Irussi sono ilgruppo etnico di maggioranza dellaRussia, dove rappresentano l'80% dellapopolazione totale con quasi 116 milioni di individui.[1]
Con il terminerussi ci si riferisce di solito alpopolo della Russia nella sua globalità,Russo nel senso di "abitante della Russia" si dice in lingua russarossijanin (россиянин, plurale: россияне,rossijane), mentre a un russo etnico ci si riferisce con il terminerusskij (русский, plurale: русские;russkie).
I russi sono il più grande gruppo etnico europeo ed uno dei più grandi del mondo, con una popolazione totale di circa 137 milioni di persone sparse per il globo. Di queste, circa 116 milioni vivono in Russia, mentre altri 18 milioni vivono nelle regioni adiacenti. Una significativa porzione di russi (circa 3 milioni) si è stabilita inNord America e inEuropa Occidentale ma la maggioranza vive inEuropa dell'Est e inAsia (anche inCina, dove fanno parte dei56 gruppi etnici riconosciuti ufficialmente dallaRepubblica Popolare Cinese).
In Russia una percentuale stimata del 43,5% della popolazione si dichiara non religioso secondo il censimento del 2010.[32] Ilcristianesimo ortodosso dellaChiesa ortodossa russa è la fede predominante tra coloro che professano una religione con il 41% (c. 58 milioni) di aderenti sul totale della popolazione.[32] Esso ha giocato un ruolo importante nello sviluppo della identità nazionale russa. Il 6,5% della popolazione russa (c. 9 milioni) è di fedeislamica; si tratta soprattutto di popolirossijane (cittadini russi) turco-mongolici, e non dirusskie (russi etnici slavi).[32] A partire dagli ultimi anni dell'Unione Sovietica e specialmente dopo il suo crollo, dagli anni 1990, si è diffuso rapidamente tra i russi un movimento di ritorno alla religione pre-cristiana, larodnoveria, cui aderisce circa l'1,2% (c. 2 milioni) della popolazione.[32]
I russi etnici migrarono attraverso l'area dell'Impero russo prima e dell'Unione Sovietica poi, a volte incoraggiati a stanziarsi nelle terre di frontiera. Alcune comunità di russi etnici, come iLipovani stanziati presso ildelta del Danubio o iDoukhobor inCanada, sono il risultato delle ondate migratorie di gruppi di dissidenti religiosi che si opposero al governo centrale. Oggi le più grandi comunità di russi etnici del mondo si trovano inUcraina (circa 8 milioni),Kazakistan (4 milioni),Bielorussia (1,2 milioni),Israele (1,1 milioni),Lettonia (700 000),Uzbekistan (650 000) eKirghizistan (500 000). Nelleisole Svalbard, appartenenti allaNorvegia, sebbene siano in poche centinaia, rappresentano la principale minoranza insieme agliucraini. Vi sono anche piccole comunità di russi neiBalcani o in nazioni dell'Europa Centrale come laRepubblica Ceca, come anche inCina e inAmerica Latina. I componenti di queste comunità possono identificare loro stessi come membri dell'etnia russa o di etnie di altri paesi, oppure di entrambe, a seconda dell'influenza culturale delle proprie origini.
I governi e la maggioranza dellapubblica opinione inEstonia eLettonia, dove è raccolta la più grande fetta di russi tra iPaesi baltici, sono del parere che i russi etnici siano arrivati in questi paesi come parte delle ondate migratorie dell'era sovietica e che abbiano imposto una sorta di "russificazione" ai residenti storici come conseguenza della "colonizzazione" imposta daMosca, cambiando gli equilibri etnici della regione. Tra irussi che migrarono nei Paesi baltici, molti scelsero queste regioni per meri motivi economici, mentre a molti altri questo spostamento fu imposto.
Le persone che arrivarono in Lettonia e inEstonia durante l'era sovietica, in larga parte russi, avevano spesso un'unica scelta: quella di acquisire lacittadinanza dopo aver superato un test per dimostrare la conoscenza della lingua nazionale e degli usi e costumi del paese ospitante. La questione della lingua è una questione dibattuta ancora oggi, particolarmente in Lettonia, dove i russi hanno spesso protestato contro i piani governativi che avallano l'uso della lingua nazionale al posto delrusso. Sin dal1992, l'Estonia ha naturalizzato circa 137 000 residenti di cittadinanza non definita, in larga parte russi. Tuttora, circa 84 000 russi etnici, ovvero il 7% della popolazione totale, resta senza cittadinanza.
Anche se non in modo massiccio come altri gruppi etnici, molti russi sono emigrati in passato in varie parti del mondo, in particolare inCanada, negliStati Uniti e inAustralia.Brighton Beach, nella zona diBrooklyn aNew York, è un esempio di comunità di immigrati russi. Un altro èSunny Isles Beach, un sobborgo a nord diMiami. Al contempo, molti Russi etnici sono emigrati dai territori della ex Unione Sovietica a quelli dell'odierna Russia fin dai primianni novanta. Molti di loro divennero rifugiati di molti Stati dell'Asia Centrale e delCaucaso (così come i rifugiati russi dellaCecenia, costretti ad emigrare dalla politica ostile ai russi condotta dalle autorità cecene negli anni passati). A tal proposito, sia l'Unione europea che ilConsiglio d'Europa, così come il governo russo, hanno espresso le loro preoccupazioni per i diritti delle minoranze in parecchi paesi europei, principalmente inLettonia.
Essi cominciarono a riconoscersi in un'etnia separata e distinta nel corso delXV secolo, quando cominciò a diffondersi l'appellativo di "Russi Moscoviti", durante il consolidamento dellaMoscovia.
Tra ilXII e ilXVI secolo i russi conosciuti come "pomori" migrarono verso nord e si stanziarono sulle coste delMar Bianco. Come conseguenza delle migrazioni e delle conquiste russe (dopo la liberazione dal dominio delKhanato dell'Orda d'Oromongolo) durante i secoliXV eXVI, molti gruppi di russi si stanziarono nelle regioni degli odiernicircondari federali delVolga, degliUrali eMeridionale. Tra ilXVII e ilXIX secolo essi si spostarono poi verso le interminabili distese dellaSiberia e dell'Estremo Oriente. Un ruolo determinante in queste espansioni territoriali e ondate migratorie fu giocato daicosacchi.
Secondo la maggior parte deglietnologi, i russi etnici sono i discendenti del popolo deiRus' (slavi orientali dellaRus' di Kiev); gradualmente, essi si sono evoluti in un'etnia separata, differenziandosi dai gruppi che sono poi diventatibielorussi eucraini. Altri etnologi affermano invece che i russi erano un gruppo di origine slava distinto già prima dell'avvento della Rus' di Kiev. Altri ancora credono che il momento storico della distinzione di un gruppo etnico russo non si colloca nel periodo della separazione di questi dai Rus' occidentali e che l'etnia russa sia un misto di tribù slave orientali e tribù non slave (come, per esempio, ipopoli finno-ugrici, ibaltici e iturchi). In ultima analisi, l'origine stessa dei popoli slavi non è chiara e non vi può quindi essere un consenso definito sull'origine di una etnia russa.
Henri Pirenne, Ludovico Gatto e Cristiana Maria Carbone,Storia d'Europa dalle invasioni al XVI secolo, Roma,Newton & Compton, 2010,ISBN978-88-541-1938-3.