Salvador Miranda (L'Avana,18 ottobre1939 –Miami Beach,1º giugno2024) è stato unbibliografo,bibliotecario estoricocubanonaturalizzatostatunitense.
Fu bibliotecario dell'Università dellaFlorida aGainesville, oltre che autore di numerosi articoli distoria ecclesiastica.[1][2]
Salvador Miranda nacque il 18 ottobre 1939 aL'Avana. Dopo aver completato gli studi superiori al Colegio de Belén dell'Havana, dipendente dall'omonimo collegio gesuita maschile diMiami, frequentò la facoltà di Giurisprudenza dell'Università dell'Avana.
Nel '61, partecipò alla fallitainvasione della Baia dei Porci e, dopo laRivoluzione cubana del 1963, si trasferì aPorto Rico per studiare Scienze Umanistiche nell'università locale.
Conseguì ilBachelor of Arts in storia e filosofia all'Università Cattolica San Tommaso diMiami Gardens, unmaster in storia dell'Europa moderna all'Università di Villanova nel 1974 e unMaster of Science in scienze dell'informazione e bibliotecarie all'Università statale della Florida nel '76.[2] In seguito, fu assunto come bibliografo per i Paesi latinoamericani e caraibici dalle biblioteche dell'Università della Florida aGainesville, dove rimase fino al 2011, anno del suo ritiro dalla vita accademica.[2]
In segno di apprezzamento per le sue ricerche, il vescovoCipriano Calderón Polo, direttore e fondatore dell'edizione spagnola del quotidianoL'Osservatore Romano e vicepresidente dellaPontificia commissione per l'America Latina, col quale ebbe per anni uno scambio epistolare riguardo alla storia dell'episcopato, nel 1999 lo invitò a tenere una relazione al convegno sul centenario del primo incontro continentale dei vescovi dell'America Latina.[1][3][4]
Nel 2010, digitalizzò e condivise su Internet l'edizione ampliata della sua tesi dal titoloThe Sacred College of Cardinals in the 20th Century (1903-1973): Developments, Documents and Biographies (Il Sacro Collegio dei Cardinali nel XX secolo (1903-1973): sviluppi, documenti e biografie).[1][2]
Dati da lui raccolti furono in seguito citati come fonti nei seguenti periodici:The New York Times[5],Cleveland Plain Dealer[6],Religion News Service[7],La Stampa[8] eThe Wall Street Journal.[9]
Salvador Miranda legò il suo nome in modo particolare al sitoThe Cardinals of the Holy Roman Church, iniziativa avviata a partire dal 1998 consistente in una base dati particolarmente dettagliata sui componenti delSacro Collegio dalle origini a oggi. Il sito fu in seguito inserito nel progetto di conservazione del web dellaBiblioteca del Congresso denominatoMINERVA Web Preservation Project.[10][11]
Miranda fu autore anche del sitoEpiscopologio de la Iglesia Católica en Cuba (1517-2015).[2]
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