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Scontrone

Coordinate:41°44′54″N 14°02′25″E41°44′54″N,14°02′25″E (Scontrone)
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Scontrone
comune
Scontrone – Stemma
Scontrone – Bandiera
Scontrone – Veduta
Scontrone – Veduta
Scorcio del centro storico
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoFrancesco Melone (Lista CivicaIdentità e progresso) dal 04-10-2021
Territorio
Coordinate41°44′54″N 14°02′25″E41°44′54″N,14°02′25″E (Scontrone)
Altitudine1 038 m s.l.m.
Superficie21,36km²
Abitanti543[1] (30-11-2024)
Densità25,42 ab./km²
FrazioniVilla Scontrone
Comuni confinantiAlfedena,Barrea,Castel di Sangro,Montenero Val Cocchiara (IS),Roccaraso
Altre informazioni
Cod. postale67030
Prefisso0864
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT066094
Cod. catastaleI543
TargaAQ
Cl. sismicazona 1(sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona F, 3 146GG[3]
Nome abitantiscontronesi
PatronoSanti Giovanni e Paolo
Giorno festivo26 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Scontrone
Scontrone
Scontrone – Mappa
Scontrone – Mappa
Posizione del comune di Scontrone all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Scontrone è uncomune italiano di 543 abitanti[1] dellaprovincia dell'Aquila inAbruzzo.

Geografia

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Il territorio fa parte del bacino dell'Alto Sangro.

Storia

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Fontana medievale
Uno dei "murales" di Scontrone

Il sito geografico su cui è posto Scontrone risulta geologicamente interessante per le notizie che offre a partire dal periodomiocenico. Indagini condotte dall'Università di Firenze e dallaSoprintendenza Archeologica diChieti, hanno portato alla scoperta di resti di fauna diversa da quella finora conosciuta per il Miocene italiano, ma che rivela tuttavia affinità con la fauna miocenica delGargano. Nel periodosannita e poi romano le vicende del territorio di Scontrone sono strettamente legate a quelle diAufidena. Durante i lavori di costruzione della strada che collegaAlfedena a Scontrone, nel maggio del 1877, vennero alla luce alla periferia di Alfedena, in contrada Consolino, alcune tombe italiche dotate di ricchi corredi funebri che portarono alla scoperta di una vastanecropoli.

Dopo leguerre sannitiche si registra una progressiva espansione delle popolazioni peligne, alleate dei romani, verso sud e quindi in direzione del corso delSangro, il quale costituirà in seguito un costante punto di riferimento per le divisioni territoriali che si formeranno a seguito delleinvasioni barbariche. In particolare il corso del fiume diventa la linea di confine fra i ducati longobardi diBenevento, cui è ascritta Scontrone, e diSpoleto. Le incursioni deiSaraceni, particolarmente audaci e cruente durante ilX secolo, provocano la fuga delle popolazioni, organizzate in insediamenti sparsi denominate ville, verso le alture. Sorgono così castelli e centri fortificati, fenomeno sociale ben messo in evidenza nelChronichon Vulturnensis.

Le elevate montagne che proteggono il territorio di Scontrone hanno da sempre influito sullo sviluppo dell'economia e della cultura del popolo che lo abitano. Nel tardomedioevo, nelle immediate vicinanze soggiornò quel frà Pietro Angelerio che tornò diversi anni dopo, col nome dipapa Celestino V. A Scontrone è praticato il culto aSan Michele Arcangelo che sostituisce quello pagano di Ercole. Con la diffusione del cristianesimo ad Ercole, nel ruolo di divinità prediletta dal mondo pastorale centro-meridionale, subentrò l'Arcangelo Michele. Nella devozione popolare, egli fu rappresentato come un giovane santo-guerriero, uccisore del dragone, cioè debellatore delle forze maligne. In sostanza, dunque, anch'egli un eroe cultuale come l'Ercole precristiano.

La strettissima analogia iconografica che collega le due divinità dimostra come nella religiosità popolare abruzzese il culto di Ercole si sia conservato pressoché intatto, semplicemente subentrando nella nuova cornice rituale cristiana e trasferendo sull'Arcangelo Michele gli attributi propri della divinità precedente, infatti, l'iconografia rimarrà simile. L'origine del toponimo, alquanto incerta fino a pochi anni fa, è stata di recente ben messa in luce dall'Istituto di Glottologia dell'Università di Chieti. Si tratta probabilmente di un antroponimo di origine germanica, probabilmentelongobarda, dato il culto locale per Sant'Angelo, indicante possessore del territorio e cioè ex Guinterio, Squinterio con formazione dell'aggettivo prediale Squinteriano e infine Squintrione.

Durante i terribili anni dellaseconda guerra mondiale Scontrone e i suoi abitanti si trovano proprio sullaLinea Gustav, la linea del fronte che separava l'esercito tedesco da quello anglo-americano. Nel 1968, il paese ha fatto da set televisivo allo sceneggiato della RaiIl segreto di Luca diOttavio Spadaro, basato sull'omonimo romanzo diIgnazio Silone.

Scontrone è stato duramente colpito daiterremoti, a partire da quello del 3 novembre 1706 fino al più recente dell'11 maggio 1984, che ha avuto comeepicentro l'Alto Sangro e ha provocato danni ingenti in tutta l'area delParco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Tuttavia il paese ha saputo guarire subito le ferite causate dall'ultimo sisma e oggi appare nella sua veste consueta.

Monumenti e luoghi di interesse

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Architetture religiose

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Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta
Risale alXIII secolo, anche se ha avuto rimaneggiata rimaneggiamenti dopo vari terremoti, specialmente per ilterremoto della Maiella del 1706. La chiesa è caratterizzata da una facciata classicabarocca, con elementirinascimentali nei riccioli della cornice delportale in pietra bianca. In alto c'è una nicchia con la statua dellaVergine. Ilcampanile è ricavato da una torre di controllo, a pianta quadrata con due grossi archi per le campane. L'interno a navata unica è molto raccolto, caratterizzato da cappelle con statue di Santi dipinti a mano.
Chiesa di Sant'Antonio
Sant'Antonio Abate è molto venerato nel paese e nella vicinaAlfedena, infatti è dedicatario della chiesa secondaria di Scontrone, risalente circa al XIII secolo. La cappella in pietra ha facciata molto semplice a capanna, con tetto spiovente in legno, affiancata da un campanile turrito. L'interno a navata unica ugualmente è molto sobrio. Il 17 gennaio vi si svolge la processione delle tentazioni di Sant'Antonio, con il falò sulla piazza.

Siti archeologici

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Il Centro di Documentazione Paleontologico è dedicato al sito fossilifero situato a circa 1180 metri s.l.m. sulle pendici del Monte Greco, posto a nord dell'abitato di Scontrone.

Il sito, scoperto nel1991 da un abitante del luogo, si caratterizza per l'eccezionale presenza di ossa e denti divertebrati terrestri concentrati in calcareniti emarne delTortoniano inferiore (Miocene superiore), databili attorno a 10 milioni di anni fa.

I reperti fossili di Scontrone appartengono prevalentemente a resti diartiodattili primitivi e a rettili, qualicoccodrilli etartarughe palustri. È inoltre presente uninsettivoro gigante.

I resti si sono accumulati in ambienti di pianura costiera, canale di marea, palude e laguna periodicamente soggetti a tempeste, in condizioni di clima caldo umido subtropicale. Il particolare ambiente di deposizione e le condizioni venutesi a creare dopo il seppellimento hanno favorito la conservazione e successiva fossilizzazione dei resti ossei.

La fauna di Scontrone è molto bizzarra, ma non è unica. Una compagine molto simile, seppure più recente, fu rinvenuta negli ultimi anni '70 dello scorso secolo nel Gargano, in Puglia. È dunque lecito parlare di una comunità apulo-abruzzese.I componenti senz'altro più curiosi di questa fauna sono gli artiodattili. Tutti i ruminanti di Scontrone e del Gargano appartengono alla famiglia degliHoplitomerycidae e al genereScontromeryx. Questa famiglia si distingue da altri artiodattili sia per il fatto che alcuni dei suoi rappresentanti avessero il cranio munito di quattro corna, di un unico corno centrale o di canini superiori a zanna (da cui il nome del genere, che significa infatti "ruminanti armati"), sia per alcune singolari saldature tra le ossa dei loro arti posteriori.

Nel corso degli anni sono state recuperate moltissime ossa di hoplitomericidi, fra le quali numerose mandibole, denti isolati, frammenti di cranio ed altre parti dello scheletro. Il campione, al momento, attesta la presenza di sei diverse specie, che hanno la caratteristica di condividere molti tratti morfologici, pur essendo nettamente differenziate in termini di struttura dentaria e proporzioni degli arti. Le sei specie sono dunque derivate da uno stesso ceppo progenitore, ma esprimono anche l'adattamento ad ambienti diversi, relativamente ampi, compresi in un'area abbastanza estesa.

La presenza di tartarughe palustri e di coccodrilli conferma la presenza di acqua, sia dolce che salmastra, e di un clima caldo umido subtropicale. Alcuni frammenti di guscio di tartaruga appartengono aMauremys, un genere attualmente estinto in Italia, ma che sopravvive ancora nelle penisole Iberica e Balcanica, nonché in aree extraeuropee. L'ultima scoperta, di grandissimo valore scientifico, è quella di due denti di insettivoro gigante primitivo,Deinogalerix, che significa “Porcospino terribile”.

L'insieme delle informazioni paleontologiche e geologiche indica che le faune terrestri abbiano colonizzato l'area provenendo dall'Europa centrale, passando dai Balcani ed infine raggiungendo l'antica terra apulo-abruzzese attraverso una striscia di terra temporaneamente emersa tra la Dalmazia, le Tremiti ed il Gargano, nel tardo Oligocene cioè circa 29 milioni di anni fa. La presenza, durante il Miocene superiore, di ungulati ed insettivori simili in Abruzzo e in Puglia porta a ipotizzare l'esistenza di un'antica terra emersa apulo-abruzzese.

Ma i diversi adattamenti espressi da tutte queste specie indicano che la bioprovincia apulo-abruzzese era caratterizzata da condizioni ambientali molto varie e/o che fosse un arcipelago formato da ampie isole.

Le ricerche indirizzate a chiarire i modi di formazione dei giacimenti fossiliferi sono note come analisi “tafonomiche”. La “Tafonomia” comprende l'insieme dei processi cui sono esposti i resti organici dal momento della morte a quello della loro eventuale fossilizzazione.Nel caso di Scontrone è stata quindi avviata un'accurata indagine tafonomica per scoprire come si è originato l'accumulo di ossa. I risultati delle indagini hanno consentito di accertare che i resti non sono in giacitura primaria. In altri termini, sarebbero stati riesumati per erosione marina da un primo seppellimento, risedimentati e risepolti. L'analisi paleobiologica sui resti, soprattutto su quelli degli hoplitomerycidi che sono i più numerosi e che quindi forniscono un maggior numero di evidenze, ha rivelato che gli individui sono stati uccisi tutti insieme da un evento catastrofico.

È plausibile che siano stati investiti da un'alluvione fluviale e che le carcasse siano state poi sepolte nei sedimenti accumulati dalla stessa inondazione in prossimità dell'estuario. Nei sedimenti alluvionali le carcasse sarebbero quindi state ridotte in scheletro dai processi di decomposizione. Questo avveniva quando il mare stava gradatamente avanzando sulle terre emerse. Perciò, dopo un brevissimo tempo geologico, ilmare avrebbe progressivamente eroso i depositi alluvionali, scompaginando gli scheletri che vi erano contenuti, liberando a una a una le ossa e concentrandole nell'area tidale.

Qui i resti avrebbero trovato la loro definitiva sepoltura e avrebbero subito i processi di fossilizzazione che ne hanno assicurato la conservazione fino ai nostri giorni. Nell'ambiente tidale, il progressivo apporto di sedimenti comportò il totale seppellimento dei resti ossei che fino a quel momento erano stati protetti all'interno dei depositi alluvionali del loro primo seppellimento. Ebbero così inizio i processi che portarono alla pietrificazione delle ossa e quindi alla loro “fossilizzazione”. Con il procedere della sedimentazione, mentre si instaurarono anche nuovi ambienti, aumentò il peso al di sopra dello strato contenente i resti di vertebrati, con conseguente costipazione degli stessi. Le acque interstiziali presenti all'interno del sedimento apportarono sostanza minerale che dapprima impregnò i resti ossei ed in seguito arrivò a sostituire anche la sostanza ossea stessa, determinandone la pietrificazione.

Con il passare del tempo geologico i sedimenti litificati degli antichi fondali della laguna di Scontrone furono sollevati e andarono a costituire il versante del rilievo montuoso a ridosso del paese. L'erosione che modellò il versante portò alla luce alcune porzioni degli strati fossiliferi di Scontrone. Questo ne ha permesso la fortuita scoperta. Con lo scavo e gli studi i paleontologi possono quindi ricostruire la storia di quegli antichi protagonisti.

Il Centro di Documentazione “Hoplitomeryx” nasce per valorizzare e divulgare le conoscenze scientifiche acquisite dalle ricerche condotte nel giacimento paleontologico. La prima esposizione risale al 2003. Nel 2006 la struttura museale è stata rinnovata negli spazi espositivi, dotata di una postazione multimediale dove è possibile approfondire i temi illustrati nel museo e arricchita con un diorama di grande suggestione che ricostruisce gli antichi ambienti miocenici di Scontrone.

Nel 1993 il sito è stato dichiarato di particolare interesse scientifico e vincolato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ai sensi della ex Legge 1089/39 oggi D.Lgs. 42/2004.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[4]

Cultura

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Amministrazione

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PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
6 giugno199327 aprile1997Alfonso MattaLista Civicasindaco[5]
28 aprile199713 maggio2001Alfredo ValentiniLista Civica diCentro-sinistrasindaco[6]
14 maggio200115 maggio2011Patrizia MeloneLista Civicasindaco[7][8]
16 maggio2011in caricaIleana SchipaniLista CivicaAlternativa Democraticasindaco[9][10]

Gemellaggi

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Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  5. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993, suelezionistorico.interno.gov.it.
  6. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 27 aprile 1997, suelezionistorico.interno.gov.it.
  7. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, suelezionistorico.interno.gov.it.
  8. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 28 maggio 2006, suelezionistorico.interno.gov.it.
  9. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011, suelezionistorico.interno.gov.it.
  10. ^ Archivio storico delle elezioni delMinistero dell'Interno,Risultati delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, suelezionistorico.interno.gov.it.

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