



Śrāmaṇera (sanscrito;pālisāmaṇera,cinese 沙彌shāmí osha-mi,giapponeseshami,tibetanodge tshul pha) è unmonaco buddista novizio[1]. L'età di ingresso al noviziato buddista, e le regole a cui si sottopone colui che ne fa parte, variano a seconda delvinaya adottato dalla scuola e delCanone buddista in cui esso è contenuto[2].
La scuolatheravāda nei vari paesi del Sud-est asiatico in cui è presente, segue ilVinaya Piṭaka contenuto nelCanone pāli[1].
Tutte le scuole tibetane e mongole seguono ilvinayamulasarvastivada contenuto nelCanone tibetano.Tutte le altre scuole buddistemahāyāna (cinesi, giapponesi, coreane, vietnamite, etc.) seguono ilvinayadharmaguptaka (Caturvargikavinaya, cin.Shifenlu, giapp.Shibun ritsu) contenuto nelCanone cinese, con l'aggiunta delle regole mahāyāna contenute nelBrahmajālasūtra (cin.Fanwangjing, giapp.Bonmokyo). Fanno eccezione le scuole giapponesiTendai eZen le quali seguono esclusivamente le regole mahāyāna contenute nelBrahmajālasūtra[3].
Ilsamanera (m.,f.samaneri) è, etimologicamente, un piccolosamana, o asceta. Con questo termine si identifica il monaco novizio (la monaca novizia) che osserva i dieciprecetti in vista dell'accettazione nella comunità dei monaci (delle monache), ibhikkhu (lebhikkhuni) che compongono ilsangha[4].
La cerimonia in cui si conferma al sangha l'intenzione di abbandonare la vita laica per entrare a far parte della comunità monastica è dettapabbajja, resa solitamente con la dizione: "andare oltre", nel senso di passare dalla vita di casa alla vita del senza casa, essendo nel canone spesso definito il monaco buddista unanagarika, un "senza casa" (daa(n)-, prefisso di negazione, eagarija, uomo di casa).
Ilsamanera può rimanere in questo stato o fino alla piena accettazione nella comunità monastica, cui si accede non prima del compimento del ventesimo anno d'età e che è sancita formalmente con una cerimonia dettaupasampadā, oppure fino al ritorno allo stato laico, segnato dal prendere di fronte alla comunità monastica che l'ha accettato come novizio i cinque precetti del praticante laico[4].
Le scuole delBuddismo Mahāyāna di derivazione cinese (Cina,Giappone,Corea eVietnam) dividono la tipologia dellosramanera in tre classi a seconda dell'età di ingresso: dai 7 ai 13 anni viene denominato 驅鳥 (colui che scaccia i corvi" ovvero colui che è in grado di spaventare gli uccelli); dai 14 ai 19 anni viene indicato come 應法 ("colui che è in grado di seguire la dottrina"), dai 20 ai 70 anni semplicemente come 'sramanera'[5]. La durata del noviziato è di circa un anno ma non si può ottenere l'ordinazione piena amonaco buddista prima del compimento dei venti anni di età. Le regole del noviziato dipendono se viene adottato ilvinaya oppure il soloBrahmajālasūtra. Nel primo caso i precetti sono 36 nel secondo caso sono i primi dieci precetti (cin.shíjiè, giapp.jikkai) previsti nelBrahmajālasūtra[6].