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Sandra Faber

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Sandra Moore Faber

Sandra Moore Faber (Boston,12 dicembre1944) è un'astronoma eastrofisicastatunitense, conosciuta per le sue ricerche sullaformazione ed evoluzione galattica. Docente diastronomia eastrofisica all'Università della California, Santa Cruz, lavora presso l'Osservatorio Lick.

Ha fatto scoperte importanti che collegano laluminosità dellegalassie alla velocità dellestelle al loro interno, ed è stata co-scopritrice dellarelazione di Faber-Jackson. Ha svolto un ruolo determinante nella progettazione deitelescopi Keck situati alleHawaii.

Biografia

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Sandra Faber ha studiato presso ilSwarthmore College, laureandosi infisica nel 1966 e conseguendo successivamente ildottorato di ricerca (PhD) inastronomia nel 1972 presso l'Università di Harvard, specializzandosi inastronomia ottica osservativa sotto la direzione di I. John Danziger[1][2]. In quel periodo l'unico osservatorio disponibile per lei fu ilKitt Peak National Observatory, che risultava tecnologicamente inadeguato alla complessità dei suoi studi. Nel 1995 è stata nominata professore presso l'Università della California, Santa Cruz.

Le ricerche scientifiche

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Nel 1972, Sandra Faber raggiunse l'Osservatorio di Lick presso l'Università della California, Santa Cruz, diventando la prima donna nello staff[1]. Nel 1976, osservò la relazione tra la luminosità e lospettro delle galassie con levelocità orbitali e i movimenti delle stelle al loro interno. La legge che ne risultò divenne nota comerelazione di Faber-Jackson, in quanto sviluppata insieme al dottorando Robert Jackson. Tre anni dopo, lei e il suo collaboratore John S. Gallagher, pubblicarono un documento che raccoglieva tutte le prove dell'esistenza dellamateria oscura pubblicate fino a quel momento. Nel 1983, pubblicò una ricerca originale che mostrava che la materia oscura non è composta daneutrini che viaggiano ad alte velocità (materia oscura calda), ma, probabilmente, è composta da particelle "lente" ancora da scoprire (materia oscura fredda)[3].

Intorno al 1984, la Faber collaborò conJoel Primack,George Blumenthal eMartin Rees, per chiarire la loro teoria di come lamateria oscura fosse parte della formazione e dell'evoluzione delle galassie[4]. Questa fu la prima ipotesi su come le galassie si sono formate e si sono evolute dalBig Bang ad oggi. Mentre alcuni aspetti sono risultati errati, il documento rimane ancora l'attuale paradigma per le informazioni sulla struttura dell'universo; inoltre, lei e i suoi collaboratori scoprirono flussi di galassie ad alta velocità[1].

Nel 1985, fu coinvolta nella costruzione delTelescopio Keck e nella costruzione della prima telecameraWFPC (Wide Field/Planetary Camera) per ilTelescopio spaziale Hubble. Il fisico Jerry Nelson dell'Università della California - Berkeley progettò il telescopio Keck, mentre Faber contribuì a vendere l'idea di grandi telescopi ottici in tutto il mondo. Il telescopio Keck è, al 2019, il secondo più grandetelescopio ottico al mondo, con uno specchio primario di 10 metri costituito da 36 segmenti esagonali.

Sandra Faber ha presieduto il comitato direttivo scientifico che ha supervisionato lo strumento per laprima luce del Keck I.[5] Ha insistito sull'alta qualità ottica per lo specchio primario del Keck I, e continuato a lavorare anche su Keck II.

Durante gli ultimi anni '80, la Faber fu coinvolta in un progetto di otto anni chiamatoSeven Samurai,[6] che tentò di catalogare le dimensioni e levelocità orbitali di 400 galassie. Sebbene questo obiettivo non sia stato raggiunto, il gruppo sviluppò un metodo per stimare la distanza di una generica galassia, che è diventato uno dei modi più affidabili per misurare la densità totale dell'universo.

Nel 1990, assistette alla messa in orbita della telecameraWFPC (Wide Field/Planetary Camera) del telescopio spaziale Hubble e definì questa fase come una delle più esaltanti e note della sua carriera. L'ottica di Hubble era imperfetta e la Faber e il suo team contribuirono a diagnosticare la causa comeaberrazione sferica[1][7].

La Faber fu anche l'investigatrice principale del teamNuker Team, che usò il telescopio spaziale Hubble per cercare ibuchi neri supermassicci al centro delle galassie[1].

Uno dei suoi lavori più recenti include l'aggiunta di un nuovospettrografo ottico per il telescopio Keck II, che ha visto la suaprima luce nel 1996. Questa nuova aggiunta avrebbe aumentato la capacità di Keck II di osservare le galassie più lontane di 13 volte. Partecipò con altri scienziati alla creazione del progettoCANDELS[8], la più grande mappatura dell'universo attraverso il Telescopio Hubble[9].

Oltre a ciò, guidò lo sviluppo dello strumento DEIMOS sui telescopi Keck per ottenere spettri di galassie cosmologicamente distanti. Il 1 agosto 2012 diventò la direttrice ad interim degli osservatori dell'Università della California[1].

Sandra Faber è coredattrice dell'Annual Review of Astronomy and Astrophysics.

Vita privata

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La Faber ha sposato Andrew Leigh Faber, unricercatore delSwarthmore College, il 9 giugno 1967. Dal matrimonio sono nate due figlie: Robin e Holly[10].

Pubblicazioni

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  • A Relationship between Nuclear Black Hole Mass and Galaxy Velocity Dispersion, K. Gebhardtet al.,Astrophysical Journal, 531, 13, 2000
  • The Demography of Massive Dark Objects in Galaxy Centers, J. Magorrianet al., AJ, 115, 2285, 1998
  • Velocity dispersions and mass-to-light ratios for elliptical galaxies, S.M. Faber and R.E. Jackson,Astrophysical Journal, 204, 668, 1976
  • Formation of galaxies and large-scale structure with cold dark matter, G. Blumenthalet al.,Nature, 311, 517, 1984
  • Spectroscopy and photometry of elliptical galaxies. I - A new distance estimator, A. Dressleret al.,Astrophysical Journal, 313, 42, 1987
  • Masses and mass-to-light ratios of galaxies, S.M. Faber & J. S. Gallagher,Annual Review of Astronomy and Astrophysics, 17, 135, 1979
  • Spectroscopy and photometry of elliptical galaxies. V - Galaxy streaming toward the new supergalactic center, D. Lynden-Bellet al.,Astrophysical Journal, 326, 19, 1988
  • The Centers of Early-Type Galaxies with HST. IV. Central Parameter Relations, S.M. Faberet al.,Astronomical Journal, 114, 1771, 1997
  • Galaxy Luminosity Functions to z~1 from DEEP2 and COMBO-17: Implications for Red Galaxy Formation, S.M. Faberet al.,Astrophysical Journal, 665, 265, 2007

Riconoscimenti e onorificenze

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Note

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  1. ^abcdefgh Tim Stephens e Staff Writer 459-2495,Astronomer Sandra Faber to receive Franklin Institute's prestigious Bower Award, suUC Santa Cruz News.URL consultato l'8 luglio 2017.
  2. ^ Sandra Moore Faber,Photometry of elliptical galaxies in multiple systems (Ph.D.),Harvard University, 1972,OCLC 976673998. Ospitato su ProQuest.
  3. ^(EN)Sandra Faber Receives $500,000 Gruber Cosmology Prize | American Astronomical Society, suaas.org.URL consultato l'8 luglio 2017.
  4. ^ Blumenthal,Formation of galaxies and large-scale structure with cold dark matter, inNature, vol. 311, n. 5986, 11 ottobre 1984, pp. 517-525,Bibcode:1984Natur.311..517B,DOI:10.1038/311517a0.URL consultato il 10 gennaio 2016.
  5. ^(EN)W. M. Keck Observatory Achieves First Light With NIRES, sukeckobservatory.org, 5 gennaio 2018.URL consultato il 13 maggio 2019.
  6. ^(EN)Profile: Roger Davies, inAstronomy & Geophysics, vol. 51, n. 5, ottobre 2010, pp. 5.10–5.11,DOI:10.1111/j.1468-4004.2010.51510.x.
  7. ^(EN)Faber, S. (1995, July 12). Autobiographical Sketch: Sandra M Faber, sucwp.library.ucla.edu.
  8. ^(EN)The CANDELS Survey, suarcoiris.ucolick.org.URL consultato il 13 maggio 2019.
  9. ^(EN)Sandra Faber Honored By American Astronomical Society. (18 gennaio 2011), susearch.proquest.com.
  10. ^Sandra Moore Faber, suphysics.unl.edu.URL consultato il 13 maggio 2019(archiviato dall'url originale il 29 giugno 2019).
  11. ^abcdefghThe Bruce Medalists: Sandra M. Faber, suwww.phys-astro.sonoma.edu.URL consultato l'8 luglio 2017(archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2012).
  12. ^(EN)Faber Receives Heineman Prize for Work in Astrophysics, inPhysics Today, vol. 39, n. 3, 8 gennaio 2008, p. 119,DOI:10.1063/1.2814940.
  13. ^(EN)Burns, J. (2012, December 12). UCSC astronomer Sandra Faber to receive the National Medal of Science, sunews.ucsc.edu.
  14. ^(EN)2017 Gruber Cosmology Prize Press Release | The Gruber Foundation, sugruber.yale.edu.URL consultato l'8 luglio 2017.
  15. ^Sandra Faber receives American Philosophical Society's Magellanic Premium Medale, sunews.ucsc.edu, 4 aprile 2019.URL consultato il 27 maggio 2019.
  16. ^Peter H Bodenheimer. (n.d.), suastro.ucsc.edu, marzo 2018.URL consultato il 13 maggio 2019(archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  17. ^(EN)Where Are You From? - Credo Reference. (n.d.)., susearch.credoreference.com.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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