riprese a Roma, Sharon Tate e Polański si ritrovarono a Londra nel loro appartamento per posare con il fotografoTerry O'Neill in occasionali scene domestiche. Un giornalista, in un'intervista alla fine di luglio, domandò a Sharon se credeva nel destino, e lei rispose:«Certo. Tutta la mia vita è stata decisa dal destino. Penso che qualcosa di più potente di noi decida i nostri destini per noi. So una cosa, non ho mai pianificato niente di ciò che mi è successo».
Lei fece poi ritorno aLos Angeles, il 20 luglio 1969, viaggiando sul transatlanticoQueen Elizabeth 2, mentre Polański sarebbe dovuto tornare il 12 agosto in tempo per la nascita del loro figlio. Nel frattempo chiese agli amiciWojciech Frykowski eAbigail Folger di restare con Sharon nella loro casa.
L'8 agosto 1969 Sharon Tate era a sole due settimane dal parto. Nella sua villa aveva invitato per il pranzo due amiche, l'attriceJoanna Pettet eBarbara Lewis, confidando loro il proprio dispiacere per il ritardo da Londra del marito Roman, nonostante lui nel pomeriggio le avesse telefonato. Le telefonò anche la sorella minore Debra, per chiederle se lei e la loro sorella Patty potessero trascorrere la notte con lei, a casa sua; Sharon tuttavia non accettò, avanzando come motivazione del rifiuto il fatto d'essere molto stanca. In serata, però, andò al suo ristorante preferito, El Coyote, con gli amiciJay Sebring,Wojciech Frykowski eAbigail Folger, facendo ritorno a casa approssimativamente verso le 22:30[7].
Durante quella stessa notte, Sharon Tate fu assassinata nella propria villa insieme a Folger, Sebring e Frykowski dai membri dellaManson Family. I corpi massacrati furono scoperti soltanto il giorno dopo da Winifred Chapman, cameriera di Sharon. Giunta sulla scena del delitto, la polizia trovò anche il corpo di un giovane, più tardi identificato comeSteven Parent, ucciso con dei colpi di revolver nella propria auto, parcheggiata sulla strada, in un fallito tentativo di fuga. I corpi di Sharon Tate e di Sebring furono rinvenuti all'interno della casa, nel soggiorno (quello di Sharon a fianco al divano), uniti da una lunga corda legata intorno al collo.[4] Sul prato antistante, giacevano i corpi di Frykowski e Folger. Tutte le vittime, eccetto Parent, erano state pugnalate più volte.[4] Il rapporto del medico legale riguardante Sharon Tate riporta che fu pugnalata sedici volte e che cinque delle ferite erano di per sé mortali.[8]
La polizia trattenne per interrogarlo l'unico sopravvissuto alla carneficina, il custode William Garretson, il quale viveva nella dépendance destinata agli ospiti e situata a poca distanza, ma non di immediata visibilità, sul terreno della proprietà. Come primo sospettato, fu interrogato e sottoposto a un esame con la macchina della verità. Garretson dichiarò che Parent gli fece visita approssimativamente alle ore 23:30 e che andò via dopo alcuni minuti. In aggiunta a ciò, dichiarò di non avere alcun coinvolgimento negli omicidi e di non sapere nulla di utile alle indagini. La polizia accettò la sua versione e lo rilasciò.
Informato dell'omicidio, Polański tornò a Los Angeles, dove la polizia, non trovando un movente per il delitto, lo interrogò riguardo a sua moglie e agli amici. I funerali delle cinque vittime ebbero luogo il 13 agosto. Alla polizia occorreranno tre mesi per arrivare alla pista giusta. I membri della banda Manson furono arrestati sia per la strage avvenuta a casa Polanski-Tate sia per l'omicidio dei coniugi La Bianca avvenuti nelle ore successive. Nel 1971 vennero condannati a morte, ma la pena fu commutata in ergastolo dopo che la Corte Suprema dello Stato della California abolì la legge sulla pena di morte.
La tomba di famiglia dei Tate nell'Holy Cross Cemetery diCulver City, California
Nel 2009, l'artista contemporaneo americanoJeremy Kenyon Lockyer Corbell ha presentato una mostra d'arte multimediale mista completa intitolataICON: Life Love & Style of Sharon Tate in onore del 40º anniversario della morte di Tate. Con la benedizione della famiglia Tate, Corbell ha creato una mostra d'arte storica di 350 pezzi che celebra lo stile e la vita di Tate. La presentazione basata su arte e moda ha mostrato immagini del guardaroba mai rivelato prima di Tate da designer comeChristian Dior,Thea Porter,Ossie Clark eYves Saint Laurent.[9]
Tate è stata anche interpretata da più attrici nei decenni successivi alla sua morte, principalmente in progetti che fanno riferimento o riguardano esplicitamente la famiglia Manson e gli omicidi del 1969. Tra le attrici che l'hanno interpretata ci sono:
Margot Robbie inC'era una volta a... Hollywood, film del 2019 diretto daQuentin Tarantino, che è un'interpretazione alternativa degli omicidi di Manson.[11] Tate appare anche come personaggio nel romanzo d'esordio di TarantinoC'era una volta a Hollywood, un'espansione della storia nel suo film con lo stesso nome.
^Da adulta, parlando di quel periodo, Sharon disse che la gente spesso travisava la sua timidezza e la considerava distante, finché non la conosceva meglio.
^La residenza fu presso una villetta del quartierePindemonte (zonaBorgo Trento), in via della Pace 13.
^Disse che si sarebbe ritirata dalle scene non appena sposata, ma al momento il suo unico obiettivo era la propria carriera.
^Polański in seguito avrebbe commentato che Sebring era una persona sola e isolata, che considerava lui e Sharon come la sua famiglia.
^Sharon Tate compare tuttavia, non accreditata, come comparsa durante la scena delparty dei Woodhouse.
^La Tate espresse la propria affinità per il suo personaggio, Jennifer North, un'aspirante attrice, che non era ammirata solo per il proprio corpo.
Fonti
^ Melissa Petruzzello,Sharon Tate, inEncyclopedia Britannica.URL consultato il 18 gennaio 2023.
Saverio Lo Medico,Susan Atkins, Duilio Pallottelli,Il massacro di Sharon Tate a Bel Air, in AA.VV.,Nera, maledetta nera, Milano,RCS Periodici, 2004,SBNRAV2162112.
Vincent Bugliosi e Curt Gentry,Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson [Helter Skelter], Mondadori, 2006[1974].