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Scuola di Baden

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Nella seconda metà dell'Ottocento il filosofo Otto Liebmann propose una riproposizione in chiave nuova delcriticismokantiano all'insegna del manifesto programmatico «Bisogna tornare a Kant»[1]

Negli ambienti culturali tedeschi si ebbe allora, in opposizione alpositivismo, un ritorno al pensiero di Kant che, fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo, si strutturò in un movimento filosofico che prese il nome di "neocriticismo" o "neokantismo".

I centri di sviluppo di questa filosofia, che si diffuse anche in Francia, Gran Bretagna e Italia, furono l'Università di Heidelberg, nella regione del Baden (da cui il nome discuola di Baden, chiamata anchedel Sud-ovest), e lascuola di Marburgo.

I maggiori rappresentanti della prima furonoWilhelm Windelband eHeinrich Rickert e della secondaHermann Cohen,Paul Natorp, eErnst Cassirer[2].

Lo stesso argomento in dettaglio:Filosofia dei valori.

Nella scuola di Baden si affrontò principalmente, partendo dalla opposizione kantiana tra "fatto" e "valore", il problema deivalori per quanto riguarda la loro validità e funzione normativa. Vennero così elaborate quelle "filosofie dei valori" arrivando a teorizzare una "filosofia della cultura su basi trascendentali" per cui l'oggetto della filosofia non è l'essere, ma il dover-essere, nel cui ambito vanno compresi anche i "valori eterni" del Vero, del Bello, del Buono e del Sacro.[3]

Cohen e Natorp si interessarono dell'estensione della logica pura alle scienze matematiche e fisiche mentre Cassirer evidenziò l'importanza dell'attività simbolica riguardo a ogni tipo di fenomeno culturale[4]

Cassirer, in particolare, presentò una rilettura del pensiero kantiano alla luce diLeibniz, attenuando la contrapposizione trasensi eintelletto e rivalutando il ruolo di quest'ultimo rispetto ai primi.[5]

Note

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  1. ^O.Liebmann,Kant e gli epigoni, 1865 (in quest'opera ogni capitolo si concludeva con la formula «Dunque bisogna tornare a Kant»)
  2. ^Enciclopedia Italiana Treccani alla voce "Neokantismo"
  3. ^Rivista critica di storia della filosofia, Voll. 21-22, La Nuova Italia, 1966 p. 182
  4. ^Michael Friedman,La filosofia al bivio Carnap, Cassirer, Heidegger, Raffaello Cortina editore 2004
  5. ^Dizionario di filosofia Treccani alla voce "Criticismo".

Bibliografia

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  • Heinrich Rickert - "Zwei Wege der Erkenntnistheorie" - 1909 - inKant-Studien, 14 pp. 169-228 (ristampa Würzburg, Königshausen & Neumann, 2002).
  • Ernst Cassirer - "Erkenntnistheorie nebst den Grenzfragen der Logik" - 1913 - inJahrbucher der Philosophie, 1, pp. 1-59 (ristampato in E. Cassirer,Erkenntnis, Begriff, Kultur, Amburgo, Felix Meiner 1993, pp. 1-76).
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