Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

San Severino Marche

Coordinate:43°13′43.88″N 13°10′37.57″E43°13′43.88″N,13°10′37.57″E (San Severino Marche)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nessuna nota a piè di pagina
Questa voce o sezione sull'argomento Marche è priva o carente dinote eriferimenti bibliografici puntuali.

Sebbene vi siano unabibliografia e/o deicollegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti connote a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoimigliorare questa vocecitando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti delprogetto di riferimento.
San Severino Marche
comune
San Severino Marche – Stemma
San Severino Marche – Bandiera
San Severino Marche – Veduta
San Severino Marche – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoRosa Piermattei (lista civica San Severino cambia) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 5-10-2021)
Territorio
Coordinate43°13′43.88″N 13°10′37.57″E43°13′43.88″N,13°10′37.57″E (San Severino Marche)
Altitudine236 m s.l.m.
Superficie194,26km²
Abitanti11 813[1] (31-7-2025)
Densità60,81 ab./km²
Frazionivedielenco
Comuni confinantiApiro,Castelraimondo,Cingoli,Gagliole,Matelica,Pollenza,Serrapetrona,Tolentino,Treia
Altre informazioni
Cod. postale62027
Prefisso0733
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT043047
Cod. catastaleI156
TargaMC
Cl. sismicazona 2(sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 915GG[3]
Nome abitantisettempedani
Patronosan Severino esanta Filomena di Sanseverino
Giorno festivo8 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Severino Marche
San Severino Marche
San Severino Marche – Mappa
San Severino Marche – Mappa
Posizione del comune di San Severino Marche nella provincia di Macerata
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

San Severino Marche è uncomune italiano di 11 813 abitanti[1] dellaprovincia di Macerata nelleMarche.

Geografia fisica

[modifica |modifica wikitesto]

San Severino Marche sorge 45 km ad ovest delmare Adriatico, dista circa 30 km dall'Appennino umbro-marchigiano ed è attraversato dalfiume Potenza e da alcuni suoi affluenti. Con i suoi 194 km² di estensione, presenta il territorio più ampio di tutta la provincia di Macerata.

Il territorio è prevalentemente collinare, eccezion fatta per il centro abitato e tutta la zona circostante l'alveo delFiume Potenza. L'orografia del Comune è molto variegata, presentando rilievi più significativi nella zona occidentale (alle spalle della città inizia infatti il subappennino marchigiano) e colline decisamente più basse nella zona est. L'altimetria del territorio comunale presenta quindi marcate differenze, passando da circa 150 metri s.l.m. nella frazione di Berta, a circa 1000 metri s.l.m. nella zona di Canfaito.

Clima

[modifica |modifica wikitesto]

San Severino Marche presenta il clima tipico dell'area collinare dell'entroterra marchigiano, caratterizzato sia da elementi mediterranei che da elementi continentali. Rilevante la presenza delMare Adriatico, che si trova in linea d'aria a circa 45 km, e determinante nell'influenzare le condizioni climatiche cittadine è la relativa prossimità dei rilievi appenninici, nonostante l'altitudine della città sia di circa 230 metri s.l.m. quindi piuttosto modesta.

L'inverno è solitamente abbastanza rigido, anche se le giornate invernali sono talvolta mitigate dalla presenza di venti diGarbino, che possono determinare temperature intorno ai 15-20 °C anche in piena stagione invernale. Le nevicate, pur non verificandosi con grande frequenza, possono talvolta essere abbondanti, specie nelle zone medio-alto collinari. Le maggiori precipitazioni nevose si verificano con le incursioni balcaniche, mentre sono meno frequenti le perturbazioni di tipo atlantico. Le gelate possono essere diffuse nelle ore più fredde della giornata, specie nei fondovalle.

Le stagioni intermedie sono generalmente abbondanti di precipitazioni e piuttosto variabili, determinando nevicate e gelate tardive, come pure caldi anomali fuori stagione.

Le estati sono calde e spesso afose, specialmente nei fondovalle per la presenza delFiume Potenza. Più ventilate e meno afose sono invece le zone collinari, pur raggiungendo talvolta temperature intorno ai 40 °C.

Assai rilevante è l'intensità dei venti, che spirano specialmente da sud-est (Scirocco) e da sud-ovest (Garbino), mentre meno frequenti sono i venti da nord (Tramontana). Per la collocazione geografica in cui si trova San Severino Marche, spesso i venti possono raggiungere velocità ragguardevoli perdurando anche per più giorni ed influenzando notevolmente la temperatura, sia con repentini rialzi che con bruschi cali.

San Severino Marche[4]MesiStagioniAnno
GenFebMarAprMagGiuLugAgoSetOttNovDicInvPriEstAut
T. max. media (°C)1113,412,416,320,625,533,131,026,223,115,912,212,216,429,921,720,1
T. media (°C)6,88,47,511,415,720,427,125,220,518,111,78,17,811,524,216,815,1
T. min. media (°C)2,73,42,66,110,114,320,119,215,012,87,53,93,36,317,911,89,8
Precipitazioni (mm)636680938464485073688882211257162229859
Giorni di pioggia87810875677892426182290
Eliofania assoluta (ore algiorno)5,15,87,59,110,812,312,511,59,16,95,75,15,39,112,17,28,5

Storia

[modifica |modifica wikitesto]

I resti più antichi di presenza umana a San Severino risalgono alpaleolitico inferiore e provengono dalla frazione di Stigliano; altri reperti, rinvenuti in varie località del territorio comunale, documentano una continuità di insediamento per tutta l'epocapreistorica.La prima civiltà significativa di cui rimangono tracce è quella deiPiceni, concentrata nelle vicinanze di Pitino, circa due chilometri a nord-est del centro urbano attuale: successive campagne di scavo, dal1932 a oggi, hanno portato alla luce una zona residenziale, sulla sommità di un colle, e trenecropoli nelle vicinanze, il tutto databile tra ilVII e ilV secolo a.C.

Dopo la conquistaromana delPiceno, nel268 a.C., nel vicino fondovalle sorge l'abitato diSeptempeda (dallatinoseptem peda, forse in riferimento ai sette colli sotto i quali si trova, o forse in riferimento alla lunghezza delle mura che proteggevano la città), che diverràmunicipio nelI secolo a.C. Della città romana sono stati individuati in tempi successivi resti di mura con un complesso termale, un incrocio stradale, tracce didomus private, una fornace e un sepolcreto. Da alcune iscrizioni si sa che doveva esistere untempio dedicato alla deaFeronia, divinità di origine sabina a cui si consacravano iliberti.

Il municipio romano andò in rovina in epocaalto-medievale, e un nuovo nucleo urbano sorse in posizione più protetta sul colle detto Monte Nero, che domina l'abitato odierno; la città ricostruita fu battezzata con il nome di Severino, un santo locale di cui si hanno poche notizie certe, vescovo di Septempeda a metà delVI secolo. Le testimonianze storiche attestano che la città antica continuò a sopravvivere per tutto ilBasso Medioevo, smentendo la leggenda secondo cui sarebbe stata distrutta daTotila nel545 d.C., durante laguerra greco-gotica.

Quanto al nuovo centro, il primo documento credibile della sua esistenza è del944, anno di probabile fondazione dell'antica cattedrale.Libero comune intorno al1170, parteggiò costantemente per ighibellini; nel corso delDuecento si ingrandì fino all'estensione attuale, in parte per via militare e in parte acquistando i castelli circostanti dai precedenti proprietari.

IlTrecento è caratterizzato dalla signoria degliSmeducci, famiglia locale di capitani di ventura, che mantennero con una certa continuità l'egemonia sulla città, finché nel1426 ilPapa li esiliò definitivamente. Tendenzialmenteguelfi, ma spesso opportunisti, gli Smeducci risultarono quasi sempre malvisti alla popolazione, che si ribellò al loro dominio in più di una circostanza, ma seppero svolgere anche un ruolo dimecenati in quello che rimane il periodo di massima fioritura artistica di San Severino.

Dopo il breve governo diFrancesco Sforza (1433-45), il comune passa sotto il controllo diretto delloStato della Chiesa; i secoli successivi registrano un sostanziale declino economico e culturale. Nel1586 San Severino ottiene il titolo dicittà e quello didiocesi, mantenuto per quattrocento anni esatti. Nel frattempo, cessate le esigenze di difesa, il centro abitato si è spostato quasi del tutto dal colle a fondovalle, attorno alla vecchia piazza del mercato; fra la metà delSettecento e l'inizio dell'Ottocento, anche i simboli del potere civile e religioso (Palazzo comunale, Duomo, vescovato) lasciano quella che ormai è una contrada isolata.

Pur non essendo stata epicentro, San Severino ha ricevuto diversi danni a causa delle scosse del 26 (magnitudo 5.6 e 5.9) e 30 ottobre (magnitudo 6.5) 2016 durante ilTerremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017. Numerosissime case sono risultate inagibili, e si sono verificati anche dei crolli. Basti pensare anche alle vicineTolentino e soprattuttoCamerino (dove i danni sono stati anche peggiori).[5][6][7]

Simboli

[modifica |modifica wikitesto]
A sinistra lo stemma, a destra il gonfalone

Lo stemma di San Severino Marche è stato riconosciuto con DPCM del 9 agosto 1961.[8]

«Di rosso, alla facciata di chiesa munita ai lati di due torri, merlate alla guelfa, il tutto d’argento. Ornamenti esteriori da Città.»

L'immagine nello scudo ricorda la facciata del Duomo Vecchio, dedicato a san Severino, che sorge sulla cima del Monte Nero.

Il gonfalone, concesso con DPR del 9 marzo 1962[8], è un drappo partito di bianco e di rosso.

Onorificenze

[modifica |modifica wikitesto]
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Concessione di papa Sisto V»
— Riconferma con D.C.G. 23 aprile 1942
Medaglia d'oro al Merito Civile - nastrino per uniforme ordinaria
«Durante il periodo bellico partecipò alla lotta partigiana, ospitando e sfamando centinaia di sfollati. Fu teatro di uccisioni, di numerose fucilazioni e di rastrellamenti ad opera delle truppe tedesche e a danno della popolazione. Esempio di estremo sacrificio e di virtù civiche. 1943/1945 - San Severino Marche (MC)»
— 20 aprile 2022[9]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica |modifica wikitesto]
Ingrandisci
Piazza del Popolo.

Il patrimonio artistico di San Severino Marche è notevole e fortemente legato al periodo di massima autonomia del comune e ai primi decenni del governo ecclesiastico: a quest'epoca risalgono sia le numerose chiesegotiche visibili in città e nel territorio, sia le opere lasciate dalla locale scuola pittorica che ebbe i suoi massimi esponenti nei fratelliSalimbeni e inLorenzo d'Alessandro, rispettivamente all'inizio e alla fine delXV secolo.

Architetture religiose

[modifica |modifica wikitesto]
IlDuomo vecchio con la Torre degli Smeducci.
  • Duomo vecchio. Sorge sulla sommità del cosiddettoMonte Nero. Fondato nel 944 venne rifatto nel XIII secolo e rimaneggiato più volte, custodisce all'interno i resti del santo patrono Severino, (nato circa l'anno 470 in Septempeda, morto circondato da popolo e clero l'8 gennaio545) e un pregevolecoro ligneorinascimentale, iniziato dall'intagliatore locale Domenico Indivini e completato dai fratelliAcciaccaferri nel primo Cinquecento. Alla stessa epoca risale ilchiostrino quadrato, unperistilio a due ordini di archi che unisce la chiesa all'ex-Palazzo vescovile. L'interno è stato rifatto nel 1741.
  • Duomo nuovo. Sorge nelBorgo, vicino a Piazza del Popolo. Eretta nel 1250 sul luogo di una precedente chiesetta dedicata aMaria Maddalena, è stata più volte rimaneggiata e ampliata. L'interno fu rifatto totalmente nel 1776 in forme del tardo-barocche marchigiane, e nel 1827 la chiesa venne convertita inCattedrale al posto del Duomo Vecchio. Oggi è concattedrale dell'arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e conserva della costruzione quattrocentesca la facciata con portale adorno di terrecotte e resti di affreschi attribuiti aLorenzo d'Alessandro ed il campanile, di forme analoghe a quelli del Duomo vecchio, San Domenico e San Lorenzo in Doliolo. All'interno conserva tra altre opere un Crocifisso ligneo dell'Acciaccaferri, una tavola dei fratelli Antonio e Giovanni Gentili, figli di Lorenzo d'Alessandro ed un quadro delPomarancio. Ilcoro e labussola del tempio vennero disegnati dall'architettoIreneo Aleandri.
  • Santa Maria del Glorioso, sulla strada perCingoli-Apiro, riccamente dipinta, ove la statua lignea raffigurante laMadonna addolorata versò miracolosamente lacrime il 22 aprile1519. Officiata dai sacerdoti diocesani; la domenica di aprile più vicina alla data della lacrimazione, con concorso di popolo, clero e confraternite, si svolge una celebrazione a ricordo dell'evento.
  • Labasilica di San Lorenzo in Doliolo è la più antica di San Severino Marche. Custodisce i resti mortali di santa Filomena, sant'Ippolito e san Giustino.
  • Chiesa di San Rocco, con artistici quadri, dipinti, statue, sede dell'omonima confraternita.
  • Chiesa di San Giuseppe, sulla piazza centrale della città, (attualmente inagibile a causa di un grosso incendio ivi sviluppatosi nella notte del 31 dicembre 2009). Chiesa interamente ed eccellentemente dipinta. Custodisce pregevoli arazzi, quadri, dipinti e statue di incalcolabile valore, fra le quali tre statue lignee, a grandezza naturale, raffigurantiSan Giuseppe con Bambino,Cristo morto eCristo risorto, realizzate da Venanzio Bigioli (1771-1854), ogni anno portate in solenne processione per le vie della città il venerdì santo e la domenica di Pasqua, dalla Confraternita del Corpus Domini.
  • Chiesa di San Filippo con artistici quadri, dipinti, bassorilievi, statue.
  • Chiesa diSan Domenico risale alXIII secolo ed è stata rifatta in più occasioni. L'interno a tre navate è seicentesco e conserva una pala diBernardino di Mariotto con laMadonna col Bambino e Santi, del 1514, oggi purtroppo mancante di parte dell'incorniciatura originale.[10] La torre campanaria, situata a destra delpresbiterio, ospita un ciclo di affreschi con leStorie disanta Caterina, opera di un ignoto maestro trecentesco, identificato da alcuni conDiotallevi di Angeluccio daEsanatoglia. Nel2005, dopo un restauro integrale, è stato riaperto al pubblico il chiostro monumentale, di proprietà pubblica dal1860, anno della confisca dei beni ecclesiastici.
  • Chiesa diSan Paolo,1830 opera diIreneo Aleandri, ha un curioso interno ad emiciclo con colonne doriche e semicupola a cassettoni appena accennati conpresbiterio rettangolare, e presenta sul portale un bassorilievo raffigurante laVergine e proveniente dalla chiesetta più antica appartenente all'Ordine dei Crociferi. La statua del Santo sul colmo del tetto a padiglione, (quasi del tutto erosa dalle intemperie), è attribuita allo scalpello di Antonio Rosa, padre dello scultoreErcole Rosa.
  • Santuario della Madonna dei Lumi, la cui costruzione è iniziata il 1º giugno1586, con chiesa abbaziale, riccamente dipinta, con pregevoli quadri, numerosi affreschi e dipinti diGaspare Gasparini (Annunciazione, 1590, seconda cappella destra),[11] di Giuseppe Mattei,Andrea Sacchi (1599-1661),Giulio Lazzarelli (1606-1667), Giuseppe Aloe,Felice Torelli (1667-1748),Gianandrea Urbani (1599-1632) e diFelice Damiani (1594), che realizzò due cicli pittorici nelle cappelle di sinistra, una di patronato Lauri e l'altra dei Cancellotti, entrambe già dotate della decorazione in stucco tra 1592 e 1593 all'interno della quale il pittore eseguì dipinti su tela. Quelli della cappella Lauri, la prima a sinistra, eseguiti nel 1594, sono tre tele raffiguranti, a sinistra, ilViaggio della Vergine e Giuseppe per andare in visita ad Elisabetta, all'altare laVisitazione e a destra ilSogno di San Giuseppe[12] e altre figure diSanti, mentre nella volta sonostorie della vita del Battista. L'attigua cappella Cancellotti, decorata dal Damiani tra 1595 e 1596, ha sull'altare maggiore unaNatività datata 1596 e alle pareti un'Adorazione dei Magi e unaPresentazione al Tempio, oltre ad altre figure diSanti. Sulla volta sonoStorie dell'Infanzia di Cristo.[11] Vi sono anche: un coro ligneo, un ciborio dello stesso materiale e diverse statue lignee di rilievo (angeli del Bigioli, trafugati però nottetempo da ignoti verso la fino del secolo XX, non ancora ritrovati). Il complesso monumentale retto dai monacicistercensi, è la sede residenziale attuale dell'abate presidente dellaCongregazione diSan Bernardo d'Italia.
  • Convento di San Salvatore dei Cappuccini a Colpersito
  • La chiesetta della Maestà, quattrocentesca, a due chilometri dal centro abitato, sulla strada perTolentino, sarebbe stata costruita in seguito ad un miracolo: secondo una cronaca manoscritta dell'epoca, un contadino mentre arava il campo avrebbe visto muoversi un'immagine dipinta della Vergine, e una voce gli avrebbe ordinato di costruire una chiesa in quel luogo. All'interno si trova una serie di cinque affreschi del pittore localeLorenzo d'Alessandro, di chiaro carattere votivo (alcuni soggetti si ripetono), dipinti nel nono decennio delXV secolo. Le figure, non del tutto omogenee stilisticamente, presentano nell'insieme una linea fluida e un atteggiamento sereno e composto che rimanda al Rinascimentoumbro efiorentino.
  • La chiesa di Santa Maria del Cesello, in località Ugliano, è un ambiente rettangolare con un insolito, lunghissimo tetto spiovente che ripara untimpano con affresco seicentesco dipinto sulle mura esterne dell'edificio (esempio artistico rarissimo, uno dei pochi dell'Italia centrale). L'interno è tappezzato di immagini votive dipinte dalQuattrocento alSeicento, artisticamente grezze ma interessanti come testimonianza della devozione popolare.
  • Chiesa di Sant'Eustachio sorge nell'area delle grotte di Sant'Eustachio, sulla strada perCastelraimondo, originariamente faceva parte di un complesso monastico di cui rimangono solo alcuni ruderi, in antico era dedicata a San Michele. Nei pressi sono presenti varie cavità, alcune di origine naturale ed altre di origine artificiale. La valle in cui è ubicata la chiesa è classificata come area protetta dalla Regione Marche.
  • Chiesa di Santa Maria delle Pantanelle, in località Cagnore, con affresco attribuito a Cristoforo di Giovanni, da San Severino Marche, seconda metà del secolo XV, raffigurante laMadonna della misericordia. Festa il15 agosto di ogni anno, con gare di bocce a campo libero.

Architetture civili

[modifica |modifica wikitesto]
Il Teatro Feronia.
La torre degli Smeducci con le bandiere della città sulla cima.
  • Piazza del Popolo. Grande piazza porticata dall'insolita forma a fuso, lunga 224 metri e larga 55, la piazza di San Severino Marche – in origine Platea mercati, oggi Piazza del Popolo – fu creata nelDuecento ampliando per scopi commerciali un'arteria stradale che in quel punto costeggiava l'abitato medievale. Nei secoli è diventata il "salotto buono" della nobiltà, e tuttora i palazzi gentilizi che la circondano esprimono il meglio dell'architettura locale dalCinquecento al primoNovecento.[13]
  • IlTeatro Feronia prospetta sulla piazza, è opera dell'architetto settempedano Ireneo Aleandri che lo costruì nel1827 sulle rovine di unteatro ligneo settecentesco. Se la facciata è modesta e le dimensioni ridotte ricalcano quelle dell'edificio preesistente, la strutturaneoclassica dell'interno è di grande qualità. Il sipario rappresenta il rito della liberazione degli schiavi davanti al tempio della deaFeronia.[14]
  • Castello di San Severino, sulla cima del Monte Nero, è la sede della città medievale. Delle antiche costruzioni restano ampi tratti di mura, due porte, Porta delle Sette Cannelle e Porta di San Francesco, e, sulla sommità, le due torri simbolo della città: quella del comune, o degliSmeducci, (che presenta ancora uno stemma con il leone passante ghibellino) e, di fronte, ilcampanile delDuomo vecchio.

Siti archeologici

[modifica |modifica wikitesto]
  • La zona archeologica si trova lungo la strada provinciale 361, un chilometro circa a est dell'abitato. DellaSeptempeda romana sono visitabili le terme, un tratto di mura e i resti di due porte.[15]

Società

[modifica |modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica |modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere

[modifica |modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di 1.081 persone, pari al 9,21% della popolazione.[17]

Cultura

[modifica |modifica wikitesto]

Musei

[modifica |modifica wikitesto]
Opera diLorenzo Salimbeni, matrimonio mistico di santa caterina, 1400, pinacoteca di San Severino
  • LaPinacoteca civica Tacchi-Venturi, ospitata nel quattrocentesco Palazzo Minuzzini, fu istituita nel 1974 e raccoglie opere soprattutto di scuola locale che risalgono al periodo tra il XIV secolo e il XVI secolo.
  • IlMuseo archeologico Giuseppe Moretti, di recente spostato in una nuova sede, raccoglie testimonianze archeologiche dal territorio di Septempeda, (poi divenuta San Severino Marche) che spaziano dalPaleolitico all'Alto Medioevo. La parte numericamente più consistente della raccolta è costituita dai pezzi lasciati nell'Ottocento da Domenico Pascucci, medico condotto con la passione dell'archeologia: nonostante l'assenza di molti dati scientifici, i reperti rappresentano una testimonianza preziosa dell'insediamento preistorico nella zona.
  • IlMuseo del territorio di San Severino Marche include una casa colonica, ungiardino botanico e il museo vero e proprio con oggetti, strumenti e attrezzi della civiltà contadina, artigianale e protoindustriale, raccolti e conservati grazie all'opera volontaria di Oberdan Poleti, già prestatore di lavoro della vicina scuola media.

Eventi

[modifica |modifica wikitesto]
Centro storico, con la torre degli Smeducci

Tutti gli anni, le prime due settimane di giugno, l'associazione Palio dei Castelli organizza il Palio dei Castelli: il periodo scelto è il 1400 quando San Severino era guidata dalla signoria degli Smeducci. Le feste in onore del patrono San Severino risalgono a secoli fa, tuttavia il Palio è organizzato dal 1972. Inizialmente si festeggiava il Palio ogni 4 anni, solo dal 1984 si svolge tutti gli anni.[18]

Premio Salimbeni per la storia e la critica d'arte: dedicato ai due artisti più noti di San Severino e istituito nel1983, il premio è assegnato alternativamente a saggi distoria dell'arte italiana (anni pari) emarchigiana (anni dispari).

Geografia antropica

[modifica |modifica wikitesto]

Frazioni e località

[modifica |modifica wikitesto]

Agello, Aliforni, Barbari, Berta, Biagi, Cagnore, Canfaito, Cappella, Carpignano, Caruccio, Casette, Castel San Pietro, Cesolo, Chigiano, Colleluce, Collicelli, Colmone, Colotto, Corsciano, Cusiano,Elcito, Gagliannuovo, Gaglianvecchio, Granali, Isola, Marciano, Maricella, Martinelli, Monticole, Mozzacatena, Orpiano, Palazzata, Parolito, Patrignolo, Paterno, Pitino, Portolo, Rocchetta, San Mauro, Sant'Elena, Serrabassa, Serralta, Serripola, Serrone, Stigliano Capo, Stigliano Piede, Sventatora, Tabbiano, Taccoli, Ugliano, Valdiola, Valle Piana, Villanova.

Elcito

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Elcito.
Elcito

Antico castello eretto a difesa dell'Abbadia di Val Fucina, sorge su uno sperone roccioso a 824m s.l.m., alle pendici delMonte San Vicino. A Elcito non c'è mai stato un emporio o un negozio, neppure per i generi di prima necessità perché fino agli anni ‘70 era una comunità autosufficiente. Erano duecento persone e avevano un intenso rapporto con la loro terra, fonte primaria di sussistenza[19].Proseguendo lungo la strada si giunge all'altopiano di Canfaito, che fa parte della Riserva Naturale del Monte San Vicino e del monte Canfaito.L'altopiano è caratterizzato dalla presenza di faggi plurisecolari.

Castello di Pitino Scorcio delle mura e della chiesa
Castello di Pitino Scorcio delle mura e della chiesa

Pitino

[modifica |modifica wikitesto]

Circa 600 a.C. una delle più importanti località picene dell'area centro italica, se non l'unica, poi federata con Roma. Precedente a Septempeda. Reperti archeologici intatti, fondamentali per la ricostruzione della storia delle antiche civiltà come scudi, elmi, monili e anfore casualmente ritrovati nei terreni della zona, prima del 1950, in tombe arcaiche coperte da poderosi tronchi, sono custoditi presso ilmuseo archeologico nazionale delle Marche adAncona.[20] Presso la frazione si trovano i resti delcastello di Pitino.

Rioni

[modifica |modifica wikitesto]

Borgo Conce, Case Bruciate, Castello al Monte, Centro Storico, Di Contro, Fontenova, Glorioso, Gorgonero, Mazzini, Pieve, Ponte Sant'Antonio, San Michele, San Pacifico, San Paolo, Sassuglio, Scaloni, Settempeda, Uvaiolo.

Economia

[modifica |modifica wikitesto]

Turismo

[modifica |modifica wikitesto]

Nel 2023, il comune è stato insignito dellabandiera arancione delTouring Club Italiano[21].

Infrastrutture e trasporti

[modifica |modifica wikitesto]

Strade

[modifica |modifica wikitesto]

San Severino Marche è attraversata dalle seguenti vie di comunicazione:

Ferrovie

[modifica |modifica wikitesto]

Il comune è servito dallastazione di San Severino Marche, posta sulla linea regionaleCivitanova Marche-Fabriano.

Amministrazione

[modifica |modifica wikitesto]
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
2 settembre 19858 agosto 1990Adriano VissaniDemocrazia CristianaSindaco
8 agosto 19909 dicembre 1992Alduino PelagalliDemocrazia CristianaSindaco
9 dicembre 199224 dicembre 1993Vittorio SgarbiPartito Liberale ItalianoSindaco
28 gennaio 199413 giugno 1994Tiziana TombesiCommissario prefettizio
13 giugno 19944 luglio 1996[22]Manlio RossiCentro-destraSindaco[23]
4 luglio 199618 novembre 1996Giuseppe FraticelliCommissario prefettizio
18 novembre 199613 maggio 2001Fabio EusebiCentro-destraSindaco
14 maggio 200128 maggio 2006Fabio EusebiCentro-destraSindaco
29 maggio 200615 maggio 2011Cesare MartiniCentro-sinistraSindaco
16 maggio 20115 giugno 2016Cesare MartiniUniti per San SeverinoSindaco
6 giugno 20163 ottobre 2021Rosa PiermatteiSan Severino cambiaSindaco[24]
4 ottobre 2021in caricaRosa PiermatteiSan Severino cambiaSindaco

Fonte: Ministero dell'Interno[25].

Gemellaggi

[modifica |modifica wikitesto]

Sport

[modifica |modifica wikitesto]
  • A.S.D. Serralta: società locale dicalcio a 5 fondata nel 1987,attualmente milita in serie C2
  • San Severino Volley, società di pallavolo fondata nel 1975, con un passato in serie B nazionale; attualmente milita in serie C
  • Moto Club Settempedano (fondato nel 1949)
  • Polisportiva Serralta, società di calcio e altri sport (La squadra di calcio attualmente milita inTerza Categoria)
  • SSD Settempeda, società locale di calcio fondata nel 1925. Attualmente milita nel campionato diPrima categoria
  • Società Amatori Basket, la società locale di basket, attualmente in serie C regionale
  • Rotellistica Settempeda, società di pattinaggio corsa su pista
  • Gruppo Alpino ItalianoCAI (fondato nel 1947)[26]
  • Gruppo Ippico Settempedano
  • Società Bocciofila Settempeda
  • Gruppo ciclistico pedale Settempedano
  • Tennis club San Severino Marche
  • Ruzzola Serralta (due volte campione d'Italia)[27]
  • Centro Sub Hippocampus
  • Federazione italiana tiro con l'arco
  • Centro sportivo italiano (C.S.I.)
  • Palazzetto Dello Sport Albino Ciarapica
  • LG Montgomery calcio femminile
  • Comunità Berta
  • Pallanuoto Blu Gallery San Severino
  • PitBull SoftAir Club - San Severino M
  • A.s.d. scacchi la torre Smeducci - San Severino Marche
  • Tiro a volo Le Ginestre

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Dati riferiti al periodo1999-2023[1].
  5. ^Terremoto: a San Severino Marche 1.113 edifici inagibili, sumeteoweb.eu.URL consultato il 1º maggio 2019.
  6. ^Terremoto, San Severino è il primo comune delle Marche liberato dalle macerie, sutgcom24.mediaset.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  7. ^Terremoto, case crollate a San Severino: si sbriciola un supermercato, suilrestodelcarlino.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  8. ^abSan Severino Marche, suArchivio Centrale dello Stato.
  9. ^Comune di San Severino Marche, Medaglia d'oro al merito civile, suquirinale.it.
  10. ^Alessandro Delpriori,Lorenzo di Giovanni de carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche, inLorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pag. 24 e 38.
  11. ^abGiulia Spina,San Severino Marche, santuario della Madonna dei Lumi: i cicli decorativi di Felice Damiani, inCapriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita., catalogo di Mostra, Macerata, 2017, pag. 228.
  12. ^Livia Carloni,Felice Damiani, Il sogno di San Giuseppe, inSimone De Magistris. Un pittore visionario tra Lotto e El Greco, catalogo della mostra a cura di Vittorio Sgarbi, Venezia, 2007, pagg. 134 - 135.
  13. ^Piazza del Popolo di San Severino, suprovincia.mc.it.URL consultato il 1º maggio 2019(archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
  14. ^SAN SEVERINO MARCHE - Teatro Feronia, sututtiteatri-mc.it.URL consultato il 1º maggio 2019(archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
  15. ^Archeologia Marche - Parco archeologico di Septempeda ed il Museo Civico Archeologico - San Severino Marche (MC), suarcheologiamacerata.it.
  16. ^Dati tratti da:
  17. ^demo.istat.it,https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  18. ^Palio dei Castelli[collegamento interrotto], sufolclore.eu.URL consultato il 1º maggio 2019.
  19. ^Lassù dove urla il vento, inLinkArte.it, 14 gennaio 2010.URL consultato il 22 giugno 2013(archiviato dall'url originale il 30 giugno 2013).
  20. ^Castello di Pitino – San Severino Marche (MC), suiluoghidelsilenzio.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  21. ^San Severino Marche - Bandiere Arancioni TCI, subandierearancioni.it.URL consultato il 29 giugno 2023.
  22. ^sfiduciato
  23. ^Anagrafe degli amministratori locali e regionali, sudait.interno.gov.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  24. ^Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, suelezionistorico.interno.gov.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  25. ^Anagrafe degli amministratori locali e regionali, sudait.interno.gov.it.URL consultato il 1º maggio 2019.
  26. ^San Severino, stasera al Teatro Italia con il CAI: “Una storia lunga 70 anni”, supicchionews.it.URL consultato il 1º maggio 2019(archiviato dall'url originale il 1º maggio 2019).
  27. ^“Stella” del Coni per i 25 anni della Polisportiva Serralta, suilsettempedano.it.URL consultato il 1º maggio 2019.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
  • Amedeo Gubinelli.San Severino Marche. Guida storica-artistica. Macerata, EDC Edizioni, 1975.
  • Domenico Valentini.Il forastiere in Sanseverino Marche, 1868. Ristampa anastatica: Forni, 1994.
  • Maurizio Landolfi.Septempeda - Il parco archeologico. Comune di San Severino Marche, 1991.
  • Maurizio Landolfi.Il museo civico archeologico di San Severino Marche. Regione Marche, 2003.
  • AA.VV.Lorenzo e Jacopo Salimbeni di Sanseverino e la civiltà tardogotica: catalogo della mostra. Mazzotta, 1999.
  • AA.VV.I pittori del Rinascimento a Sanseverino: catalogo della mostra. Federico Motta, 2001.
  • Mariano Fabio, "Ireneo Aleandri e l'Architettura del Purismo nello Stato Pontificio", in "Ireneo Aleandri 1795-1885. L'Architettura del Purismo nello Stato Pontificio"(a cura di F. Mariano e L.M. Cristini), Edizioni Mondadori Electa, Milano 2004, pp. 255.
  • P. Zampetti.Pittura nelle Marche. Dalle origini al primo Rinascimento. Firenze, 1988.
  • Giuseppe Vitalini-Sacconi.I dipinti della torre di San Domenico in San Severino Marche. Città di San Severino Marche, 1985.
  • Raoul Paciaroni.Un dipinto sanseverinate in America. San Severino, 1984.
  • Raoul Paciaroni.Antiche manifatture a San Severino Marche. Pollenza, 1994.
  • Raoul Paciaroni.La zecca di San Severino Marche. San Severino, 1994.
  • Raoul Paciaroni.La più antica relazione sull'apparizione dei lumi a Sanseverino, AN, 2003.Il Beato Pellegrino da Falerone e il suo dente miracoloso.Due lettere inedite della ven. Francesca del Serrone. San Severino Marche, 2008.Le natività nella chiesa di S. Maria del Glorioso. San Severino Marche, 1982.La chiesa di San Giuseppe nella piazza di Sanseverino. San Severino Marche, 1999.
  • Religiosi della Compagnia di Gesù,Vita del venerabile servo di Dio Severino Saccone del Serrone…, 1651, manoscritto in folio, raccolta Severino Servanzi Collio, biblioteca comunale di San Severino Marche.
  • Giuseppe Concetti.Fioritura di santità. San Severino Marche - Pollenza, 2009.
  • G. Battista Cancellotti, Vita di San Severino, 1642.
  • La voce settempedana, San Severino Marche, 5/6/2010.
  • Debora Bravi,San Severino Marche: lettura di una città attraverso la sua evoluzione urbana, San Severino M. 2010.
  • Luca Sansone (a cura di),Lettere e carte politiche di monsignor Rivarola governatore di San Severino e Macerata, Chiavari, Internòs, 2016.
  • Paolo Pilati: "Colleluce" - Frammenti di storia di un piccolo lembo di terra settempedana. San Severino M. 2001
  • Paolo Pilati: "In Legenda Veritas" - Miscellanea storico leggendaria, curiosità e miracoli marchigiani. San Severino M. 2017.

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Stati italiani dal1156 al1454
Stati indipendentide iureStato della Chiesa ·Repubblica di Venezia ·Regno di Sicilia ·Regno di Napoli ·Regno di Sicilia ulteriore ·Repubblica di San Marino
Comuni,repubbliche esignorieAncona ·Pisa · Milano (comune ·signoria ·ducato ·repubblica) ·Alessandria ·Novara ·Bergamo ·Piacenza ·Mantova ·Verona ·Vicenza ·Treviso ·Padova ·Urbino ·Bologna ·Brescia ·Ravenna ·Signoria di Rimini ·Repubblica di Lucca ·Pistoia ·Repubblica di Firenze ·Prato ·Arezzo ·Repubblica di Siena ·Repubblica di Ragusa ·Libero comune di Sassari ·Signoria di Volterra ·Repubblica di Massa ·Grosseto ·Chieri ·San Secondo ·Signoria di Carpi ·Signoria di Correggio ·Ducato di Guastalla ·Mirandola ·Faenza ·Forlì ·Forlimpopoli ·Cesena ·Marchesato di Fosdinovo ·San Miniato ·Colle di Val d'Elsa ·Sovana ·Santa Fiora ·Spello ·Contea di Carpegna ·Iesi ·Osimo ·Gubbio ·Matelica ·Perugia ·Camerino ·Recanati ·Orvieto ·Terni ·Monaco ·Finale ·Asti ·Repubblica di Poglizza ·Federazione dei Sette Comuni
Feudi delSacro Romano ImperoMarca di Verona ·Marchesato del Monferrato ·Principato di Trento ·Principato di Bressanone ·Principato patriarcale di Aquileia ·Contea di Correggio ·Contea di Savoia ·Ducato di Spoleto ·Marchesato di Saluzzo ·Contea vescovile di Bobbio ·Contea di Tenda ·Marchesato di Ceva
Stati dellaRepubblica di GenovaRepubblica di Noli ·Marchesato di Torriglia ·Principato di Oneglia ·Marchesato di Dolceacqua ·Contea di Loano
Giudicati sardiGiudicato di Arborea ·Giudicato di Cagliari ·Giudicato di Gallura ·Giudicato di Torres
Domini dellaCorona d'AragonaMarchesato di Oristano ·Regno di Sardegna
V · D · M
Italia (bandiera)Comuni dellaprovincia di Macerata
Apiro ·Appignano ·Belforte del Chienti ·Bolognola ·Caldarola ·Camerino ·Camporotondo di Fiastrone ·Castelraimondo ·Castelsantangelo sul Nera ·Cessapalombo ·Cingoli ·Civitanova Marche ·Colmurano ·Corridonia ·Esanatoglia ·Fiastra ·Fiuminata ·Gagliole ·Gualdo ·Loro Piceno ·Macerata ·Matelica ·Mogliano ·Monte Cavallo ·Monte San Giusto ·Monte San Martino ·Montecassiano ·Montecosaro ·Montefano ·Montelupone ·Morrovalle ·Muccia ·Penna San Giovanni ·Petriolo ·Pieve Torina ·Pioraco ·Poggio San Vicino ·Pollenza ·Porto Recanati ·Potenza Picena ·Recanati ·Ripe San Ginesio ·San Ginesio ·San Severino Marche ·Sant'Angelo in Pontano ·Sarnano ·Sefro ·Serrapetrona ·Serravalle di Chienti ·Tolentino ·Treia ·Urbisaglia ·Ussita ·Valfornace ·Visso
Comuni delle Marche
V · D · M
Città romane dellaRegio V Picenum
Regio V PicenumAnkón ·Asculum ·Auximum ·Beregra ·Castrum Novum ·Castrum Truentinum ·Cingulum ·Cluana ·Cupra Maritima ·Cupra Montana ·Falerio ·Firmum Picenum ·Hatria ·Interamnia Praetutiorum ·Novana ·Numana ·Pausulae ·Planina ·Potentia ·Ricina (Helvia Recina Pertinax) ·Septempeda ·Tolentinum ·Trea ·Urbs Salvia
V · D · M
Comuni dell'Unione Montana Potenza Esino Musone
Apiro ·Castelraimondo ·Cingoli ·Esanatoglia ·Fiuminata ·Gagliole ·Matelica ·Pioraco ·San Severino Marche ·Sefro ·Treia
Controllo di autoritàVIAF(EN248575999 ·SBNMUSL003068 ·LCCN(ENn81146508 ·GND(DE4118349-6 ·BNF(FRcb11992284m(data) ·J9U(EN, HE987007566693805171
  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=San_Severino_Marche&oldid=147772677"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp