L'Anderlecht viene fondato il 27 maggio 1908 in una sala delCafé Concordia, che si trova in Rue d'Aumale nelcomune omonimo.[1] Il club parte dal più basso livello delcampionato, e approda per la prima volta nellamassima divisione belga nellastagione 1921-22; intanto era stato costruito lostadio del club, intitolato al mecenate Emile Versé, colui che aveva finanziato il club scegliendone anche i colori sociali.[1] Nel 1933, in occasione del venticinquesimo anniversario gli è conferito lo status di "Reale Società" dal sovrano belga, ad ogni modo la squadra non ottiene risultati di particolar rilievo fino a dopo laSeconda guerra mondiale, anzi, in questi anni retrocede varie volte inseconda divisione; figura però in rosa quelConstant Vanden Stock che diventerà in seguito presidente.
Il primo titolo è infatti conquistatonel 1946-1947 grazie anche all'apporto diJoseph Mermans, che è ingaggiato per una cifra altissima[2] ma che diventerà il miglior goleador di tutti i tempi del club.
L'Anderlecht vince altri sei titoli fino alla stagione 1955-56, e nel frattempo arriva in gruppo un altro giocatore importante,Jef Jurion. I bianco-malva disputano anche laprima edizione della Coppa dei Campioni, che si conclude però amaramente: sono infatti pesantemente sconfitti per 10-4 nel doppio confronto con gliungheresi dell'MTK Budapest. Va però peggio l'anno successivo, quando i belgi sono travolti per 12-0 dalManchester Utd nel turno preliminare.
Ad ogni modo le cose iniziano gradatamente a cambiare: verso la fine deglianni cinquanta sono promossi in prima squadra giocatori comeGeorges Heylens,Jean Plaskie,Wilfried Puis e soprattuttoPaul Van Himst, i quali, guidati dall'allenatorePierre Sinibaldi, ottengono i primi risultati di rilievo anche a livello internazionale. Dopo la conquista delcampionato 1961-1962, nel qualeJacques Stockman è capocannoniere, avviene il primo passaggio di un turno nellaCoppa dei Campioni: notevole è l'avversario sconfitto, quelReal Madrid già vincitore all'epoca di ben cinque trofei; i belgi raggiungono poi i quarti nella manifestazione. In campo nazionale, invece, i bianco-malva conquistano cinque titoli consecutivi tra il1963-1964 e il1967-1968, i primi quattro con Sinibaldi in panchina: superano così gli undici titoli dell'Union Saint-Gilloise, e diventano quindi il club con più vittorie in Patria. Nella stagione 1964-1965 arriva anche la primaCoppa del Belgio (primodouble ottenuto), inoltre i belgi hanno la meglio sulBologna nel primo turno dellaCoppa dei Campioni, anche se solo grazie al lancio della moneta. Nella prima delle due edizioni successive sono raggiunti nuovamente i quarti, mentre nella seconda van Himst diventa capocannoniere. Nel1969 entrano invece in rosaGilbert Van Binst eFrançois Van der Elst, e la squadra partecipa allaCoppa delle Fiere 1969-1970: nel suo cammino elimina tra gli altri l'Inter in semifinale, ma nellafinale si deve arrendere agliinglesi dell'Arsenal: la vittoria per 3-1 nella partita di andata è infatti vanificata dalla sconfitta per 3-0 in quella di ritorno.
Paul Van Himst nel 1968.La squadra in posa nella stagione 1967-68
Anni 1970: i successi in ambito nazionale e internazionale
Glianni settanta si aprono con gli arrivi diHugo Broos, diJean Dockx e soprattutto diRob Rensenbrink, uno dei pochiOranje due volte vice-campioni del mondo a militare all'estero. L'Anderlecht vince ilcampionato 1971-1972, aggiudicandosi il quindicesimo titolo, e ottiene un altrodouble; si ripetedue anni dopo, quandoAttila Ladinsky è capocannoniere e in rosa c'è ancheLudo Coeck. Nel 1974-1975 i belgi raggiungono per la terza volta i quarti di finale nellaCoppa dei Campioni, dove vengono sconfitti dalLeeds Utd poi finalista, e poco dopo conquistano la quarta coppa nazionale.
La squadra è affidata aHans Croon ed è rinforzata conFranky Vercauteren eArie Haan, quest'ultimo reduce dai trionfi con l'Ajax, e partecipa così allaCoppa delle Coppe 1975-1976. Qui arriva allafinale diBruxelles, dove sconfigge ilWest Ham Utd per 4-2 grazie alle doppiette di Van der Elst e del capocannoniere Rensenbrink. Il club conquista anche la coppa nazionale, ma Croon lascia la squadra.
A sostituire Croon èRaymond Goethals, che, dopo aver sconfitto ilBayern Monaco, vince laSupercoppa UEFA 1976. La squadra partecipa poi allaCoppa delle Coppe 1976-1977 da campione in carica e batte tra gli altri ilNapoli in semifinale, ma nellafinale diAmsterdam è l'Amburgo ad avere la meglio. Arriva anche la sconfitta nella finale della coppa nazionale, che è vinta dalClub Bruges, ma, dato che questi ultimi hanno centrato ildouble, i bianco-malva partecipano comunque allaCoppa delle Coppe 1977-1978: qui, dopo aver eliminato tra l'altro l'Amburgo negli ottavi, giocano laterza finale consecutiva in questa manifestazione. Ciò rappresenta un record, ma il fatto più importante è la conquista del secondo trofeo: aParigi l'Austria Vienna viene battuta per 4-0 grazie alle doppiette di Van Binst e di Rensenbrink, mentre Van der Elst è il capocannoniere. Nella stagione 1978-1979 è poi sollevata laSupercoppa UEFA 1978 in seguito alla vittoria sulLiverpool, ma nellaCoppa delle Coppe il club è eliminato negli ottavi dai futuri campioni delBarcellona, capaci di imporsi aitiri di rigore dopo aver ribaltato il 3-0 subito all'andata. A fine stagione Goethals lascia la squadra.[3]
Anni 1980: la vittoria della coppa UEFA e la seconda stella
Glianni ottanta si aprono con l'arrivo in panchina diTomislav Ivić e alla fine della stagione 1980-1981 l'Anderlecht torna a vincere ilcampionato dopo sette anni. La squadra, nella quale militano ancheJuan Lozano e i danesiKenneth Brylle,Per Frimann eMorten Olsen, partecipa così allaCoppa dei Campioni 1981-1982, edizione in cui giunge in semifinale. È fermata dai futuri campioni dell'Aston Villa, tuttavia negli ottavi aveva incrociato laJuventus: la partita di ritorno contro i bianconeri sarà ricordata anche per il duro scontro di gioco traJacky Munaron eRoberto Bettega, che causa all'attaccante un grave infortunio.[2] Durante la stagione successivaPaul Van Himst diventa allenatore della squadra e i belgi vincono laCoppa UEFA 1982-1983 battendo nelladoppia finale ilBenfica. Arrivanoin finale anche nell'edizione successiva della manifestazione, ma sono sconfitti dalTottenham ai rigori. Nel1997 si viene tuttavia a scoprire che in questo periodo il club si è reso protagonista di alcuni episodi di corruzione; in particolare sarà accertato un passaggio di denaro verso l'arbitro della semifinale di ritorno di quest'ultima edizione giocata contro ilNottingham Forest: i belgi avevano vinto l'incontro per 3-0 dopo che gliinglesi si erano imposti per 2-0 all'andata.[2][4]
Nel 2017 arriva iltrentaquattresimo titolo e sono raggiunti i quarti nell'Europa League, mentre nel2018-2019 i bianco-malva chiudono lastagione regolare al quarto posto e nella poule scudetto ottengono risultati disastrosi, che condurranno il club a chiudere al sesto posto, mancando quindi la qualificazione alle coppe europee per la prima volta dopo 56 anni. Ancora peggio va l'anno seguente, quando l'Anderlecht conclude all'ottavo posto la stagione sospesa per lapandemia di COVID-19, mentre nel 2020-2021 la squadra chiude al quarto posto. Nel 2021-22, la squadra chiuderà terza in Pro League, ma nella stagione successiva crollerà verso l'undicesimo posto. Termina la stagione 2023-24 in terza posizione, tornando così in Europa.
I colori sociali dell'Anderlecht sono il bianco e ilmalva, una pallida tonalità di viola (infatti, i giocatori sono chiamati, sia in francese che in fiammingo,i bianco-malva), che furono scelti da Emile Versé, un industriale che finanziò il club[1]. La maglia è malva con inserti bianchi, stesso schema viene seguito per i pantaloncini e i calzettoni. In passato i colori della maglia sono stati spesso invertiti, ma nellastagione 2005-2006 i giocatori vestirono un'uniformenera e malva per i match casalinghi.
Il simbolo dell'Anderlecht è composto da uno scudetto a strisce verticali malva e bianche. Contiene anche il motto dell'Anderlecht (Mens sana in corpore sano), così come le tre lettereSCA riferite alle antiche iniziali del club ("Sporting Club Anderlechtois"). Nel1933 venne aggiunta una corona in seguito alla trasformazione in "Royal Sporting Club Anderlechtois".
Dal1918 il club disputa le proprie gare interne nelLotto Park, che è situato all'interno del Parc Astrid, nella municipalità diAnderlecht, e che può ospitare 21.500 spettatori.
L'impianto venne inizialmente intitolato ad Emile Versé, e successivamente è stato ristrutturato più volte; in particolare dopo i lavori terminati nel1983 prende il nome dell'allora presidente,Constant Vanden Stock, che è stato anche calciatore dell'Anderlecht. Dopo che suo figlio Roger Vanden Stock ha venduto la squadra, lo stadio è stato ribattezzato Lotto Park dai nuovi proprietari nel luglio2019.[5]
In questi anni si era parlato di un possibile trasferimento all'Eurostadium, impianto che sarebbe dovuto sorgere nella vicinaGrimbergen e che avrebbe dovuto ospitare anche una gara delcampionato d'Europa 2020: il club abbandonò però quest'idea nel2017[6], mentre la costruzione venne in seguito definitivamente annullata[7].
Anderlecht ha firmato due nuovi sponsor nel 2020, DVV Insurance (partita in casa) e Candriam (partita in trasferta).[8] Cronologia degli sponsor del club:[9]
L'Anderlecht è il club più titolato delBelgio, avendo vinto 34campionati nazionali. In tre occasioni (1965-1966, 1971-1972 e 1993-1994) il club ottenne undouble, vincendo nella stessa stagione anche laCoppa del Belgio.
Dalla stagione 1920-1921 alla 2025-2026 compresa il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali[12]:
I tifosi dell'Anderlecht sono generalmente considerati i più esigenti del calcio belga. Il club ha avuto la più alta media di spettatori inJupiler League per dieci anni, tranne che nel2002-03 e nel2004-05 (quando ilGenk e ilClub Bruges rispettivamente, ebbero medie più alte). I sostenitori dell'Anderlecht provengono da tutte le zone del paese e solo un ristretto gruppo proviene dalla regione della capitaleBruxelles. L'Anderlecht conta 76 fan club, tre dei quali all'estero (uno inFrancia, uno inPolonia e uno inTexas,USA), e 20 dei quali nella provincia delleFiandre Orientali.