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San Gimignano

Coordinate:43°28′03.79″N 11°02′35.6″E43°28′03.79″N,11°02′35.6″E (San Gimignano)
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Disambiguazione – Se stai cercando il santo venerato dallaChiesacattolica noto anche con questo nome, vediSan Geminiano.
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San Gimignano
comune
San Gimignano – Stemma
San Gimignano – Bandiera
San Gimignano – Veduta
San Gimignano – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Toscana
Provincia Siena
Amministrazione
SindacoAndrea Marrucci (centro-sinistra) dal 27-5-2019 (2º mandato dal 10-6-2024)
Territorio
Coordinate43°28′03.79″N 11°02′35.6″E43°28′03.79″N,11°02′35.6″E (San Gimignano)
Altitudine324 m s.l.m.
Superficie138,6km²
Abitanti7 461[3] (31-7-2025)
Densità53,83 ab./km²
FrazioniBadia a Elmi,Castel San Gimignano,Pancole,San Donato,Santa Lucia,Ulignano
Comuni confinantiBarberino Tavarnelle (FI),Certaldo (FI),Colle di Val d'Elsa,Gambassi Terme (FI),Poggibonsi,Volterra (PI)
Altre informazioni
Cod. postale53037;

53030 (Castel San Gimignano)

Prefisso0577
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT052028
Cod. catastaleH875
TargaSI
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona D, 2 085GG[5]
Nome abitantivaldelsani[1]; sangimignanesi[2]
Patronosan Geminiano,santa Fina
Giorno festivo31 gennaio, 12 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Gimignano
San Gimignano
San Gimignano – Mappa
San Gimignano – Mappa
Posizione del comune di San Gimignano all'interno della provincia di Siena
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

San Gimignano (AFI:/sanʤimiɲˈɲano/[6][7]) è uncomune italiano di 7 461 abitanti[3] dellaprovincia di Siena inToscana.

Per la caratteristicaarchitettura medievale del suocentro storico, è stato dichiaratopatrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il sito di San Gimignano, nonostante alcuni ripristini otto-novecenteschi, è per lo più intatto nell'aspetto due-trecentesco ed è uno dei migliori esempi inEuropa di organizzazione urbana dell'età comunale[8].

Concesso con Regio Decreto del 29 aprile 1936, San Gimignano si fregia del titolo dicittà[9].

Geografia fisica

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Territorio

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Il territorio comunale di San Gimignano si estende per 138 km² ed è posto su un'alta collina nellaVal d'Elsa. Il dislivello altimetrico è compreso tra un minimo di 64 metri s.l.m. nella piana del fiume Elsa pressoCertaldo a un massimo di 631 metri nella zona del Cornocchio; il capoluogo è posto a 324 m s.l.m.

Clima

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Lo stesso argomento in dettaglio:Clima della Toscana e Stazione meteorologica di San Gimignano.

Storia

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Le origini

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San Gimignano sorge su un luogo abitato sicuramente daglietruschi, almeno dalIII secolo a.C. Il colle era stato scelto per questioni strategiche, essendo dominante (324m s.l.m.) sull'alta Val d'Elsa.

Sulle pendici del Poggio del Comune (624m s.l.m.) sono presenti i ruderi diCastelvecchio, un villaggio di epoca longobarda.

La prima menzione risale al929.

Nel Medioevo la città si trovava su una delle direttrici dellavia Francigena, cheSigerico,arcivescovo di Canterbury, percorse tra il990 e il994 e che per lui rappresentò la 19ª tappa (Mansio) del suo itinerario di ritorno daRoma verso l'Inghilterra. Sigerico la nominòSancte Gemiane, segnalando ilborgo anche come punto di intersezione con la strada fraPisa eSiena.

Secondo la tradizione il nome derivò dalsantovescovo di Modena, che avrebbe difeso il villaggio dall'occupazione diAttila.

La primacinta muraria risale al998 e comprendeva il poggio diMontestaffoli, dove già esisteva unarocca sede di mercato di proprietà delvescovo di Volterra, e il poggio della Torre con il castello vescovile.

Il Duecento

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Taddeo di Bartolo,San Gimignano da Modena che tiene la città di San Gimignano,Museo civico (San Gimignano)

Verso il1150, nonostante l'apertura di un nuovo tracciato della Francigena, San Gimignano continuò a essere un centro emergente, con una politica di espansione territoriale e una significativa crescita delle attività commerciali. Fu in questo periodo che si formarono due "borghi" al di fuori dellemura: quello di San Matteo, verso Pisa, e quello di San Giovanni, verso Siena, entrambi lungo una nuova "via maestra", che vennero inglobati nelle mura con il nuovo tracciato completato nel1214.

Nel1199, nel pieno del suo splendore economico, il paese guadagnò la propria indipendenza comunale rispetto ai vescovi diVolterra. Non mancarono le lotte intestine traguelfi e ghibellini (rispettivamente capeggiati dagli irriducibiliArdinghelli eSalvucci), ma alXIII secolo, sotto i ghibellini, risale il periodo di maggior splendore economico, che si basava sul commercio dei pregiati prodotti agricoli locali, tra i quali il più ricercato era lozafferano, venduto in Italia (Pisa,Lucca,Genova) e all'estero (Francia ePaesi Bassi, fino anche allaSiria e all'Egitto[10]). Inoltre, al pari di altri centri toscani, si diffuse la speculazione finanziaria e l'usura. La solida economia permise la creazione di un ceto aristocratico urbano, che espresse la propria supremazia politica e sociale nella costruzione delletorri: nel Trecento si arrivò a contare 72 torri (oggi ne rimangono 14).

Gli ingenti capitali accumulati vennero investiti nel corso delXIII secolo in importanti opere pubbliche, che diedero alla cittadina l'articolazione degli spazi urbani visibile ancora oggi.

Nel1251 lemura inglobarono Montestaffoli, ma pochi anni dopo, nel1255, la città venne presa dai guelfi di Firenze che ordinarono la distruzione delle mura. Riacquistata l'indipendenza nel1261 e tornata la supremazia ghibellina dopo labattaglia di Montaperti, i sangimignanesi ricostruirono le mura comprendendo anche il poggio della Torre. Da allora la conformazione cittadina venne suddivisa in quattro contrade, ciascuna corrispondente a una porta principale: quella di Piazza, di Castello, di San Matteo e di San Giovanni.

Gli ordini religiosi, appoggiati dal comune, si insediarono in città a partire dalla metà del Duecento: ifrancescani fuoriporta San Giovanni (1247), gliagostiniani allaporta San Matteo (1280), idomenicani a Montestaffoli (1335) e lebenedettine di San Girolamo presso laporta San Jacopo (1337).

Dall'8 maggio del1300 il Comune ebbe l'onore di ospitareDante Alighieri come ambasciatore dellaLega Guelfa in Toscana.

Il declino, l'epoca medicea e contemporanea

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Plastico di San Gimignano

Il Trecento fu un secolo di crisi che non risparmiò San Gimignano: travagliata dalle lotte interne, essa fu pesantemente colpita dallapeste nera e dalla carestia del1348, che decimò la popolazione. Nel1351 la città stremata si consegnò spontaneamente aFirenze, rinunciando alla propria autonomia ed a un ruolo politico nello scacchiere toscano. Risale a quell'anno laRocca di Montestaffoli, mentre nel1358 vennero rinforzate le mura.

Nonostante il declino economico e politico, ilXIV eXV secolo furono importanti dal punto di vista artistico, grazie alla presenza in città di numerosi maestri, senesi o più spesso fiorentini, chiamati soprattutto dagli ordini religiosi ad abbellire i propri possedimenti. Lavorarono a San GimignanoMemmo di Filippuccio,Lippo eFederico Memmi,Taddeo di Bartolo,Benozzo Gozzoli,Domenico Ghirlandaio,Sebastiano Mainardi (nativo di San Gimignano),Piero del Pollaiolo, ecc.

Il declino e la marginalità della città nei secoli successivi furono le condizioni che permisero la straordinaria cristallizzazione del suo aspetto medievale.

Segno di un'importanza rimasta fu la decisione dipapa Pio II nel 1462 di concedere alla collegiata di San Gimignano una larga autonomia dal potere delvescovo di Volterra pur continuando a far parte formalmente della sua diocesi. Questa autonomia fu causa di contrasti tra i prevosti e i vescovi soprattutto dopo le riforme stabilite dalconcilio di Trento.

Nella seconda metà del Settecento, fu proposto al Granduca di Toscana di trasferire il territorio dellacollegiata di San Gimignano dalla diocesi di Volterra alladiocesi di Colle, di erigerla inconcattedrale e che i vescovi assumessero il doppio titolo di Colle e San Gimignano con residenza alternata ogni sei mesi. Questo avrebbe reso San Gimignano città a tutti gli effetti ma il progetto non fu attuato nella sua completezza.[11] Il 18 settembre 1782, con la bollaDum nos singulis,[12]papa Pio VI trasferì dal territorio della diocesi di Volterra a quello di Colle la collegiata sangimignanese, con annesso territorio, per un totale di 29parrocchie.[13]

Alplebiscito del1860 per l'annessione della Toscana alla Sardegna i "si" non ottennero, anche se per poco, la maggioranza degli aventi diritto (1122 su totale di 2275), sintomo dell'opposizione all'annessione[14].

Alla fine delXIX secolo si cominciò a riscoprire la particolarità e la bellezza della cittadina, che venne sottoposta integralmente a vincolo monumentale nel1929. Nel1990 è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio culturale dell'Umanità.

Durante laseconda guerra mondiale, il paese fu bombardato per dieci giorni dagliAmericani; sulla Torre Grossa andò distrutta lacampana (una nuova fu donata dopo la guerra dal popolo dell'Unione Sovietica); crollò una casa in piazza e un pezzo di cattedrale; i bombardamenti cominciarono di giovedì, giorno di mercato; questo causò qualche morto; una giovane madre fu colpita al piede da una scheggia, ed ebbe la gamba amputata. Dopo una decina di giorni che i sangimignanesi passarono nei rifugi, il prete riuscì a convincere gli americani che in paese c'erano non più di diecitedeschi, e che potevano assaltare la città senza correre rischi.

Simboli

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Stemma
«Troncato di rosso e d'oro, alleone d'argento, afferrante con la zampa anteriore destra loscudetto appuntato, di azzurro ai tre gigli bene ordinati, d'oro, sormontati dalrastrello di tre denti, di rosso. Ornamenti esteriori da Città.[15][16]»
Gonfalone
«Drappo troncato di rosso e di giallo…[15][16]»
Bandiera
«Drappo partito di rosso e di giallo caricato in centro del leone dello stemma cittadino.[16]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 giugno 2007.[15]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Torri di San Gimignano
Torre Grossa a fianco allaCollegiata

Le torri

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 Bene protetto dall'UNESCO
Centro storico di San Gimignano
 Patrimonio dell'umanità
TipoArchitettonico
CriterioC (i) (iii) (iv)
PericoloNessuna indicazione
Riconosciuto dal1990
Scheda UNESCO(EN)Historic Centre of San Gimignano
(FR)Scheda
Manuale

San Gimignano è soprattutto famosa per le torri medievali che ancora svettano sul suo panorama, che le hanno valso il soprannome diManhattan del medioevo. Delle 72 tra torri e case-torri, esistenti nel periodo d'oro del Comune, ne restavano venticinque nel1580 ed oggi ne restano quattordici, con altre scapitozzate intravedibili nel tessuto urbano. La più antica è latorre Rognosa, che fu eretta all'inizio del XIII secolo. La più alta è la Torre del Podestà, detta ancheTorre Grossa, di 54 metri. Un regolamento del1255 vietò ai privati di erigere torri più alte della torre Rognosa (che all'epoca era la più alta), anche se le due famiglie più importanti, Ardinghelli e Salvucci, fecero costruire due torri poco più basse di quasi uguale grandezza, per dimostrare la propria potenza.

In alcuni testi il numero delle torri è ridotto da 16 a 14: in genere vengono tolte dal conteggio il campanile della Collegiata e la Casa-Torre Pesciolini che hanno caratteristiche diverse dalle altre.

Architetture religiose

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Piazza della Cisterna vista daTorre Grossa
Vista sulle torri dalla campagna

Architetture civili

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Architetture militari

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Aree naturali

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Aree archeologiche

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Monumento ai caduti

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Monumento ai caduti

La stele è collocata nei giardini del piazzale Montemaggio, davanti alla porta San Giovanni.

Le lapidi poste ai quattro lati della stele riportano le seguenti iscrizioni.

  • Lato Est - San Gimignano ai suoi caduti in guerra perché tutti ricordino sempre che la pace fa la grandezza dei popoli
  • Lato Sud - Ricordo dei caduti della Guerra 1915-18
  • Lato Ovest - Ricordo dei caduti nelle guerre 1935-43
  • Lato Ovest - Ricordo ai caduti della resistenza 7-9-43–25-4-43
  • ai caduti 2001

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[17]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT il 31º dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 692 persone, pari all'8,9% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione immigrata erano:

Lingue e dialetti

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Il dialetto parlato a San Gimignano è un vernacolo “grigio”, di transizione, ossia l’alto valdelsano. È una variante comune a tutta la zona della Val d’Elsa (Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, Casole d’Elsa e Certaldo) ed è un misto tra il dialetto fiorentino e quello senese dovuto al susseguirsi dei domìni.

Cultura

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Musei

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  • Museo Civico
  • Museo Diocesano
  • Spezieria di Santa Fina, Museo archeologico e Galleria d'arte moderna
  • Museo ornitologico
  • San Gimignano 1300: Riproduzione in scala della città medievale.
  • Museo Peugeot: il primo al di fuori della Francia, dedicato alle vetture e alla storia del marchio, laGalerie Peugeot, dove si può ammirare anche laTipo 3, la prima auto che circolò sulle strade italiane nel gennaio 1893.
  • Museo della tortura: detto ancheMuseo criminale medioevale, conserva e mostra tutte le tecniche e gli strumenti della tortura medioevale, strumenti della pena di morte e documenti dellaSanta Inquisizione.
  • Vernaccia di San Gimignano Wine Experience: è il centro comunale di documentazione e degustazione del vino Vernaccia DOCG, ospitato nella Villa dellaRocca di Montestaffoli, è stato realizzato su progetto dell'architetto Duccio Santini.
  • Torre e Casa Campatelli[18], Bene FAI[19]: un palazzo settecentesco che ingloba al suo interno una delle quattordici torri medioevali ancora in piedi a San Gimignano. Al primo piano del palazzo si visita la casa della famiglia Campatelli, riarredata con il mobilio originale, mentre al secondo piano, nelle soffitte e nella torre, si assiste ad una proiezione che ripercorre la storia di San Gimignano.

Teatri

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  • Teatro dei Leggieri. Già nel '600 a San Gimignano erano attive due Accademie; quella degli Scolari e quella dei Comici Risvegliati. Queste Accademie organizzavano opere, commedie, concerti, feste e ricevimenti. Nel XVII secolo le due Accademie si fusero dando vita all'Accademia degli Aristocratici che ottenne la costruzione di un Teatro per la città. Nel 1793 un gruppo di accademici decise di creare una Società del Teatro, denominandosi Società del Leggieri. Il Teatro, ricavato all'interno dell'anticoPalazzo del Podestà, si trova inpiazza del Duomo nel cuore medievale di San Gimignano. Nel dopoguerra la Società dei Leggieri, impossibilitata a sostenere le spese di ripristino del teatro, danneggiato dagli eventi bellici, si sciolse e vendette la struttura che restò nelle mani di privati fino al 1982, quando il Comune poté rientrarne in possesso con la prospettiva di un completo recupero. Pochi anni dopo, nel 1988 si è costituita l'Accademia dei Leggieri. L'Accademia dei Leggieri, tuttora attiva, prende il nome dalla antica Società e svolge la sua attività artistica prevalentemente all'interno del Teatro cittadino, ispirandosi agli scopi che animarono l'antica Società dei Leggieri.

Media

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Videogiochi

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San Gimignano è una delle ambientazioni del videogiocoAssassin's Creed II (2009), in cui sono rappresentati e citati molti dei maggiori monumenti della città, in particolare la Torre Grossa, all'interno della quale si trova una delle cripte degli Assassini.

Cucina

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Eventi

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  • "Festa di San Gimignano" patrono della città, (31 gennaio)
  • "Festa di Santa Fina" patrona della città, (12 marzo)
  • "Giornata del ritorno" con i sangimignanesi emigrati. (marzo)
  • "Tradizionale processione della Santa Croce", con i confratelli della Misericordia (venerdì santo)
  • "Gran Fondo Internazionale della Vernaccia", corsa ciclistica (maggio)
  • "Ferie delle Messi", manifestazione storica di rievocazione medioevale (metà giugno)
  • "Festa di ringraziamento dei Sangimignanesi alla patrona della città Santa Fina", celebrazione solenne nella Basilica di Santa Maria Assunta (prima domenica di agosto)
  • "San Gimignano-Volterra", gara podistica (ottobre)
  • "San Silvestro tra le Torri" festa di fine anno in piazza Duomo (31 dicembre)

Geografia antropica

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Urbanistica

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Il borgo è quasi interamente contenuto nelle mura duecentesche. Gli assi principali dell'insediamento sono due:

  • uno est-ovest, più antico (X secolo), che collegava il poggio della Torre, dove si trovava un castello vescovile, e la collina di Montestaffoli, luogo di Mercato (oggi occupato dalla rocca).
  • Uno nord-sud, più ampio, dallaPorta San Giovanni allaPorta San Matteo, sul quale passava lavia Francigena.

Nell'intersezione delle due direttrici principali, nel punto altimetricamente più elevato, si trovano le piazze cittadine:piazza del Duomo epiazza della Cisterna.Piazza Pecori è un pittoresco slargo sul fianco della collegiata che assomiglia più a un cortile interno privato.

Affacciate sulle piazze e sulle vie principali si trovano le torri ecase-torri dell'antica aristocrazia mercantile e finanziaria, architetture eccezionali per numero e per stato di conservazione.

Oggi tutti gli edifici appaiono attaccati l'uno all'altro ma osservando attentamente si può notare che in passato tra una casa e l'altra vi fosse uno spazio molto stretto (ora riempito con mattoni). Questi interstizi sono troppo stretti per permettere il passaggio di una persona (sono infatti larghi quanto un mattone), e venivano chiamativicoli dei malvicini poiché erano dovuti agli attriti sociali tra compaesani e quando qualcuno non permetteva al futuro vicino di costruire l'abitazione a ridosso della propria si creavano inevitabilmente questi interstizi.Il vantaggio di costruire a ridosso di un edificio esistente sta nel fatto che è sufficiente costruire solo tre pareti esterne, risparmiando così materiale e manodopera.

Il centro cittadino si articola sulle direttrici principali divia San Giovanni,via San Matteo, che convergono nelle due piazze attigue dipiazza della Cisterna epiazza del Duomo. La zona nord è attraversata davia Folgore da San Gimignano ed ha come punto focale piazza Sant'Agostino.

Frazioni

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Da ricordare anche le località minori di Casaglia, Casale,Castelvecchio, Montauto, Monteoliveto, Monti, Ranza e Strada.

Economia

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La risorsa principale della città è ilturismo, favorito anche dalla conveniente dislocazione a metà strada traFirenze eSiena. Esso alimenta numerose attività collaterali di artigianato e di servizio.

San Gimignano è una cittadina agricola famosa per la produzione vitivinicola dellaVernaccia e la coltivazione dellozafferano. La Vernaccia di San Gimignano è uno dei vini bianchi più pregiati, viene prodotto in una ristretta zona della Toscana traSiena,Pisa eFirenze coincidente con il territorio comunale di San Gimignano. Esso è conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo ed è stato il primo vino italiano a ricevere il marchio di Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel1966.

Al momento nel comune risultano occupati complessivamente 3.924 individui, pari al 55% del numero complessivo degli abitanti.

San Gimignano fa parte di:

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
20 ottobre 19877 giugno 1990Franco NencioniPartito Comunista ItalianoSindaco[20]
7 giugno 199024 aprile 1995Franco NencioniPartito Comunista Italiano,Partito Democratico della SinistraSindaco[20]
24 aprile 199514 giugno 1999Franco Nencionilista civicaSindaco[20]
14 giugno 199914 giugno 2004Marco Lisicentro-sinistraSindaco[20]
14 giugno 20048 giugno 2009Marco Lisicentro-sinistraSindaco[20]
8 giugno 200927 maggio 2014Giacomo Bassicentro-sinistraSindaco[20]
27 maggio 201427 maggio 2019Giacomo BassiPartito Democratico,Sinistra Ecologia LibertàSindaco[20]
27 maggio 2019in caricaAndrea MarrucciPartito Democratico, Laboratori d'ideeSindaco[20]

Gemellaggi

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Curiosità

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Nel 1951, lo scultore Mathias Goeritz e l'architettoLuis Barragán, accompagnati dallo storico dell'arte Justino Fernández, Messicani, visitarono la città e presero ad esempio le sue torri, per la costruzione delle 5Torres de Satélite, una nuova città ubicata nelloStato del Messico, all'epoca in via di realizzazione a circa 15 chilometri a nord diCittà del Messico.

Note

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  1. ^valdelsa.net,https://www.valdelsa.net/news/siamo-valdelsani-i-tre-candidati-sindaco-del-centrosinistra-a-confronto-95151 Titolo mancante per urlurl (aiuto).
  2. ^Teresa Cappello, Carlo Tagliavini,Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 490.
  3. ^abBilancio demografico mensile anno 2025 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  4. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^Bruno Miglioriniet al.,Scheda sul lemma "San Gimignano", inDizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010,ISBN 978-88-397-1478-7.
  7. ^Luciano Canepari,San Gimignano, inIl DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999,ISBN 88-08-09344-1.
  8. ^Toscana. Guida d'Italia ("Guida rossa"), Touring Club Italiano, Milano, 2003.
  9. ^Copia archiviata, sucomune.sangimignano.si.it.URL consultato il 4 aprile 2018(archiviato dall'url originale il 4 aprile 2018).
  10. ^Guida Touring, cit., pag. 602.
  11. ^Raffaello Razzi,Smembramento del territorio sangimignanese tra le diocesi di Colle e di Volterra, Rassegna Volterrana, 2011, pp. 5-7.
  12. ^Testo della bolla in: Cappelletti,op. cit., pp. 285-289.
  13. ^Razzi,Smembramento del territorio sangimignanese..., p. 7.
  14. ^Nidia Danelon Vasoli,Il plebiscito in Toscana nel 1860, Firenze, Olschki, 1968, in cui si fa riferimento anche al casi diCastiglion Fibocchi eRadda in Chianti
  15. ^abcSan Gimignano (Siena) D.P.R. 08.06.2007 concessione di stemma e gonfalone, supresidenza.governo.it.URL consultato il 28 settembre 2021.
  16. ^abcSan Gimignano, suAraldica Civica.it.URL consultato il 14 maggio 2021.
  17. ^Dati tratti da:
  18. ^Torre e Casa Campatelli | - Fondo Ambiente Italiano, suwww.torrecampatelli.it.URL consultato l'8 novembre 2017.
  19. ^Dal 1975 il FAI difende la bellezza d'Italia. Per sempre per tutti. | - Fondo Ambiente Italiano, suwww.fondoambiente.it.URL consultato l'8 novembre 2017.
  20. ^abcdefghhttp://amministratori.interno.it/

Bibliografia

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  • V. Bartoloni, G. Borghini, A. Mennucci,San Gimignano. Contributi per una nuova storia, Arti Grafiche Nencini, Certaldo 2003.
  • R. Cardini, A. Padoa Rizzo, M. Regoliosi,Benozzo Gozzoli. Le Storie di Sant'Agostino a San Gimignano, Bulzoni Editore, Roma 2001.
  • Giovanni Vincenzo Coppi,Annali, memorie ed huomini illustri di San Gimignano, Bindi, Firenze 1695 (digitalizzato)
  • G. Coppini,San Gimignano. Sogno del Medioevo, Edizioni il Furetto, San Gimignano 2000.
  • R. Donati,San Gimignano. Città dalle belle torri, dizioni Plurigraf, Narni 1975.
  • Luigi Pecori,Storia della terra di San Gimignano, a cura di Valerio Bartoloni, Arti Grafiche Nencini, Certaldo 2006 (rist. anastatica dell'edizione del 1853).
  • R. Razzi,Il Santuario della Madonna di Pancole in San Gimignano. La storia e l'immagine, Nencini editore, Poggibonsi 2002.
  • R. Razzi,Via delle Romite in San Gimignano, uno spedale, un convento, Lalli Editore, Colle val d'Elsa, 2005.
  • R. Razzi,Gli enti ecclesiastici e assistenziali a San Gimignano, Le proprietà fondiarie dal sec. XVI alla dissoluzione dei patrimoni, La Tipografica, Poggibonsi, 2007.
  • J. Vichi Imberciadori, P. Torriti,La Collegiata di San Gimignano e il suo Museo d'Arte Sacra, Sa GEP Editrice, Genova 1991.
  • Fiammetta Giovetti,La costruzione del volto medievale di San Gimignano dal 1864 al 1940, Lalli Editore, Poggibonsi 2006.
  • Tamara Migliorini,Che sia riportato nell'antico suo lustro. Storia e analisi per il restauro della cappella di Santa Fina nella Collegiata di San Gimignano, Lalli Editore, Poggibonsi 2008.
  • Enrico Fiumi,Storia economica e sociale di San Gimignano, Olschki, Firenze 1963.
  • Enrico Fiumi,Volterra e San Gimignano nel medioevo, raccolta di studi a cura di G. Pinto, Cooperativa Nuovi Quaderni, San Gimignano 1983.
  • Fabio Gabbrielli, Antonello Mennucci,La collegiata di San Gimignano, L'architettura, i cicli pittorici murali e i loro restauri, Siena 2009.
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