LoSport Verein Werder von 1899, meglio noto comeWerder Brema, oppure semplicementeWerder, è unasocietà calcisticatedesca con sede nella città diBrema. Milita inBundesliga, la massima serie delcampionato tedesco di calcio, in cui ha preso parte alla maggior parte delle edizioni.
I colori sociali della squadra sono ilverde e ilbianco, talvolta con alcune aggiunte diarancione, soprattutto in alcune maglie degli anni duemila. Logo è la letteraW in richiamo al nome Werder della squadra, inserito in uno scudo a forma dirombo dal colore verde.
Insieme alBayern è la squadra che ha disputato il maggior numero di stagioni inBundesliga, intesa come il torneo iniziato nel 1963-64 e di cui lafederazione calcistica tedesca riconosce la validità, anche se il computo complessivo delle partite disputate in massima serie è leggermente inferiore rispetto al Bayern (questo è dovuto ai cambi di format della Bundesliga, inizialmente disputata a 16 squadre, successivamente portate a 18 squadre, come è attualmente, con l'unica eccezione del campionato 1991-92, disputato a 20 squadre). Dal 1924 disputa le partite interne alWeserstadion, impianto da circa 42000 posti rinnovato più volte nel corso dei decenni per adeguarlo alle varie normative di sicurezza e comodità del pubblico.
Il club è stato fondato il 4 febbraio 1899 con il nome diFußballverein Werder da un gruppo di studenti sedicenni che vinse un corposo premio sportivo. Il nome deriva dalla parola dialettale, tra l'altro poco utilizzata,Werder, che in italiano vuol dire "isolotto sul fiume"[1], con riferimento al campo situato in un isolotto sul fiumeWeser, terreno su cui giocarono per la prima volta i ragazzi.
Nel novero delle squadre storiche tedesche per palmares e tradizione, il Werder vanta una bacheca di tutto rispetto e ha da sempre tra le proprie fila giocatori di rilievo tedeschi e stranieri, facenti parte spesso anche del giro delle varie nazionali. Nella propria bacheca il Werder vanta 4campionati tedeschi, 6Coppe di Germania, 3Supercoppe di Germania e unaCoppa di Lega tedesca in ambito nazionale; mentre in campo continentale, dove può vantare numerose partecipazioni alle coppe europee, ha vinto unaCoppa delle Coppe e unaCoppa Intertoto. Da segnalare a livello europeo anche una finale persa diCoppa Uefa, nell'ultima edizione del torneo prima del cambio di format e nome inEuropa League.
Vive un'accesa rivalità con l'Amburgo, causa la vicinanza geografica delle due squadre, contro cui disputa il derby del nord del calcio tedesco.
Il club viene fondato il 4 febbraio1899 con il nome diFußballverein Werder, iniziando subito a giocare in diversi tornei locali. Dopo la fine dellaprima guerra mondiale inizia ad incorporare anche altri sport, così nel1920 viene rinominato inSport-Verein Werder Bremen; intanto ha già iniziato a giocare nelWeserstadion.
Nel dopoguerra laGermania si ritrovaoccupata: il 10 novembre1945 il club viene sciolto, per poi venire rifondato l'anno seguente comeSV Grün-Weiß 1899 Bremen. Una nuova riforma del calcio tedesco porta i biancoverdi a giocare nell'Oberliga Nord: questo torneo viene quasi sempre vinto dairivali dell'Amburgo, ma il Werder si consola con la vittoria dellaDFB-Pokal 1960-1961, a cui fa seguito il raggiungimento dei quarti nellaCoppa delle Coppe 1961-1962. In questo periodo, in cui molti tesserati del Werder lavorano anche in una fabbrica di tabacco[3], sono in rosa ancheSepp Piontek eArnold Schütz.
Le cose cambiano però presto, ma in peggio: negli anni che seguono non vengono infatti raggiunti risultati di rilievo, a parte unsecondo posto nel1968. Emblematica è poi la stagione 1971-1972: viene abbandonata la classica casacca biancoverde in favore di una a strisce verticali bianche e rosse, inoltre vengono ingaggiati ancheWilli Neuberger,Herbert Laumen eWerner Weist. Girano anche nomi importanti di possibili acquisti, tuttavia la squadra si classifica inundicesima posizione[5].
La svolta arriva però nella stagione 1987-1988, che vede i biancoverdi conquistare ilsecondo titolo. Il Werder è comunque anche autore di un buon cammino inCoppa UEFA: qui, dopo aver eliminato anche ilVerona, viene sconfitto dalBayer Leverkusen in semifinale. L'annata successiva si apre con la vittoria dellaSupercoppa di Germania, poi i tedeschi partecipano allaCoppa dei Campioni: sono però eliminati nei quarti dai futuri campioni delMilan diArrigo Sacchi. Un'altra buona prova in campo continentale si registra nellaCoppa UEFA 1989-1990: dopo aver battuto nettamente anche ilNapoli diDiego Armando Maradona campione in carica, il Werder giunge nuovamente in semifinale: ad avere la meglio, solo grazie allaregola dei gol fuori casa, è però laFiorentina.
La sostituzione del tecnico è molto travagliata: nelle successive quattro stagioni si avvicendano in panchina altrettanti allenatori, ma il club non riesce ad ottenere risultati di rilievo.
Un'altra svolta avviene in corsa, durante la stagione 1998-1999: viene infatti assuntoThomas Schaaf, storica bandiera, in sostituzione diFelix Magath. Egli guida i biancoverdi alla salvezza incampionato e, poche settimane dopo, alla vittoria dellaCoppa di Germania. La squadra raggiunge i quarti nellaCoppa UEFA 1999-2000 eliminando anche ilParma ma, pur con uno stile di gioco offensivo, non ottiene subito grandi risultati. Si registrano però le remunerative cessioni diClaudio Pizarro e diTorsten Frings, mentreMarco Bode termina la carriera[7].
Intanto nel club si verificano molti cambiamenti[8]: la squadra si qualifica allaUEFA Champions League 2010-2011 battendo laSampdoria nei play-off, ma finisce ultima nel girone di prima fase della competizione.
Schaaf lascia la panchina poco prima del termine dellastagione 2012-2013, a salvezza ormai matematicamente acquisita: la squadra termina alquattordicesimo posto.
Lento declino, retrocessione e risalita in massima serie
Negli anni successivi la squadra prosegue con prestazioni lontane da quelle dei tempi migliori e con frequenti cambi di allenatore. È spesso coinvolta nella lotta per non retrocedere e viene eliminata più volte nel primo turno dellaCoppa di Germania da squadre di categoria inferiore.Claudio Pizarro torna più volte ad indossare la maglia biancoverde, come nellastagione 2015-2016: il Werder ottiene lasalvezza solo all'ultima giornata battendo l'Eintracht Francoforte a tempo ormai scaduto[8]. È comunque autore di una buona prova inCoppa approdando alla semifinale, anche se a passare è ilBayern Monaco; la stessa identica situazione nellaDFB-Pokal si ripete nell'edizione 2018-2019.
La stagione 2019-2020 comincia, stante la permanenza dell'Amburgo inseconda divisione, con la certezza di essere la squadra con più partecipazioni in assoluto allaBundesliga. Per la prima volta, però, il Werder deve giocare il play-out incampionato: evitata la retrocessione diretta nell'ultima giornata scavalcando ilFortuna Düsseldorf, i biancoverdi mantengono la categoria superando, grazie allaregola dei gol fuori casa, l'Heidenheim nel doppio confronto. La retrocessione arriva, tuttavia, al termine delcampionato 2020-2021: nonostante il ritorno in panchina diThomas Schaaf per l'ultima partita di campionato, i biancoverdi si fanno scavalcare in classifica all'ultima giornata dalColonia, terminando al penultimo posto e retrocedendo così in Zweite Bundesliga dopo quarant'anni. La stagione seguente, nonostante un inizio difficile, finisce con il secondo posto, piazzamento che garantisce il ritorno in massima serie dopo un solo anno di assenza.
I colori della maglia del Werder Brema sono ilverde acqua, il principale, e ilbianco, che compare sulle spalle e sulle maniche; in alto a sinistra compare lo stemma del club. Sempre nello stesso verde sono i calzoncini e i calzettoni[9].
Dal1924 il Werder Brema gioca le partite casalinghe nelWeserstadion, che può contenere fino a 42.500 spettatori; sorge vicino al fiumeWeser da cui prende il nome.
Ospita al suo interno un ristorante e, dal 2004 anche ilWuseum, unmuseo che raccoglie molti cimeli della squadra[10]. Nel 2008 è stato invece oggetto di numerosi lavori di ammodernamento; fra questi figurano il rifacimento della copertura e la posa dipannelli solari oltre alla ricostruzione delle curve, che fanno assumere al Weserstadion l'attuale forma rettangolare[11].
Tra gli allenatori del Werder ci sono da segnalare sicuramenteOtto Rehhagel eThomas Schaaf: ciascuno dei due è rimasto consecutivamente in panchina per ben più di un decennio, ed insieme hanno vinto la quasi totalità dei titoli conquistati dal clb nel dopoguerra.
Dal 1963, anno di nascita dellaBundesliga, gli allenatori del club sono stati[20]:
Per quanto riguarda le competizioni internazionali,Torsten Frings è il giocatore con più presenze totali, 87, mentreClaudio Pizarro è il miglior marcatore, avendo realizzato fino a questo momento 29 reti con la maglia del club[21].
Vengono riportati di seguito i calciatori per numero di presenze e gol con la maglia del Werder Brema:
Record di presenze
I primi dieci giocatori per numero di presenze[22]:
La principale rivalità è nei confronti dell'Amburgo[24], il cosiddettoNordderby: le due squadre si incontravano regolarmente anche prima della nascita dellaBundesliga, nell'Oberliga Nord. Invece un incontro tra Werder e Amburgo al di fuori dei confini nazionali si è svolto nella semifinale dellaCoppa UEFA 2008-2009, e ha visto prevalere proprio i bianco-verdi.