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Salandra

Coordinate:40°32′N 16°19′E40°32′N,16°19′E (Salandra)
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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediSalandra (disambigua).
Salandra
comune
Salandra – Stemma
Salandra – Bandiera
Salandra – Veduta
Salandra – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Basilicata
Provincia Matera
Amministrazione
SindacoGiuseppe Soranno (lista civica Insieme viviamo Salandra) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate40°32′N 16°19′E40°32′N,16°19′E (Salandra)
Altitudine598 m s.l.m.
Superficie77,44km²
Abitanti2 454[1] (30-11-2024)
Densità31,69 ab./km²
FrazioniMontagnola
Comuni confinantiFerrandina,Garaguso,Grassano,Grottole,San Mauro Forte
Altre informazioni
Cod. postale75017
Prefisso0835
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT077024
Cod. catastaleH687
TargaMT
Cl. sismicazona 2(sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 959GG[3]
Nome abitantisalandresi
Patronosan Rocco
Giorno festivo18 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Salandra
Salandra
Salandra – Mappa
Salandra – Mappa
Posizione del comune di Salandra nella provincia di Matera
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Salandra è uncomune italiano di 2 454 abitanti[1] dellaprovincia di Matera inBasilicata.

Geografia fisica

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Il centro abitato sorge su una collina a 598m s.l.m. nella parte nord-occidentale della provincia di Matera in posizione dominante la valle del torrente Salandrella, che costituisce il corso iniziale del fiumeCavone. Il versante che si affaccia sulla valle della Salandrella è caratterizzato da strapiombi e dai caratteristicicalanchi argillosi, mentre invece il versante opposto del territorio comunale, quello che si affaccia sul torrente Gruso, è ricoperto da boschi diquerce, che si estendono per oltre 1000ettari,uliveti e frutteti. Confina a nord con i comuni diGrottole (16 km) eGrassano (25 km), ad est conFerrandina (18 km), a sud-ovest conSan Mauro Forte (11 km) e ad ovest conGaraguso (13 km).A 3 km dal centro abitato si trova la frazione di Montagnola dove, oltre al piccolo centro abitato, sono situate le strutture sportive del paese, come il palazzetto multifunzionale (PalaSaponara) e lo stadio Comunale.

Origini del nome

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Relativamente all'origine del nome vi sono due ipotesi; secondo la prima deriva dal grecoThalassa andros, nome composto che significamare di uomini, e quindi dalla colonizzazione dellaMagna Grecia. La seconda ipotesi fa invece riferimento al dio grecoAcheloo, divinità fluviale da cui prese il nome la Salandrella, l'anticoAcalandro citato daPlinio il Vecchio nella suaNaturalis historia; il toponimo Salandra potrebbe quindi derivare daAcheloo Andros, cioèuomini dell'Acheloo.

Storia

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Il suo territorio fu abitato dagliEnotri sin dall'VIII secolo a.C., come testimoniato dai resti di un antico villaggio in localitàMonte Sant'Angelo. L'odierno abitato risale invece all'epocanormanna; le prime notizie ufficiali su Salandra si ritrovano in unabolla papale del1060. Nel1119 la contessa Emma di Sicilia, moglie diRodolfo di Montescaglioso e figlia diRuggero I d'Altavilla, concesse in dono il feudo di Salandra all'abbazia benedettina di San Michele Arcangelo diMontescaglioso. Successivamente in epocasveva Salandra fu proprietà del barone Gilberto da Salandra, mentre in epocaangioina passò alla famiglia Sangineto. Nel1381, in seguito al matrimonio di Margherita di Sangineto con Venceslao Sanseverino, il feudo passò aiSanseverino,conti di Tricarico. Nel1485Antonello Sanseverino,principe di Salerno e capo dellaCongiura dei Baroni, fu privato di tutti i suoi feudi dal reFerdinando I di Napoli; il feudo di Salandra fu così venduto e ricomprato più volte negli anni successivi.

Nel1544 Salandra fu acquistata definitivamente da Francesco Revertera, luogotenente dellaRegia Camera della Sommaria; i Revertera, diventati duchi di Salandra dal1614, ne restarono proprietari fino al1805. Nel1656 il paese fu colpito dalla peste, ed a seguito di quella calamità fu proclamato patronosan Rocco, il santo taumaturgo. Nel1799 partecipò attivamente ai moti per laRepubblica Partenopea con l'innalzamento dell'albero della libertà. Successivamente fu duramente colpita dalterremoto del 1857 che sconvolse laBasilicata. Nel1861, durante ilbrigantaggio, Salandra fu assaltata dai briganti capeggiati daCrocco e daBorjes: anche se protetto dalla guardia nazionale, il paese fu invaso dai briganti in quanto il popolo, ostile ai signori, aprì un varco ai briganti consentendo loro di entrare nell'abitato. Infatti il paese, difeso dalla Guardia Nazionale, fu attaccato il 6 novembre 1861 dalle masse di Crocco che nelle sue memorie[4] riporta: «Il paese è asserragliato; la guardia mobile e la guardia nazionale forti di 200 fucili hanno occupato il castello feudale e dall'alto della piccola rocca fanno una resistenza validissima. Abbiamo dalla nostra qualche morto e diversi feriti…; ma il popolino è ostile ai signori e dall'interno del chiuso paese mormora e minaccia. Ci viene aperto il passaggio e noi avanziamo in città distruggendo e devastando. I difensori del castello sono nostri prigionieri, qualcuno è malmenato, qualche altro ucciso, i più sono salvi. Il saccheggio e l'incendio durano tutta la notte; i morti sono parecchi, qualcuno è trovato  carbonizzato tra le fumanti macerie.» Ulteriori particolari sull'attacco al paese sono riportati nel diario del Borjès[5] che attribuisce il merito della conquista alla propria azione di comando.

Negli anni dellaseconda guerra mondiale, tra il 1940 e il 1943, Salandra fu uno dei comuni lucani in cui furono confinatiprofughi ebrei in internamento civile; furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943.[6]

Simboli

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Lo stemma del comune non ha ancora ottenuto un decreto ufficiale di concessione. Su sfondo azzurro vi sono rappresentate due sciabole che si conficcano su un rilievo di tre cime di verde. Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Salandra - convento dei Padri Francescani Riformati
  • Il Convento dei Padri Riformati (o di San Francesco): attualmente sede del municipio, fu edificato a partire dal1573 per volere di Francesco Revertera, signore di Salandra, e la sua costruzione fu sostenuta anche da numerose offerte da parte della popolazione. Il convento, dedicato inizialmente aSant'Antonio e poi aSan Francesco, comprendeva un seminario e fu a lungo sede di Università di Teologia. Vi fu educato anche padre Serafino da Salandra, definitore della provincia di Basilicata e custode dell'ordine dei Riformati, nonché poeta.
  • La chiesa di Sant'Antonio, annessa al convento. È caratterizzata da un elegante portale settecentesco abbellito da sculture raffiguranti due leoni instile romanico. Al suo interno vi sono numerose opere di interesse artistico, tra cui unPolittico diSimone da Firenze[7] del1530 raffigurante l'Annunciazione, un altroPolittico del1580 opera diAntonio Stabile ed unalunetta raffigurante laMadonna col Bambino opera diPietro Antonio Ferro, il pregevole organo della cantoria datato1570, uno dei più antichi tra quelli funzionanti in Italia, un altare delXVII secolo, numerose tele tra cui l'Ultima Cena,Madonna con bambino,S. Antuono,S. Francesco,S. Gennaro,S. Giovanni Battista,S. Giovanni da Capestrano,S. Leonardo,S. Nicola,S. Rosa,S. Vescovo eS. Vito, tutte attribuite aDomenico Guarino, e statue delXVI eXVII secolo.
  • Lachiesa Madre: intitolata alla Santissima Trinità, fu edificata tra l'XI ed ilXII secolo; fu quasi completamente distrutta dal terremoto del 1857 e ricostruita. La chiesa ha un piccolo campanile con tre campane e l'interno è ad una navata.
  • Lachiesa della Madonna del Monte: si trova a 7km dal paese sulla strada che porta alla stazione ferroviaria ed allaBasentana. La chiesetta sorge nel luogo dove la leggenda narra che un pastore, mentre abbatteva un albero, vide al suo interno l'immagine della Madonna. La cappella è stata ingrandita alla fine dell'ottocento, e l'immagine della Vergine è custodita nella nicchia dell'altare. La festa si celebra l'ultima domenica di maggio.
  • Il Castello, risalente alXII secolo, è situato nell'antico nucleo medioevale che si trova nella parte alta del paese. Oggi sono visibili i suoi ruderi, ed in particolare due arcate e pochi resti delle mura.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[8]

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Ferrovie

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Amministrazione

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PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
21 settembre2020in caricaGiuseppe SorannoInsieme Viviamo SalandraSindaco

Sport

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Calcio

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Calcio a 11 maschile

La principale squadra di calcio è laPolisportiva Salandra che milita nel gironelucano diPrima categoria. È nata il 1º settembre1969.

Calcio a 5 femminile

L'Ita Salandra è stata la principale squadra lucana di calcio a 5 femminile, in quanto ha militato inSerie A, il massimo livello del campionato nazionale, dalla stagione 2011/2012 alla stagione 2014/2015, prendendo parte anche alle Final Eight.

Calcio a 5 maschile

Il Dea Salandra milita nel campionato di C1.

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Io, Brigante - Con la controbiografia di Basilide Del Zio, supplemento aIl Mattino, Capone Editore/Edizioni del Grifo, p. 64.
  5. ^Da Frà Diavolo a Borjès – Con il diario del generale spagnolo, supplemento aLa Sicilia, Capone Editore/Edizioni del Grifo, p. 206.
  6. ^Ebrei stranieri internati in Basilicata.
  7. ^Simone da Firenze (PDF), susalandranet.it.
  8. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia

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  • Raffaele Tosti,Il mio paese: per una storia di Salandra, EDAD, 1982.
  • Daniele Ragone,Una perla della Basilicata - Salandra, Roma, 1983.
  • Raffaele Miglionico,Salandra dalla colonizzazione greca all'unità d'Italia, 1990.
  • Raffaele Miglionico,La Salandrella era un letto di ciottoli roventi, Roma, Il Filo, 2007.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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