LaSerie A 1970-1971 è stata la 69ª edizione dellamassima serie delcampionato italiano di calcio (la 39ª agirone unico), disputata tra il 27 settembre 1970 e il 23 maggio 1971 e conclusa con la vittoria dell'Inter, al suo undicesimo titolo.
Capocannoniere del torneo è statoRoberto Boninsegna (Inter) con 24 reti.
Dopo due anni di novità in vetta, con i trionfi dellaFiorentina nel1968-69 e delCagliari nel1969-70, ritornò protagonista la città diMilano, con un duello tra le due squadre meneghine e il Napoli. Il campionato iniziò il 27 settembre 1970.[1]
Partì bene lo scudettatoCagliari, che, dopo la vittoria in casa dell'Inter, il 25 ottobre, andò in testa; ma aVienna, sei giorni dopo, durante la partita traItalia eAustria, un grave infortunio mise fuori giocoRiva, compromettendo, in parte, la carriera della grande ala e indebolendo il club rossoblu; l'8 novembre isardi non andarono oltre l'1-1 contro il neopromossoFoggia e, mentre ilMilan vinse il derby mandando indietro l'Inter, passò in testa ilNapoli, che proseguì bene e arrivò al primo posto al 20 dicembre, giorno dello scontro diretto con il Milan; alSan Paolo vinsero però i rossoneri (0-1 sul campo, ma a seguito delle violente proteste degli spettatori napoletani il risultato divenne 0-2 a tavolino) che andarono in testa e furono campioni d'inverno il 17 gennaio 1971.
Roberto Boninsegna, oltre allo scudetto interista, vinse anche la classifica cannonieri con 24 reti.
Già alla fine del girone d'andata però l'Inter, il cui avvio di stagione, sotto la guida diHeriberto Herrera, era stato povero di risultati e ricco di polemiche a causa di problemi nellospogliatoio, iniziò la rimonta. Alla quinta giornata di campionato, dopo la sconfitta nel derby, il presidenteIvanoe Fraizzoli esonerò Herrera, chiamando a sostituirloGiovanni Invernizzi. I nerazzurri vinsero il derby di ritorno il 7 marzo e distanziarono poi il Napoli, terzo in classifica, battendolo nella sfida di due settimane dopo a Milano (2-1 per l'Inter, con il Napoli in vantaggio alla fine del primo tempo, rimonta dell'Inter in dieci uomini e molte discussioni per la rete del pareggio nerazzurro, su contestato calcio di rigore). Il sorpasso si concretizzò quando i rossoneri persero in casa contro ilVarese e gli interisti sconfissero in trasferta ilCatania. Con due punti di vantaggio, poi aumentati a tre, il finale fu quasi una passerella: il 2 maggio il Milan perse in rimonta aBologna, mentre l'Inter superava largamente il Foggia, ormai in caduta libera. Lo scudetto fu matematico per l'Inter, che divenne l'unica squadra nella storia della Serie A a vincere un campionato pur cambiando allenatore a stagione in corso. Terzo giungeva il Napoli, il cui ottimo risultato finale era da attribuire soprattutto alla solidità del suo reparto arretrato.
Un'importante novità di quest'anno fu l'introduzione dellazona UEFA, conseguente alla programmata inclusione dellaCoppa delle Fiere nel novero delle manifestazioni dellaUEFA. L'Italia fu subito iscritta come nazione di prima fascia avente a disposizione ben quattro posti, cioè il più alto numero possibile. L'innovazione diede ancora più interesse al campionato, che godeva ora di un nuovo traguardo anche per le squadre di alta classifica ma escluse dalla corsa al titolo. Oltre al Milan e al Napoli, gli ultimi due posti furono appannaggio diJuventus eBologna, che staccarono unaRoma che raccolse due punti nelle ultime tre giornate.
Sul fondo tra le già retrocesseLazio e Catania fu praticamente uno spareggio per evitare l'ultima posizione. Più avvincente la lotta per il quartultimo posto: finì inB lo stesso Foggia, per differenza reti, a seguito della sconfitta per 0-3 subita a Varese nell'ultima giornata di campionato, mentre si salvarono per un soffio laSampdoria (grazie al pareggio a reti bianche sul campo del Vicenza) e la Fiorentina (grazie all'1-1 conquistato con la Juventus in trasferta).
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di parità di punti era in vigore ilpari merito, eccetto per i posti salvezza-retrocessione e qualificazione-esclusione dallaCoppa UEFA (differenza reti) nonché per l'assegnazione dello scudetto (spareggio).