Ilsampietrino osanpietrino[1] è il blocchetto dileucitite utilizzato per la realizzazione dellastricato stradale di uso comune nelcentro storico di Roma e inpiazza San Pietro per pavimentare strade o piazze. Ne esistono di diversi tipi e dimensioni: i più grandi misurano12×12×18 cm; quelli più comuni misurano12×12×6 cm; mentre i più piccoli,6×6 cm, sono molto rari ma si trovano in alcuni dei luoghi storici di Roma, come inpiazza Navona.
Il sampietrino è utilizzato prevalentemente nell'Italia centrale, mentre nell'Italia settentrionale esiste la variante inporfido denominatabolognino in quanto utilizzato anticamente per la pavimentazione delle strade diBologna che funse da modello per quelle città o paesi che, lontani dai corsi d'acqua, non potevano usufruire deiciottoli.
Accostando più blocchetti si ottiene una pavimentazione su estese superfici che prende appunto il nome disampietrini.
È stato usato per la prima volta sotto il pontificato diPapa Sisto V e da allora fu largamente utilizzato, specie nel pontificato diClemente XII, per lastricare tutte le strade principali di Roma poiché la sua struttura, meglio degli altri lastricati esistenti, facilitava il passaggio dei carri.[2]
La denominazione dell'attuale sampietrino nasce nel1725, quando monsignorLudovico Sergardi, prefetto ed economo dellaFabbrica di San Pietro, dopo aver valutato le pessime condizioni in cui versavapiazza San Pietro, percorrendo la quale, poco tempo prima, lacarrozza che trasportava ilpapa aveva incontrato difficoltà di movimento, decise di lastricare la piazza con i caratteristici blocchetti dileucitite, unaroccia eruttiva tipica delle zone vulcanichelaziali.
In senso stretto il termine sampietrino corrisponde a un preciso taglio delle dimensioni inferiori a quelle delquadruccio. La caratteristica di questo tipo di pavimentazione è di non essere cementata, ma solo posata e poi battuta su un letto di sabbia e/o pozzolana: questo le conferisce elasticità e capacità di coesione e adattamento al fondo stradale.Ha anche il pregio di "lasciar respirare il terreno" grazie agli spazi tra una piastrella e l'altra (assorbe le acque meteoriche); inoltre si può adattare molto facilmente all'irregolarità del terreno ed è molto resistente.
I suoi lati negativi sono che non garantisce un terreno uniforme e, se bagnato, può diventare piuttosto scivoloso, rendendolo inadatto a velocità sostenute. Altro aspetto negativo è il fatto di presentare una superficie poco regolare, quindi poco confortevole e anche rumorosa durante il transito dei mezzi di trasporto.