La città sorge a674 m s.l.m.[2] sulle rive del fiumeSteinach che sfocia nel poco distantelago di Costanza; il centro abitato si sviluppa nella vallata compresa fra due sistemi collinari, ilRosenberg a nord e ilFreudenberg/Bernegg a sud, e la vallata è delimitata a sud-ovest dalle strette gole dei fiumiSitter eGoldach[3]. In passato la città si sviluppava lungo la Steinach, che dal 1867 al 1911 venne progressivamente canalizzata e ora scorre sotto il territorio cittadino[4].
La città si sviluppò attorno all'abbazia all'abbazia di San Gallo, fondata nel 719 daOtmar di San Gallo presso il luogo di sepoltura dell'eremitasan Gallo[5], e nel corso del tempo si ingrandì e si trovò in contrapposizione con il potere politico ed ecclesiastico del monastero[3].
La prosperità della città iniziò con l'età moderna: una florida industria tessile producevalino di ottima qualità che veniva esportato in tutta Europa. La produzione di tela entrò in crisi tra il XVII e il XVIII secolo, ma contemporaneamente fiorì l'industria delricamo[3]. Alleata dei riformati dellaVecchia Confederazione, dal 1667,perso il voto allaDieta imperiale[senza fonte], ottenne un seggio allaDieta federale[3].
Nel 1798 entra a far parte dellaRepubblica Elvetica, quale capoluogo del nuovoCanton Säntis, e nel 1803 divenne la capitale del neocostituitoCanton San Gallo; nello stesso anno fu istituito il comune politico[3] e nel 1847 ladiocesi di San Gallo: la chiesa dell'abbazia, soppressa nel 1805, fu elevata a cattedrale[5]. A cavallo tra il XIX e il XX secolo l'ulteriore sviluppo del ricamo determinò un forte incremento demografico e edilizio, tanto che nel 1918 la città inglobò i comuni soppressi diStraubenzell eTablat, ormai costituenti un unico agglomerato[3].
Stadthaus, palazzo comunale (già casa commerciale) costruito nel XVI secolo[3];
Case signorili ornate conbovindi, costruiti prevalentemente tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo[3];
Ville e musei in stileliberty, costruiti alla fine del XIX secolo[senza fonte];
Edifici costruiti daSantiago Calatrava: sala concerti della scuola di musica (1986), centro servizi d'emergenza (1988-1998), autostazione in Marktplatz (1989-1996), galleriaPfalzkeller (detta "Conchiglia", 1997-1999)[7].
Il numero di abitanti della città di San Gallo, che nel 1799 ammontava a circa 8 000 persone, aumentò lentamente fin verso la metà del XIX secolo; in seguito vi fu un'accelerazione della crescita (quasi 38 000 persone nel 1910, senza contareStraubenzell eTablat). Dopo l'aggregazione del 1918 gli abitanti del comune salirono fino a 69 000, valore che però scese del 10% entro il 1941 in seguito a una crisi economica e all'emigrazione di giovani e stranieri. Grazie all'immigrazione di persone provenienti in maggioranza dall'Europa meridionale, nel 1970 la popolazione raggiunse il suo massimo storico (quasi 81 000 persone); in seguito molti si trasferirono nei comuni dell'agglomerato, la popolazione scese nuovamente e agli inizi del XXI secolo si aggirava attorno alle 70 000 persone[3].
La popolazione, composta attorno al 1800 prevalentemente da cittadini svizzeririformati, divenne nel corso del XIX secolo più eterogenea per provenienza e confessione: nel 1910 gli stranieri erano il 31% (di cui due terzitedeschi), nel 2005 circa il 27% (di cui un terzo provenienti dall'exJugoslavia)[3] e nel 2019 circa il 31,4% (in prevalenza tedeschi,italiani ekosovari)[2].
In base alcensimento svizzero del 2000, la maggioranza assoluta della popolazione parla come prima lingua iltedesco (83,0%), mentre lalingua italiana è la seconda più diffusa tra le lingue della Confederazione (3,7%). Tali rapporti linguistici sono rimasti costanti fin dal primo censimento del 1888, mentre a partire dalla seconda metà del XX secolo è progressivamente aumentata la percentuale di madrelingua stranieri (12,4% nel 2000)[3].
Dal 1850 in poi, i cittadini di San Gallo si sono ripartiti equamente tra la confessionecattolica e quellariformata (rispettivamente 49,3% e 50,4% nel 1850, 49,9% e 49,8% nel 1870, 49,7% e 49,0% nel 1888, 52,1% e 46,8% nel 1900, 54,2% e 43,5% nel 1910, 49,0% e 48,5% nel 1930, 47,8% e 49,3% nel 1950). A partire dalla seconda metà del XX secolo è progressivamente aumentata la percentuale dei cattolici rispetto ai riformati e dalla fine del XX secolo è cresciuta anche quella degli appartenenti ad altre confessioni o senza appartenenza: nel 2000 i cattolici erano il 44%, i riformati il 28,9%, imusulmani il 6,7% e le persone senza appartenenza religiosa il 9,9%[3].
Università di San Gallo, fondata nel 1898 come "Accademia di commercio e scuola di amministrazione"[9]. Ritenuta un'opera d'arte collettiva di architettura e di pittura, ospita opere diHans Arp,Joan Miró eGerhard Richter[10]. Presso l'ateneo si tiene ogni anno ilSimposio di San Gallo, precedentemente conosciuto con i nomi diInternational Management Symposium eISC-Symposium[11].
Museo e biblioteca del tessile, fondato nel 1886: ospita ricami e merletti della Svizzera orientale e recenti creazioni dialta moda; è in stile classicheggiante[3][13]e il padiglione d'arte, che ha per slogan "laboratorio del presente", si dedica alla scoperta e alla presentazione di artisti contemporanei[senza fonte];
La città di San Gallo è suddivisa in 3 distretti (Kreis), a loro volta ripartiti in 14 quartieri o circondari (Quartiergruppe) e in 29 quartieri statistici (Statistische Quartiere)[16]:
Distretti, quartieri e quartieri statistici di San Gallo
San Gallo è servita dall'autostrada A1 (con le uscite di San Gallo-Winkeln, San Gallo-Kreuzbleiche, San Gallo-Fiden, San Gallo-Neudorf) e dallestrade principali7,8,471,445 e446.
^ab(DE) Jürg Aeschlimann e Hans Waldburger,Strassenbahn St. Gallen–Speicher–Trogen; Die Trogenerbahn, Leissigen, Prellbock Druck & Verlag, 2003,ISBN3-907579-24-0.