In ragione delfallimento occorso allaFiorentina – retrocessa dallaSerie A ma ulteriormente declassata inC2 per il dissesto finanziario –[1] e dichiarato ufficialmente il 1º agosto 2002[1], la Ternana fu ripescata tra i cadetti dopo la caduta in terza serie conosciuta sul campo pochi mesi addietro.[1][2]
Il mancato raggiungimento di un accordo tra la Lega e le televisioni circa idiritti di trasmissione comportò il rinvio delle prime due giornate[3], col torneo partito quindi il 14 settembre.[4]
Rodrigo Taddei, neoacquisto del Siena e tra i protagonisti della prima, storica promozione senese in Serie A.
Un «testa a testa» tra Sampdoria e Lecce contraddistinse le battute embrionali[5][6], a fronte di animi opposti per l'altro versante della Lanterna[7]: mentre le pur quotate Verona e Napoli abitarono a propria volta i bassifondi[8][9], destarono interesse il rendimento dei summenzionati umbri e soprattutto di una Triestina impossessatasi del comando in dicembre.[10][11]
Con l'asse Cagliari-Palermo a reggere l'orgoglio di un meridione la cui gran parte delle rappresentanti fu altrimenti confinata alla zona-salvezza[12], lievi risultarono gli acuti provenienti dal Veneto.[13] La prima posizione, occupata al giro di boa dai giuliani che incamerarono in tal modo il riconoscimento d'inverno[14][15], divenne in seguito terreno di caccia per anconetani e blucerchiati[16]: un calo in fatto di risultati precipitò contestualmente i salentini a ridosso del vertice[17], traguardo già ambito dal brillante Siena e dai rosanero.[18][19]
Del rallentamento conosciuto dagli alabardati nella fase conclusiva beneficiò la squadra doriana[20], matematicamente riaffacciatasi in A dopo un quadriennio il 17 maggio 2003[21]: un ulteriore verdetto emesso con largo anticipo riguardò il getto della spugna da parte della Salernitana[22], coi senesi – loro malgrado protagonisti di unavicenda che avrebbe finito per intaccare la classifica –[23] capaci di cogliere una storica promozione a 180' dal termine.[24] Il trionfo bianconero si consumò sul terreno di un derelitto Genoa, sprofondato inC1 al culmine di un'annata sofferta: ilGrifone accompagnò nella discesa i succitati granata e il Cosenza, il cui avvenire fu posto in dubbio dalla grave situazione economica.[25]
Un torneo senza eccessivi assilli garantì la permanenza ad Ascoli e Livorno[26], quest'ultima distintasi per la presenza in organico del cannoniereIgor Protti[27]: il 7 giugno 2003 festeggiarono l'approdo in massima serie anche Lecce – prevalso a danno di un Palermo che nutriva speranze residue per l'aggancio al treno –[28] e Ancona, coi marchigiani che ottennero proprio in terra labronica il punto decisivo.[29] A definire la classifica occorse quindi la retrocessione del Catania[30], circostanza da ritenersi tuttaviasub iudice in ragione degli accadimenti che sconvolsero l'esito del campo.[31]
Un reclamo sporto dagli etnei circa lo schieramento diLuigi Martinelli – del quale veniva ritenuta irregolare la posizione per un provvedimento di squalifica a suo carico –[32] da parte del Siena nella gara del 12 aprile era stato infatti respinto dalla Commissione Disciplinare, omologando la situazione di parità maturata sul rettangolo erboso a scapito della vittoria a tavolino richiesta dai siciliani[32]: sul verdetto si era poi pronunciata la Commissione d'Appello Federale, assegnando il 2-0 in favore dei rosazzurri.[32] Il ricorso toscano era stato quindi accolto dalla Corte Federale, riportando in auge la sentenza di primo grado[32]: rivolgendosi al TAR locale i catanesi conobbero la restituzione del successo[32], col definitivo giudizio spettante però alCONI.[32]
La domanda sottoposta dallaFIGC alConsiglio di giustizia siciliano – e volta a riconoscere come ufficiale la sentenza della Corte Federale –[33] incorse nella bocciatura, col punteggio della gara in questione tramutato nella sconfitta senese[34]: i punti oggetto del dibattito avrebbero infatti comportato la salvezza per il Catania, decretando di conseguenza uno spareggio tra Venezia e Napoli (quintultime a pari merito) al fine di sancire l'ultima condanna.[34] L'ipotesi, già osteggiata da lagunari e partenopei in quanto formalmente estranea al regolamento[35], decadette il 30 giugno essendo occorso il termine ufficiale dell'annata agonistica[36]: l'ente regionale procedette pertanto alla riammissione della squadra in B, ora estesa a 21 partecipanti per effetto di tale ripescaggio.[36]
I conseguenti appelli presentati da altre società ai TAR competenti sfociarono in una lungabagarre, risoltasi solamente nell'agosto 2003 con la decisione da parte della FIGC di congelare le retrocessioni[37]: iltorneo successivo si svolse così con 24 squadre, registrando peraltro l'ammissione della Fiorentina in luogo del Cosenza dichiarato fallito.[38]
^Partita disputata il 12 aprile e terminata sul punteggio di 1-1; risultato di 0-2 a tavolino per irregolarità nella formazione del Siena.
^Gara giocata il 17 novembre e sospesa all'80' sul punteggio di 0-1 in seguito all'invasione di campo dei tifosi cagliaritani e aggressione di un giocatore del Messina.
^Partita disputata il 17 maggio e terminata sul punteggio di 2-0; risultato di 0-2 a tavolino per irregolarità nella formazione del Catania.