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Sarsina

Coordinate:43°55′N 12°09′E43°55′N,12°09′E (Sarsina)
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Sarsina
comune
Sarsina – Stemma
Sarsina – Bandiera
Sarsina – Veduta
Sarsina – Veduta
Panoramica
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Forlì-Cesena
Amministrazione
SindacoEnrico Cangini (lista civica) dall'11-6-2018 (2º mandato dal 15-5-2023)
Territorio
Coordinate43°55′N 12°09′E43°55′N,12°09′E (Sarsina)
Altitudine243 m s.l.m.
Superficie100,72km²
Abitanti3 328[1] (30-11-2024)
Densità33,04 ab./km²
FrazioniCalbano, Castel d'Alfero, Citerno, Molinello, Monteriolo, Murginaglie, Pagno,Pieve di Rivoschio, Quarto, Ranchio, Rullato, San Martino,Sorbano, Tezzo, Tivo, Tomba, Turrito, Valbiano, Vetracchio
Comuni confinantiBagno di Romagna,Cesena,Civitella di Romagna,Mercato Saraceno,Sant'Agata Feltria (RN),Santa Sofia,Sogliano al Rubicone,Verghereto
Altre informazioni
Cod. postale47027
Prefisso0547
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT040044
Cod. catastaleI444
TargaFC
Cl. sismicazona 2(sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 303GG[3]
Nome abitantisarsinati
Patronosan Vicinio
Giorno festivo28 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sarsina
Sarsina
Sarsina – Mappa
Sarsina – Mappa
Posizione del comune di Sarsina nella provincia di Forlì-Cesena
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Sarsina (Sèrsna inromagnolo[4]) è uncomune italiano di 3 328 abitanti[1] dellaprovincia di Forlì-Cesena inEmilia-Romagna.

Geografia fisica

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Si trova nella valle del fiumeSavio, nell'Appennino tosco-romagnolo; dista 32 km daCesena e 50 km daForlì.

La vetta più elevata all'interno del comune è il monte Facciano (935 m), nei pressi della frazione Quarto. Il territorio comunale è composto da una zona principale e da 2exclave.

Clima

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Ilclima risente della lontananza dalmare, ed è temperato subcontinentale (secondoMario Pinna), con unapiovosità abbondante e regolare distribuita durante tutto il corso dell'anno. La temperatura media annua è di15 °C. Il comune ricade nellaFascia Climatica E per i suoi2303gradi giorno.[5]

SarsinaMesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)6913172227292925191177,317,328,318,317,8
T. media (°C)4610141823252521169551424,315,314,7
T. min. media (°C)136101418202017126221019,311,710,8
Precipitazioni (mm)403851544854415962606859137153154190634

Storia

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I resti dell'antico foro romano, la cui pavimentazione, in marmo di Verona, risale al I secolo d.C.

Sassina[6][7], il primo insediamento stabile nell'area (dove tuttora sorge la città), era abitato da popolazioniumbre presenti nella valle delSavio, giunte nelIV secolo a.C. Le tracce del nucleo urbano, adiacente all'attuale piazza Plauto, risalgono alla seconda metà delIV secolo a.C. e consistevano in modeste costruzioni inlegno con annesse piccole botteghe artigianali.Sassina[8] fu sottomessa daiRomani nel266 a.C., in seguito a una gravosa campagna militare guidata daiConsoliDecimo Giunio Pera eNumerio Fabio Pittore, che le conferirono lo status dicivitas foederata (città alleata), concedendo quindi alla città una certa autonomia. A pochi anni dopo risale la nascita diTito Maccio Plauto, grande poeta e commediografo.

Nei decenni centrali delI secolo a.C.Sassina, divenuta unmunicipio romano integrato, venne riorganizzata sul piano urbanistico ed architettonico, con la dotazione inoltre di unacinta muraria. La città venne inserita inetà augustea nella circoscrizione amministrativa dellaRegio VI Umbria. I Romani edificarono lanecropoli nella valle dove scorre il fiume Savio, col tempo fu ricoperta dalle acque ma nella seconda metà delXX secolo ha iniziato a riemergere. I reperti sono stati classificati e oggi sono visibili nel Museo archeologico.
Durante l'età imperiale, fino alIII secolo d.C., la cittadina si sviluppò ulteriormente, grazie anche ad una solida economia silvo-pastorale e ai suoi rapporti commerciali con ilporto di Ravenna. La presenza nei testi sepolcrali di riferimenti alle corporazioni difabri (artigiani),centonari (fabbricanti di stoffe),dendrophori (carpentieri) emuliones (mulattieri), testimoniano le varie attività produttive presenti.

Sarsina subì devastazioni verso la fine delIII secolo, forse operate da popolazioni barbariche, come attestano segni di unincendio suipavimenti di alcune abitazioni, a cui seguì un periodo di declino. Secondo la tradizione, fra ilIII e ilIV secolo a Sarsina sarebbe stato nominato il primovescovo,Vicinio, proclamato poi santo e protettore della città. Il periodo compreso tra il409 e il470 è segnato da ulteriori incursioni, forse riconducibili aiVisigoti e agliEruli.

Nel757 fu sottomessa all'Esarcato di Ravenna. NelX secolo si ebbe la costruzione dellacattedrale romanica, nucleo della città. Subì poi le diverse dominazioni degliOrdelaffi, deiMalatesta e dei Veneziani, mantenendo la sua importanza in quanto sede vescovile. NellaDescriptio provinciæ Romandiolæ del 1371 è citata come quasi in rovina.

Nel1515 il vescovo Galeazzo Corbara, a motivo della desolazione socio-economica e dello spopolamento che avevano fortemente ridotto la vita cittadina, si accordò con i governanti del comune diSansepolcro, nella parte fiorentina dell'Alta Valle del Tevere, per trasferire là la sede della diocesi, che avrebbe così preso la denominazione di Sansepolcro e Sarsina. Nonostante l'approvazione da parte dipapa Leone X il progetto non ebbe esecuzione, probabilmente per il mancato sostegno della Repubblica fiorentina, che preferiva attribuire all'erigendaDiocesi di Sansepolcro l'intero territorio altotiberino[9].

Dal1859 all'annessione alRegno d'Italia fece parte delloStato pontificio. In quell'anno i sarsinati si considerarono parte dellaRepubblica Romana. Nel1860 Luca Silvani, nativo di Sarsina, guidò una spedizione dicacciatori (corpo ausiliario) per annettere ilMontefeltro alRegno d'Italia.

Nel1944 una feroce rappresaglia nazista procurò alla città diversi morti e feriti, e l'incendio di numerosi edifici privati e pubblici.Nel 1965 ha incamerato i territori del vicino comune diSorbano, soppresso.

Simboli

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Lo stemma è stato adottato nel 1965 all'epoca dell'unificazione con il Comune di Sorbano.[10] Sarsina è stata sin dall'antichità sede vescovile e ha come proprio emblema un'allegoria delCalvario ripresa da un antico sigillo.

«D'azzurro, alla croce latina d'oro, infissa sul sommo di unmonte di tre cime all'italiana di verde, movente dalla punta; dalla base delle cime laterali fuoriescono due pianticelle arcuate, stelate e fogliate di verde, ognuna sbocciata in apice di un fiore dalla corolla a cinque petali d'argento, bottonata d'oro; l'insieme è sormontato da una testa dicherubino di carnagione, crinita d'oro con due ali spiegate d'argento.[11] Ornamenti esteriori da Città.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.

Onorificenze

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Sarsina è tra lecittà decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita il 5 marzo 1958 della croce di guerra al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante laseconda guerra mondiale[12]:

Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante la seconda guerra mondiale, dopo aver subito per lunghi mesi coercizioni, soprusi e violenze di ogni genere, intraprese la lotta contro l'occupante ed affrontò, sereno, il martirio delle rappresaglie. Caddero i suoi Figli migliori, ma la popolazione dolorante sopportò stoicamente la più dura tragedia ben meritando dalla Patria. Sarsina, maggio - settembre 1944»
— 5 marzo 1958

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Basilica di San Vicinio

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Basilica di San Vicinio
Mosaico raffigurante San Vicinio

La basilica,concattedrale delladiocesi di Cesena-Sarsina, fu eretta traX e ilXI secolo instile romanico, su un edificio preesistente di epoca romana o paleocristiana. Essa è dedicata a colui che la devozione popolare ritiene il primo vescovo della chiesa sarsinate,Vicinio, che sarebbe vissuto fraIII eIV secolo.

La tipica facciataromanica è solcata dai segni di rifacimenti ed aggiustamenti operati nel corso dei secoli. Sopra l'ingresso, nellalunetta, vi è unmosaico raffigurante il santo titolare con lamitria davescovo e la catena miracolosa. Il campanile, di epoca tarda, venne restaurato nelXVIII secolo. L'interno dellaconcattedrale è a tre navate acroce latina, separate da colonne, con soffitto acapriate; la navata centrale, più larga di quelle laterali, termina con l'abside. Nella navata sinistra si trovano ilbattistero, la tomba dell'ultimo vescovo residente di Sarsina, lacappellaseicentesca della beata Vergine del Rosario e la cappella del Santissimo Sacramento. Nellanavata opposta vi è la cappella di San Vicinio, il principale luogo di culto della concattedrale: qui vi sono le reliquie del santo e la catena miracolosa, appartenuta secondo la tradizione al Santo.

Pieve di Monteriolo

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Intitolata a San Cassiano viene menzionata già in un documento del 950. Nell'abside conserva affreschi quattrocenteschi, dove sono riconoscibili San Cassiano, San Vicinio, la Madonna con Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e Sant’Ippolito; nel 2010 sono stati oggetto di un importante restauro.

  • Castello di Casalecchio
  • Museo diocesano d'arte sacra
  • Castello del Piano
    Abbazia di San Salvatore (Abbazia di Summano o anche detta Badia di Montalto)
  • Abbazia di San Salvatore o Abbazia di Summano (Montalto)

Altro

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Piazza Plauto

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Piazza Plauto

La piazza principale di Sarsina, intitolata aTito Maccio Plauto occupa il luogo dove inepoca romana sorgeva ilforo, al centro dellacivitas, i cui resti, consistenti in tracce dell'antica pavimentazione a lastre inmarmo diVerona, sono tuttora visibili dietro gli edifici sul lato settentrionale dellapiazza. L'attuale pavimentazione è realizzata inpietra alberese. Due statue di bronzo stanno a ricordare Plauto e rappresentano rispettivamenteLa Commedia dell'Arte (Arlecchino,Pulcinella,Colombina) e Pirgopolinìce, celeberrimo personaggio delMiles gloriosus.
Sul lato orientale delforo sorgeva un edificio, probabilmente di culto, i cui resti sono visibili da via Aurigemma. Alcuni reperti, principalmente elementi architettonici,sarcofagi,puteali,capitelli e resti delle tubature inpiombo dell'acquedotto romano, sono conservati nel cortile del vescovado. Sul lato nord della piazza vi è una galleria che conduce ai resti delforo e di edifici delI secolo a.C.

Via Cesio Sabino

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Via Cesio Sabino

Lastrada, situata nel centro storico sarsinate, è intitolata a un'importante personalità locale vissuta intorno alla fine delI secolo, Cesio Sabino che, con la carica dimagistrato edile, ornò Sarsina con edifici in pietra emarmo. Oggi la via accoglie numeroseosterie ebotteghe che conservano ancora le insegne atempera suimuri. Collega il lato destro di Piazza Plauto con lastrada statale 71. Lungo essa si trova il Museo Archeologico nazionale.

  • A circa 4 km dal centro abitato si trovano due palazzi rinascimentali. Uno del 1500, denominatoIl Castello, perché costruito sulle fondazioni dell'antico Casaleci su un colle, e un secondo più a valle, denominatoIl Piano, palazzo settecentesco, recentemente ristrutturato.
  • A 1 km da Sarsina, in località Calbano, sorge l'Arena Plautina, di realizzazione contemporanea, dove ogni anno si tengono recite classiche all'aperto.
  • Interessante è ilMuseo Archeologico Nazionale, fondato nel1890, inizialmente come raccolta comunale, per opera dell'archeologoforliveseAntonio Santarelli.
  • Nei pressi dell'abitato è stato istituito ilParco delle marmitte dei giganti, una riserva naturale comprendente lemarmitte dei giganti.

Società

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Evoluzione demografica

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I dati attestano che la popolazione, a fine2020, era composta da 3 329 abitanti, tra cui 1 656 maschi e 1 673 femmine[13].

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 268 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Religione

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Sarsina fa parte delladiocesi di Cesena-Sarsina, suffraganea dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia. La prima diocesi, solo di Sarsina, sarebbe stata fondata nelIV secolo e sarebbe stata guidata dal vescovo Vicinio, proclamato santo e patrono della città. Nel1828, con la bollaDominici gregis, la sede di Sarsina fu soppressa e unita a quella diBertinoro. L'unione conBertinoro fu poi revocata a causa delle difficoltà di comunicazione tra le due sedi attorno al1872, quando Sarsina tornò ad avere un proprio vescovo. Venne infine unita il 30 settembre1986 alla diocesi diCesena, eretta nelI secolo, formando l'attuale circoscrizione ecclesiastica.

Tradizioni e folclore

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La tradizione afferma che san Vicinio, il primo vescovo della città, fosse un eremita ritiratosi su un monte che ancor oggi porta il suo nome (Monte san Vicinio, attualmente nel comune diMercato Saraceno), per condurre una vita di preghiera e penitenza. Sempre secondo la tradizione, egli sarebbe stato indicato ai sarsinati come vescovo della loro città direttamente daDio, e anche dopo la sua elezione avrebbe proseguito la vita eremitica. Come pratica penitenziale, il Santo soleva indossare un collare diferro, a cui appendeva una pietra per appesantire ilcollo. L'oggetto in questione è costituito da due bracci uniti da un duplice snodo e terminanti con due anelli combacianti[15]. Secondo unaricerca scientifica operata[quando?]presso l'Università di Bologna[da chi?], lacatena, di incerta origine, sarebbe da attribuire ad un'epoca contemporanea o precedente la vita del Santo. Oggi il collare viene usato per benedizioni. Per i credenti infatti, esso avrebbe effettotaumaturgico su chi è soggetto apossessioni diaboliche e sugli infermi. Si è solito dire cheLa Catena è la mano del Santo che con la sua potente intercessione presso Dio dona la grazia a tutti coloro che giungono fino al suo altare in devoto pellegrinaggio[16]. Gliesorcismi sono praticati all'interno dellabasilica dasacerdoti autorizzati dalvescovo. A San Vicinio è dedicata la festa che ricorre ogni anno il 28 agosto.

Economia

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Artigianato

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Per quanto riguarda l'artigianato, Sarsina è rinomata soprattutto per i laboratori dioreficeria e digioielleria[17].

Sport

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Ha sede nel comune di Sarsina la società calcistica A.S.D. Sarsinate 1966, militante in Seconda Categoria.

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
12 giugno 19858 giugno 1990Lorenzo CappelliDemocrazia CristianaSindaco[18]
8 giugno 199024 aprile 1995Lorenzo CappelliDemocrazia CristianaSindaco[18]
24 aprile 199514 giugno 1999Lucio Canginilista civicaSindaco[18]
14 giugno 199914 giugno 2004Lorenzo Cappellilista civicaSindaco[18]
14 giugno 20048 giugno 2009Lorenzo Cappellilista civicaSindaco[18]
8 giugno 200919 febbraio 2013Malio Bartolinilista civicaSindaco[18]
27 maggio 201324 ottobre 2017Luigino Mengaccinilista civicaSindaco[18][19]
11 giugno 2018in caricaEnrico Canginilista civicaSindaco[20]

Gemellaggi

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Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Teresa Cappello eCarlo Tagliavini,Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron, 1981, p. 525,SBN UMC0979712.
  5. ^Sarsina: Clima e Dati Geografici, suComuni-Italiani.it.URL consultato il 7 ottobre 2017.
  6. ^Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 714,ISBN 88-02-07228-0.
  7. ^(DE) August Friedrich von Pauly,Paulys Real-Encyclopädie der classischen Altertumswissenschaft, a cura di Georg Wissowa e Wilhelm Kroll, Stuttgart, J. B. Metzler, 1893,SBN MIL0092602.
  8. ^ Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna,Sarsina antica, sucomune.sarsina.fo.it.URL consultato il 10 giugno 2010(archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).
  9. ^Cfr. A. Czortek e F. Chieli,La nascita di una diocesi nella Toscana di Leone X: Sansepolcro da Borgo a città, Roma, 2018.
  10. ^Sarsina, suaraldicacivica.it.
  11. ^Blasonatura da Alessandro Savorelli,Gli stemmi dei comuni e delle province dell'Emilia-Romagna, illustrazioni di Marco Foppoli, Bologna, 2003,ISBN 978-8877943910.
  12. ^Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni Decorate di Croce di Guerra al Valor Militare Comune di Sarsina, suistitutonastroazzurro.it.URL consultato il 6 dicembre 2018.
  13. ^Statistiche ISTAT. - dicembre 2020
  14. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^Il collare di San Vicinio.La costituzione della catena.URL consultato il 3 giugno 2010(archiviato dall'url originale il 3 ottobre 2017).
  16. ^San Vicinio.Collare di San Vicinio(archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2017).
  17. ^Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 4,6.
  18. ^abcdefghttp://amministratori.interno.it/
  19. ^Colto da un malore improvviso, è morto il sindaco di Sarsina „Colto da un malore improvviso, è morto il sindaco di Sarsina“, inCesenanews, 25 ottobre 2017.
  20. ^Copia archiviata, suelezioni.interno.gov.it.URL consultato l'11 giugno 2018(archiviato dall'url originale il 12 giugno 2018).

Bibliografia

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  • Filippo Antonini,Delle antichità di Sarsina, presso Gioseffantonio Archi, 1769.
  • Vittorio Bassetti,Frammenti di storia medievale sarsinate estratti dai registri della Camera Apostolica (sec. XIV), «Studi Romagnoli», LIX (2008), pp. 317–326.

Voci correlate

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