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Serhij Volodymyrovyč Loznycja

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Serhij Loznycja alFestival internazionale del cinema di Karlovy Vary nel 2010

Serhij Volodymyrovyč Loznycja (in ucrainoСергій Володимирович Лозниця?;Baranavičy,5 settembre1964) è unregistaucraino,[1] solitamentetraslitterato comeSergei Loznitsa.

Biografia

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Nato nel 1964 aBaranavičy, nellaRepubblica Socialista Sovietica Bielorussa, la sua famiglia si trasferisce poi aKiev, dove Loznycja ha finito le superiori.[2] Nel 1987 si laurea in ingegneria e matematica alPolitecnico di Kiev, lavorando dal 1987 al 1991 all'Istituto di cibernetica e anche come traduttore dal giapponese.[2] Durante questo periodo, matura un interesse per il cinema che lo spinge a tentare l'ingresso allaVGIK diMosca: ammesso nel 1991, studia regia e produzione cinematografica sotto la cineastaNana Džordžadze, laureandosi nel 1997 col massimo dei voti.[2]

Carriera

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Prima del 2000 lavora come regista di film-documentari aSan Pietroburgo.

Serhij Loznycja ha diretto 22 documentari e 4 lungometraggi acclamati a livello internazionale.

Nel 2010 il suo filmMy Joy viene selezionato per partecipare in concorso alFestival di Cannes 2010. Vince il PremioFIPRESCI. Anche nel 2012 compete per laPalma d'oro alFestival di Cannes 2012 conAnime nella nebbia. Ottiene la nomination agliEuropean Film Awards 2013 nella categoria "miglior cortometraggio".Tra i suoi documentari vi sonoMaidan (proiettato fuori concorso alFestival di Cannes 2014),Ponts de Sarajevo (collaborativo),Northern Light eAusterlitz (presentato fuori concorso allaMostra del Cinema di Venezia 2016).

Nel 2018 Serhij Loznycja ha partecipato alFestival di Cannes nella sezioneUn Certain Regard con il filmDonbass per il quale è stato premiato come miglior regista. Sempre nello stesso anno Loznitsa ha presentato in anteprima allaBiennale di VeneziaProtsess (Processi) film documentario che ricostruisce attraverso le cronache d'archivio il processo svolto dal governo sovietico nel 1930 contro un gruppo di economisti e ingegneri di alto rango. Segue nel 2019 il documentarioGosudarstvennyye Pokhorony (Funerali di Stato) presentato fuori concorso alla 76ªBiennale di Venezia. Realizzato con filmati d'archivio per lo più inediti, il film presenta il funerale di Stato diJoseph Stalin come il culmine del culto della personalità del dittatore. Infine, alla 74ª edizione delFestival di Cannes Serhij Loznycja si è distinto con il suo ultimo lavoroBabij Jar. Kontekst. Basato interamente su filmati d'archivio, il film ricostruisce gli eventi che portarono al massacro di 33 771 ebrei nella Kiev occupata dai tedeschi nel settembre 1941 e le conseguenze della tragedia.

Nazionalità

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Pur vivendo con la sua famiglia inGermania dal 2001,[2] possiede lacittadinanza ucraina.[3] Nel 2010, si è definito «un regista di documentari russo»,[4] mentre nel 2014 ha dichiarato che la questione se sia bielorusso, ucraino o russo non è importante per lui e se qualcuno lo definisse, ad esempio, ucraino, lui non lo contraddirebbe.[5]

Tutti i suoi film, ad eccezione del documentarioMajdan, sono girati inrusso: nel 2018 ha criticato la scelta didoppiare in ucraino il suo filmDonbass per la distribuzione nazionale come "bizzarra [...] dato che tutti capiscono benissimo il russo".[6]

Prese di posizione politiche

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Il 28 febbraio 2022, ha abbandonato l'European Film Academy (EFA) in risposta a un comunicato di quest'ultima riguardante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022 che, secondo Loznycja, pur offrendo solidarietà all'Ucraina, era superficiale e di circostanza.[7] In seguito all'annuncio, il 1º marzo seguente, che l'EFA avrebbe escluso i film di produzione russa dagliEuropean Film Awards, Loznycja ha sostenuto che "molti amici e colleghi, cineasti russi, hanno preso posizione contro questa folle guerra, sono anche loro vittime di quest'aggressione [...] bisognerebbe giudicare le persone in base alle loro azioni e non al loro passaporto."[8]

Il 19 marzo, è stato annunciato che Loznycja era stato espulso dall'Accademia del cinema ucraino per la sua opposizione al boicottaggio dell'industria culturale russa e per altre posizioni «eticamente contrarie ai principi dell'Accademia», tra cui l'aver «ripetutamente sottolineato il suo considerarsi uncosmopolita, un "cittadino del mondo". Tuttavia, ora, mentre l'Ucraina lotta per difendere la sua indipendenza, il cardine della retorica di ogni ucraino dovrebbe essere la sua identità nazionale».[9] Loznycja ha dichiarato di essere rimasto «sbalordito nel leggere della decisione dell'Accademia di espellermi in quanto "cosmopolita", un termine che ha acquisito una connotazione negativa solamente nella propaganda sovietica di tarda epocastalinista, dall'inizio dellacampagna antisemita scatenata da Stalin tra il 1948 e il 1953», definendo inoltre l'accento messo dall'Accademia sull'identità nazionale «nazista» e un «regalo ai propagandisti del Cremlino».[9]

Filmografia

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Lungometraggi

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Fiction

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Documentari

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  • Poselennja (2001)
  • Pejzaž (2003)
  • Blokada (2006)
  • Predstavlennja (2008)
  • Sweet Sixties (2008)
  • Severnyj svet (2008)
  • Majdan (2014)
  • Sobytie (2015)
  • Austerlitz (2016)
  • Victory Day (2018)
  • The Trial (2018)
  • State Funeral (2019)
  • Babij Jar. Kontekst (2021)
  • Mr. Landsbergis (2021)
  • The Natural History of Destruction (2022)
  • The Kiev Trial (2022)

Riconoscimenti

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Note

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  1. ^VediNazionalità
  2. ^abcd(EN)Biografia, suloznitsa.com.URL consultato il 2 maggio 2022.
  3. ^(UK)Перемога фільму Лозниці у Каннах стане перемогою України, suukrinform.ua, Ukrïnform, 19 aprile 2017(archiviato dall'url originale il 30 agosto 2017).
  4. ^(UK)«Щастя» розбрату, suumoloda.kiev.ua, 15 luglio 2010(archiviato dall'url originale il 2 settembre 2010).
  5. ^(UK)Сергій Лозниця: Я був певен, що Майдан переможе, suForbes, 2 luglio 2014.URL consultato il 2 maggio 2022(archiviato dall'url originale il 18 maggio 2017).
  6. ^(UK)Донбас — місце, де розпадається ритуал. Сергій Лозниця про свою нову картину і війну на Сході, sunv.ua, 19 ottobre 2018(archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2018).
  7. ^(EN)Ukraine’s Sergei Loznitsa resigns from EFA, criticises Academy’s response to invasion, suscreendaily.com, 28 febbraio 2022.URL consultato il 4 aprile 2022.
  8. ^(EN) Elsa Keslassy,Ukrainian Filmmaker Sergei Loznitsa Speaks Against Russian Boycott (EXCLUSIVE), inVariety, 1º marzo 2022.URL consultato il 4 aprile 2022.
  9. ^ab(EN) Martin Blaney,Ukrainian Film Academy explains decision to expel director Sergei Loznitsa, suscreendaily.com, 21 marzo 2022.URL consultato il 4 aprile 2022.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF(EN141195215 ·ISNI(EN0000 0001 1882 2633 ·LCCN(ENno2006109238 ·GND(DE1016900767 ·BNE(ESXX5576864(data) ·BNF(FRcb15987845x(data) ·J9U(EN, HE987010400365205171
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