I primi insediamenti nella zona, che anticamente fu paludosa e boscosa, risalgono alla cultura delleterramare.
In epoca romana, iniziarono i primi lavori di bonifica e di trasformazione del territorio, proseguiti poi successivamente ed in particolare nell'VIII secolo in modo sistematico ad opera dei monaci dell'Abbazia di Nonantola.
San Felice sul Panaro: la Rocca Estense, com'era prima del terremoto del 20 maggio 2012150° Unità d'Italia: La Rocca illuminata di San Felice sul Panaro
Un documento dell'anno927 cita il villaggio fortificato di San Felice ("Castellum Sancti Felicis"): questa viene ad essere la prima menzione deltoponimo, che solo dopo l'Unità d'Italia ha assunto l'appellativo di "sul Panaro" per essere distinto da altri omonimi comuni dello Stato italiano.
Con leinvasioni barbariche, fu eretto a scopo difensivo un fortilizio che, con il passare del tempo, venne in seguito trasformato in un vero e proprio castello, dotato di una cinta muraria e di un fossato. Tale castello divenne poi feudo diMatilde di Canossa durante la lotta per le investiture ed in seguito le sorti del borgo furono per molto tempo legate in maniera alterna al dominio degliEste ed a quello deiPio, signori diCarpi.
La cittadina, divenuta poi caposaldo di frontiera del Ducato diModena, fu devastata durante ilRinascimento da invasori spagnoli e francesi. In quei secoli si sviluppò il "Sanfeliciano", che fa parte deldialetto mirandolese e che è tuttora parlato dalla maggioranza dei Sanfeliciani (anche se l'italiano lo sta sostituendo negli ultimi decenni, specialmente tra i giovani).
Con l'Unità d'Italia, San Felice registrò una notevole crescita come centro commerciale ed agricolo della "Bassa" modenese. Dopo laseconda guerra mondiale (che arrecò alcuni danni) ha avuto un notevole sviluppo come centro agricolo-industriale della "Bassa" emiliana.
Il comune è stato danneggiato daiterremoti dell'Emilia del 2012, che nel paese hanno causato tre vittime e gravissimi danni, fra cui lachiesa arcipretale andata quasi completamente distrutta, laRocca Estense gravemente danneggiata e la torre dell'orologio crollata.
L'economia di San Felice sul Panaro è basata sull'allevamento, la filiera agroindustriale (in particolare salumifici), l'indotto del settore biomedicale ed i servizi.
La ferrovia Bologna - Nogara (Verona) in una mappa del 1912, con la stazione di San Felice sul Panaro al centro
L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno: si producono cereali (in particolare frumento e mais), ortaggi, foraggi, uva e frutta. Famoso è ilSalame di San Felice, prodottoD.O.P. locale[7].
San Felice ospita la sede dellaBanca Popolare di San Felice sul Panaro, una delle principali banche locali della regioneEmilia-Romagna, che dal 2009 ha assunto la denominazione diSan Felice 1893 Banca Popolare[8].
Inoltre annovera tra le strutture sociali una casa di riposo. Numerosi gli impianti sportivi, che vantano anche unaScuola di Volo con un locale Campo Volo ed Aero Club.[9]
La cittadina acquistò importanza dopo l'inaugurazione dellaStazione sulla linea ferroviaria traBologna ed ilBrennero, che facilitò l'interscambio commerciale della "Bassa" modenese.
Neglianni novanta è stato iniziato il raddoppio di questa importante tratta ferroviaria: San Felice sul Panaro è stata collegata con doppio binario a Bologna il 31 marzo 2007[10].
Nelle vicinanze di San Felice dovrebbe passare la futuraAutostrada Cispadana, che secondo i piani dovrebbe collegare la città diFerrara con la Bassa modenese unendo l'A22 con l'A13.[11] Nell'estate 2024 il completamento era rimandato al 2030.
Nel sottosuolo della vicina frazione diRivara, la società proponente[12] sta progettando un sito di stoccaggio sotterraneo di gas metano a uso energetico, che avrebbe una capacità di 3.700 milioni di metri cubi di gas, di cui circa 3.200 milioni di metri cubi diworking gas (il gas iniettato a pressione, e successivamente ri-estratto) e 500 milioni di metri cubi di "cushion gas" (gas cuscinetto, utilizzato per mantenere "isolato" il "working gas"). Il progetto è oggetto di forti contestazioni da parte della popolazione dei comuni interessati, in quanto considerato pericoloso (per la sismicità del sottosuolo e altre motivazioni relative ai gas prodotti in superficie). La polemica sul deposito ha portato alla formazione di un comitato di cittadini "No-Gas"[13]. Anche le amministrazioni locali coinvolte (San Felice Sul Panaro, Camposanto, Mirandola, Crevalcore, Finale Emilia), la Provincia di Modena e la Regione Emilia-Romagna hanno espresso la contrarietà al progetto, supportate anche da nuove perizie tecniche.[14][15]
Oltre allalingua italiana, a San Felice sul Panaro è utilizzato il locale "sanfeliciano", che viene catalogato come undialetto mirandolese (una variante dell'emiliano). Comunque esiste una differenza tra il dialetto sanfeliciano e quello mirandolese:
Sanfeliciano.Al còrav l'iva rubà da na fnestra un pcon ad furmaj; pugià in vetta a n'arbul, l'ira pront a magnarsal, quand la volp la l'ha vist; la gh'iva propria fàm.
Mirandolese.Al córv 'l iva rubâ da na fnèstra un pcòṅ ad furmàj; pugiâ in sima a 'n àrbul, 'l éra prónt a magnàr-s-al, quànd la vólp la 'l à vdû; la gh'iva pròpria fàm.
Italiano.Il corvo aveva rubato da una finestra un pezzo di formaggio; appollaiato sulla cima di un albero, era pronto a mangiarselo, quando la volpe lo vide; era davvero affamata.
Larocca Estense è il principale monumento di San Felice. Caratterizzata dalla tipica pianta quadrilatera e da quattro torri angolari, fu costruita tra il1332 ed il1340 su ordine del marcheseObizzo III d'Este. Nel secolo successivo, fu restaurata e ulteriormente fortificata su ordine del marcheseNiccolò III d'Este, che incaricò dei lavori il famoso architetto militareBartolino da Novara. La Rocca è stata gravemente danneggiata dal terremoto del 20 maggio 2012 che ha provocato il crollo delle coperture delle torri e gravi lesioni al mastio ulteriormente aggravate dal successivo sisma del 29 maggio 2012.[20]
Ilteatro comunale, in stileliberty, fu costruito nel1907 e successivamente completamente trasformato nel1924: oggetto di importanti restauri, ha ripreso la propria funzione di teatro e sala cinematografica. Il teatro ha subito seri danni in seguito ai due terremoti del 20 e del 29 maggio 2012, che lo hanno reso gravemente inagibile provocando crolli nella parte posteriore e profonde crepe ai muri portanti.[21]
Lachiesa arcipretale di San Felice, eretta in epoca medievale e successivamente ricostruita nel1700 in seguito ad un incendio, accoglie al suo interno numerose opere pittoriche e scultoree, fra le quali spicca un pregevoletrittico cinquecentesco, opera diBernardino Loschi, che raffigura l'Incoronazione della Vergine,San Geminiano,San Felice di Thibiuca e, nella lunetta, la Deposizione. La chiesa è stata quasi completamente distrutta dal terremoto del 20 maggio 2012, che ha provocato anche il crollo del campanile e che ha seriamente danneggiato o distrutto anche le altre chiese più piccole del paese.
Latorre dell'Orologio fu costruita nel1594 e da allora è sempre stata il principale riferimento orario per tutti i Sanfeliciani, specialmente quelli poveri che non avevano altra indicazione oraria nelSeicento eSettecento. La Torre è stata seriamente danneggiata durante il terremoto del 20 maggio 2012 e completamente distrutta dal successivo sisma del 29 maggio 2012.[22]
IlBosco della Saliceta, vasta area verde della bassa modenese comprendente diversi comuni. In passato di proprietà della curia di Modena dell'abbazia di Nonantola nel medioevo, poi diverse famiglie nobili della bassa come i Molza,Pico, Padella, e deifigli di Manfredo, che crearono le famiglie nobili della bassa modenese. Il bosco divenne di proprietà delduca di Modena per la caccia ed essendo vicino a Villa Ferri un tempo palazzo o casino ducale del Duca di Modena. Poi venne il re d'Italia Vittorio Emanuele II per diverse battute di caccia con il conte Sacerdoti di Finale Emilia. Poi passò al Demanio Militare con il duca per esercitazioni a cavallo. Il bosco comprendeva un vasto territorio arrivando fino a Finale Emilia. Al suo interno venne utilizzato come distaccamento militare della Bassa Modenese dall'esercito tedesco nel 1940 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, essendo al centro del territorio della bassa e vicino alle varie linee ferroviarie di Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro. Sito importante da valorizzare a livello agronomico di piante e da riqualificare.
Villa Ferri, edificio cinquecentesco rifatto nel XIX secolo in fogge neoclassiche, appartenuto agli Estensi e utilizzato quale dimora per le bandite di caccia nel Bosco della Saliceta. La villa è stata seriamente danneggiata dai terremoti del 20 e del 29 maggio 2012 e versa ora in condizioni di forte degrado.
IlPalazzo dell'ex Monte di Pietà, edificio settecentesco con una meridiana realizzata da Antonio Costa e un affresco del 1777 raffigurante laDeposizione del pittore veneziano Giacomo Moretti.
Ilmonumento ai caduti, mausoleo che raccoglie ottantasei salme di soldati dellaGrande guerra.È considerato uno dei più grandi mausolei italiani della prima guerra mondiale realizzati al di fuori di aree cimiteriali e religiose[senza fonte].
Carlo Bergamini, in occasione del 10º anniversario della sua scomparsa il 9 ottobre 1953, fu onorato con una lapide che è stata posta sulla sua casa natale nel centro di San Felice sul Panaro.
La pluricentenariaFiera di settembre, che si svolge tra la fine di agosto e l'inizio di settembre e della quale nel2013 ha avuto luogo la 400ª edizione.
LaBiennale d'Arte Roncaglia, intitolata al sanfeliciano Aldo Roncaglia, artista poliedrico, musicista, architetto e pittore, nata come "Premio Roncaglia" per volontà di Armando Bozzoli, poeta e scrittore, negli anni cinquanta e che dal1964 è diventata "Biennale".
Notevole importanza per l'intera bassa modenese ha il "mercato settimanale" di San Felice, che si svolge il lunedì e il venerdì.
Nel mese di marzo si è svolta per alcuni anni la manifestazioneMagico. Nato nel2003 come sfilata dicarnevale e come concorso fotografico con organizzazione a cura del locale circolo fotografico,Magico ha avuto luogo regolarmente fino al2012 con edizioni che si sono succedute variando ogni anno il tema ed il titolo ed assumendo la connotazione di una sorta di rappresentazione teatrale di strada messa in atto da attori e figuranti non professionisti selezionati tra gli abitanti del comune.
L'edizione2009, dal titoloGuerra e pace, è stata diretta da Mario Lasalandra. L'edizione2010 ha avuto come temaMarionette, fantocci, burattini ed ha fatto registrare un ottimo successo di pubblico, replicato anche nell'edizione2011 intitolataViva l'Italia in occasione del 150º anniversario dell'unità nazionale, mentre l'edizione che si è svolta nel marzo del2012 è stata intitolataSanti e miracoli.Nonostante le difficoltà organizzative, dovute anche alle conseguenze del sisma del2012, nel mese di maggio del2013, ad un anno esatto dal terremoto, la manifestazione ha avuto nuovamente luogo con il titoloDiario di un sogno, avvalendosi anche della partecipazione e della collaborazione del fotografoOliviero Toscani.
La principale squadra di calcio del paese è stata l'U.S. San Felice[23] che ha disputato il suo ultimo campionato diPromozione nella stagione 2024/2025, terminato all'ultimo posto. Dalla stagione successiva, a seguito della fusione con l'A.C. Medolla, l'U.S. San Felice cessa di esistere.
L'altra squadra di calcio del comune è l'A.S.D. Rivara[24] che milita attualmente in2ª Categoria.