Nacque da una famiglia benestante della buona borghesia piemontese. Il padre era magistrato; la madre, Luisa Pavese Giorcelli, era una parente diCesare Pavese. A causa degli impegni di lavoro del padre, la famiglia si trasferì ben presto adIvrea, sede del tribunale. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza a Torino dopo aver frequentato il liceo cittadino, entrò in contatto con l'ambiente intellettuale dei "sabati letterari" organizzati daArturo Graf. ConobbeGuido Gozzano,Giuseppe Giacosa,Mario Dogliotti eFrancesco Pastonchi. Durante gli studi universitari pubblicò la prima raccolta di novelle,Prima del sonno (1909). Laureatosi in giurisprudenza, si impiegò presso un avvocato di Ivrea e iniziò a collaborare con vari periodici, tra i qualiIl Marzocco eLa Lettura. La prima produzione è caratterizzata da atmosfere vagamente crepuscolari, certamente determinate dalle frequentazioni giovanili.
Nel marzo 1913 sposò Adelina Cagliero, dalla quale, nel gennaio 1916, ebbe l'unico figlio, Massimo. Allo scoppio della guerra si arruolò volontario nellaCroce Rossa, per poi divenire, nella primavera del 1917, sottotenente di artiglieria. Venne congedato con il grado di tenente e una medaglia d'argento al valore. In quello stesso anno pubblicò il primo romanzo di successo,Il figlio inquieto. All'interno del romanzo si riconoscono già alcuni tratti tipici della sua produzione, segnata da un gusto tardo ottocentesco, teso alla rievocazione nostalgica di una società sull'orlo della scomparsa. Nella narrazione compare peraltro il personaggio di Claudio Vela, una delle tante figure di quell'enorme affresco che sarà poi laSaga de i Vela.
Nel 1919 fece anche le prime prove sulla scena conLa nuova ricchezza, un'opera di impianto realista che non incontrò il favore del pubblico, così come il successivoLontananze (1923). A partire dal 1920 si dedicò esclusivamente alla letteratura, impegnandosi con il proprio editore nella produzione di un romanzo all'anno. La sua fama si consolidò con l'avvento delfascismo, al quale aderì con entusiasmo. Nel1925 fu autore del testo dell'inno ufficiale fascista,Giovinezza. Nel 1926 pubblicò il primo romanzo per ragazzi,Piccolo alpino, nel quale confluiscono toni trionfalmente nazionalistici e alcuni richiami aEdmondo De Amicis. Ancor più intrisi dell'ideologia e della pedagogia fascista sono i libri per l'infanzia pubblicati in seguito,L'altra guerra del piccolo alpino (1935) eIl piccolo legionario in Africa Orientale (1938), esaltazioni dell'imperialismo e dellosquadrismo.
Agli anni trenta risaleLa damigella di Bard (1936), il suo unico trionfo teatrale. La commedia, nella quale vengono esaltati i valori di una società di antica e nobile tradizione contro la volgarità moderna, avrà una fortunatariduzione cinematografica con la regia diMario Mattoli e l'interpretazione diEmma Gramatica.
Per lungo tempo collaboratore delCorriere della Sera, nel 1933 si trasferì con la famiglia da Ivrea a Milano, dove restò fino al 1943, quando, per sfuggire ai bombardamenti alleati, si stabilì aPortofino. Convinto monarchico, Gotta non aderì allaRepubblica Sociale Italiana, scelta che gli valse accuse di tradimento da parte degli ambienti fascisti e la proibizione di far circolare i suoi libri.
Tra il 1940 e il 1942 pubblicò un fortunato romanzo in tre volumi,Ottocento. Sin dal titolo e dalla scelta di una forma datata come il ciclo romanzesco, Gotta rivela nuovamente il suo debito nei confronti della letteratura ottocentesca e l'interesse per gli eventi delRisorgimento. La narrazione, che segue le avventure di una famiglia negli anni dellaseconda guerra d'indipendenza, intreccia le vicende di personaggi immaginari e personaggi storici (Napoleone III,Cavour, l'imperatrice Eugenia, lacontessa di Castiglione...).
Il Risorgimento resterà la principale fonte di ispirazione dell'autore anche nel secondo dopoguerra, soprattutto nell'enorme cicloLa saga de i Vela, pubblicato nel 1954, che comprendeOttocento e una dozzina di altri romanzi. L'ambizione di Gotta, dichiarata fin dal sottotitolo, è quella di narrare la storia nazionale attraverso "cento anni di vita d'una famiglia italiana". Sempre in relazione all'epopea risorgimentale, dagli anni cinquanta si dedicò anche alla divulgazione storica.
Abbandonata la retorica nazionalista, nel 1953 ritornò alla letteratura per l'infanzia conLa più bella novella del mondo e altre memorie e storie, mentre il suo gusto per la rievocazione nostalgica si esprime al meglio inL'almanacco di Gotta (1959), una galleria di ritratti di maestri e amici conosciuti lungo tutta la vita. A partire dagli anni Sessanta, con il mutare del clima culturale, la sua fortuna letteraria andò incontro al declino. Prove di un dialogo mai interrotto con le giovani generazioni sono i testi divulgativi degli anni Settanta, comeL'avventuroso Murat (1971), e soprattutto la rubrica di posta dei piccoli lettori tenuta suTopolino. L'ultima opera significativa,Tre maestri: Fogazzaro, Giacosa, Gozzano (1975), è un'altra opera autobiografica, una commossa rievocazione di alcune figure fondamentali per la sua formazione intellettuale.
La più bella donna del mondo, Milano, Baldini & Castoldi, 1919.
Con amore e senza amore, Milano, Vitagliano, 1919.
La nostra ricchezza, in "Comoedia", 1919.
Quelle che preferisco, Milano, Baldini & Castoldi, 1920. [Contiene:Ragnatele,La porta del cielo]
Alba di nozze. Dramma in tre atti;La nostra ricchezza. Tre atti, Milano, Baldini & Castoldi, 1921.
Tre mondi, Milano, Baldini & Castoldi, 1921.
L'ultima ingenuità, Milano, Vitagliano, 1921.
Il diavolo in provincia, Milano, Gandolfi, 1922.
Il primo re, Milano, Baldini & Castoldi, 1922.
Il convegno dei martiri. Visione tragica in un atto, in "Comoedia", 1922.
Luci d'autunno in Campagna, Milano, A. Vallardi, 1922.
Cesare Maria Devecchi, a cura di, Milano, Imperia, 1923.
Lontananze. Dramma in tre atti, Roma, Stock, 1923.
Mistica patria, Milano, Imperia, 1924.
La donna mia, Milano, Baldini & Castoldi, 1924.
La bufera infernal..., Milano, Baldini & Castoldi, 1925.
Giovinezza. Inno trionfale del Partito nazionale fascista, versi di Salvator Gotta, musica diGiuseppe Blanc, a cura delPartito Nazionale Fascista, Milano, Carisch, 1926.
III,Il sole sui campi, Milano, Baldini & Castoldi, 1942.
Fiamme sulla neve, Milano, Baldini & Castoldi, 1941.
Alba di donne, Milano, Baldini & Castoldi, 1942.
Dono di nozze, Milano, Baldini & Castoldi, 1942.
Il mio delitto, Milano, Ultra, 1942.
Il volto dell'umano amore, Milano, Rizzoli, 1944.
Ingrid, l'amica delle nuvole, Milano-Roma, Rizzoli, 1944.
Di là dal fiume c'è una donna, Milano, Elmo, 1944.
Macerie a Portofino, Milano, Elmo, 1945.
Quartetto in Paradiso, Milano, Elmo, 1945.
L'inventore di donne, Milano, Elmo, 1946.
Il piccolo giardiniere, Milano, A. Mondadori, 1946.
I sensitivi, Milano, A. Mondadori, 1946.
Lula. Misticismo e sensualità, Milano, Mondadori, 1946.
Signore salvaci, ci perdiamo, Milano, A. Mondadori, 1947.
L'anima al sole, Genova, Ed. Assoc. Naz. Tubercolotici di Guerra, 1948.
Di là, in giardino, Sanremo, Compagnia dell'Ordine Autori e Scrittori di Milano, 1948.
Lo specchio dei sensi, Milano, Elmo, 1949.
Domani a te, Milano, A. Mondadori, 1950.
Memoriale di una donna che ha ucciso, Milano, Corbaccio-Dall'Oglio, 1950.
Suor tenerezza, Milano, APE, 1952.
Tempo della regina Margherita, Milano, A. Mondadori, 1952.
La più bella novella del mondo e altre memorie e storie, Torino, SEI, 1953.
Una bimba alla ventura, Milano, APE, 1953. [Premio castello di Sanguinetto 1954]
Il piccolo soldato della grande Armata, Milano, Fabbri, 1953.
La strada di fuoco. Automobilismo eroico. 1898 - 1908, Milano, Fabbri, 1954.
La saga de i Vela. Cento anni di vita d'una famiglia italiana, (1850-1950)
I, Milano, A. Mondadori, 1954. [Contiene:Preludio romantico,La nostra passione,Il sole sui campi]
II, Milano, A. Mondadori, 1954. [Contiene:Tempo della regina Margherita,Il figlio inquieto,La più bella donna del mondo,La prima guerra mondiale,L'amante provinciale]
III, Milano, A. Mondadori, 1954. [Contiene:Tre mondi,Lula,Il peccato originale,I sensitivi,Domani a te]
Idillio imperiale, Milano, APE, 1954.
Gloria sui campi 1859, Milano, Corticelli, 1955.
Il piccolo marinaio, Milano, Fabbri, 1955.
Il figlio del Cervino, Milano, Fabbri, 1956.
Ilaria, Milano, A. Mondadori, 1956.
La croce di Lorena, Roma, Associazione nazionale tubercolotici di guerra, 1956.
I cieli narrano, Milano, Mursia-Corticelli, 1957.
Il castello di Montalto, Milano, Mursia-Corticelli, 1958.
Un anno nella piccola città, Milano, Fabbri, 1958.