LoShaolinquan (少林拳S, ShàolínquánP, Shaolin Ch'üanW,lett. "Pugilato della Giovane Foresta") è uno stile dellearti marziali tradizionali cinesi originariamente praticato dai monacibuddisti del Monastero diShaolin nella provincia diHenan,Cina.Da alcuni lo stile Shaolin oltre ad essere considerato uno dei più efficaci e antichi stili delle arti marziali asiatiche, ne è ritenuto il progenitore, avendone influenzato in maniera diretta o indiretta la nascita e lo sviluppo.
Shao lin quan è un termine dellearti marziali cinesi con diverse sfumature di significato.
La storia dello Shaolinquan è profondamente intrecciata con la storia politica e religiosa dellaCina, con la nascita di altri stili e di numerose figure storiche. Ha influenzato l'operato di diversi Imperatori quindi la storia stessa dell'Impero Cinese come indirettamente ha influenzato diverse popolazioni e civiltà orientali. Di seguito verranno affrontati sia gli aspetti storici inerenti alla sola evoluzione dello stile, ma anche fatti politici, storici e religiosi legati alla Cina, alTempio ed altro, onde avere ben chiara l'evoluzione e l'influenza di questo stile.
La presenza delle arti marziali aShaolin non è stata improvvisa: da sempre i monaci, visto il loro stile di vita e pellegrinaggi continui, erano propensi alle arti di combattimento. Per alcuni, già nel 510 a Shaolinsi esisteva un "Pugno di Shaolin". Per esempio secondo Kieffer e Zanini due discepoli di Batuo (跋陀) creano il “pugilato Shaolin”: Hui Guang (慧光) crea il “Pugilato Morbido”; Sengchou (僧稠) crea il “Pugilato duro”. Per la medesima fonte in questo periodo sarebbe stato creato il metodo di Bastone detto “doppia pelle di tigre”[1]. La stessa storia è riferita da Zhang Jiata[2]: ...ci sono persone che sostengono che lo Shaolin Quan abbia avuto origine all'epoca di Buddhabhadra (nome indiano di Batuo). Essi raccontano che Seng Chou, un brillante discepolo di Buddhabhadra, una volta utilizzò il proprio bastone per separare due feroci tigri che si stavano azzuffando.A supporto della tesi dell'esistenza di un Pugilato Shaolin già all'epoca diBatuo, una tradizione leggendaria gli attribuisce la creazione e la trasmissione di uno stile. In particolare loShaolin Jingangchan (少林金刚禅, Meditazione dell'Attendente diBuddha di Shaolin) conferisce a Batuo il ruolo di primo maestro.[3]
La nascita ufficiale dello Shaolinquan, che da parte di alcuni si pensa derivato in parte dalle tecniche di lotta cinesi preesistenti (come loChiao Ti, ilShou Po e ilChien Tao), si fa tradizionalmente risalire all'arrivo presso iltempio Shaolin, nel527, del leggendario monaco buddistaBodhidharma o Puti Damo in Cinese (菩提达摩) spesso abbreviato in Damo (达摩), fondatore del BuddismoZen (Chan in cinese).
La sua figura e presenza a Shaolinsi non è storicamente certa. Si possiede una sola testimonianza, presente nelLuoyang qielan ji (洛阳伽蓝记, Annali dei Monasteri diLuoyang) del547, scritto daYang Yanzhi (杨衍之) abitante diLuoyang (città limitrofa al tempio), dove si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150anni.Secondo leggendaBodhidharma trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan tramite la meditazione, pertanto insegnò loro della pratica corporea dell'Yijinjing (易筋经, Classico del cambiamento dei muscoli e dei tendini) e l'esercizio marziale denominatoShiba luohan shou (十八罗汉手, le 18 mani degliArhat). Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shaolin.Studi recenti tendono invece a collocare la creazione e la trasmissione di questi esercizi in epoche successive.[4] Molti ritengono che Bodhidarma non introdusse le arti marziali aShaolinsi e le uniche cose la cui creazione viene attribuita a Damo sono il Buddismo Chan e il concetto diWude(Virtù Marziale): prima di questo concetto, non si pensava altro che a battersi.
Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chan e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci, sarebbe stata la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascentiarti marziali cinesi, le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento.Quale che sia la verità, manca il giusto supporto documentale, che permetta di andare oltre la mera ipotesi storica o la leggenda.
La prima apparizione di un bonzo del Monastero Shaolin esperto nelle arti marziali la troviamo nelTaiping guanji, un testo dell'epoca delladinastia Bei Qi (Qi del Nord,550 –577), che riporta che un certo Diao, maestro della settaDhyāna, aveva abilità straordinarie, quali saltare fino a percuotere con la testa le travi del soffitto, portare a sé con facilità pesi enormi.
Lo Shaolinquan si sviluppò rapidamente e già nelVII secolo i monaci godevano della fama di essere invincibili. IlChao ye qian zai scritto durante ladinastia Tang racconta che i monaci dedicavano il loro tempo libero ad esercitarsi nelJiaoli (角力, lotta).Due iscrizioni datate rispettivamente621 e728 registrano che tredici monaci del Monastero, condotti dal BonzoTanzong (昙宗) diedero manforte aLi Shimin (che diventerà l'imperatoreTaizong) nella guerra contro il generale ribelleWang Shichong. Questa partecipazione fece guadagnare al monastero 1000 pezzi di seta, l'esenzione dalla secolarizzazione del clero buddista (decretata dallo stessoLi Shimin); il bonzo Tanzong invece venne insignito del titolo di Grande Generale.Inoltre vennero offerti loro persino dei compiti di corte ma i monaci chiesero solo di poter tornare alle loro attività spirituali:
L'imperatore diede il titolo di "Primo Monastero dell'Impero" e lo Shaolinquan divenne famoso in tutta laCina. Alladinastia Tang si fa inoltre risalire la nascita di stili come ilMianquan (pugilato di cotone) e ilRouquan (pugilato morbido) che daranno origini ai primi stili interni
Durante ladinastia Song ci fu una grande fioritura culturale ed artistica di cui goderono anche learti marziali. Ne aumentarono sia la fama che la diffusione e prolificò la nascita di nuovi stili derivati dallo Shaolin. Lo stesso imperatore Taizu, fondatore della dinastia Song, alcuni generali e monaci diedero origine a numerosi stili (vediTaizuquan eChangquan).
Durante ladinastia Yuan, l'abilità diplomatica dell'allora abate del Tempio ShaolinFuyu, permise di attirare sul tempio stesso la benevolenza dell'invasoremongolo che lo favorì unendogli cinque templi a cui venne attribuito lo stesso nome, situati aHelin,Chang'an (attuale area diXi'an),Taiyuan eLuoyang[5]. Altre fonti citano altri templi Shaolin nelle province diFujian,Gansu,Shandong, e aTaiwan, ma unica eccezione il tempio delFujian, nessuno di essi ebbe una vocazione militare paragonabile a quella del Songshan.In questo stesso periodo vi furono moltissimi scambi con ilLamaismo Tibetano e venne introdotta a Shaolin la divinitàJinnaluo Wang (紧那罗王), che assunse il ruolo di protettrice del tempio.

Lo stile si arricchì molto grazie all'apporto di grandi maestri che oltre a fondare nuovi stili, contribuirono a tramandare uno Shaolin arricchito di perfezionamenti tecnici. A causa del personale apporto che ogni maestro dava agli stili, è in questo periodo che si comincia a registrare una tendenza alla diversificazione di uno stesso stile da scuola a scuola. Lo Shaolinquan che ci è arrivato è sicuramente molto diverso da quello originario, poiché sebbene abbia molto influenzato gli stili successivi, è stato a sua volta modificato dalle diverse personalità dei maestri che lo hanno tramandato. Probabilmente è da questo periodo che inizia a formarsi lo Shaolinquan e la sua fama. Infatti, sebbene i testi segnalano una pratica di pugilato a Shaolin già dal sesto secolo, i grandi autori della letteratura militare delladinastia Ming,Yu Dayou,Qi Jiguang eHe Liangcheng non ne fanno menzione.Qi Jiguang nelJixiao Xinshu elenca quindici scuole di pugilato, ma cita Shaolin solo per il maneggio del bastone (gun).Il generaleYu Dayou (俞大猷,1504-1580) racconta nel suoZhengqi tang ji (正氣堂集), pubblicato nel1566, che durante un suo soggiorno al Tempio constatò che l'abilità marziale dei monaci era sopravvalutata ed insegnò al bonzoZongjing che a sua volta trasmise i suoi apprendimenti ai propri correligionari.Cheng Zongyou (程宗猷), anche conosciuto come Cheng Chongdou (程沖斗) nel suoShaolin gunfa chanzong (少林棍法闡宗) del1621 racconta di avere passato 10 anni a studiare arti marziali nel Tempio Shaolin e riferisce di un interesse crescente da parte dei Monaci per il Pugilato a partire dalla fine delladinastia Ming. Egli afferma: “… il pugilato non ha ancora raggiunto il suo più alto livello. È per questo motivo che (i monaci) si esercitano nella speranza di elevarlo ad un livello paragonabile (a quello dell'arte del bastone)”.IlWuzazu, un'opera scritta durante il regno diWanli (1573-1620) segnala un Metodo di Pugilato del Monastero Shaolin (Shaolinsi Quanfa, 少林寺拳法) e un letterato dell'epoca,Wang Shixing (王世性), che ebbe l'occasione di osservare quattrocento monaci che vi si esercitavano lo descrive così nel suoSong gao youji (嵩高游记): “combattono in una maniera tale che pugni e bastoni sembrano volare”.Si può affermare che furono proprioQi Jiguang eYu Dayou a reintrodurre a Shaolin l'arte del pugilato.Certi autori tardivi hanno popolarizzato la storia che a creare lo Shaolinquan furono due monaci del tredicesimo secolo,Jueyuan (觉远),Li Sou (李叟) eBai Yufeng (白玉峰).Tale storia come appare in un testo pubblicato in Italia nel 1977:
(Felix Dennis,The Beginner's Guide to Kung-Fu)
Questa teoria fu pubblicata per la prima volta durante i primi anni della Repubblica (che venne instaurata nel1911) nel testoShaolin zongfa.Nel1547 circa, il monacoJueyuan (Chueh Yuan), tramite l'aiuto di altri due grandi maestri,Li Sou eBai Yufeng (Pai Yu Feng), mise a punto lo stile dei 5 Animali; sviluppò ilLuohanquan dalle originali 18 tecniche a 72, fino a crearne 173 in seguito. Jueyuan divise in 5 metodi, derivanti ciascuno dallo studio di 5 diversi animali, i quali rappresenterebbero le 5 essenze marziali dell'uomo:
Questi metodi sono oggi conosciuti sotto il nome diWuxingquan (Wu Hsing Chuan), il "Pugilato delle 5 Immagini". In particolare nello Shaolinquan tradizionale ogni "animale" ha un suo tipicoTaolu rappresentativo (spesso anche più d'uno), ognuno dei quali ha un diverso livello di difficoltà; inoltre esiste un Tao Lu didattico che racchiude al suo interno tutti e 5 gli "animali", conosciuto come "Wu Hsing Fan Fa".Secondo "Il Kung Fu" di Kieffer e Zanini[7], alcuni anni dopo, nel 1570,Cheng Chongdou (Ching Chun Do) eQi Jiguang (Chi Chin Kuan) lavorano su questo metodo aggiungendovi altri metodi o "animali":
In realtà i due personaggi hanno vissuto epoche differenti ed hanno contribuito in maniera diversa alla creazione di un metodo Shaolin:Qi Jiguang è vissuto tra il 1528 ed il 1587, mentreCheng Chongdou è nato nel 1561. Come si può notare Cheng aveva 9 anni quando gli è attribuito un ruolo così importante[8].Le sole opere che ci spiegano come fosse lo Shaolinquan durante la fine delladinastia Ming e gli inizi delladinastia Qing, sono ilQuanjing ed ilQuanjing quanfa beiyao che raccolgono l'insegnamento del bonzoXuanji e che non solo non fanno menzione alcuna delWuxingquan ma presentano pochissime analogie con le forme di Shaolinquan che noi conosciamo attualmente.Durante ladinastia Ming i Monaci Shaolin si distinsero sui campi di battaglia contro iWokou (pirati giapponesi). In particolare gli annali commemorano l'eroismo del monacoYue Kong e dei suoi trenta accoliti, armati di bastoni di ferro.Lo storico di arti marzialiTang Hao ha elencato per questo periodo 18 Sengbing famosi[9];

Nel1662 un nuovo imperatore,Kangxi (Hang Hi), sale al trono e riparte la conquista verso il sud della Cina, costellata dalla distruzione di diversi templi e monasteri sospetti. Ma giunto a Shaolin il nuovo imperatore, invece di radere al suolo l'edificio, offre al tempio un pannello di legno laccato, che ancora oggi orna l'entrata del tempio, eShaolinsi, come spesso ha fatto in queste situazioni si inchina dinanzi al nuovo imperatore (a dispetto dell'alone rivoluzionario di cui oggi è permeato). La presenza di un'arte marziale efficace e ben radicata è testimoniata da alcuni viaggiatori, infatti, sempre nel1662,Wu Shu (吳殳) nel suoShoubi lu (手臂錄), paragona i Monaci Soldati a dei contadini “zappaterra”, non senza aggiungere che la loro tecnica a dispetto della semplicità, è temibile.Nel1828, il mandarinoLin Qing si fermò a Shaolin e chiese di avere una dimostrazione di arti marziali. Dopo aver negato alcuna conoscenza marziale, infine i monaci si fecero convincere a fare un'esibizione che il visitatore commenta così: “si ergono come degli orsi e si dispiegano come uccelli”.
La storia cinese durante l'epoca delladinastia Qing è caratterizzata dalla nascita nel sud della Cina di potenti organizzazioni segrete, spesso coinvolte in attività contro i nuovi governanti e legate tramite leggende al Tempio Shaolin. Famosa è la Leggenda dei 5 Antenati sopravvissuti alla distruzione del Tempio Shaolin che è sprovvista di realtà storica. Questa leggenda appare nei miti di fondazione diSocietà Segrete quali laTiandihui (天地会, più nota da noi comeTriade) e laHongmen (洪门).
Al centro di queste leggende non c'è il tempio Shaolin dell'Henan (Shàolín-sì), bensì un tempio del Sud (Nan Shàolín-sì) la cui collocazione è tutt'oggi oggetto di ricerche. Si ritiene che questo tempio si trovasse inFujian, nelle vicinanze diQuanzhou (Chuan Chow).Secondo i romanzi e le novelle Wuxia, nel1672 circa, un centinaio di monaci partirono da questo tempio per combattere contro bande di Barbari provenienti dall'ovest della Cina.In seguito, il tempio sarebbe stato distrutto nel1736 dalle truppe dell'imperatoreQianlong.Secondo un'altra storia, nel1768 un esercito dei Manciù, con l'aiuto di un monaco rinnegato Feng Tao Te, incendiarono e distrussero il Tempio del èFujian, considerato ancora un covo di ribelli il cui obbiettivo era quello di distruggere iQing. Da quella distruzione secondo la leggenda si salvarono 5 monaci: questi si nascosero in alcune zone della Cina, dove continuarono ad insegnare e divulgare lo Shaolin e la sua filosofia.Ben poco ha avuto a che fare lo Shaolinquan con la cosiddettaRivolta dei Boxer del 1900.In questa epoca nel tempio Shaolin dell'Henan sono conosciuti una sessantina di Monaci Soldati (Sengbing)[10].
Verso la fine delladinastia Qing il tempio Shaolin era abbandonato. Due le cause secondo Zhang Jiata[11]: la prima è attribuita alla incapacità dell'abate di comandare, che fece sì che il Tempio venisse razziato da ufficiali, soldati e banditi e che malavitosi locali spesso andassero al tempio ad estorcere denaro; la seconda è invece attribuita a molti dei monaci che avrebbero commesso ogni sorta di nefandezze. I monaci di più alto grado frequentavano i signorotti locali e si invitavano reciprocamente a giocare e a bere. La frequentazione di prostitute era divenuta un vero e proprio scandalo. Questo stato di cose venne infine decretato nel1842 con una proclamazione ufficiale.
Il poetaShi Yizan, nel suo poema "Visitando il tempio Shaolin con un mio amico" ebbe a dire:Chi c'è che conosce le dottrine dei nostri Fondatori? Da lungo tempo la ottima tradizione del Tempio è stata abbandonata. L'arte marziale affascinante è senza il suo incantesimo, si parla sempre meno delle dottrine Buddiste.Nonostante questa situazione, non mancarono atti di eroismo: nel1920 il bonzoHenglin si oppose ad una banda di briganti nell'area diDengfeng.
Durante il periodo Repubblicano la situazione di abbandono è addirittura peggiorata.Il colpo finale alla storia del Tempio di Shaolin, dell'Henan e la sua maggiore distruzione, venne dato nel1928 durante le Lotte deiSignori della Guerra: il Monastero smise di essere centro religioso ed un signore della guerraFan Zhongxiu (樊钟秀) sfruttò la struttura come base militare. In seguito all'attacco del generaleShi Yousan (石友三), i monaci fuggirono e pazzo di rabbia il generale fece bruciare il tempio e gli archivi inerenti alle arti marziali. Solo i principali edifici vennero risparmiati dal fuoco ma l'incendio si narra che durò ben 40 giorni.In questa epoca molti Sengbing (Monaci Guerrieri) entrarono negli eserciti di alcuniSignori della Guerra, come il caso diMiaoxing (妙兴, 1891-1927), allievo diHenglin (恒林, 1865-1928), morì combattendo per ilsignore della guerraWu Peifu.UnSengbing Shaolin, molto famoso fu il generaleXu Shiyou (许世友, 1905-1986) che dopo una vita avventurosa divenne un membro di primo piano dell'establishement Comunista.Anche gli invasori giapponesi, che conquistarono l'Henan nel1944 distrussero importanti resti storici del Tempio ed inoltre fecero un grave atto di oltraggio violentando una donna all'entrata del monastero.
Un altro grave danneggiamento del tempio e delle sue arti marziali è avvenuto durante la cosiddettaRivoluzione Culturale.Tiziano Terzani ha sottolineato il ruolo persecutorio e distruttivo che ha avuto laRivoluzione Culturale anche nei confronti del Tempio Shaolin e dei praticanti di Shaolinquan, come delle altre arti marziali, considerate reazionarie:I monaci Shaolin vennero meno alla loro reputazione di grandi lottatori al tempo della Rivoluzione Culturale. Quando le Guardie Rosse, nel 1966, arrivarono qui per "eliminare le vestigia del passato", nessuno dei duecento monaci che erano sopravvissuti sotto il regime maoista oppose resistenza. Le statue di Budda furono abbattute e fatte a pezzi, i muri vennero impiastricciati di slogan maoisti, la maggior parte dei monaci fu mandata a lavorare nei campi, un gruppo dei più vecchi venne messo sotto chiave in un cortile separato del tempio, e Shaolin fu chiuso. Tutta la letteratura cavalleresca concernente Shaolin finì alle fiamme, e anche la semplice pratica del Kung fu venne attaccata dagli ideologi maoisti del tempo come "immondizia feudale"[12].
Il tempio venne ricostruito nel1970 dal governomaoista per adibire l'area a parco naturale. Benché lo stile di Shaolin propriamente detto sia andato perduto, agli inizi del ventesimo secolo questo è stato ricostruito sulla base degli stili praticati nei dintorni ed è oggi uno stile estremamente diffuso e famoso. Vennero riabilitati alcuni monaci che insegnarono a giovani praticanti, condotte ricerche, ricostruiti e forse modificatiTaolu. Ne sia un esempio lo XiaoHongquan che in origine era una sequenza lunghissima e venne trasformata in alcune sequenze più corte.In questi ultimi anni il Governo cinese sta costruendo diverse nuove ale, come quelle ormai vecchie e decadenti sono state completamente distrutte per poi essere fedelmente ricostruite.
"Ottimo per l'individuo, ottimo per la patria", con il sottotitolo “la rinascita delle arti marziali” è il capitolo di un libro diTiziano Terzani.[12] In esso viene descritta la restaurazione del Tempio Shaolin ed il notevole interesse che questa riapertura ha suscitato, sulla scia del successo del filmIl tempio Shaolin conLi Lianjie. Inoltre contiene un'aspra critica nei confronti dei Monaci dell'epoca che vengono visti troppo interessati ai guadagni più che alla dimensione spirituale; anche lo Shaolinquan che insegnano viene giudicato lontano dall'arte marziale “originaria”. Molti condividono questi pareri, anche negli ambienti marziali.Questo è un piccolo estratto:Dopo la morte diMao e la caduta dellaBanda dei Quattro nel 1976, i nuovi dirigenti cinesi si resero conto che il Kung Fu era una vera miniera d'oro e che era assurdo lasciarla sfruttare ad altri i quali, dopotutto, non avevano neppure il tempio Shaolin. Fu così che Pechino decise di investire danaro per la riparazione e la riapertura del tempio, che alcuni monaci vennero ripescati, riabilitati e rimessi a vivere a Shaolin. E fu così che la povera, grigia Deng Feng, la cittadina ai piedi del Song Shan, la montagna sacra che nel frattempo era stata spogliata di tutte le sue celebri foreste, fu messa sulla carta turistica della Cina.Bisogna aggiungere che lo scritto di Terzani, al di là della giusta denuncia e della corretta cronaca di questi avvenimenti, esso stesso è infarcito per quanto riguarda il passato dello Shaolinquan, di idee riprese dall'alone leggendario del tempio e dalle storie Wuxia più che da una realtà storica ben provata.Oggi il ruolo economico dello Shaolinquan e del Tempio Shaolin sono fatti realizzati: nei dintorni del tempio sorgono centinaia di scuole, ben avviate; l'ingresso all'area del tempio costa 100Yuan, cifra molto alta per un normale pellegrino Buddista cinese.
Il lignaggio dello Shaolinquan o albero genealogico di questo stile non è semplice da ricostruire.I monaci che attualmente praticano presso il tempio dell'Henan rivendicano una trentina di generazioni.Un lignaggio appare nel libroGuoshu gailun (国术概论, introduzione all'arte nazionale) del1937 in una sezione dal titolo “Shaolinquan shi xi biao”(少林拳世系表, tavola della genealogia dello Shaolinquan):
Si può distinguere e parlare di due stili di Shaolinquan: uno del Nord e uno del Sud. Questa distinzione è dovuta nient'altro che alle diverse origini geografiche. Lo Shaolin del Nord è quello originario del Tempio diShàolín-sì, dell'Henan, invece quello del Sud è originario del Tempio diNan Shàolín-sì, nelFujian. Anche se ogni scuola ricorre ai cinque animali base (Dragone, Serpente, Gru, Tigre, Leopardo), ognuna ha a sua volta diversi rami:
Queste scuole sono in stretta relazione conLa leggenda dei 5 Antenati e con le società segrete delGuangdong.
Si ritiene che lo stile del Nord prediliga un maggior uso delle gambe, al 70%, mentre lo stile del Sud fondi la maggior parte delle tecniche sull'uso del pugno e degli arti superiori. Questa tesi, che ben si adatta a molti stili presenti nelle due aree geografiche, in realtà poggia sull'aforisma diNanquan Beitui:Pugni al sud e gambe al nord.
Numerose scuole di arti marziali dell'estremo oriente, cinesi, giapponesi o vietnamite, si richiamano al Monastero Shaolin. Il testo più antico a fare riferimento al tempio Shaolin come origine di tutte le arti marziali è ilQuanjing quanfa beiyao del1784[15][16]. In Cina l'insieme delle arti marziali “esterne” (Waijia) si confonde con la “Scuola Shaolin” (Shaolinpai) a cui numerosi autori del periodo repubblicano, come per esempioXu Yusheng (1879-1945) eWu Zhiqing (1887-???) hanno ricondotto la quasi totalità degli stili di pugilato Cinesi. Certi autori occidentali recenti, mescolando differenti fonti e tradizioni, fanno ugualmente di Shaolin il centro unico di diffusione di queste discipline e del mito della distruzione del Monastero da parte dei Qing, la causa principale della loro diffusione.
Nei fatti, questa ipotetica distruzione, riguarda il monastero Shaolin delFujian (Tempio Shaolin Shoreiji) e per di più è risaputo che la maggior parte delle scuole diWushu non hanno alcun legame storico con il Tempio dell'Henan (Tempio Shaolin Shorinji).Già nella classificazione dellearti marziali cinesi elaborata all'interno dellaJingwu Tiyu Hui, nonostante si descriva la divisione nelle categorie Shaolin eWudang (Stili Esterni ed Interni), lo Shaolinquan delTempio Shaolin Shorinji vi figura tra trentasette altri stili localizzati nella Cina del Nord.
Da un punto di vista tecnico, lo Shaolinquan si distingue assai nettamente dalla maggior parte dei pugilati, sia del Nord che del Sud. In effetti non esiste alcun legame di paternità e poche somiglianze tra esso e, per esempio, ilBaguazhang, ilBājíquán, ilChaquan, o ilChuojiao.Conviene quindi stabilire una distinzione netta tra una scuola specifica, lo Shaolinquan dell'Henan, ed uno Shaolinquan generico, puramente simbolico, a cui si richiamano una pletora di stili. In realtà non esiste un'origine unica ed univoca per le arti marziali cinesi ma per la maggior parte se ne può riconoscere una provenienza rurale legata alla zona di nascita.Vi sono zone che giocano un ruolo più importante di Shaolin nella nascita di Scuole di Pugilato, per esempio l'area diCangzhou inHebei.
La nomea proverbiale nel pugilato del Tempio Shaolin è spiegabile in parte per le saghe che vedono protagonisti i suoi monaci guerrieri, in parte per il ruolo di primo piano giocato da monaci buddisti nella diffusione di numerosi stili qualiMizongquan,Tantui diLinqing,Fanziquan,Sanhuang Paochui,Dabeiquan,Baimeiquan,Fojiaquan, ecc.Inoltre numerosi maestri si sono sparsi per l'intero oriente, dando origine a stili affini o completamente diversi. Altri invece si sono originati per influenze indirette o grazie a Maestri stranieri venuti inCina per studiare ilBuddismo o per commerciare, poi ritornati nei loro paesi natali.Lo Shaolin stesso cambia nome e caratteristiche in vari paesi: diventa Shorin adOkinawa, Sao Lil inMalaysia e Thien Lam inVietnam.
Nel 1597, secondo leggenda, i monaci Niu Zheng e Hei Hu Lui vanno inCorea a Pusan, dove mettono a punto il Kwonpup Subak, progenitore del modernoHapkido eTae Kwon Do.
IlJujutsu è considerato uno stile derivato dallo Shaolinquan perché la sua fondazione è attribuita ad un certo Chen Yuanyun[17] (陈元赟, in una strana pronuncia reso Chin Gen Pin e Chan Wo Ting) che aveva studiato al Tempio Shaolin del Songshan. Chen sarebbe nato nel 1578 ad Hangzhou, nel sud della Cina. Dopo essersi trasferito in Giappone, egli chiamò la sua scuola, in cui insegnava l'essenza di ciò appreso nel tempio,Riben Zhonggu Roushu zhi Zu 日本中古柔术之祖 (Antenata dell'arte della flessibilità del medio evo Giapponese). Roushu 柔术sta per Ju-jutsu.
Poiché[18] l'Aikidō e - soprattutto - ilJudo provengono dallo stile di Jujutsu creato da Chen Yuanyun, anch'essi sono considerati indirettamente stili derivati dallo Shaolinquan.
Sempre in epoca Ming grazie a militari cinesi, le popolazioni dell'isola diOkinawa, nell'arcipelago delle Ryu Kyu, conobbero le arti marziali cinesi dando luogo ad uno stile conosciuto comeRyu Kyu Kempo ovvero "Kung Fu di Okinawa". Poi divenneOkinawa Te ma come forma di rispetto alla dinastia sotto la quale ci fu lo splendore delle Arti Marziali cinesi, si adottò l'uso dell'ideogrammaKara ovveroT'ang, termine usato spesso anche per indicare la Cina. In seguito divenneKarate Do, i cui ideogrammi volevano dire "la via della mano cinese". Per finire in epoca moderna l'antico ideogramma è stato cambiato con uno che significa "vuoto", ma si pronuncia semprekara, da quiKarate ovveroMano Vuota.
LoShorinji Kempo (Shaolinsi quanfa in Cinese), nasce ufficialmente nel1947 come stile codificato inGiappone, nella città di Tadotsu, dal MaestroSo Doshin,[19] il quale era stato per lungo tempo durante laSeconda guerra mondiale inCina a studiare learti marziali.[20] Studiò diversi stili, ma soprattutto praticò lo Shaolin, proprio nelmonastero dell'Henan. Tornato in Giappone a fine della guerra, decide di abbracciare la pratica dello Shaolin e la Filosofia diBodhidharma, pensando che solo rigore, disciplina e religione potessero rimettere in piedi un Giappone ormai in ginocchio.[20] Fonda così questo stile,il quale ricevette anche riconoscimenti religiosi dalle massime autorità buddiste del paese,[senza fonte] chiamandolo appunto Shorinji Kempo, letteralmente "Via del pugno della Piccola Foresta", in chiaro riferimento allo Shaolinquan. Oggi lo Shorinji Kempo è largamente diffuso in tutto il mondo.[21]
Nella nostra epoca ebbero un ruolo importante nella trasmissione dello Shaolinquan nel corso di questo secolo alcuni Monaci guerrieri:Zhenxu (1893-1955),Shi Degen 释德根 (1914-1963),Yongxiang (nato nel 1920),Suyun (nato nel 1923), eSuxi (nato nel 1925).LoShaolin Quanpu salvato dall'incendio del1928 dal monacoYongxiang (1913-1987) descrive più di quattrocentoTaolu che si sono aggiunti al corpo dello Shaolinquan nel corso dei secoli. Esso sarebbe, secondo la tradizione, stato redatto da 18 esperti di arti marziali in una riunione del decimo secolo.Il MonacoDeqian ha rubricato 120taolu di Shaolinquan, tra essi:DaHongquan e Xiao Hongquan, che sono le più diffuse nei dintorni del Tempio e costituiscono il fondamento dello Shaolinquan;Tongbeiquan;Meihuaquan;Paochui;Qixingquan;Changquan;Luohanquan;Liuhequan;Xinyiquan. Quest'ultimo è considerato la quintessenza dello Shaolinquan, comporta 12 movimenti principali (Shier ba) ed è indirizzato ai migliori praticanti del monastero.Vengono praticate un numero altissimo di armi ed i loro relativiDuilian.Una componente molto importante dell'allenamento dei Monaci è costituito daiwushier yi (le 72 abilità).
Il venerabile Shi Yan Fan (Franco Testini) è il primo occidentale nella storia a diventare Monaco della 34ª generazione di eroi Guerrieri Shaolin[22]. Oggi il maestro è il monaco abate del tempio Shaolin diLos Angeles inCalifornia.
Lo Shaolinquan è uno stile esterno delle arti marziali della Cina del Nord. Il principio fondamentale dello Shaolin è quello di riuscire a passare il più rapidamente possibile da una tecnica eseguita con la massima potenza ad un'altra egualmente potente. Si deve costantemente poter passare dall attacco alla difesa. Per eseguire questo principio è necessario che fra una tecnica e la successiva si passi in uno stadio dimorbidezza ocedevolezza che sta ad indicare un particolare atteggiamento fisico e mentale in cui i muscoli sono rilassati, ma reattivi, i riflessi sono pronti e la mente è sgombra e pronta a reagire nel modo più adeguato alla situazione. Il risultato è uno stile estremamente dirompente ma anche molto fluido, cioè rapido e continuo, in cui le tecniche non vengono interrotte, ma si susseguono in maniera spontanea, come se ogni tecnica si risolvesse necessariamente nella successiva.
Lo Shaolinquan comprende svariate tecniche di attacco: pugni, colpi a mano aperta e di gomito; calci a terra e calci volanti.
Questo detto cinese sta ad indicare l'uso prediletto delle tecniche di gamba nello Shaolin del Nord, dell'Henan, rispetto agli stili del Sud, i quali prediligono più l'uso delle braccia.
Le tecniche di parata sono fondamentali, in quanto vengono considerate come veri e propri colpi: nello Shaolin quando si para si colpisce per ferire. Tutte le tecniche di parata difendono ilrettangolo spaziale e devono avvenire ad una distanza precisa dal corpo, entro la quale il colpo ormai è ricevuto. Le gambe si difendono da sole, le braccia difendono solo i genitali, torace e volto. Ogni parata è sempre preceduta da un tentativo di portarsi al di fuori del raggio d'azione della tecnica avversaria.Numerose sono anche le tecniche di caduta, onde avere il minor danno possibile quando si cade o si viene proiettati. Basti pensare che tutte queste tecniche hanno dato origine ad uno stile a parte, ilDitangquan (Ti T'ang Chuan) e sono rappresentate nell'omonimo Tao Lu.
Infine uno degli aspetti più importanti dello Shaolin è lo studio delle tecniche di presa, leva, immobilizzazione e strangolamento. Queste tecniche sono confluite in un moderno stile prerogativa dei corpi di polizia, cioè ilQinna. Sono le più importanti nell'aspetto della difesa personale, in quanto permettono di difendersi o mettere fuori uso l'avversario senza provocare particolari danni, salvaguardandone la vita.
"Pensa che i tuoi piedi siano 20cm sotto terra" si usa dire.
Alcuni di questi aspetti sono caratteristici di molti altri stili e fanno parte delle basi "scientifiche" stesse del combattimento. Concetti come il colpire in linea retta, oltre il bersaglio, rotazione di pugni e braccia sono pure le basi fondamentali di arti come laBoxe, insomma non sono prerogative dello Shaolinquan. Ma rispetto ad altri stili orientali, si dà maggiore importanza a questi aspetti tecnici anche perché sono parte integrante di ogni tecnica e Tao Lu studiato.
Jinnaluo Wang si trovò al centro di un'importante leggenda. Secondo loShaolin gunfa zanzong scritto daCheng Chongdou nel1616 la tecnica di Shaolingun sarebbe apparsa nel corso del quattordicesimo secolo, nel corso dellarivolta dei Turbanti Rossi che mise fine alladinastia Yuan. Per Cheng, il tempio stava per essere attaccato dagli insorti, quando l'apparizione di un monaco armato di un attizzatoio di ferro e posseduto dalla divinitàJinnaluo Wang li fece disperdere. In questa leggenda qualcuno ha voluto vedere la possibilità che questa arte dell'utilizzo del bastone abbia una provenienza Tibetana.Questa leggenda lungi dall'avere alcun fondamento storico, per Stanley Henning potrebbe essere un elegante stratagemma per sviare l'attenzione da una clamorosa sconfitta subita dai Monaci Shaolin, sulWutaishan e per creare un alone mitico che proteggesse il tempio da attacchi[23]Nella trasmissione dell'arte del bastone a Shaolin probabilmente molto si deve aYu Dayou e di ciò si trova traccia in storie successive, in particolare ilShou Bi Lu[24] che descrive l'arte della lancia (qiang) del monacoHong Zuan con grosse convergenze con le stesse abilità marziali descritte da Yu.Cheng Zongyou (程宗猷) apprese il Metodo del Bastone Shaolin da un allievo di Hong Zuan, taleGuang An e cita le forme Da e XiaoYechagun (大小夜叉棍),Yishougun (阴手棍),Paigun (拍棍), Chuansuogun (串唆棍), ecc.
Questo stile, come altri del resto, porta con sé un ricco bagaglio di detti popolari nati nei secoli, i quali aiutano capire l'importanza che questo stile ha avuto per laCina, per icinesi e per il mondo dellearti marziali.
La presenza della cintura specie nello Shaolin è un elemento introdotto solo per coesione al mondo occidentale. Infatti in origine il praticante di Shaolin alTempio praticava per anni sempre gli stessi fondamentali, rimanendo in pratica al livello di "cintura bianca". Poi dopo in media 5 anni, veniva dato loro la prima divisa (Tai fu) di colore Grigio, direttamente con la "fascia nera" per poi cominciare nello studio e nella pratica delle forme. Infatti lo Shaolin attua un sistema di graduazione a Tai fu di vari colori:
Oggi inItalia si è soliti accogliere ogni nuovo praticante come "principiante", il quale non ha alcuna fascia ma viene convenzionalmente definito come "cintura bianca". Poi al conseguimento del primo esame può indossare il Tai fu Grigio e la "fascia Gialla". Per ogni Tai fu ci sono varie cinture, con la seguente divisione:
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