Lasemantica (dalgrecosêma, "segno") è quella parte dellalinguistica che studia ilsignificato delle parole (semantica lessicale), degli insiemi delle singole lettere (negli e degli alfabeti antichi) e delle frasi (semantica frasale) e deitesti.
È una scienza in stretto rapporto con altre discipline, come lasemiologia, lasemiotica, lalogica, lapsicologia, lateoria della comunicazione, lastilistica, lafilosofia del linguaggio, l'antropologia linguistica e l'antropologia simbolica. Un insieme di termini che hanno in comune un fattore semantico viene dettocampo semantico. Il termine "sema" indica la più piccola unità di significato individuata dalla semantica.[1] La posizione della semantica, studiata nell'ambito di una teoria generale dei segni, diventa più chiara se messa a confronto con lapragmatica e lasintassi. Si può infatti affermare che:
- lapragmatica studia il linguaggio in rapporto all'uso contestuale che ne fa il parlante;
- lasemantica considera il rapporto tra l'espressione e la realtà extralinguistica;
- lasintassi studia le relazioni che intercorrono tra gli elementi dell'espressione linguistica.
Nel campo degli studi della semantica si possono dare, anche se in modo un po' approssimativo, due distinzioni.
- La prima distinzione avviene trasemantica diacronica esemantica sincronica.
Verso la fine dell'Ottocento gli studi di semantica iniziano a focalizzarsi soprattutto sul cambiamento di significato letto in chiave storica. Vengono stabilite delle leggi semantiche per delineare il cambiamento avvenuto e inoltre si cerca di dare una rigorosa classificazione ai vari tipi di cambiamento. Si cerca, quindi, di esaminare lafrase secondo la prospettiva del passato, analizzando l'origine e la storia di ciascuna parola, confrontando gli aspettisintattici emorfologici della frase con gli aspetti morfologici e sintattici di una frase simile pronunciata nei secoli addietro.
Questaanalisi diacronica (dadiacronia, insieme dei fenomeni di evoluzione nel tempo riguardanti unalingua) viene svolta dagli studiosi fin verso gli annicinquanta. In seguito si sviluppa un tipo di studi differente che analizza i significati, dopo averli scomposti, con metodi formali che si ispirano allostrutturalismo e ad altre correnti dilinguistica moderna. Si esamina pertanto la frase secondo la prospettiva del presente, analizzando le parole e gli insiemi di parole, i loro significati e usi attuali, le possibili sostituzioni con altre parole di significato simile o diverso e i rapporti che intercorrono fra le parole contenute nella frase in questione compiendo così un'analisi sincronica (dasincronia che è lo stato di una lingua considerata nel suo funzionamento in un certo tempo).
- La seconda distinzione avviene invece tra coloro che compiono uno studio del significato in sé, utilizzando metodi formali molto rigorosi senza però tener conto del rapporto tra i significati stessi e il mondo dei parlanti, e coloro che studiano il significato in rapporto allasituazione e alcontesto (in rapporto allapragmatica).
Alcune delle idee base della semantica moderna si possono far risalire aFerdinand de Saussure, autore delCorso di linguistica generale (1916), secondo il quale il significato non è da intendersi come qualcosa di oggettivo e di esterno alla lingua e neppure come qualcosa che sta dentro la mente dell'uomo.
Egli, nell'affermare che il significato si trova nella lingua e si può definire all'interno di essa, si basa su due principi:
- il carattere arbitrario del significato;
- il fatto che ciascun significato viene definito solo in rapporto ad altri significati e pertanto nell'ambito di un sistema.
Un discepolo di Saussure,Charles Bally (1865-1947), ha sviluppato questi principi ed è giunto al concetto dicampo associativo.
Egli afferma che in una lingua si formano degli insiemi di parole e di espressioni collegati fra loro sia per i significati sia per le forme e che è proprio in una stessa sfera concettuale che è possibile vedere quali siano i vari rapporti associativi che collegano i vari segni linguistici. Così i vocaboli e le espressioni che indicano le parti del corpo umano costituiscono un campo associativo.
Ogni comunità linguistica possiede sfere concettuali stabili con denominazioni stabili ma, a causa del progresso e dell'evolversi delle idee, vi sono anche sfere concettuali che si modificano, mutando così anche le rispettive denominazioni.
Ma se la tecnica e l'oggetto mutano, il nome originario continua a vivere come, ad esempio, per la penna d'oca che è stata sostituita prima dal pennino di acciaio, poi dalla stilografica e in seguito dalla penna a sfera e dal pennarello.
In questo modo, adattando cioè il vecchio nome a nuovi usi e pertanto conferendogli altri significati, la lingua attua il principio di economia che risulta chiaro anche nella formazione di nuovilinguaggi settoriali.
Nel cosiddetto "triangolo diOgden eRichards", precedentemente teorizzato daCharles Sanders Pierce[2], il rapporto tra ilsignificante (sedia ad esempio) e ilreferente, cioè l'elemento non linguistico (l'oggetto "sedia") non è diretto ma èmediato dalsignificato (la nozione di sedia).Diversamente nel caso dell'onomatopeaprimarieil significante si collega direttamente al referente.
I significati nei loro rapporti reciproci sono stati studiati da altri linguisti che hanno sviluppato altre teorie, come la teoria dellaconcezione del campo linguistico sostenuta dal tedescoJos Trier, autore del saggioIl lessico tedesco dell'ambito dell'intelletto (1931).
Secondo Trier tutti quei vocaboli che nel tedesco antico si riferiscono al mondo del pensiero, formano un insieme unitario, cioè un campo, nel cui interno il significato di ciascun vocabolo dipende dai significati dei vocaboli presenti nel campo.
Se in un punto del campo avviene una perdita o l'acquisto di un vocabolo, tutto il campo ne risente perché esso risente di una gerarchia di valori ben definiti. Pertanto, nel corso della storia, il significato e l'uso dei vocaboli riguardanti le qualità intellettive dell'uomo cambiano in rapporto all'evolversi dell'ideologia e della cultura.
La semantica lessicale si occupa del significato di espressioni linguistiche a livello diparola o dilessema.
Un importante indirizzo degli studi moderni di semantica lessicale è l'analisi semica o componenziale. Questa analisi, utilizzando un metodo simile a quello usato nellafonologia, scompone il significato di una parola in elementi minimi.
Se i fonemi si possono analizzare intratti distintivi:
- [consonante] [orale] [labiale] [sorda] /p/
- [consonante] [orale] [labiale] [sonora] /b/
- [consonante] [nasale] [labiale] [sonora] /m/
- [consonante] [orale] [dentale] [sorda] /f/
- [consonante] [orale] [dentale] [sonora] /d/
così una parola può esser analizzata nei suoi tratti semantici osèmi:
- [animale] [ovino] [maschio] /montone/
- [animale] [ovino] [femmina] /pecora/
- [animale] [equino] [maschio] /stallone/
- [animale] [equino] [femmina] /giumenta/
- [umano] [adulto] [maschio] /uomo/
- [umano] [adulto] [femmina] /donna/
- [umano] [infantile] [maschio] /bambino/
- [umano] [infantile] [femmina] /bambina/
La semantica frasale si occupa del significato di espressioni linguistiche a livello difrase, secondo il principio dicomposizionalità. Un esempio di Semantica frasale è lasemantica modellistica. Lo studio del significato di una frase è spesso complesso, perché le parole e frasi possono essereambigue, e perché dietro una frase c'è sempre una situazione, un parlante, le sue intenzioni. La semantica va quindi integrata con lapragmatica, ovvero con lo studio dell'uso del linguaggio nel contesto.
- Antonino Pagliaro,Saggi di critica semantica, 1953, D'Anna
- Antonino Pagliaro,Nuovi saggi di critica semantica, 1956, D'Anna
- Antonino Pagliaro,Altri saggi di critica semantica, 1961, D'Anna
- Gaetano Berruto,La semantica, 1977, Zanichelli
- Andrea Bonomi, Alessandro Zucchi,Tempo e linguaggio: introduzione alla semantica del tempo e dell'aspetto verbale, 2001, Bruno Mondadori
- Federica Casadei,Lessico e semantica, 2003, Carocci
- semantica, inDizionario di filosofia,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.

- semàntica, susapere.it,De Agostini.

- semantica, inEnciclopedia della Matematica,Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.

- (EN)semantics, suEnciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
