Serrone è fatto risalire all'antico nome "serroni", che evoca i dorsi rocciosi e accidentati dell'appennino centrale che caratterizzano i pendii e le falde delMonte Scalambra su cui, a metà costa, sorse il nucleo originario del paese.
Il territorio di Serrone fu abitato in epoca preromana dagliErnici che, a difesa della città sacra diAnagni, vi stabilirono un villaggio fortificato in località Lesca. Il controllo rimase loro sino al306 a.C., quando passò sotto la dominazione romana.
Nel periodo imperiale, numeroseville romane sorsero, come testimoniano i resti risalenti alIII secolo d.C., rinvenuti in località Grotte.
Il primo insediamento sulle falde delMonte Scalambra, su cui si erge Serrone, fu favorito dalla presenza di importanti vie di comunicazione, civili e militari, che collegavano la capitale dell'impero conTrevi nel Lazio,Subiaco eVallepietra. A partire dalVI secolo, sulle pendici del Monte Scalambra, sorse il primo nucleo abitato fortificato.
Il 2 gennaio 1927, per regio decreto, Serrone passò dalla provincia di Roma alla neocostituitaprovincia di Frosinone, rientrando nel mandamento di Paliano.
Non si conosce l'epoca in cui fu edificata la Chiesa di San Pietro Apostolo questo a causa della mancanza diannali andati perduti dopo una serie diincendi. Solo grazie allavisita pastorale del1754 si è venuti a conoscenza che già nel1192 lachiesa era esistente e soggetta alvescovo diPalestrina (sede suburbicaria di Palestrina). La chiesa ha subito un profondorestauro e più volte ricostruita venne infatti ampliata e restaurata proprio dai suoiabitanti nel1600.
L'eremo è poggiato quasi a scivolare su un costone roccioso, a quota 1100metris.l.m. È un'ottima area di sosta per chi, seguendo i sentieri, vuole scalare a piedi ilmonte Scalambra. Dal paese infatti, in due ore, si può arrivare invetta senza perdersi. Si può visitare l'eremo all'interno, a richiesta, restando sorpresi dalla bellezza di questo luogo che sembra quasi scavato nellaroccia.
Il chiostro benedettino di "San Michele Arcangelo" risale al 600. Si narra sia statofondato daSan Benedetto in persona ritiratosi incontemplazione sotto il costone roccioso che lo sovrasta in compagnia di trecorvi che gli avevano indicato il cammino. L'eremo fu restaurato nel1758. Ancora oggi è visibile nella roccia l'impronta, che secondo laleggenda, apparterrebbe al diavolo dopo una caduta dal costone per una efferata lotta con ilsanto Michele. Successivamente fu dedicata al santo Michele Arcangelo divenuto patrono .
Chiesa di San Quirico.
La chiesa di San Quirico, risale al 1600 e venne eretta per i frati zoccolanti ofrancescani. Nel marzo del1650, nella chiesa accadde un grave fatto circondato da un alone di mistero poiché nessun documento chiarisce cosa avvenne. È noto solo che fuinterdetto e sconsacrata e solo successivamente fu benedetta. La chiesa è semplice, ma caratteristica, ed è uno dei luoghi da visitare insieme alla piccola frazione stessa, immersa nella campagna.
Chiesa del Sacro Cuore.
La chiesa vecchia del Sacro Cuore è del 1788 e venne costruita per la piccola comunità venutasi a formare lungo la sorgente d'acqua di La Forma dove, nel 1859, fu istituita la "Confraternita dell'Addolorata".
Ilmuseo del costume delcomune di Serrone si trova nella parte alta dellacittadina. In esso sono conservati icostumi teatrali realizzati da Beatrice Minori nel corso della sua attività disarta dellaRAI TV e sarta personale diEduardo De Filippo, oltre che collaboratrice di importanti registi italiani. Beatrice Minori ha voluto donare al suo paese i costumi teatrali di scena, tutti originali e indossati da illustri personaggi dello spettacolo come Eduardo,Vittorio Gassman, Beppe Barra per interpretare personaggi famosi comeMasaniello,Filumena Marturano,Notre Dame de Paris.I costumi sono disposti su appositimanichini disposti nelle diverse sale del museo.La mostra colpisce favorevolmente anche per la cura e la maestria con cui sono disposti i costumi, opportunamente commentati, e la qualità deitessuti. Sembra che si possa toccare con mano la storia del teatro italiano e gli attori che lo rappresentarono. DaMachiavelli aPirandello, passando perGoldoni eShakespeare.
Riconosciuta ed istituita il 27 ottobre 2023 per le “patacche” la denominazione comunale di origine (De.Co.) sulla base del progetto “Origine Comune” promosso da Anci Lazio, quale prodotto bandiera ed identitario del Comune di Serrone.
Le patacche sono una ricetta tipica del territorio Serronese, vengono servite al sugo di castrato e pecorino locale. Le patacche sono un tipo di pasta fatto a mano realizzata unendo farina 00, semola di grano duro, albume d'uovo e acqua. Una volta stesa, viene tagliata a strisce irregolari di media lunghezza.
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a temaUnità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[5]
2015
2014
2013
Numero imprese attive
% Provinciale Imprese attive
% Regionale Imprese attive
Numero addetti
% Provinciale Addetti
% Regionale Addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Numero imprese attive
Numero addetti
Serrone
164
0,49%
0,04%
362
0,34%
0,02%
174
373
175
345
Frosinone
33.605
7,38%
106.578
6,92%
34.015
107.546
35.081
111.529
Lazio
455.591
1.539.359
457.686
1.510.459
464.094
1.525.471
Nel 2015 le 164 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,49% del totale provinciale (33.605 imprese attive), hanno occupato 362 addetti, lo 0,34% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due addetti (2,21).
A Serrone si pratica la mountain bike grazie a percorsi naturali e sentieri dedicati. Tra le strutture più note c'è il Serrone Enduro Park, che ospita eventi ciclistici locali come il Serrone Enduro Fest.[7]