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Sandro Salvadore

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Sandro Salvadore
Salvadore con la maglia dell'Italia
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza180cm
Peso74kg
Calcio
RuoloAllenatore(exlibero)
Termine carriera1º luglio 1974 - giocatore
30 giugno 1991 - allenatore
Carriera
Giovanili
1955-1958  Milan
Squadre di club1
1958-1962  Milan72 (1)
1962-1974  Juventus331 (15)
Nazionale
1960Italia (bandiera)Italia olimpica9 (0)
1960-1970Italia (bandiera)Italia36 (0)
Carriera da allenatore
1979-1980  Casale
19??-19??  Ivrea
1990-1991  JuventusGiovanili
Palmarès
 Europei di calcio
OroItalia 1968
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Sandro Salvadore (Milano,29 novembre1939Asti,4 gennaio2007) è stato uncalciatore eallenatore di calcioitaliano, di ruolodifensore.

Già due voltecampione d'Italia con la maglia delMilan, divenne in seguito un «simbolo» dellaJuventus,[1] club con cui vinse altri tre Scudetti fino a diventarnecapitano; ruolo, quest'ultimo, ricoperto anche nellanazionale italiana, con la quale si laureòcampione d'Europa nel1968.

Biografia

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Nato in una famiglia operaia del milanese, prima di intraprendere l'attività calcistica a tempo pieno lavorò in giovane età come falegname. Si diede il soprannomeBilly in virtù della sua ammirazione perBilly Wright, centromediano dellanazionale inglese nel corso degli anni 40 e 50 del XX secolo.[2] Convolò a nozze il 19 novembre 1962, il giorno dopo il suo primoJuventus-Milan da giocatore bianconero: «mi sono sposato con l'occhio nero per una gomitata diAltafini. Mi hanno messo ilfondotinta per nascondere la botta».[3] Dal matrimonio ebbe tre figlie e dieci nipoti.[4] Una volta uscito dal mondo del calcio, si dedicò alla conduzione di un'azienda agricola ad Asti, divenendo un piccolo produttore vinicolo.[3]

L'ultima apparizione pubblica fu a Torino, il 1º novembre 2006 allostadio Olimpico, nel corso delle celebrazioni per il centonovesimo anniversario dellaJuventus. Morì a sessantasette anni nella sua casa di Castiglione, una frazione dell'astigiano, nella notte fra il 3 e il 4 gennaio 2007, a causa di unarresto cardiaco.[5]

Caratteristiche tecniche

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Giocatore

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Salvadore in elevazione durante una partita tra Juventus e Sampdoria

«Difensore a tutto tondo»,[6] debuttò comelibero, ruolo che interpretò per larga parte della sua carriera, comandando le difese grazie al suo temperamento;[5] col tempo venne schierato con successo anche cometerzino ostopper.[6] Dotato sul piano tecnico e fisico,[1] si mostrò inoltre avvezzo al gol grazie alle sue frequenti sortite offensive.[5]

Fu suo malgrado il primo calciatore italiano a finire nell'occhio della magistratura ordinaria per la sua condotta di gara: all'inizio del 1962, da tesserato milanista, lapretura di Bari lorinviò a giudizio e poi condannò a una multa di 50 milalire per l'intervento che, il precedente 25 dicembre 1960, aveva provocato la frattura delmenisco al rivale bareseConti.[7]

Carriera

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Giocatore

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Club

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Milan
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Salvadore agli esordi (in piedi, terzo da sinistra) nel Milanscudettato della stagione 1958-1959

Crebbe calcisticamente nelMilan, compagine della sua città, dove entrò sedicenne nelle file delle giovanili insieme all'altra promessaGiovanni Trapattoni; dal fisico inizialmente minuto e deperito, Salvadore venne preso sotto l'ala protettiva diGipo Viani, appena divenutodirettore tecnico dei rossoneri, il quale si adoperò perché il ragazzo, dapprima scartato proprio per la sua gracile costituzione fisica, venisse ugualmente aggregato al vivaio: «Viani disse all'allenatore: "questo qui per quindici giorni lo facciamo mangiare da noi, poi lo riproviamo e vediamo". Venni portato al Milan e per due settimane mi nutrirono loro, pranzo e cena. Riprovai. Mi presero. Due anni dopo ero inSerie A».[3]

Esordì nel ruolo dicentromediano della squadra meneghina nel campionato1958-1959, scendendo in campo per la prima volta il 21 settembre 1958. Così ricordò il suo primo contratto da professionista: «abbiamo litigato un po', Viani e io, poi lui mi ha detto: "ti do il doppio di quello che guadagna tuo padre allaPirelli". Lo dissi al mio papà che non ci pensò due volte: "ma firma, dai! Guadagni il doppio di me e invece di lavorare quarantott'ore alla settimana devi solo giocare a pallone". Firmai».[3]

Salvadore (a destra) in maglia rossonera con un giovaneTrapattoni.

Titolare dopo due stagioni, sotto allaMadonnina conquistò due Scudetti, alla stagione d'esordio e nell'ultima disputata coi rossoneri, quella del1961-1962.[6] Tuttavia, emersero ben presto i problemi tattici circa un dualismo conCesare Maldini: con caratteristiche molto simili sia sul piano del gioco che dei movimenti in campo, entrambi ambivano al ruolo dilibero nella formazione milanese. L'allenatore Viani privilegiò il più esperto Maldini, relegando di conseguenza il più giovane Salvadore a compiti di marcatura che però non lo esaltavano, sentendosi lui stesso non adatto al ruolo.[2]

La difficile convivenza tra i due venne risolta dalla società nell'estate 1962 quando, destando non poco clamore,[6][8] Salvadore fu ceduto a sorpresa allaJuventus[9] nell'ambito di uno scambio di mercato con l'alaMora:[3] «ero stato aimondiali in Cile e al termine, con il Milan, avevamo una tournée in Sudamerica. Stavo per entrare in campo a Buenos Aires quando è arrivato ilcablo con la notizia dello scambio tra me e Mora. FuRocco a dirmelo: "guarda non puoi giocare, non sei più dei nostri. Sei della Juve"».[3]

Viani, colui che a suo tempo aveva dato fiducia al sedicenne Salvadore, motivò la cessione: «avevamo due paia di pantaloni, Salvadore e Maldini, ne abbiamo dato via uno in cambio di una giacca, Mora. Adesso disponiamo di un vestito completo». Parole che non vennero accolte di buon grado dal fresco ex rossonero: «il ragionamento funzionerebbe, se non fosse che si è tenuto i pantaloni vecchi. Poteva tenersi quelli nuovi da abbinare alla giacca nuova, così avrebbe avuto un vestito veramente bello».[2] Lasciò la sua squadra d'origine dopo quattro annate e 72 incontri in massima serie.

Juventus
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1962-1969
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Salvadore con la casacca della Juventus durante gli anni 60

All'ombra dellaMole, il nuovo acquisto divenne immediatamente titolare, andando a fare coppia nella retroguardia juventina conErnesto Castano.

Questo sino alla stagione 1964-1965 quando arrivò a Torino il tecnicoHeriberto Herrera, profeta del credo tattico delmovimiento, con cui il difensore non ebbe inizialmente un buon rapporto. L'allenatore paraguaiano volle riproporlo in marcatura fissa sull'avversario, come nell'esperienza milanista; Salvadore si ribellò apertamente a questa scelta, tanto da finire relegato fuori dall'undici titolare quando invece, contemporaneamente, innazionale il CTFabbri lo considerava un elemento inamovibile. Tempo dopo ebbe a dire sull'episodio: «è un po' anacronistico dirlo in tempi in cui tutti contestano e, come vanno in panchina, fanno intervenire il procuratore e, magari anche l'avvocato. Comunque, il tempo mi diede ragione».[2] Al termine di quel tribolato campionato, in cui raggranellò appena nove gettoni di presenza, arrivò comunque la prima e unicaCoppa Italia del giocatore, vinta dalla Juventus a spese dellaGrande Inter.[10][11]

Nelle due annate seguenti il rapporto tra Salvadore eHH2 andò a migliorare pur se, nonostante la riconquista del posto in squadra, non poté comunque esprimersi nel ruolo a lui più congeniale di regista difensivo. Nel torneo1966-1967 il difensore si cucì sul petto il suo terzo Scudetto, il primo di marca bianconera, giunto nel settantennio della società torinese e rimasto nella memoria collettiva per il sorpasso in dirittura d'arrivo sull'Inter, maturato proprio nell'arco dei novanta minuti finali.[2]

1969-1974
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Salvadore guida in campo dacapitano i compagni di squadra nell'ultimo turno del campionato 1971-1972, che sancì il 14º Scudetto bianconero.

All'inizio della stagione 1969-1970, complice il precoce declino fisico del coetaneo Castano, ereditò dal compagno di reparto la fascia dicapitano della Juventus e, soprattutto, tornò nuovamente a vestire i panni dellibero; in campionato, dopo un avvio disastroso, i piemontesi risalirono la china e diedero filo da torcere alCagliari diRiva ma, nello scontro diretto di Torino del 15 marzo, proprio un dubbio fallo di Salvadore ai danni diRombo di tuono, fischiato daLo Bello, permise ai sardi di pareggiare 2-2 e di rintuzzare gli attacchi juventini nei confronti dell'ormai prossimo titolo rossoblù.[2][12]

Nei primi anni 70, Salvadore guidò comunque in campo i bianconeri alla riconquista dello Scudetto, arrivato per due volte nei campionati1971-1972 e1972-1973; nell'ultima stagione contribuì inoltre al raggiungimento dellaprima finale di Coppa dei Campioni nella storia della Juventus, persa a Belgrado contro gli olandesi dell'Ajax,[13] che rimarrà per il giocatore il più grande rimpianto sportivo: «eravamo arrivati vicinissimi ormai a quella coppa, troppo vicini. Potevamo fare di più ma purtroppo proprio in quella grande occasione la sorte ci voltò le spalle».[14]

Salvadore tra il compagno di squadraSpinosi eHector delDerby County nella semifinale di andata dellaCoppa dei Campioni 1972-1973

Il difensore aveva già conquistato coi piemontesi due finali europee, entrambe diCoppa delle Fiere, quella dell'edizione1964-1965, che tuttavia saltò poiché impegnato con gliazzurri, e l'ultima nella storia della manifestazione, nell'annata1970-1971, entrambe dall'epilogo amaro per mano, rispettivamente, dei magiari delFerencváros[15] e degli inglesi delLeeds Utd;[16] sempre nel 1973, altra delusione sarà rappresentata dallaCoppa Intercontinentale, cui la Juventus partecipò per la rinuncia degli ajacidi,[17] persa contro gli argentini dell'Independiente.[18]

Salvadore rimase un baluardo della difesa bianconera per dodici stagioni, collezionando 453 presenze (331 in A, 56 in Coppa Italia, 65 inEuropa e 1 in Intercontinentale) e 17 reti (15 in A, e 1 a testa in Coppa Italia e in Coppa delle Fiere), vincendo tre Scudetti e una coppa nazionale: «avessero dovuto pagarmi a gettone, sarei costato un patrimonio alla società».[2]

È riconosciuto dal club piemontese come uno dei giocatori più importanti della sua storia, omaggiato dal 2011 nellaWalk of Fame bianconera alloJuventus Stadium,[19] nonché tra i migliori interpreti juventini del ruolo di libero assieme aGaetano Scirea, proprio colui a cui Salvadore passò simbolicamente il testimone e la casaccanumero sei dopo il ritiro[1] avvenuto al termine del campionato 1973-1974.[5]

Nazionale

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Debuttò inmaglia azzurra partecipando alla vittoriosa spedizione dell'Under-18 alloUEFA Junior Tournament del 1958. Due anni dopo, con lanazionale olimpica disputò il torneo calcistico dei Giochi diRoma 1960,[8] in una nidiata di giovani promesse che comprendeva ancheBulgarelli,Rivera e Trapattoni.[6]

Esordì innazionale maggiore il 10 dicembre 1960, a 21 anni, nell'amichevole di Napoli persa 1-2 contro l'Austria. Successivamente prese parte alcampionato del mondo 1962 in Cile nel quale gliAzzurri furono eliminati nella fase a gironi. Dopodiché, con il nuovo selezionatoreEdmondo Fabbri ereditò i gradi dicapitano daCesare Maldini, vestendo la fascia per la prima volta il 10 maggio 1963, in una sfida contro l'Unione Sovietica (1-1) giocata a Roma e valevole per lequalificazioni alcampionato d'Europa 1964.[20] Da capitano partecipò quindi alcampionato del mondo 1966 in Inghilterra dove, tuttavia, non fu schierato nell'ultima partita della fase a gironi, persa 1-0 contro laCorea del Nord, che sancì l'eliminazione dell'Italia.

Salvadore (a destra) nell'Olimpica, in contrasto suBrown delRegno Unito nel corso del torneo diRoma 1960.

Dopo un biennio di mancate convocazioni,[8] in cui dovette peraltro cedere la fascia aFacchetti, Salvadore ritornò a vestire i colori nazionali in occasione della fase finale delcampionato d'Europa 1968 che si disputò in Italia, vincendo l'alloro continentale;[21] non presente nell'undici titolare che l'8 giugno affrontò lafinale con laJugoslavia, terminata 1-1 dopo itempi supplementari (all'epoca non erano previsti itiri di rigore), riconquistò il posto due giorni dopo in occasione dellaripetizione, vinta stavolta 2-0 dagli azzurri:[22] «ilcommissario tecnico capì di aver sbagliato qualcosa e corresse la formazione, azzeccando le mosse giuste, dal sottoscritto in difesa, al tandemRiva-Anastasi in attacco. I goal di Gigi e Pietruzzu ci diedero il trionfo. Una notte magica, indimenticabile, con lostadio Olimpico e l'Italia in delirio».[2]

In totale, fino al 1970 vestì per 36 volte la casacca della rappresentativa maggiore, di cui 17 con la fascia al braccio.[5] Nello stesso anno pose bruscamente fine alla sua esperienza in azzurro, quando inSpagna-Italia (2-2) del 21 febbraio a Madrid, tra il 23' e 25' incappò in dueautogol: «il giorno più brutto della mia carriera. In realtà [...] sull'altro non toccai il pallone, ma me lo attribuirono lo stesso».[2] La negativa prova gli precluse, di fatto, la partecipazione alcampionato del mondo 1970 in Messico,[8] escluso dal commissario tecnicoFerruccio Valcareggi che gli preferì, ironia della sorte, l'autogoleador per antonomasiaNiccolai.[23] Rimase quella, per Salvadore, l'ultima presenza in nazionale.

Salvadore (in piedi, primo da sinistra) con l'Italia scesa in campo nella vittoriosa finale delcampionato d'Europa 1968

Ebbe globalmente, per diversi motivi, un rapporto complicato con la maglia azzurra, che tuttavia cercò sempre e orgogliosamente d'indossare: «effettivamente la nazionale è qualcosa di più del campionato a patto però che il risultato sia legato ad un traguardo. Le amichevoli, insomma, non mi andavano. Io raggiunsi il massimo del rendimento proprio quando i responsabili della nazionale si dimenticarono di me».[14]

Allenatore

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Dopo il ritiro dall'attività agonistica, lavorò per qualche anno comeallenatore nel vivaio dellaJuventus,[1][19] avendo in seguito anche delle brevi esperienze sulle panchine semiprofessionistiche diCasale eIvrea.[2] Negli anni 90 svolse poi il ruolo di tecnico per formazioni giovanili della provincia astigiana.[3]

Statistiche

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Presenze e reti nei club

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StagioneSquadraCampionatoCoppe nazionaliCoppe continentaliAltre coppeTotale
CompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiCompPresRetiPresReti
1957-1958Italia (bandiera)MilanA00CI30------30
1958-1959A30CI00------30
1959-1960A50CI10CC10CA1080
1960-1961A341CI20---CA10371
1961-1962A300CI10CdF20CA00300
Totale Milan721703020841
1962-1963Italia (bandiera)JuventusA340CI40---CdA30410
1963-1964A310CI20CdF40---370
1964-1965A91CI60CdF61---212
1965-1966A333CI20CdC20---373
1966-1967A324CI50CdF60---434
1967-1968A280CI10CC80---370
1968-1969A241CI51CdF40---332
1969-1970A293CI60CdF30CAI40423
1970-1971A260CI30CdF110TP30430
1971-1972A301CI80CU70---451
1972-1973A282CI90CC90---462
1973-1974A270CI50CC20CInt10350
Totale Juventus3311556162111046017
Totale carriera4031663165113054418

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ―Italia
DataCittàIn casaRisultatoOspitiCompetizioneRetiNote
10-12-1960NapoliItaliaItalia (bandiera)1 – 2Austria (bandiera)AustriaAmichevole-
25-4-1961BolognaItaliaItalia (bandiera)3 – 2Irlanda del Nord (bandiera)Irlanda del NordAmichevole-
24-5-1961RomaItaliaItalia (bandiera)2 – 3Inghilterra (bandiera)InghilterraAmichevole-
5-5-1962RomaItaliaItalia (bandiera)2 – 1Francia (bandiera)FranciaAmichevole-
13-5-1962BruxellesBelgioBelgio (bandiera)1 – 3Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-
31-5-1962Santiago del CileItaliaItalia (bandiera)0 – 0Germania Ovest (bandiera)Germania OvestMondiali 1962 - 1º turno-
2-6-1962Santiago del CileCileCile (bandiera)2 – 0Italia (bandiera)ItaliaMondiali 1962 - 1º turno-
7-6-1962Santiago del CileItaliaItalia (bandiera)3 – 0Svizzera (bandiera)SvizzeraMondiali 1962 - 1º turno-
27-3-1963IstanbulTurchiaTurchia (bandiera)0 – 1Italia (bandiera)ItaliaQual. Euro 1964-
12-5-1963MilanoItaliaItalia (bandiera)3 – 0Brasile (bandiera)BrasileAmichevole-
9-6-1963ViennaAustriaAustria (bandiera)0 – 1Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-
13-10-1963MoscaUnione SovieticaUnione Sovietica (bandiera)2 – 0Italia (bandiera)ItaliaQual. Euro 1964-
10-11-1963RomaItaliaItalia (bandiera)1 – 1Unione Sovietica (bandiera)Unione SovieticaQual. Euro 1964-Cap.
14-12-1963TorinoItaliaItalia (bandiera)1 – 0Austria (bandiera)AustriaAmichevole-Cap.
11-4-1964FirenzeItaliaItalia (bandiera)0 – 0Cecoslovacchia (bandiera)CecoslovacchiaAmichevole-Cap.
10-5-1964LosannaSvizzeraSvizzera (bandiera)1 – 3Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-Cap.
1-5-1965FirenzeItaliaItalia (bandiera)4 – 1Galles (bandiera)GallesAmichevole-Cap.
16-6-1965MalmöSveziaSvezia (bandiera)2 – 2Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-Cap.
23-6-1965HelsinkiFinlandiaFinlandia (bandiera)0 – 2Italia (bandiera)ItaliaQual. Mondiali 1966-Cap.
27-6-1965BudapestUngheriaUngheria (bandiera)2 – 1Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-Cap.
1-11-1965RomaItaliaItalia (bandiera)6 – 1Polonia (bandiera)PoloniaQual. Mondiali 1966-Cap.
9-11-1965GlasgowScoziaScozia (bandiera)1 – 0Italia (bandiera)ItaliaQual. Mondiali 1966-Cap.
7-12-1965NapoliItaliaItalia (bandiera)3 – 0Scozia (bandiera)ScoziaQual. Mondiali 1966-Cap.
19-3-1966ParigiFranciaFrancia (bandiera)0 – 0Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-Cap.
14-6-1966BolognaItaliaItalia (bandiera)6 – 1Bulgaria (bandiera)BulgariaAmichevole-Cap.
22-6-1966TorinoItaliaItalia (bandiera)3 – 0Argentina (bandiera)ArgentinaAmichevole-Cap.
29-6-1966FirenzeItaliaItalia (bandiera)5 – 0Messico (bandiera)MessicoAmichevole-Cap.
13-7-1966SunderlandItaliaItalia (bandiera)2 – 0Cile (bandiera)CileMondiali 1966 - 1º turno-Cap.
16-7-1966SunderlandUnione SovieticaUnione Sovietica (bandiera)1 – 0Italia (bandiera)ItaliaMondiali 1966 - 1º turno-Cap.
10-6-1968RomaItaliaItalia (bandiera)2 – 0Jugoslavia (bandiera)JugoslaviaEuro 1968 - Finale-[24]
23-10-1968CardiffGallesGalles (bandiera)0 – 1Italia (bandiera)ItaliaQual. Mondiali 1970-
29-3-1969Berlino EstGermania EstGermania Est (bandiera)2 – 2Italia (bandiera)ItaliaQual. Mondiali 1970-
24-5-1969TorinoItaliaItalia (bandiera)0 – 0Bulgaria (bandiera)BulgariaAmichevole-
4-11-1969RomaItaliaItalia (bandiera)4 – 1Galles (bandiera)GallesQual. Mondiali 1970-
22-11-1969NapoliItaliaItalia (bandiera)3 – 0Germania Est (bandiera)Germania EstQual. Mondiali 1970-
21-2-1970MadridSpagnaSpagna (bandiera)2 – 2Italia (bandiera)ItaliaAmichevole-
TotalePresenze36Reti0

Palmarès

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Giocatore

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Club

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Da sinistra: Salvadore festeggia conFavalli e l'allenatoreHeriberto Herrera la vittoria dello Scudetto 1966-1967.
Competizioni giovanili
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Milan:1959,1960
Competizioni nazionali
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Milan:1958-1959,1961-1962
Juventus:1966-1967,1971-1972,1972-1973
Juventus:1964-1965
Competizioni internazionali
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Juventus:1963

Nazionale

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1958
Italia 1968

Onorificenze

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Medaglia di bronzo al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Oltre dieci presenze in Nazionale»
— Roma, 1966.[25]
Medaglia d'argento al valore atletico - nastrino per uniforme ordinaria
«Campione europeo»
— Roma, 1968.[25]

Note

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  1. ^abcd29/11/1939, nasce Sandro Salvadore, sujuventus.com, 29 novembre 2013(archiviato dall'url originale il 28 giugno 2014).
  2. ^abcdefghij Stefano Bedeschi,Gli eroi in bianconero: Sandro SALVADORE, sututtojuve.com, 29 novembre 2013.
  3. ^abcdefg Enrica Speroni,Salvadore, contadino felice, inLa Gazzetta dello Sport, 30 ottobre 1994.
  4. ^Juve e Milan piangono Salvadore, sugazzetta.it, 4 gennaio 2007.
  5. ^abcdeLa Juventus piange Salvadore, un difensore d'altri tempi, surepubblica.it, 4 gennaio 2007.
  6. ^abcdeUn po' Jekyll e un po' Hyde, campione d'Europa nel '68, inLa Stampa, 12 gennaio 2004, p. 42.
  7. ^Il calciatore Salvadore condannato per aver colpito in gara un avversario, inLa Stampa, 10 marzo 1962, p. 13.
  8. ^abcdRizzo
  9. ^I nuovi juventini Salvadore e Crippa da ieri a Torino per gli esami medici, inLa Stampa, 3 luglio 1962, p. 11.
  10. ^La Juventus trionfa in Coppa Italia superando l'Inter a Roma: 1 a 0, inStampa Sera, 30 agosto 1965, p. 9.
  11. ^29 agosto 1965, ecco la 5ª Coppa Italia, sujuventus.com, 29 agosto 2011(archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  12. ^ Bruno Bernardi,Salvadore si discolpa, "No, col rigore non c'entro", inStampa Sera, 16 marzo 1970, p. 9.
  13. ^ Fulvo Cinti,Juventus, una serata storta, inStampa Sera, 31 maggio 1973, p. 8.
  14. ^abHurrà Juventus, aprile 1979.
  15. ^ Paolo Bertoldi,La Juventus battuta dal Ferencvaros nella finale di Coppa delle Fiere: 0-1, inLa Stampa, 24 giugno 1965, p. 8.
  16. ^ Bruno Bernardi,La Coppa delle Fiere al Leeds, inLa Stampa, 4 giugno 1971, p. 16.
  17. ^(EN)Intercontinental Cup 1973, sufifa.com.URL consultato il 26 luglio 2015(archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2012).
  18. ^Alla Juventus è sfuggita ancora una coppa, inLa Stampa, 29 novembre 1973, p. 18.
  19. ^abViaggio tra le Stelle: Sandro Salvadore, sujuventus.com, 22 luglio 2011(archiviato dall'url originale il 26 giugno 2014).
  20. ^ Alberto Fasano,Hurrà Juventus, settembre 1985.
  21. ^10 giugno, quanti trionfi dell'ItalJuve!, sujuventus.com, 10 giugno 2011(archiviato dall'url originale il 26 giugno 2014).
  22. ^La gioia di Anastasi, Salvadore e Rosato, inLa Stampa, 11 giugno 1968, p. 11.
  23. ^ Luca Valdiserri,Autogol, un'«arte» in via d'estinzione, inCorriere della Sera, 5 marzo 2002, p. 47(archiviato dall'url originale il 18 maggio 2015).
  24. ^1º titolo europeo
  25. ^abBenemerenze sportive di Sandro Salvadore, suconi.it,Comitato olimpico nazionale italiano.URL consultato il 1966.

Bibliografia

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  • Vladimiro Caminiti,Juventus, Juventus, Milano, Elle, 1977, p. 201,SBN SBL0591397.
  • Sergio Rizzo,SALVADORE, Sandro, inEnciclopedia dello sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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V · D · M
Nazionale olimpica italiana ·Calcio ai Giochi Olimpici Estivi 1960
P Alfieri · P Baldisseri · D Burgnich · D Cella · D Noletti · D Salvadore · D Trapattoni · D Trebbi · C Bulgarelli · C Ferrini · C Pelagalli · C Rancati · C Rivera · C Rossano · C Tomeazzi · C Tumburus · A Favalli · A Fanello · A Magistrelli · CT: Rocco -TodeschiniItalia (bandiera)
V · D · M
Nazionale italiana ·Coppa del Mondo FIFA 1962
1 Buffon · 2 Losi · 3 Radice · 4 Salvadore · 5 Maldini · 6 Trapattoni · 7 Mora · 8 Maschio · 9 Altafini · 10 Sívori · 11 Menichelli · 12 Mattrel · 13 Albertosi · 14 Rivera · 15 Sormani · 16 Robotti · 17 Pascutti · 18 David · 19 Janich · 20 Tumburus · 21 Ferrini · 22 Bulgarelli · CT: Ferrari -MazzaItalia (bandiera)
V · D · M
Nazionale italiana ·Coppa del Mondo FIFA 1966
1 Albertosi · 2 Anzolin · 3 Barison · 4 Bulgarelli · 5 Burgnich · 6 Facchetti · 7 Fogli · 8 Guarneri · 9 Janich · 10 Juliano · 11 Landini · 12 Leoncini · 13 Lodetti · 14 Mazzola · 15 Meroni · 16 Pascutti · 17 Perani · 18 Pizzaballa · 19 Rivera · 20 Rizzo · 21 Rosato · 22 Salvadore · CT: FabbriItalia (bandiera)
V · D · M
Nazionale italiana ·Campionato d’Europa UEFA 1968
1 Albertosi · 2 Anastasi · 3 Anquilletti · 4 Bercellino · 5 Burgnich · 6 Bulgarelli · 7 Castano · 8 De Sisti · 9 Domenghini · 10 Facchetti · 11 Ferrini · 12 Guarneri · 13 Juliano · 14 Lodetti · 15 Mazzola · 16 Prati · 17 Riva · 18 Rivera · 19 Rosato · 20 Salvadore · 21 Vieri · 22 Zoff · CT: ValcareggiItalia (bandiera)
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