Sacrofano sorge sulle pendici delMonte Musino sulla cinta dellacaldera di un antico vulcano, il vulcano di Sacrofano, uno dei più importanti centri esplosivi deldistretto vulcanico sabatino appartenente ad una vasta area vulcanica, che si estende più o meno dalmar Tirreno almonte Soratte, attiva da ca. 600.000 a ca. 40.000 anni fa[5].
Il territorio del comune di Sacrofano si estende per un'area di 2 852ettari (28,52 km²) di cui ca. il 97% ricade in territori protetti appartenenti aiEnti locali regionali (in dettaglio: 2 373ettari alParco Regionale di Veio, 197ettari all'Università dei Possidenti di Bestiame di Sacrofano e 190ettari all'Università Agraria di Sacrofano); per la presenza di tali aree verdi, la densità abitativa non è elevata (269,36 ab./km² versus una media regionale di 340,6 ab./km²) e pertanto il territorio comunale, nonostante confini con il Comune diRoma, è privo del fenomeno dellaconurbazione tipico di altri comuni limitrofi alla Capitale.
Ilvulcano di Sacrofano, attivo circa 330 000 anni fa, ha emesso nel territorio circostante i seguenti prodotti interessantissimi da un punto di vista geologico:
rocce magmatiche quale iltufo, ivi geologicamente classificato cometufo stratificato varicolore di Sacrofano, più o meno semilitoide (peperino), etufo giallo di Sacrofano;
solfatare, il cui caratteristico odore è ancora presente in alcune zone a nord al paese;
minerali rari per la prima volta rinvenuti al mondo proprio in Sacrofano: laSacrofanite (scoperta nel 1980 a Valle Biachella), laGiuseppettite (scoperta nel 1981 a Valle Biachella) e laPeprossiite-(Ce) (scoperta nel 1986 a Monte Cavalluccio, sul bordo interno della caldera di Sacrofano).
Gran parte del territorio comunale è costituito da un bacino drenato dal fosso della Torraccia, corso d'acqua che si versa nel fiumeTevere, in corrispondenza dell'abitato diPrima Porta, ad una quota di ca. 17metris.l.m.[6]
Il nome originario del borgo eraScrofano[7]; sulla sua origine esistono diverse leggende, legate alla presenza di una scrofa, che compare nello stemma comunale.
Altra interpretazione è che il nome derivi daSacrum Fanum, ovvero edificio di culto sacro, riferito al santuario edificato sul Monte Musino (v. paragrafo seguente, "Siti Archeologici")[8].
Particolare della facciata della chiesa di San Biagio
La zona fu inizialmente parte del territorio della cittàetrusca diVeio (ager Veientanus), alla sua estremità settentrionale. Esisteva una rete di strade di origine etrusca, riutilizzate anche in periodoromano e vi si trovavano numerosi piccoli insediamenti etruschi, soprattutto lungo la viabilità esistente, in parte sostituiti dopo la conquista romana da numeroseville, prevalentemente sui pendii.
Situato tra lavia Cassia e lavia Flaminia, il principale asse stradale del territorio fu costituito da una via che collegava la Flaminia e la strada tra lavalle del Tevere eCapena, a servizio dei numerosi insediamenti agricoli. Gran parte delle ville furono abbandonate nelV eVI secolo.
Nel780, sottopapa Adriano I, venne fondata nell'ager Veientanus ladomusculta Capracorum, nella quale erano ricompresifundi, massae et casales ("fondi agricoli, masserie e casali"), e in quest'epoca è citato anche unfundus Scrofanum[senza fonte]. Il fondo dal775 fece parte dei possessi dellachiesa di Santa Maria in Cosmedin.
Il fenomeno dell'incastellamento, con la costruzione di fortificazioni a difesa degli insediamenti, sembra essersi verificato nella zona a partire dalX eXI secolo: nel territorio dell'attuale comune esistono tracce di piccoli siti fortificati (in località Pian di Lalla e sul Monte Musino, in origine all'incrocio della strada per Capena). Nel1027 il centro fortificato di Sacrofano, sorto sul percorso secondario tra Cassia e Flaminia, apparteneva alla diocesi diSelva Candida e sono menzionate per quest'epoca diverse chiese postein Scrofano.[senza fonte]
L'originaria rocca, situata nella parte alta dell'attuale paese, ebbe un impianto trapezoidale, con cortile interno che in origine doveva essere dotato di un torrione, con fossato difensivo verso monte, dove sorgeva il borgo, ugualmente fortificato. Alla fine delXIV secolo appartiene un torrione adiacente alla chiesa di San Giovanni, residenza degli Orsini al momento della presa di possesso del feudo dove nel suo interno è presente un rilievo raffigurante lo stemma della nobile famiglia.
Nella prima metà delXV secolo vennero sistemate le strutture difensive, rivolte questa volta verso Roma e la via Flaminia: due torri rotonde furono costruite a difesa della "Porta Romana" e venne aggiunta una scarpata contro le mura preesistenti con un antistante fossato.
Chiesa diSan Giovanni Battista, risalente alXII secolo e rimaneggiata nelXV secolo, ma il titolo di "San Giovanniin Scrofano" è citato a partire dal1027. L'edificio conserva uncampanile in blocchi ditufo con cornici inmattoni, risalente alXIV secolo. La chiesa presenta una pianta irregolare, con navata unica preceduta da un vestibolo e con ambulacro a destra; l'altare del1515, in marmi colorati, conservareliquie disan Giustino. Nella chiesa si conserva una campana, fusa nel1357 e rotta e rimossa nel1799.
Chiesa diSan Biagio, risalente alla seconda metà delXV secolo, venne rimaneggiata nelXVIII secolo, è la attuale parrocchia del paese.
Nel territorio comunale si trova il sito archeologico delMonte Musino[10], sulla sommità del colle; esso conserva resti della fortificazione medioevale e tracce di un precedente luogo di culto, forse identificabile con il santuario delleArae Mutiae citato daPlinio e dedicato presumibilmente al culto di Giove Tonante e di Ercole (148 d.C.)[11].
Nella sala rotonda delmuseo Pio-Clementino, il complesso più grande deiMusei Vaticani, il pavimento è costituito da un mirabile assemblaggio settecentesco di mosaici dei primi decenni del III secolo d.C., rinvenuti a Otricoli e a Sacrofano.
Il comune fa parte delParco Regionale di Veio. Nel territorio confinante con il Comune diFormello e il Comune di Roma si estende un'ampia area a bosco vergine, chiamata "Macchia di Sacrofano", che include la collina diMonte Musino, dalla quale si dipartono acquedotti in cunicolo etruschi che alimentavano l'antica città diVeio pressoIsola Farnese. La zona è delimitata da varchi; vi è interdetto il traffico di veicoli ed è possibile visitarla a piedi, a cavallo e su mountain bike.
Sacrofano fu sede nel medioevo di una piccola comunità ebraica.[13] A ricordo rimane oggi solo nell'odonomastica del centro storico il nome di una via: via del Ghetto.
Per il particolare aspetto scenografico dei suoi scorci, specie nel suo centro storico, a Sacrofano sono state girate scene di diversi film, con famosi attori e registi.
Terre rare (2014) diSandro Veronesi: il protagonista Pietro Paladini si trova ad attraversare una «serena malinconia sentimentale legata ai ricordi di famiglia, i week end a Sacrofano…»[18][19]
Nel1932 la località era servita da una fermata dellatranvia Roma-Civita Castellana, gestita dalla Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN). Dopo tale data la tranvia fu sostituita da una linea ferroviaria denominata Roma Nord, ovvero laferrovia Roma-Civita Castellana-Viterbo, che collega Roma a Viterbo passando per Civita Castellana. La linea ha avuto diversi gestori e dal 2022 è in carico adASTRAL eCOTRAL. Lastazione di Sacrofano posta su questa linea, nonostante la sua denominazione, rientra (seppur di poco) all'interno del territorio comunale di Roma e non di Sacrofano; costituisce il limite della tariffa urbana del comune di Roma (anche se nella stazione fermano solo i treni provenienti da Roma diretti a Civita Castellana e a Viterbo e viceversa).
C'era una squadra di calcio appartenente alla categoria di livello regionale, l'A.S. Sacrofano (Prima Categoria girone C).IlSacrofano nella stagione 2007/2008 riuscì a raggiungere una finale storica in coppa Lazio (Prima categoria) contro l'Atletico Vescovio, ma perse la finale. Dopo la fusione con il Vic Formello e la conseguente cessione del titolo di prima categoria, alcuni ex membri della società hanno deciso di fondare il Nuovo Sacrofano (3ª categoria).
In passato il Sacrofano calcio fu allenato tra il 1970 ed il 1975 nei campionati di Prima Categoria e Promozione daDino da Costa che portò come giocatoreGarrincha.[27][28]
Nasce nell'autunno del 2007 la prima società di rugby del paese, laRugby Sacrofano A.S.D., con lo scopo di disputare il campionato ufficiale di Serie C.I colori sociali sono il verde e il bianco.La squadra si allena presso l'impianto sportivo comunale di Monte Sarapollo.
Dal 2008 è presente la ASD Prati 2000, società con venticinque anni di storia sportiva, che nel 2016 ha ottenuto la promozione nel campionato di Serie D femminile. A conclusione del campionato nazionale 2016-17 è stata costretta a cedere il titolo sportivo di serie D a causa della mancanza di un impianto sportivo idoneo a ospitare le gare casalinghe.[senza fonte]
Ginnastica Ritmica
Nel 1985 iniziano i primi corsi di Ginnastica Ritmica a Sacrofano organizzati da Nicoletta Massimi, allieva della Prof.ssa Renata Pantanelli, nella sede dell'Associazione Sportiva International Academy Kung Fu To'a del maestro Esy Moniri. Nel 1996 l'attività prosegue con la nascita dell'ASD ACSI Sacrofano che promuove l’attività sportiva, ed in particolar modo la Ginnastica Ritmica, attraverso corsi, manifestazioni, partecipazioni a gare regionali e nazionali e saggi ginnici.