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Seconda intifada

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Seconda intifada
parte delconflitto israelo-palestinese
Soldati israeliani aNablus durante l'operazione Scudo difensivo
Data28 settembre2000 - 8 febbraio2005
LuogoIsraele eTerritori palestinesi
EsitoIndeciso:
Schieramenti
Comandanti
Perdite
1062 morti: 727 civili e 335 soldati5500 morti:4860 uccisi da soldati israeliani, 47 uccisi da civili israeliani, 593 uccisi da palestinesi
64 stranieri uccisi
Voci di guerre presenti su Wikipedia
Manuale

Laseconda intifada (all'epoca denominata dal governo palestineseintifada di al-Aqṣā, in araboانتفاضة الأقصى?) è stata la rivolta palestinese esplosa aGerusalemme il 28 settembre del2000, in seguito estesa a tutta la Palestina, e proseguita fino all’inizio del 2005.[2] Secondo la versione palestinese l'episodio iniziale fu la reazione a una visita, ritenuta dai palestinesi provocatoria, dell'allora capo delLikudAriel Sharon (accompagnato da una delegazione del suo partito e da centinaia di poliziotti israeliani in tenuta antisommossa) alMonte del Tempio, luogo sacro per imusulmani e gliebrei situato nella Città Vecchia.[3] Secondo la versione israeliana, invece, la visita di Sharon al Monte del Tempio del 28 settembre del 2000 sarebbe servita solo da pretesto per far scoppiare una rivolta già pianificata in precedenza, in quanto l’intifada sarebbe stata ideata da Arafat nell’estate dello stesso anno, in seguito al fallimento del vertice di Camp David (come testimoniato da Abdel-Elah Atira, membro del Consiglio Rivoluzionario di Fatah, e da Suha Arafat, vedova del leader palestinese).[4][5] L'Intifada fu una successione di fatti violenti che aumentarono rapidamente di intensità e proseguirono per anni, assumendo i caratteri di una guerra d'attrito, una vera e propria guerra terroristica di logoramento, una campagna di attentati suicidi e agguati armati contro civili israeliani che sconvolse nel profondo la società israeliana, causando la morte di oltre 700 civili.[6]

L’ondata di attentati e violenze, perpetrate da gruppi guidati da Fatah, la fazione di Arafat al governo, e dal gruppo islamista Hamas, minò definitivamente la credibilità politica del leader palestinese agli occhi dell’opinione pubblica israeliana, e interruppe drammaticamente il cammino verso la pace intrapreso con gli accordi di Oslo e proseguito con il vertice di Camp David.[7]

LaSpianata delle Moschee (il luogo della Moschea della Roccia, ed anche il Monte del Tempio per gli ebrei) è un luogo da sempre reclamato sia dagliebrei, perché insistente sul luogo ove sorgeva ilTempio di Salomone, sia dai musulmani, essendo il punto da cuiMaometto sarebbe asceso al Paradiso su di un cavallo alato nel suomiʿrāj. Il gesto di Ariel Sharon intendeva rivendicare la sovranità israeliana o ebraica sul luogo; ciò avveniva in un momento di altissima tensione tra le popolazioni dovuto al recente fallimento dei negoziati di Camp David. L'episodio fu elemento scatenante di una guerra "calda" che è passata alla storia come "Seconda Intifada".

Cause e svolgimento

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Una bambina palestinese e la sua casa distrutta, campo profughi di Balatah
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La provocazione di Ariel Sharon fu ilcasus belli. Le ragioni storiche erano piuttosto il lento accumulo di tensioni tra il 1993 e il 2000, dovuto allo stallo del processo di pace, che faceva intravedere un fallimento degliaccordi di Oslo. La tensione avrebbe raggiunto il culmine nel luglio del 2000 con il fallimento delvertice di Camp David.

I primi problemi erano sorti poco dopo gli accordi di Oslo quando, oltre ad un clima di forte opposizione politica al processo di pace fomentato da gruppi della destra israeliana, avvennero alcuni gravissimi fatti di violenza. Il più grave fu l'uccisione delprimo ministro israelianoYitzhak Rabin da parte di un estremista religioso ebreo. L'anno prima un colono ebreo,Baruch Goldstein, aprì il fuoco sulla folla nellaTomba dei Patriarchi diHebron, con intento suicida, compiendo unastrage. Questo fatto fu il primo di una lunga successione di attentati. Alla morte del primo ministro Rabin la guida del governo passò nelle mani diShimon Peres. Colui che era stato il principale architetto degli accordi di Oslo, però, nella gestione della crisi commise alcuni gravi errori: nel 1996 ordinò un bombardamento di rappresaglia in Libano contro le milizieHezbollah (operazione Grappoli d'ira) che si risolse però in una strage di rifugiati palestinesi e ricevette una condanna dall'ONU. In un clima di scontento e perdita di fiducia dell'opinione pubblica israeliana, le elezioni furono vinte dalla destra e divenne primo ministroBenjamin Netanyahu, un irriducibile oppositore del processo di pace che era, soprattutto, considerato un interlocutore inaffidabile da parte dei leader arabi.

La costruzione di insediamenti inCisgiordania riprese in modo massiccio, così come la confisca di terreni e la demolizione di case palestinesi. In particolare intorno aGerusalemme un motivo di altissimo conflitto fu la volontà del governo di costruire il nuovo quartiere denominatoHar Homa, decisione condannata dalla comunità internazionale. Inoltre, ci fu un arenarsi dei colloqui fra le parti. L'ostacolo era rappresentato dal netto ed esplicito "no" di Netanyahu a tre fondamentali richieste palestinesi: uno Stato indipendente, il riconoscimento del diritto al ritorno dei profughi, lo smantellamento degli insediamenti costruiti e l'abbandono dei territori occupati, con un ritorno così ai confini del 1967. La politica di Netanyahu era invece orientata a prolungare i negoziati il più possibile approfittando della posizione di forza israeliana per portare avanti fatti compiuti. Parallelamente, in questa situazione estremamente penalizzante per l'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), vi fu tra i palestinesi una rapida crescita di consenso verso gruppi estremistici di impronta religiosa islamica (in particolareḤamās, ma anche ilMovimento per il Jihad Islamico in Palestina).

Il fallimento dei negoziati di Camp David e degli accordi diSharm el-Shaykh, nel1999, in questo quadro produsse un'ulteriore instabilità politica. La stessa Autorità Palestinese cominciò a temere il pericolo di una ripresa del conflitto armato, che si rifletteva nella decisione di Arafat di accumulare quantitativi di armi.

Allo scoppio della Seconda Intifada, un fatto caratterizzante fu la partecipazione iniziale alla sommossa della popolazione araba israeliana, fatto che non si era verificato durante laPrima Intifada (1987). L'uccisione di diciotto israeliani arabi, da parte della polizia di Israele, quando nei primi tre giorni gli scontri erano circoscritti prevalentemente a Gerusalemme, fu tra i fatti sanguinosi che precedettero la rivolta armata vera e propria neiTerritori.

Con la seconda intifada vi fu una forte ripresa del fenomeno degli attentati suicidi palestinesi nelle principali città israeliane, in particolare contro luoghi di aggregazione civili come autobus e locali notturni. Questi atti terroristici erano stati già presenti negli anni precedenti ma non avevano ottenuto un significativo consenso politico da parte dell'opinione pubblica palestinese. Gli Israeliani, da parte loro, procedettero a varie operazioni contro la popolazione civile come la demolizione di edifici e quartieri, sia nella striscia diGaza sia in Cisgiordania, una politica di "omicidi mirati" a sfondo politico e battaglie sanguinose come l'assedio di Jenin.

Esito

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Non c'è accordo su quando si possa considerare conclusa la seconda intifada: si può sottolineare una distensione nei rapporti fra Israele e ANP nel 2004, fino a quando la morte di Arafat e la caduta in coma di Sharon non hanno rivoluzionato lo scenario. La successiva vittoria elettorale degli estremisti palestinesi di Hamas ha poi aperto un conflitto interno irrisolto con i moderati di Fatah, mentre i rapporti fra il nuovo governo israeliano e l'ANP tornavano a farsi tesi.

In generale la fine dell'intifada è stimabile nel 2005.

Conseguenze politiche e sociali

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Yāser ʿArafāt dal dicembre del 2001 fu confinato di fatto dall'esercito israeliano nella sede dell'Autorità Nazionale Palestinese diRāmallāh, inCisgiordania. Uscirà di qui solo per andare a morire a Parigi, il 4 novembre 2004.

La provocazione sulla spianata fu per Sharon una mossa politica molto utile; infatti, di lì a pochi mesi ci furono le elezioni e il suo partito stravinse: secondo l'elettorato israeliano il Likud poteva dare risposte al bisogno di sicurezza della popolazione nato dall'inizio delle violenze della seconda intifada. Sharon diventò così capo del governo e restò in carica fino all'aprile del 2006, quando non fu più in grado di esercitare la sua funzione per i gravissimi motivi di salute.

Le cifre della seconda intifada, aggiornate al 15 febbraio 2006, parlano di un totale di4995 morti di cui3858 di parte palestinese e 1022 di parte israeliana. Al 28 settembre 2006, a sei anni esatti dall'inizio della Seconda Intifada, molti mezzi di comunicazione riportarono la cifra di 4312 morti palestinesi e di 1084 morti israeliani. A sette anni dall'inizio i morti palestinesi sono saliti, secondo il Centro Palestinese di Statistica, a 5000 unità.

Note

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  1. ^(TR)Saddam 'İsrail'e sınırımız olsa çoktan girmiştik'.
  2. ^The End of the Second Intifada?, sucanadafreepress.com.URL consultato il 20 dicembre 2024.
  3. ^ Michael Schulson,Why Jerusalem is so important to Muslims, Christians and Jews, inThe Washington Post, 14 maggio 2018.
  4. ^Fatah Revolutionary Council Member Abdel-Elah Atira: Arafat Hinted to Us to Start the Intifada, sumemri.org.URL consultato il 20 dicembre 2024.
  5. ^ JPOST.COM STAFF,Suha Arafat admits husband premeditated Intifada, inThe Jerusalem Post, 29 dicembre 2012.
  6. ^ Herb Keinon,The Second Intifada: A defining event that reshaped the nation, inThe Jerusalem Post, 17 settembre 2020.
  7. ^ Jonathan S. Tobin,Vent’anni fa l’intifada cambiò tutto, ma per tanti osservatori stranieri è storia antica e da dimenticare, inIsraele.net, 16 ottobre 2020.

Bibliografia

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  • Akram Musallam,Sîrat al-'aqrab alladhî yatasabbabu 'araqan, Dar al-Adab, Beirut, 2008.

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Anni 1990Attentato del bus del Cairo del 1990 ·Assassinio di Meir Kehane ·Imboscata di Ein Netafim ·Notte dei forconi ·Attentato di Buenos Aires del 1992 ·Omicidio di Helena Rapp ·Sequestro e omicidio di Nissim Toledano ·Attentato del raccordo di Mehola ·Attentato al bus di Afula ·Attentato alla stazione di Hadera ·Attentato all'ambasciata israeliana a Londra (1994) ·Attentato sull'autobus in via Dizengoff ·Attentato di Netzarim ·Massacro di Beit Lid ·Attentato al bus di Kfar Darom ·Attentato al bus di Ramat Gan ·Attentato al bus di Ramat Eshkol ·Attentati sugli autobus in via Giaffa ·Massacro di Purim ·Massacro dell'isola della Pace ·Attentato del caffè Apropo ·Attentato di Gerusalemme del 1997 ·Attentato di via Ben Yehuda del 1997
Anni 2000(vedi ancheSeconda intifada) ·Omicidio di Ofir Rahum ·Attentato di Azor ·Attentato di Netanya ·Omicidio di Shalhevet Pass ·Omicidi di Koby Mandell e Yosef Ishran ·Attentato dell'HaSharon del 2001 ·Strage della discoteca Dolphinarium ·Morte di Yehuda Shoham ·Attentato della stazione di Binyamina ·Massacro del ristorante Sbarro ·Attentato alla stazione di Nahariya ·Assassinio di Rehavam Ze'evi ·Attentato al bus 823 ·Attentato di via Ben Yehuda del 2001 ·Attentato sull'autobus n. 16 di Haifa ·Attentati ai bus di Immanuel ·Massacro del Bat Mitzvah ·Attentato del supermercato di Tel Aviv del 2002 ·Attentati sugli autobus in via Giaffa ·Attentato di Karnei Shomron ·Massacro di Beit Yisrael ·Attentato del mercato del pesce ·Attentato del caffè Moment ·Attentato di Matzuva ·Attentato al bus di Umm al-Fahm ·Attentato di strada re Giorgio ·Massacro di Pesach ·Attentato di Kiryat HaYovel ·Attentato del ristorante Matza ·Attentato di Yagur ·Attentato di Gerusalemme del 2002 ·Attentato di Adora ·Attentato di Rishon LeZion ·Attentato del mercato di Netanya ·Attentato al bus di Megiddo ·Attentato al ristorante di Herzliya (2002) ·Attentato al bus all'incrocio di Patt ·Attentato alla Collina Francese (2002) ·Attentato di Itamar del 2002 ·Attentato dell'aeroporto di Los Angeles del 2002 ·Attentato di strada Neve Shaanan ·Attentato all'Università Ebraica di Gerusalemme ·Attentato al bus 361 ·Attentato al bus di via Allenby ·Attentato all'incrocio di Karkur ·Strage del kibbutz Metzer ·Attentato al bus di Kiryat Menachem ·Attacchi di Mombasa del 2002 ·Attentato di Beit She'an del 2002 ·Attentato di Otniel del 2002 ·Massacro della stazione centrale di Tel Aviv ·Massacro dell'autobus 37 ad Haifa ·Attentato al Mike's Place di Tel Aviv ·Attentato alla Collina Francese (2003) ·Attentato di Afula del 2003 ·Attentato al bus di piazza Davidka ·Attentato al bus di Shmuel HaNavi ·Attentato del caffè Hillel ·Attentato del ristorante Maxim ·Attentato al bus dell'interscambio di Geha ·Attentato al valico di Erez ·Attentato al bus di strada Gaza ·Attentato all'autobus di parco Liberty Bell ·Attacchi suicidi del 2004 al porto di Ashdod ·Strage della famiglia Hatuel ·Attentati alle ambasciate di Tashkent ·Attentati ai bus di Be'er Sheva ·Attentati del Sinai del 2004 ·Attentato del mercato del Carmelo ·Attentato al valico di Karni ·Attentato dello Stage Club ·Attentati dell'HaSharon del 2005 ·Attentato di Shefa-Amr ·Attentato del mercato di Hadera ·Attentato di Kedumim ·Attentato del ristorante di Tel Aviv del 2006 ·Eliahu Asheri ·Gilad Shalit ·Attentato di Eilat ·Sparatoria di Nahal Telem del 2007 ·Attentato di Dimona ·Massacro di Mercaz HaRav ·Attentato del bulldozer di Gerusalemme ·Attentato della BMW di Gerusalemme ·Massacro di Bat Ayin
Anni 2010Omicidi di Neta Sorek e Kristine Luken ·Attentato di Kiryat Arba del 2010 ·Attacco di Itamar ·Attentato dello scuolabus di Shaar HaNegev ·Attacchi al confine meridionale di Israele del 2011-12 ·Attentato del night club di Tel Aviv del 2011 ·Morte di Asher e Yonatan Palmer ·Attentato di Burgas del 2012 ·Attentato del bus di Tel Aviv del 2012 ·Attentato dell'incrocio di Tapuah del 2013 ·Omicidio di adolescenti israeliani del 2014 ·Attentati con speronamenti di Gerusalemme del 2014 ·Attentato della sinagoga di Gerusalemme del 2014 ·Sparatoria di Shvut Rahel del 2015 ·Omicidio di Eitam e Na'ama Henkin ·Accoltellamenti della Porta dei Leoni ·Accoltellamento della sinagoga di Tel Aviv del 2015 ·Sparatoria dell'incrocio di Gush Etzion ·Sparatoria del bus di Be'er Sheva ·Attentati di Tel Aviv del 2016 ·Omicidio di Hallel Yaffa Ariel ·Attentato di Gerusalemme del 2016 ·Attentati di Gerusalemme del 2017 ·Massacro di Halamish ·Crisi di Monte del Tempio del 2017 ·Attentato di Har Adar del 2017 ·Attentato del parco industriale di Barkan ·Attentati in Samaria del 2019 ·Omicidio di Rina Shnerb
Controllo di autoritàLCCN(ENsh00001754 ·GND(DE4665525-6 ·BNF(FRcb13773231s(data) ·J9U(EN, HE987007285395505171
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