SalixL., 1753 è ungenere dipiante appartenente allafamiglia delleSalicacee[1]. Originario dell'Europa,Asia eNord America, comprende oltre 450 specie di alberi, arbusti e piante perenni legnose o fruticose, generalmente a foglia caduca; le specie arboree arrivano ai 20 metri di altezza.
Nei dialetti italiani il nome della pianta è perlopiù derivato dall'accusativosalicem in forma sincopatasalce (salice è unlatinismo)[2], con passaggio alla declinazione in -o (salcio)[2] e spesso in forma femminile:abruzzesesàucia,lazialesarcia osàucia,elbanosalgo,pitiglianesela salce[3]; illigure ha il maschilesaxo. In arearomanza, dasaliceus derivano ilsolandrosalécia, ilbolognesesalìz, ilfrancesesaule, ilprovenzalesaletz; dalla forma tarda *salicārius ilcatalanosalguer, ilportoghesesalgueiro, lospagnolosalguera, ilvenezianosalghèr, ilfriulanosalgàr (cfr. i cognomi italianizzatiSalgari eSaligari); da *salicum ilrumenosargǎ, ilguasconesaligo,ligo, lo spagnolosarga.
Le specie spontanee della nostra flora sono poco più di 30, molte di difficile identificazione grazie alla notevole facilità con cui si formano ibridi con caratteristiche intermedie, tra le più note ricordiamo:
Comepianta ornamentale nei giardini o per decorare grandi vasche, stagni e le rive dei corsi d'acqua.
I vinchi vengono impiegati inagricoltura per legare leviti, mentre ivincastri sono utilizzati per realizzare cesti, stuoie, oggetti vari.
Illegno bianco rosato, tenero, leggero, pieghevole, poco resistente, si presta per realizzare casse da imballaggio, attrezzi e sculture, per la produzione di truciolati e cellulosa, utilizzato come combustibile (apprezzato soprattutto nella fase di accensione) e per fornire un carbone per la preparazione della polvere pirica.
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Nel1763 il reverendo ingleseEdward Stone studiò le proprietà antimalariche della corteccia di salice. Benché fosse in errore nell'attribuire affinità tra il salice e ilchinino, i suoi risultati dimostrarono inequivocabilmente le proprietà antifebbrili della corteccia di salice.
Nell'Ottocento i progressi della chimica permisero di isolare il principio attivo contenuto nella corteccia del salice: lasalicina, isolata allo stato puro per la prima volta daHenri Leroux nel1828. (Rimandiamo alla voceacido acetilsalicilico per la storia dell'aspirina, chimicamente molto affine alla salicina).
Vengono utilizzate a scopo medicinale le specieS. alba,S. caprea,S. purpurea,S. aurita eS. nigra.
Lo sciroppo, il decotto, il vino medicato, la polvere ricavata dall'essiccazione della corteccia di ramoscelli di 2-3 anni, hanno proprietà astringenti, curative del reumatismo cronico, antisettiche e febbrifughe;
Il decotto per uso esterno viene utilizzato per irrigazioni, impacchi e bagni antireumatici;
Il decotto degli amenti fioriti raccolti in marzo-aprile ha proprietà calmanti e anafrodisiache;
Il carbone vegetale ricavato dal legno ha proprietà assorbenti e carminative.