Giovanni Pisano della Salernitana, capocannoniere con 21 gol.
Nel primo campionato cadetto con tre punti per ogni vittoria, si affermò il neoretrocessoPiacenza, trascinato dalla coppia offensiva composta dal giovane attaccanteFilippo Inzaghi e dall'esperto centravantiAntonio De Vitis. Gli emiliani si classificarono primi davanti all'Udinese, che risalì anch'essa inSerie A dopo appena dodici mesi.
Le restanti posizioni di vertice furono, abbastanza clamorosamente, ad appannaggio delVicenza e dell'Atalanta. Al giro di boa, queste erano, rispettivamente, al decimo e al quattordicesimo posto ed ebbero modo di rifarsi nel girone di ritorno: invertendo quindi la rotta, contro ogni pronostico, i berici riuscirono a tornare in massima categoria dopo sedici anni, anche con vittorie di largo punteggio, mentre gli orobici, in seguito a un difficile avvio che li aveva relegati ai margini della zona retrocessione, ritornarono pure loro dopo un solo anno, rendendosi protagonisti di un'impronosticabile rimonta: i nerazzurri si unironoin extremis al gruppo delle promosse, superando, nello scontro diretto, la sorprendente e ambiziosaSalernitana del capocannoniereGiovanni Pisano, in una gara che i neopromossi campani erano obbligati a vincere, quando i bergamaschi avevano a disposizione due risultati su tre. Sotto di una lunghezza dalla Salernitana si trovava l'Ancona, che, rispetto all'anno precedente, fece meglio in campionato e arrivò inoltre, nella sua stessa stagione, semifinalista nellaCoppa-Anglo-Italiana.
Considerate sfavorite ai nastri di partenza, giunsero invece alla salvezza laFidelis Andria e il debuttanteChievo, quest'ultimo all'epoca una semisconosciuta realtà di provincia, rappresentante di un piccoloborgo veronese; sul finire del girone di andata i pugliesi occuparono addirittura il secondo posto, mentre i veneti rimasero imbattuti nelle primestracittadine contro l'allora più notoVerona, che, dopo essere stato capolista nelle prime giornate, all'inizio del girone di andata, chiuse nel centro-classifica. Salvezze anticipate furono raggiunte dal neopromossoPerugia trascinato dalle reti del bomberGiovanni Cornacchini, quale miglior rigorista e secondo nella classifica marcatori appena dietro a Pisano in questa edizione di Serie B, dalCesena sempre diDario Hübner, dalVenezia di una giovane affermazioneChristian Vieri (poi passato ai neopromossi atalantini) e, senza troppi patemi, anche dalPescara e dalPalermo.
In coda si registrarono le discese inSerie C1 delLecce che, già retrocesso dalla Serie A l'annata precedente, ripiombò interza serie a distanza di due decenni, del neopromossoComo, di un'Ascoli giunto ormai alla fine di un ciclo (nel corso della stagione i marchigiani furono colpiti anche dalla scomparsa dello storicopresidentissimoRozzi) e, infine, dell'Acireale: seppur i granata avessero vinto all'ultima giornata contro ilCosenza diAlberto Zaccheroni, che conseguì l'obiettivo della permanenza nonostante i 9 punti di penalizzazione in classifica (per inadempienze finanziarie), il loro trionfo venne vanificato da una contemporanea vittoria della rivaleLucchese, contro un Piacenza già certo della promozione inSerie A e, inoltre, dell'aritmetica vittoria del torneo, sopravanzando gli acesi di un solo punto.
Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo a pari punti in zona promozione o retrocessioni fra una pluralità di squadre, si utilizza laclassifica avulsa per determinare i due club fra cui disputare unospareggio in campo neutro.
Note:
Il Cosenza ha scontato 9 punti di penalizzazione per irregolarità amministrative.
^Giornata programmata per il 5 febbraio 1995 e posticipata in seguito alla sospensione dei campionati e allo slittamento del calendario per l'uccisione del tifoso genoano Vincenzo Spagnolo da parte di un tifoso milanista, avvenuta il 29 gennaio 1995
^Partita programmata per l'8 gennaio e sospesa al 45' per impraticabilità del campo sul risultato di 0-0.