| Partito Popolare Sudtirolese | |
|---|---|
| (DE)Südtiroler Volkspartei | |
| Presidente | Dieter Steger (Obmann) |
| Segretario | Stefan Premstaller |
| Vicesegretario | Daniel Alfreider |
| Vicepresidente | Waltraud Deeg, Verena Tröger |
| Stato | ( |
| Sede | Bolzano, via Brennero 7 |
| Abbreviazione | SVP |
| Fondazione | 8 maggio1945 |
| Derivato da | Andreas-Hofer-Bund |
| Ideologia | Autonomismo[1][2][3][4][5] Cristianesimo democratico[6] |
| Collocazione | Centro[7]/ Centro-destra[8] |
| Coalizione | Partito Autonomista Trentino Tirolese (strutturale) Lega (a livello provinciale dal 2018) Forza Italia (europee 2019/2024) FdI-DF (a livello provinciale dal 2023) in precedenza: Democrazia Cristiana (1946 -1964;1968 -1994) Partito Popolare Italiano (Europee 1994) L'Ulivo (1995 -2005) Popolari per Prodi (1996) I Democratici (Europee 1999) L'Unione (2005 -2008) Partito Democratico (2008 -2018[9]) |
| Partito europeo | Partito Popolare Europeo[10] |
| Gruppo parl. europeo | Gruppo PPE |
| SeggiCamera | 3 / 400 |
| SeggiSenato | 2 / 200 |
| SeggiEuroparlamento | 1 / 76 |
| SeggiConsiglio provinciale | 13 / 35 |
| Testata | settimanale:Volksbote (1945-1993)[11]; mensile: ZIS - Zukunft in Südtirol (Futuro in Alto Adige) |
| Organizzazione giovanile | Junge Generation (Generazione Giovane)[12] |
| Iscritti | 38 000 (2018) |
| Colori | Nero,Bianco,Rosso |
| Sito web | www.svp.eu |
| Modifica dati su Wikidata ·Manuale | |
LaSüdtiroler Volkspartei[13] (pronunciato[ˈzyːttɪˌʁoːlɐ ˈfɔlkspɑɐ̯ˌtaɪ];[14] initalianoPartito Popolare Sudtirolese; in siglaSVP oPPST) è unpartito politicoitaliano.
Secondo il suo Statuto, si propone di rappresentare gli interessi dei gruppi linguisticitedesco eladino dellaprovincia autonoma di Bolzano. Per via del suo simbolo è nota anche con l'appellativo di "Stella alpina" (Edelweiß).
È stata fondata l'8 maggio1945 come successore dell'Andreas-Hofer-Bund ("Lega diAndreas Hofer"), un'organizzazione politica nata nel novembre del1939, e che si era opposta all'emigrazione inGermania durante leopzioni in Alto Adige e si era attivamente battuta contro ilnazismo ed ilfascismo, venendo duramente perseguitata e decimata, ponendosi in tal modo nel solco delle associazioni cattoliche che negli anni precedenti avevano creato leKatakombenschulen (scuole clandestine in lingua tedesca). Tra i suoi promotori figurano gli antifascistiHans Egarter, che dal 1943 era stato a capo del Bund, edErich Amonn, che fu il primo presidente.
Un altro filone al quale il partito è riconducibile è ilDeutscher Verband (DV, "Lega Tedesca"), unione tra i due principali partiti presenti sul territorio dopol'annessione del "Tirolo cisalpino" all'Italia nel1919.[15][16] Essi erano laTiroler Volkspartei (TVP), composta da conservatori e cristiano-sociali e dallaDeutschfreiheitliche Volkspartei, formata da liberali e pangermanisti. Questi due partiti decisero - pur mantenendosi a livello locale indipendenti e distinti - di presentarsi alle elezioni nazionali italiane con un unico simbolo, lastella alpina. I socialdemocratici di lingua tedesca invece si erano presentati autonomamente alleelezioni politiche del 1921, essendosi inseriti come corrente nelPartito Socialista Italiano.[17] Il DV si presentò alle elezioni ancora nel1924 portando quattro parlamentari a Roma, prima di essere dissolto dal fascismo.
A partire dalla metà deglianni cinquanta la guida del partito passò nelle mani della corrente dei "falchi", formata prevalentemente daoptanti, che diversamente dai fondatori avevano scelto l'emigrazione nellaGermania nazista.
Dal secondo dopoguerra le vicende della SVP sono strettamente intrecciate con quelle dell'Alto Adige.
LaSüdtiroler Volkspartei gode della maggioranza nelConsiglio provinciale senza interruzioni dalle prime elezioni del1948.
A livello nazionale, vigendo ilsistema proporzionale, la sua rappresentanza è nei fatti fissa: tredeputati, duesenatori e uneuroparlamentare.
Fino al1992 la SVP è stata sempre alleata allaDemocrazia Cristiana, salvo durante la crisi deglianni Sessanta, risolta dall’istituzione dellaProvincia autonoma di Bolzano; dal1995 ha scelto di stare nel campo delcentro-sinistra: fino al2005 è stata alleata dell'Ulivo e dal2005 al2008 dell'Unione.
Nell'autunno del2003, come ininterrottamente dal secondo dopoguerra, l'SVP ha vinto le elezioni provinciali dellaProvincia autonoma di Bolzano ottenendo la maggioranza assoluta, perdendo tuttavia un numero consistente di voti, soprattutto nelle zone di campagna.
È rappresentata inParlamento da parlamentari e senatori propri, che aderiscono aigruppi parlamentari delle minoranze linguistiche allaCamera e "Per le autonomie" alSenato.
Sono espressione dellaSüdtiroler Volkspartei 100 dei 116 sindaci dei comuni dell'Alto Adige nonché l'attuale presidente della provincia ed ex presidente della Giunta regionale delTrentino-Alto Adige,Arno Kompatscher, nonché i presidenti di due delle 5 circoscrizioni diBolzano.
Alleeuropee del 2004 è stato eletto rappresentante dalla SVPMichl Ebner grazie al collegamento con la listaUniti nell'Ulivo. Per la prima volta dal dopoguerra, però, la SVP è rimasta al di sotto del 50% dei voti in provincia di Bolzano (46,7%).
Nel2005 la SVP, alleata del centro-sinistra, è risultata il primo partito aBolzano e ha contribuito in maniera decisiva all'elezione del sindacoLuigi Spagnolli, candidato deL'Unione.
Alleelezioni politiche del 2006 ha presentato le sue liste allaCamera dei deputati e nei collegi uninominali delTrentino-Alto Adige, in alleanza conL'Unione. Alla Camera conquista 182.000 voti (il 28,5% a livello regionale, lo 0,5% a livello nazionale) eleggendo 4 deputati grazie alla norma, prevista dalla legge elettorale appena entrata in vigore, sulla tutela delle minoranze linguistiche, in ottemperanza alla quale era necessario superare lo sbarramento del 20%. Risultò eletto allaCamera dei deputati ancheGiacomo Bezzi, candidato al quarto posto nella lista SVP ed esponente trentino delPartito Autonomista Trentino Tirolese (PATT).
Al Senato la SVP ha presentato liste autonome in due collegi (Bressanone-Val Pusteria e Merano-Val Venosta) dellaProvincia autonoma di Bolzano, eleggendo entrambi i senatori; nell'altro collegio della provincia di Bolzano (Bolzano-Bassa Atesina) appoggiava invece un candidato insieme con le altre forze dell'Unione, anche in questo caso con successo. Il simbolo e il nome (L'Unione-SVP) sono stati utilizzati anche nei tre collegi dellaProvincia autonoma di Trento. Due dei tre candidati appoggiati risultarono eletti.
Alleelezioni politiche del 2008 la SVP si è presentata da sola allaCamera dei deputati e nei due collegi senatoriali di Bressanone-Val Pusteria e Merano-Val Venosta, mentre in alleanza conPartito Democratico,Italia dei Valori,Partito Autonomista Trentino Tirolese,Partito Socialista eCivica Margherita sotto le insegne della listaSVP - Insieme per le Autonomie nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina e nei tre collegi trentini. I risultati sono stati deludenti, in particolare alla Camera: in campo provinciale, la SVP ha ottenuto il 44,3%, peggior risultato elettorale di sempre,[18] eleggendo due soli deputati contro i 4 uscenti. Al Senato sono stati invece confermati i tre senatori uscenti nei collegi della provincia di Bolzano (Helga Thaler Ausserhofer,Manfred Pinzger eOskar Peterlini, tutti esponenti SVP, quest'ultimo con il simbolo «Insieme per le autonomie») mentre un solo senatore è stato eletto in Trentino (Claudio Molinari, nel collegio di Rovereto, con lo stesso simbolo di Peterlini).
Anche alle successiveProvinciali del 2008, l'SVP - pur recuperando alcuni punti percentuali rispetto alle politiche - non è riuscita ad ottenere la maggioranza dei voti (48,1%), anche se ha mantenuto la maggioranza assoluta in consiglio provinciale con 18 consiglieri su 35.
In vista del congresso2009, l'Obmann uscenteElmar Pichler Rolle ha rinunciato ad un secondo mandato[19], lasciando la carica all'unico candidato,Richard Theiner, eletto effettivamente il 18 aprile.
Alleelezioni europee del 2009 la SVP ha presentato una lista in alleanza con ilPartito Autonomista Trentino Tirolese e loSlovenska Skupnost raggiungendo il 52,1% dei voti in provincia di Bolzano e ottenendo un seggio al Parlamento europeo per il capolistaHerbert Dorfmann grazie al collegamento con ilPartito Democratico (PD).
La SVP si è astenuta in occasione del voto di fiducia alGoverno Berlusconi IV, il 14 dicembre 2010,[20] citando gli esempi di collaborazione con l'esecutivo, quali l'introduzione della segnaletica turistica montana bilingue. Il PD e gli ambientalisti hanno accusato la SVP di essersi astenuta in cambio del via libera della maggioranza parlamentare alla suddivisione della gestione delParco nazionale dello Stelvio tra enti regionali anziché a livello statale (approvata alConsiglio dei ministri del 22 dicembre). La SVP ha negato le accuse.[21][22]
In vista delleelezioni politiche del 2013 il partito è entrato a far parte della coalizioneItalia. Bene Comune assieme alPartito Autonomista Trentino Tirolese, formando allaCamera una lista unica con quest'ultimo.[23][24][25].
Il partito ha inoltre indetto un turno diprimarie per decidere la disposizione dei candidati nelle liste da presentare nei due rami delparlamento[26].
A febbraio, i risultati hanno visto l'elezione di cinque rappresentanti allaCamera dei deputati: il capolistaAlbrecht Plangger,Renate Gebhard,Daniel Alfreider (primo deputato SVP della storia di madrelingualadina),Mauro Ottobre (in rappresentanza delPATT) eManfred Schullian; l'unico escluso è statoKlaus Ladinser.
AlSenato della Repubblica, con l'appoggio anche deiVerdi del Sudtirolo, sono stati invece eletti l'indipendenteFrancesco Palermo (presentatosi con un simbolo unificato SVP-PD),Karl Zeller edHans Berger, più l'esponente delPATTFranco Panizza.
Percentualmente, inAlto Adige ha conquistato il 44,2% di consensi allaCamera (ovvero lo 0.43% a livello nazionale), risultati decisivi nella vittoria della coalizione di centro-sinistra, che ha superato quella di centro-destra con uno scarto dello 0.36%.
A seguito della decisione diLuis Durnwalder di non ricandidarsi alla carica di presidente dellaprovincia autonoma di Bolzano, la SVP ha indetto per il 21 aprile 2013 un ulteriore turno diprimarie per scegliere il nuovo esponente da presentare come capolista (e candidato presidentede facto, poiché tale elezione spetta in seconda battuta al consiglio provinciale) alleelezioni provinciali; al contempo, tale consultazione è servita a ripartire le posizioni in lista dei candidati consiglieri. Per il ruolo di capolista si sono candidati il sindaco diFiè allo SciliarArno Kompatscher, l'exObmannElmar Pichler Rolle e l'Obmann in caricaRichard Theiner (quest'ultimo poi ritiratosi dalla corsa)[27]. Al voto hanno partecipato 24.131 iscritti al partito, pari al 45,98% del totale; ha largamente vinto Arno Kompatscher, con l'82,8% dei consensi, contro il 17,16% di Pichler Rolle, nemmeno sufficiente per la candidatura a consigliere[28].
Al congresso provinciale 2013 si concretizza il passaggio di consegne tra Luis Durnwalder (che lascia la politica attiva) e il nuovo capolista Arno Kompatscher[29], che assumede facto la leadership nel partito.
Alle elezioni provinciali del 27 ottobre 2013, la SVP si conferma primo partito della provincia, ma rimane al di sotto della maggioranza assoluta degli elettori (131.236 preferenze, pari al 45,7% del totale - peggior risultato elettorale di sempre in Alto Adige) e perde il primato assoluto anche in consiglio provinciale, con 17 consiglieri su 35. Le elezioni ratificano altresì l'arrivo di Arno Kompatscher alla guida della provincia[30].
Nel congresso del partito, a maggio 2014,Richard Theiner non si ripresenta per le elezioni dell'Obmann, che premiano l'ex segretarioPhilipp Achammer. Alleelezioni europee di maggio la SVP presenta i candidatiHerbert Dorfmann (europarlamentare uscente),Christine Gostner von Stefenelli eManuel Massl. Al contempo conferma l'alleanza con ilPartito Democratico e presenta una lista unica con ilPartito Autonomista Trentino Tirolese (che candidaLorena Torresani) e laSlovenska Skupnost (conTanja Peric) in tutta lacircoscrizione Italia nord-orientale. Il risultato delle elezioni vede la conferma di Dorfmann al parlamento europeo con 94.190 preferenze (di cui 70.291 inprovincia di Bolzano); la SVP conquista il 48,01% dei consensi inAlto Adige ed ottiene un significativo riscontro anche inprovincia di Belluno, ove raccoglie il 9,60% dei suffragi, con picchi di consenso nei territori montani delCadore e dell'Agordino, sede di comunitàladine.
Nello specifico mantiene lo status di primo partito aLivinallongo del Col di Lana eColle Santa Lucia (con quasi il doppio dei voti rispetto al 2009) e di terzo partito aCortina d'Ampezzo.[31]
Per leelezioni politiche 2018 la "stella alpina" si accorda colPartito Autonomista Trentino Tirolese per la presentazione di una lista unica (denominata SVP-PATT) in ambedue i rami del parlamento[32]. Per quanto concerne le candidature, la lista si presenta apparentata alla coalizione delPD (con+Europa,Italia Europa Insieme eCivica Popolare) nei collegi trentini e in quello diBolzano-Bassa Atesina (appoggiando il relativo candidato all'uninominale), mentre corre in solitaria nei collegi diBressanone eMerano. I risultati elettorali vedono il cartello primeggiare in tutti e tre i collegi altoatesini: all'uninominale della Camera vengono elettiMaria Elena Boschi,Albrecht Plangger eRenate Gebhard, mentre al Senato vinconoJulia Unterberger,Meinhard Durnwalder eGianclaudio Bressa. Per quanto concerne le liste plurinominali, la SVP riesce ad esprimereManfred Schullian a Montecitorio eDieter Steger a Palazzo Madama.
Alleelezioni provinciali a Bolzano di ottobre 2018 l'SVP conferma la maggioranza relativa in Alto Adige, seppur con una ragguardevole flessione rispetto al 2013: ottiene il 41,9% dei consensi e 15 seggi, due in meno rispetto a cinque anni prima.[33][34]
Le trattative per la formazione della giunta provinciale vedono per la prima volta profilarsi un'alleanza con laLega,[35] a differenza del passato dove invece era storicamente assodata l'alleanza con ilPartito Democratico e gli altri partiti di centro-sinistra.[36] L'accordo programmatico col Carroccio è stato poi raggiunto in data 5 gennaio2019.[37]
Il passaggio nell'alveo del centro-destra si conferma anche in vista delleelezioni europee del 2019, per le quali l'SVP (insieme aPATT eSlovenska Skupnost) si federa conForza Italia (e non più, come avvenuto sino ad allora, con ilPartito Democratico e il centro-sinistra)[38][39]: i sei candidati del cartello autonomista (per la SVP l'uscenteHerbert Dorfmann, Klaus Mutschlechner, Otto Von Dellemann e Sonja Anna Plank, per la SSk Martina Valentincic e per il PATT Claudia Segnana) vengono dunque apparentati al partito diSilvio Berlusconi. Dorfmann ottiene ampiamente la conferma del proprio seggio.
Alleelezioni politiche in Italia del 2022 la SVP elegge 3 deputati e 2 senatori che si iscrivono alla componente delleminoranze linguistiche (Gruppo misto) alla Camera e al gruppoPer le Autonomie al Senato;Manfred Schullian diventa presidente delgruppo misto nella XIX legislatura alla Camera conRenate Gebhard che diventa il suo vicepresidente mentre al SenatoJulia Unterberger presiede ancora il gruppo Per le Autonomie.
L'arretramento del partito a livello locale prosegue alleelezioni provinciali 2023, ove la SVP cala al di sotto dei 100.000 voti (pari a meno del 35% dei consensi) ed elegge 13 consiglieri contro i 15 della precedente legislatura. In virtù del risultato, viene meno la possibilità di governare appoggiandosi al solo partito "italiano" maggiormente votato e la SVP si trova a cercare alleati con i quali formare una maggioranza: dopo alcune consultazioni, la scelta cade suFratelli d'Italia (rompendo la "storica" incompatibilità tra il partito di raccolta e le formazioni discendenti dalMovimento Sociale Italiano), Lega,Die Freiheitlichen (prima formazione di ispirazione indipendentista ammessa all'interno della giunta provinciale) e l'appoggio esterno de La Civica.
Arno Kompatscher, in quanto candidato con maggior numero di voti individuale, viene agevolmente confermato alla presidenza[40][41].
Alleelezioni europee del 2024 la SVP si federa di nuovo con Forza Italia per la ricandidatura dell'uscente e poi rielettoHerbert Dorfmann nel collegio Nord-Est; la lista viene appoggiata anche daPATT eSlovenska Skupnost (come nel 2019) e dal movimento Bard (Belluno Autonoma Regione Dolomiti).[42][43][44]
Il 4 maggio di quell'anno nel corso del congresso della SVP aMerano il deputatoDieter Steger viene eletto nuovoObmann al posto diPhilipp Achammer che lascia dopo dieci anni.[45]
I suoi valori sono essenzialmente riconducibili alle moderne tesiautonomistiche e ad una visioneeuropeista[46], nell'ottica di efficaci strategie di sviluppo dell’economia, dei servizi sociali[47] e del protagonismo delle minoranze linguistiche[48][49][50][51][52][53][54][55] Spiccano inoltre delle sensibilitàmoderate esocialdemocratiche[44][56][57].
Sebbene le istanze indipendentiste siano state accantonate, non si sono mai riscontrate posizioni di condanna per i vari attentati terroristici e dinamitardi di gruppi comeBefreiungsausschuss Südtirol, attivi nella zona tra gli annisessanta esettanta[58][59][60].
Una parte del partito è favorevole al doppio passaporto italiano-austriaco per la comunità germanofona e ladina dell'Alto Adige.[61] Il CancelliereSebastian Kurz ha personalmente appoggiato l'SVP per leelezioni provinciali dell'ottobre 2018.[62][63][64]
Si possono infine individuare tre correnti con una precisa connotazione ideologico-operativa:


La Südtiroler Volkspartei conta circa 290 gruppi locali a livello territoriale organizzati in sette comprensori.
La SVP è inoltre composta delle seguenti organizzazioni:
Tradizionalmente, i congressi annuali del partito vengono svolti aMerano, nella sala delKursaal, alla presenza di leader di altri partiti autonomistici e cristiano-sociali italiani, austriaci e tedeschi. Tra gli ospiti più notabili che hanno partecipato a un congresso della SVP vi sonoHelmut Kohl,Horst Seehofer,Wolfgang Schüssel.[65]
Alla guida del partito c'è l'Obmann (presidente), che viene eletto dal congresso, e resta in carica cinque anni. Al2016 l'Obmann del partito èPhilipp Achammer e i suoi vice sonoDaniel Alfreider (in rappresentanza del gruppo etnico ladino),Angelika Wiedmer eZeno Christanell. I vicepresidenti (Obmannstellvertreter) sono tre, uno dei quali deve obbligatoriamente essere di madrelingualadina.
Seconda carica interna è quella del segretario provinciale (Landessekretär), che ha funzioni di coordinamento e viene eletto ogni quattro anni dall'assemblea dei delegati (Parteiausschuss).
Vi è poi laBezirksobleute-Konferenz (conferenza dei presidenti distrettuali), composta dal segretario provinciale e daiBezirksobmänner (presidenti distrettuali), uno per ciascuna dellecomunità comprensoriali altoatesine (Val Pusteria,Wipptal/Alta Valle Isarco,Val Venosta,Valle Isarco,Bolzano e circondario,Oltradige-Bassa Atesina eBurgraviato), che rappresentano il vertice del partito nella loro area di competenza. Tale conferenza ha funzioni arbitrali per dirimere le controversie sull'interpretazione dello statuto del partito, oltre ad esercitare un ruolo di supervisione generale sulle attività sociali e di consulenza per l'Obmann.
Dalle sezioni distrettuali dipendono inoltre i gruppi locali (Ortsgruppen), eletti comune per comune a suffragio diretto (con mandato triennale) da parte degli iscritti al partito residenti. Essi fungono da portavoce delle istanze e delle problematiche locali e propongono la "base" di candidati per i vari turni elettorali.
| Nome | Camera dei deputati | Senato della Repubblica |
|---|---|---|
| Otto von Guggenberg | 1948–1958 | |
| Friedl Volgger | 1948–1953 | 1968–1972 |
| Toni Ebner padre | 1948–1963 | |
| Carl von Braitenberg | 1948–1958 | |
| Josef Raffeiner | 1948–1958 | |
| Karl Tinzl | 1953–1958 | 1958–1963 |
| Roland Riz | 1958–1963; 1968–1987 | 1987–1996 |
| Karl Mitterdorfer | 1958–1976 | 1976–1987 |
| Luis Sand | 1958–1968 | |
| Karl Vaja | 1963–1968 | |
| Hans Dietl | 1963–1972 | |
| Hans Saxl | 1963–1968 | |
| Peter Brugger | 1968–1987 | |
| Hans Benedikter | 1972–1992 | |
| Karl Zanon | 1972–1976 | |
| Hugo Gamper | 1976–1979 | |
| Michl Ebner | 1979–1994 | |
| Hubert Frasnelli | 1979–1983 | |
| Ferdinand Willeit | 1987–1992 | |
| Hans Rubner | 1987–1994 | |
| Helga Thaler Ausserhofer | 1992–1994 | 1994–2013 |
| Hans Widmann | 1992–2008 | |
| Karl Ferrari | 1992–1996 | |
| Siegfried Brugger | 1994–2013 | |
| Karl Zeller | 1994–2013 | 2013–2018 |
| Armin Pinggera | 1996–2001 | |
| Alois Kofler | 2001–2006 | |
| Oskar Peterlini | 2001–2013 | |
| Manfred Pinzger | 2006–2013 | |
| Hans Berger | 2013–2018 | |
| Daniel Alfreider | 2013–2018 | |
| Manfred Schullian | 2013– | |
| Renate Gebhard | 2013– | |
| Albrecht Plangger | 2013–2022 | |
| Juliane Unterberger | 2018– | |
| Meinhard Durnwalder | 2018– | |
| Dieter Steger | 2022– | 2018–2022 |
| Elezione | Voti | % | Seggi | Posizione |
|---|---|---|---|---|
| Provinciali 1948 | 107.249 | 67,60% | 13 / 20 | Maggioranza |
| Provinciali 1952 | 112.602 | 64,76% | 15 / 22 | Maggioranza |
| Provinciali 1956 | 124.165 | 64,40% | 15 / 22 | Maggioranza |
| Provinciali 1960 | 132.351 | 63,86% | 15 / 22 | Maggioranza |
| Provinciali 1964 | 134.188 | 61,27% | 16 / 25 | Maggioranza |
| Provinciali 1968 | 137.982 | 60,69% | 16 / 25 | Maggioranza |
| Provinciali 1973 | 132.186 | 56,42% | 20 / 34 | Maggioranza |
| Provinciali 1978 | 163.502 | 61,3% | 21 / 34 | Maggioranza |
| Provinciali 1983 | 170.125 | 59,4% | 22 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 1988 | 184.717 | 60,4% | 22 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 1993 | 160.186 | 52,0% | 19 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 1998 | 171.820 | 56,6% | 21 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 2003 | 167.353 | 55,6% | 21 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 2008 | 146.545 | 48,1% | 18 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 2013 | 131.236 | 45,7% | 17 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 2018 | 119.108 | 41,9% | 15 / 35 | Maggioranza |
| Provinciali 2023 | 97.092 | 34,5% | 13 / 35 | Maggioranza |
| Elezione | Voti | % | Seggi | |
|---|---|---|---|---|
| Politiche 1948 | Camera | 124.385 | 0,47 | 3 / 574 |
| Senato | 95.406 | 0,42 | 2 / 237 | |
| Politiche 1953 | Camera | 122.792 | 0,45 | 3 / 590 |
| Senato | 107.139 | 0,44 | 2 / 237 | |
| Politiche 1958 | Camera | 135.495 | 0,46 | 3 / 596 |
| Senato | 120.086 | 0,46 | 2 / 246 | |
| Politiche 1963 | Camera | 135.458 | 0,44 | 3 / 630 |
| Senato | 112.023 | 0,41 | 2 / 315 | |
| Politiche 1968 | Camera | 152.954 | 0,48 | 3 / 630 |
| Senato | 131.080 | 0,46 | 2 / 315 | |
| Politiche 1972 | Camera | 153.764 | 0,46 | 3 / 630 |
| Senato | 102.018 | 0,34 | 2 / 315 | |
| Politiche 1976 | Camera | 184.390 | 0,50 | 3 / 630 |
| Senato | 158.659 | 0,51 | 2 / 315 | |
| Politiche 1979 | Camera | 204.899 | 0,56 | 4 / 630 |
| Senato | 172.577 | 0,55 | 3 / 315 | |
| Europee 1979 | 196.277 | 0,56 | 1 / 81 | |
| Politiche 1983 | Camera | 184.940 | 0,50 | 3 / 630 |
| Senato | 157.478 | 0,51 | 3 / 315 | |
| Europee 1984 | 198.168 | 0,56 | 1 / 81 | |
| Politiche 1987 | Camera | 202.022 | 0,52 | 3 / 630 |
| Senato | 171.539 | 0,53 | 2 / 315 | |
| Europee 1989 | 172.488 | 0,50 | 1 / 81 | |
| Politiche 1992 | Camera | 198.447 | 0,51 | 3 / 630 |
| Senato | 168.153 | 0,51 | 3 / 315 | |
| Politiche 1994 | Camera | 231.842 | 0,60 | 3 / 630 |
| Senato | 217.250 | 0,66 | 3 / 315 | |
| Europee 1994 | 197.972 | 0,60 | 1 / 87 | |
| Politiche 1996 | Camera | NeiPopolari per Prodi | 3 / 630 | |
| Senato | 178.425 | 0,55 | 3 / 315 | |
| Europee 1999 | 156.005 | 0,50 | 1 / 87 | |
| Politiche 2001 | Camera | 200.059 | 0,54 | 4 / 630 |
| Senato | NeL'Ulivo | 3 / 315 | ||
| Europee 2004 | 146.357 | 0,45 | 1 / 78 | |
| Politiche 2006 con ilPATT | Camera | 182.703 | 0,48 | 4 / 630 |
| Senato | NeL'Ulivo | 3 / 315 | ||
| Politiche 2008 | Camera | 147.666 | 0,41 | 2 / 630 |
| Senato | Desistenza con ilPD | 2 / 315 | ||
| Europee 2009 | 143.027 | 0,46 | 1 / 72 | |
| Politiche 2013 con ilPATT | Camera | 146.804 | 0,43 | 5 / 630 |
| Senato | In coalizione conPD-PATT-UpT | 3 / 315 | ||
| Europee 2014 | 138.037 | 0,48 | 1 / 73 | |
| Politiche 2018 con ilPATT | Camera | 134.651 | 0,41 | 4 / 630 |
| Senato | 128.282 | 0,42 | 3 / 315 | |
| Europee 2019 | 142 185 | 0,53 | 1 / 76 | |
| Politiche 2022 con ilPATT | Camera | 117 110 | 0,42 | 3 / 400 |
| Senato | 116 003 | 0,41 | 2 / 200 | |
| Europee 2024 | 120 879 | 0,52 | 1 / 76 | |
url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).url (aiuto).Altri progetti
| Controllo di autorità | VIAF(EN) 140914814 ·ISNI(EN) 0000 0001 0823 9823 ·LCCN(EN) nr91019534 ·GND(DE) 1013074-3 |
|---|