Nel 2008 la franchigia è stata spostata adOklahoma City (Oklahoma), dando vita agliOklahoma City Thunder; la vecchia denominazione, il vecchio logo e i vecchi colori sono rimasti liberi e disponibili per future squadre che avranno sede a Seattle.[1]
Il 20 dicembre del 1966, aLos Angeles, all'imprenditoreSam Schulman, aEugene V. Klein e ad un gruppo di soci di minoranza fu assegnato il franchise NBA per la città di Seattle. Schulman avrebbe operato come partner attivo e messo a capo della squadra operativa. Il nome SuperSonics venne scelto a seguito del progetto dellaBoeing chiamatoBoeing 2707 o SST, progetto successivamente cancellato e la squadra fu la prima professionistica della città di Seattle. La franchigia iniziò a giocare nell'ottobre del1967, l'allenatore scelto fuAl Bianchi e contava tra le file alcuni campioni comeWalt Hazzard,Bob Rule eAl Tucker. La prima partita segnò una sconfitta per 144 a 116, e la stagione finì con 23 vittorie e 59 sconfitte.[2] Hazzard venne scambiato conLenny Wilkens degliAtlanta Hawks prima dell'inizio della stagione successiva. Wilkens raggiunse una media di 22,4 punti, 8,2 assist e 6,2 rimbalzi a partita nellastagione 1968–69. Rule, nel frattempo, migliorò la propria media portandola a 24,0 punti e 11,5 rimbalzi a partita. I SuperSonics vinsero però soltanto 30 partite e Bianchi venne rimpiazzato da Lenny Wilkens come giocatore allenatore per la stagione successiva.
Wilkens e Rule rappresentarono entrambi Seattle negliNBA All-Star Game 1970, e Wilkens vinse la classifica degli assist dell'NBAnella stagione 1969-70. Nel giugno del 1970 i proprietari delle squadre dell'NBA votarono a favore (13 voti contro 4) per unificarsi con l'ABA[3][4]; il proprietario dei SuperSonics, Sam Schulman, un membro del comitato per l'integrazione dei due campionati, era un tale sostenitore dell'unione delle due leghe da annunciare pubblicamente che, nel caso in cui la NBA non avesse accettato l'accordo di fusione con la ABA, avrebbe trasferito i SuperSonics dalla NBA all'ABA. Schulman minacciò inoltre di spostare la sua squadra, appena fosse entrata a far parte dell'ABA, a Los Angeles per rivaleggiare direttamente con i Lakers.[5] Ilprocesso di Oscar Roberston tuttavia ritardò la fusione, e i SuperSonics restarono a Seattle.
All'inizio dellastagione 1970-71, comunque, Rule si ruppe iltendine d'Achille e non poté giocare per il resto della stagione. Wilkens fu nominatoAll-Star Game MVP nel 1971, ma la grande novità della stagione arrivò quando Schulman riuscì a mettere sotto contrattoSpencer Haywood, matricola dell'anno ed MVP dell'ABA, dopo una lunga battaglia legale. Nella seguente stagione, i SuperSonics continuarono ad ottenere vittorie dopo la loro prima stagione vincente (47-35). La squadra, capitanata dall'allenatore/giocatore Wilkens e dall'All Star Haywood, raggiunse una marcatura di 46-27 il 3 marzo, ma, più avanti nella stagione, una serie di infortuni subiti da Haywood,Dick Snyder eDon Smith contribuirono alla perdita di otto delle loro nove partite finali — diversamente, la formazione del 1971-72 avrebbe potuto diventare la prima squadra della franchigia a raggiungere i play-off. La stagione seguente, Wilkens venne ceduto aCleveland con un accordo molto impopolare, e senza la sua guida i SuperSonics precipitarono ad un record negativo di 26-56. Uno dei pochi punti di luce della stagione fu la seconda convocazione consecutiva di Haywood per l'All-NBA First Team, per la sua media di 29,2 punti/partita e 12,9 rimbalzi/partita, un record per i SuperSonics.Il leggendarioBill Russell venne assunto come capo allenatore l'anno seguente, e nel 1975 condusse i SuperSonics ai playoff per la prima volta. La squadra, che contava tra le sue file Haywood, la guardiaFred Brown,Slick Watts ed il roccioso centroTommy Burleson, sconfisse iDetroit Pistons in sole tre partite per poi capitolare con quelli che sarebbero diventati i campioni della stagione, iGolden State Warriors, in sei partite. La stagione seguente, i SuperSonics cedettero Haywood aNew York, costringendo gli altri giocatori a rimediare all'attacco rimasto debole. La guardiaFred Brown, ormai alla sua quinta stagione, fu scelto per l'All-Star Game del1976, e fu quinto nella lega per punteggio medio e percentuale al tiro libero.
Il gioco di Burleson continuò a migliorare, mentre Watts fu il leader NBA sia per assist che palle rubate, e fu convocato nell'All-NBA Defensive First Team. Ancora una volta i SuperSonicsconquistarono i play-off, ma persero contro iPhoenix Suns in sei partite, nonostante grandi performance di Brown (28.5 ppg) e di Burleson (20,8 ppg) durante tutti i playoff.Russell lasciò i SuperSonics dopo lastagione 1976-77, e con la guida del nuovocoachBob Hopkins la squadra cominciò negativamente la stagione (5-17).Lenny Wilkens fu richiamato a sostituire Hopkins, e le sorti della squadra si risollevarono immediatamente.I SuperSonics vinsero undici delle loro prime dodici partite con Wilkens, e conclusero la stagione con un 47-35, vinsero il titolo della Western Conference e rimasero in vantaggio sugliWashington Bullets di tre incontri a due, prima di perdere alla settima e decisiva partita nellefinali di NBA del 1978.
Ad eccezione della partenza per New York del pivotMarvin Webster, la rosa dei SuperSonics rimase praticamente intatta, e nellastagione successiva vinsero il primo titolo della divisione.Nei playoff, i SuperSonics sconfissero i Phoenix Suns in una serie da sette partite, scontrandosi poi per la seconda volta con i Washington Bullets in finale. Questa volta furono i Bullets a perdere in cinque partite, e i SuperSonics vinsero così il loro primo titolo NBA. Il roster campione della lega includeva il potente duo formato daGus Williams eDennis Johnson, MVP della finale; il centroJack Sikma, le aliJohn Johnson eLonnie Shelton, nonché le fondamentali riserveFred Brown ePaul Silas.
Lastagione 1979-80 vide i SuperSonics finire secondi nellaPacific Division alle spalle deiLos Angeles Lakers con un solido record 56-26.Fred Brown vinse il primo titolo di miglior tiratore da tre punti dell'NBA, Jack Sikma giocò nel secondo dei suoi sette All-Star Game, Gus Williams e Dennis Johnson furono inseriti nell'All-NBA Second Team e Johnson fu inserito nell'All-NBA First Defensive Team per il secondo anno consecutivo.I SuperSonics disputarono le Western Conference Finals per la terza stagione consecutiva ma persero in cinque partite contro i Lakers. Fu l'ultima apparizione della coppia Williams-Johnson in maglia SuperSonics, dato che Johnson fu ceduto ai Phoenix Suns prima dell'inizio dellastagione 1980-1981 e Williams restò fermo tutto l'anno a causa di una disputa contrattuale.Come risultato, i SuperSonics conclusero all'ultimo posto nella Pacific Division con un pessimo record di 34-48.Williams fu reintegrato in squadra nellastagione 1981-82 e Seattle concluse rispettivamente con un 52-30 ed un 48-34 i due anni successivi.Durante il mese di ottobre del 1983, il primo proprietario Sam Schulman cedette i SuperSonics a Barry Ackerley, facendo iniziare un periodo di declino e mediocrità per la franchigia. Il 1984 vide il ritiro di Fred Brown dopo aver giocato 13 produttive stagioni, tutte con Seattle.La sua carriera rappresentava molto della storia dei SuperSonics a quel tempo, essendo stato nella stessa squadra di Rule e Wilkens durante la sua stagione da rookie, giocando un ruolo chiave nella prima qualificazione di Seattle ai play-off e diventando un fondamentale sesto uomo durante l'anno del titolo.In riconoscimento del suo grande contributo alla squadra, il numero di Brown fu ritirato nel 1986. Lenny Wilkens lasciò l'organizzazione dopo lastagione 1984-85, e quando Jack Sikma fu ceduto al termine dellastagione 1985-86, l'ultimo giocatore presente nei SuperSonics che vinsero il campionato del 1979 (a parte il preparatoreFrank Furtado) se ne andò.
Tra i pochihighlights dei SuperSonics nella seconda metà degli anni'80 ci furono il premio diMVP dell'All-Star Game aTom Chambers nel 1987, l'inattesa marcia nei playoff dello stesso anno fino alle finali di Western Conference partendo dalla testa di serie numero 7 (i primi a riuscire nell'impresa), e le prestazioni del trioChambers-McDaniel-Ellis. I tre viaggiarono tutti sopra i 20 punti di media, con Ellis a quota 25,8, McDaniel a 21,4 e Chambers a 20,4. Nellastagione 1988-89, dopo la cessione di Chambers aiPhoenix Suns, Ellis aumentò la sua media punti fino a 27,5 a partita e arrivò secondo nella classifica dei migliori tiratori da 3 punti della lega. I SuperSonics chiusero con un record vinte/perse di 47-35 e raggiunsero il secondo turno deiPlayoffs NBA del 1989.
Gary Payton, il giocatore che detiene il record assoluto di presenze con i SuperSonics (999)
I SuperSonics iniziarono la rifondazione con la scelta al draft diShawn Kemp nel1989 e della guardiaGary Payton nel 1990 e la cessione diDale Ellis eXavier McDaniel ad altre squadre. Fu l'arrivo diGeorge Karl come capo allenatore nel 1992, tuttavia, che segnò un ritorno di competitività nella stagione regolare e nei play-off per i SuperSonics.Con il continuo miglioramento di Gary Payton e Shawn Kemp, i SuperSonics registrato un record di 55-27 nellastagione 1992-93 e persero dopo sette partite contro iPhoenix Suns nelle finali della Western Conference.
L'anno successivo, 1993-94, i SuperSonics ebbero il miglior record della NBA con un formidabile 63-19, ma furono incredibilmente eliminati al primo turno per mano dei Denver Nuggets, diventando la prima squadra qualificata come prima assoluta a perdere una serie di playoff contro un'ottava classificata. I Sonics si trasferirono al Tacoma Dome per lastagione 1994-95, dato che il Colosseo subì dei lavori di ristrutturazione concludendo la stagione al secondo posto con un 57-25 di record. Ancora una volta, i Sonics furono eliminati al primo turno, questa volta per mano deiLos Angeles Lakers in quattro partite.
Il team fece ritorno al Colosseo, ribattezzato KeyArena, per la stagione 1995-96. Probabilmente proprio in quell'anno si è visto il più forte roster Supersonics di sempre (che infatti registrò un record di 64-18) formato dagli All-NBA Second Team Kemp e Payton, piùDetlef Schrempf, il centroSam Perkins e le guardieHersey Hawkins eNate McMillan. Il team raggiunse le finali NBA ma perse contro iBulls diMichael Jordan, in sei partite.Seattle ha continuato ad essere una big della Western Conference durante le seguenti due stagioni, vincendo 57 partite nel 1996-97 e 61 partite nel 1997-98, conquistando così il secondo e terzo titolo di Pacific Division. Alla fine della stagione 1997-1998 lo storico specialista difensivo Nate McMillan si ritirò, e disaccordi con il management portarono Karl alla fine del suo mandato come capo allenatore. Egli fu sostituito dall'ex SonicPaul Westphal per lastagione 1998-1999, che però vide i SuperSonics cadere nuovamente in un lungo periodo di mediocrità.
Westphal venne licenziato durante lastagione 2000-01 e venne sostituito dal vice allenatoreNate McMillanad interim, diventando effettivo l'anno successivo. Lastagione 2002-03 vide il passaggio dell'All-Star Gary Payton aiMilwaukee Bucks, segnando la fine della striscia di 11 stagioni consecutive terminate dai Sonics con una percentuale di vittorie sopra il 50%, striscia che a quel tempo era la seconda più lunga di sempre. Nel2004–05 la squadrà destò stupore ottenendo il sesto titolo diDivision sotto la leadership diRay Allen eRashard Lewis, con 52 partite vinte. Sarebbe stata l'ultima apparizione ai playoff dei SuperSonics. Nel corso del 2005, l'allenatoreNate McMillan abbandonò la panchina di Seattle per sedersi su quella deiPortland Trail Blazers. Dopo il suo addio, la squadra fece un brusco passo indietro attestandosi su unrecord di 35–47.
Ray Allen, mentre tira i due tiri liberi in una delle ultime partite dei Sonics.
Il 22 maggio 2007, i SuperSonics videro assegnarsi la seconda scelta assoluta nelDraft NBA 2007, eguagliando la più alta scelta che la squadra abbia mai ricevuto.SelezionaronoKevin Durant proveniente dall'università del Texas. Il 28 giugno, i SuperSonics scambiaronoRay Allen e la 35ª scelta del 2º round (Glen Davis) durante ilDraft NBA 2007 aiBoston Celtics in cambio dei diritti sulla 5ª scelta del draftJeff Green,Wally Szczerbiak, eDelonte West. Il 17 luglio 2007, i SuperSonics e gliOrlando Magic si accordarono per una sign and trade perRashard Lewis. I SuperSonics ricevettero una futura seconda scelta al draft pick e $9,5 milioni di trade exception dai Magic. Il 20 luglio i SuperSonics usarono la trade exception e la seconda scelta dei Magic per acquisireKurt Thomas e due prime scelte al draft daiPhoenix Suns.[6]
La stagione iniziò molto male per i SuperSonics, a causa degli incontri falliti con la città per la nuova arena e la minaccia di uno spostamento della squadra adOklahoma City. Con lo scambio diRay Allen, persero le prime 8 partite con ilcoachP.J. Carlesimo e chiusero il primo mese con sole 3 vittorie e 14 sconfitte.Kevin Durant non disattese comunque le aspettative, guidando irookies con 20,3 punti, 4,4 rimbalzi e 2,4 assist a partita e vinse il premioRookie of the Year, premio che ogni anno viene assegnato al miglior giocatore alla prima stagione. In ogni caso, nonostante l'innesto del giovanissimo Durant, i Sonics conclusero quella che successivamente si rivelerà come la loro ultima stagione aSeattle con il peggior record nella storia della franchigia (20 vittorie e 62 sconfitte).[7]
Nel2006, dopo molti sforzi infruttuosi per persuadere loStato di Washington a elargire fondi per migliorare laKeyArena, la proprietà del gruppo SuperSonics, guidata daHoward Schultz, cedette la squadra al gruppo Professional Basketball LLC (PBC), un gruppo di investimenti guidato dall'imprenditore diOklahoma City Clayton Bennett. L'acquisto per 350 milioni di dollari includeva anche la squadra dei Seattle StormWNBA. La precedente proprietà, la Basketball Club of Seattle guidata dal proprietario dellaStarbucks, Howard Schultz, cedette il club al gruppo di Bennett poiché pensava che questi non volesse spostare immediatamente la squadra ad Oklahoma City, ma che invece, provasse a tenerla aSeattle; i politici di entrambe le città sembravano propendere per mantenere la franchigia nella "Rain City".
In particolare, il sindaco diOklahoma City Mick Cornett dichiarò: «Credo sia presuntuoso pensare che Clay Bennett e il suo gruppo non saranno proprietari della squadra di Seattle per molto, molto tempo a Seattle o da qualche altra parte, e che sposteranno la franchigia a Oklahoma City». E continuò dicendo:«Capisco che la gente possa pensare che questo sembri essere uno scenario probabile, ma è solo una speculazione».[8]
Nel2007, non riuscendo a persuadere il governo locale a finanziare un complesso sportivo da 500 milioni di dollari, il gruppo di Bennett notificò all'NBA che aveva intenzione di spostare la squadra ad Oklahoma City[9] e richiese un arbitrato con la città di Seattle per interrompere l'affitto della KeyArena.[10] Quando un giudice respinse la richiesta, Seattle fece causa al gruppo di Bennett chiedendo il rispetto del contratto che prevedeva che la squadra giocasse alla KeyArena fino al2010.[11]
Il 2 luglio del 2008 venne trovato un accordo che permetteva alla squadra di spostarsi a determinate condizioni, che includevano il pagamento di 45 milioni di dollari alla città di Seattle e la possibilità di pagare ulteriori 30 milioni nel 2013, qualora non dovesse arrivare in sostituzione una nuova squadra professionistica in città. L'accordo prevedeva anche che il nomeSuperSonics non sarebbe stato usato da Oklahoma City e che la storia della squadra verrà divisa tra Oklahoma City e la futura squadra di Seattle.[12] La nuova squadra assunse il nome diOklahoma City Thunder nella stagione2008-09 diventando la terza squadra professionistica dell'NBA ad essere rilocata nel decennio.
Nei mesi precedenti alla sentenza, Seattle rese note delle conversazioni occorse viaemail nel gruppo di Bennett, ipotizzando che alcuni membri volessero spostare la squadra anche prima dell'acquisto nel 2006. Prima di allora, il co-proprietario dei Sonics, Aubrey Mclendon, dichiarò a un giornale di Oklahoma City di «non aver comprato la squadra per tenerla a Seattle. Speravamo di venire qui», anche se Bennett ha negato di essere a conoscenza delle dichiarazioni.[13] Seattle ha utilizzato queste dichiarazioni per cercare di dimostrare che la negoziazione non si fosse tenuta in buona fede, spingendo Schultz a avviare una causa per annullare la vendita e fare decidere un tribunale sulla proprietà.[14] La NBA sostenne la nullità della causa, dovuta al fatto che Schultz aveva firmato un patto secondo il quale non avrebbe fatto causa a Bennett, e che, in ogni caso, la proposta avrebbe violato le regole della lega. Schultz abbandonò la causa prima dell'inizio della stagione2008-2009.[15]
Nel2009, dei registi dell'area di Seattle che si facevano chiamare "Seattle SuperSonics Historical Preservation Society" produssero un documentario critico dal titolo "Sonicsgate - Requiem For A Team" ("Sonicsgate -Requiem di una squadra"), che affronta in dettaglio la nascita e la morte dei Seattle SuperSonics. Il lungometraggio focalizza l'attenzione in particolare sugli aspetti scandalosi dello spostamento della squadra da Seattle, e vinse ilWebby Award del2010 come 'Miglior lungometraggio sullo sport'.[16]
Nel mese di settembre del2012 si diffonde la notizia di un progetto portato avanti dal comune diSeattle in collaborazione con un gruppo d'investitori con a capo il manager Chris Hansen, già proprietario delle arene diSeattle Seahawks eSeattle Mariners, eSteve Ballmer, amministratore delegato diMicrosoft, per la costruzione di una nuova arena da destinare a una squadraNBA oNHL. Il valore complessivo del progetto ammonterebbe a circa 490 milioni di dollari, 200 dei quali stanziati dal comune diSeattle ed i restanti dagli imprenditori, ai quali vanno aggiunti ulteriori capitali da essere investiti per creare vie alternative per decongestionare il traffico (già abbastanza massiccio nel centro diSeattle).[17]
Il 17 settembre 2012 il consiglio comunale diSeattle si raduna e dà un responso positivo riguardo al progetto[18]; ma è il successivo 24 settembre che si tiene la seconda e decisiva votazione: grazie all'esito positivo, viene autorizzata la costruzione della nuova arena, a patto che venga prima rilevata una franchigiaNBA da trasferire aSeattle.
Il 9 gennaio 2013 i media statunitensi riportarono delle indiscrezioni piuttosto insistenti riguardo ad una trattativa in stato avanzato tra la cordata Hansen-Ballmer ed i fratelli Maloof, proprietari deiSacramento Kings, per l'acquisto della franchigia californiana: l'affare, secondo alcune fonti, si sarebbe aggirato intorno ai 500 milioni di dollari per rilevare il 65% della proprietà, ed inoltre avrebbe dovuto prevedere lo spostamento dei Kings a Seattle già dalla stagione 2013-2014, giocando per due o tre anni nella KeyArena, in attesa che i lavori per la costruzione della nuova arena fossero terminati.[19][20][21]
Tuttavia, il 29 aprile 2013 un comitato formato da 12 dei 30 proprietari delle squadre NBA ha votato all'unanimità per non trasferire i Kings a Seattle[22][23][24][25]. I fratelli Maloof, proprietari dei Kings, in seguito alla decisione hanno iniziato a trattare la cessione della squadra ad un gruppo di proprietari disposto a tenerla nella capitale della California[26]. Il 15 maggio2013 il comitato di proprietari della NBA ha ufficialmente rifiutato, con 22 voti contro ed 8 a favore, il trasferimento dei Kings a Seattle; il successivo 17 maggio i fratelli Maloof hanno ceduto la squadra ad un gruppo di proprietari disposto a mantenerla nella capitale della California e a finanziare la costruzione di una nuova arena.[27][27][28]