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Rovegno

Coordinate:44°34′33.14″N 9°16′43.82″E44°34′33.14″N,9°16′43.82″E (Rovegno)
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Rovegno
comune
Rovegno – Stemma
Rovegno – Bandiera
Rovegno – Veduta
Rovegno – Veduta
Scorcio del centro storico di Rovegno
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoGiuseppe Giovanni Isola (lista civica Uniti per continuare) dal 12-6-2017 (2º mandato dal 13-6-2022)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°34′33.14″N 9°16′43.82″E44°34′33.14″N,9°16′43.82″E (Rovegno)
Altitudine666 m s.l.m.
Superficie44,09km²
Abitanti473[1] (30-11-2024)
Densità10,73 ab./km²
FrazioniVedielenco
Comuni confinantiFascia,Fontanigorda,Gorreto,Ottone (PC),Rezzoaglio
Altre informazioni
Cod. postale16028
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
CodiceISTAT010052
Cod. catastaleH599
TargaGE
Cl. sismicazona 3(sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 159GG[3]
Nome abitantirovegnesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rovegno
Rovegno
Rovegno – Mappa
Rovegno – Mappa
Posizione del comune di Rovegno nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

Rovegno (Roegno inligure[4]) è uncomune italiano di 473 abitanti[1] dellacittà metropolitana di Genova inLiguria.

Geografia fisica

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Il territorio comunale è situato inalta val Trebbia, una cinquantina di chilometri stradali a nordest diGenova (33 km in linea d'aria) con lo sviluppo del paese principale lungo il versante destro del fiumeTrebbia.

Tra le vette del territorio il monte Oramara (1522 m), il monte Montarlone (1501 m), il monte Roccabruna (1418 m), il monte Gifarco (1381 m), il poggio Piatto (1333 m), il monte della Cavalla (1328 m), il monte Pianazzi (1142 m), il Pietra Bianche (1105 m), il poggio Carmine (1097 m).

Origini del nome

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Circa la natura del termine, l'origine etimologicamente più convincente sembra essere quella che rimanda al sostantivolatinoRuber, designante il colore rosso; il legame deriverebbe dalleminiere dirame nelle immediate vicinanze dell'abitato, sfruttate certamente durante l'antichità, le cui terre di scarto sono di un colore rosso tendente all'arancio.

Storia

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Lachiesa di San Giovanni Evangelista di Rovegno

Il primo documento ufficiale in cui appare per la prima volta il nome di Rovegno è un atto notarile, datato al 19 giugno 863[5].

Diversi studi effettuati su alcuni ritrovamentipreistorici, tra cui un'ascia in pietra nella frazione di Zerbo, fanno risalire i primi insediamenti umani al periodoneolitico. Altri documenti cartacei, conservati nell'archivio parrocchiale rovegnese e atti del Comune diRapallo, citano abitanti di Rovegno in atti datati al 17 luglio 1197 in un giuramento di fedeltà alla famigliaMalaspina di Orezzoli, quest'ultima frazione diBobbio.

Fin dall'epocalongobarda divenne territorio dell'abbazia bobbiese di San Colombano e successivamente possedimento deiFeudi imperiali nelContado di Ottone[6]. Dominato daiconti Fieschi di Lavagna dall'XI secolo al XIII secolo[6], a partire dalla metà di tale secolo divenne proprietà dellaRepubblica di Genova[6], condividendone le glorie e le sorti. Non esistono altre fonti storiche relative all'antico passato del paese, a causa dellaprima guerra mondiale che distrusse i documenti conservati prima del 1815.

Con la nuova dominazione francesenapoleonica le varie località sparse del territorio furono riunite nella neo costituita municipalità di Rovegno che, dal 2 dicembre 1797, rientrò nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno dellaRepubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, divenne capoluogo del II cantone della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del IV cantone della Trebbia nella giurisdizione dell'Entella. Annesso alPrimo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito neldipartimento di Genova aggregandolo alla giurisdizione diBobbio.

La chiesa di San Pietro della frazione di Casanova

Nel 1815 fu inglobato nelRegno di Sardegna, sotto laprovincia di Bobbio, secondo le decisioni delcongresso di Vienna del 1814; il 7 febbraio del 1819 passò sotto il controllo del mandamento di Ottone, sempre nella provincia bobbiese. Successivamente rientrò nelRegno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1923 il territorio fu compreso nelcircondario di Bobbio dellaprovincia di Pavia.

Il 17 luglio del 1908[7] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria dellaTrebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio delmandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato diGorreto, distruggendo cinque ponti lungo lastatale 45, fra cui il ponte che da Rovegno collega il paese di Fontanigorda, interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino aRivergaro e aSant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza.

Con la soppressione del circondario bobbiese, ilregio decreto nº 1726 datato 8 luglio 1923 stabilì il passaggio di Rovegno nell'alloraprovincia di Genova[8].

Come buona parte dell’alta val Trebbia, la zona futeatro di scontri fra i nazi-fascisti e le formazioni partigiane resistenti. Numerose lapidi, croci e monumenti restano a testimonianza dei caduti partigiani o civili spesso fucilati sul posto. Infine, tra il 1944 e il 1945 lacolonia di Rovegno, venne utilizzata dalleforze partigiane come rifugio e centro di prigionia per fascisti e nazisti. Non si conosce il numero preciso dei prigionieri uccisi, ma di un centinaio di essi, a guerra finita, venne riconosciuta l'identità dai familiari.

Distruzioni imponenti e danni ingenti si verificarono con l'alluvione che colpì laval Trebbia il 19 settembre 1953[9][10].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte dellaComunità montana Alta Val Trebbia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale nº 24 del 4 luglio 2008[11], fino al 2011 dellaComunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno.

Dal 2014 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val Trebbia.

Simboli

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Stemma
«D'azzurro, almelo di verde, al naturale, fruttato di quattro, d'oro, fondato sullavetta centrale della bassa montagna composta da tre vette, di verde. Motto:Montibvs et silvis. Ornamenti esteriori da Comune.[12]»
Gonfalone
«Drappo di giallo…[12]»
Bandiera
«Drappo di giallo con caricato al centro lo stemma comunale.[12]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con ildecreto del presidente della Repubblica del 29 ottobre 1997.[13]

Il riferimento all'albero di mele, ilmelo, trova spunto dalla principale attività agricola del comune; le tre vette corrisponderebbero alle tre montagne che circondano il territorio comunale.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Facciata dellachiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista di Rovegno
La chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Guardia nella frazione di Loco

Architetture religiose

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Le parrocchie dipendono dalvicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice delladiocesi di Piacenza-Bobbio[14].

  • Chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista nel capoluogo. L'attuale struttura della chiesa parrocchiale di Rovegno fu edificata a partire dal 1821 e consacrata nel 1878.
  • Cappelletta della Madre del Buon Consiglio di Rovegno.
  • Chiesa parrocchiale di San Pietro nella frazione di Casanova. La parrocchia venne eretta nel 1350, mentre la chiesa, secondo alcune fonti storiche locali, fu edificata intorno al XIV secolo. La struttura fu rifatta nel XIX secolo e nella forma attuale nel 1922 grazie ai finanziamenti provenienti soprattutto dai migranti delleAmeriche. Dalla parrocchia dipendono l'oratorio della Beata Vergine della Guardia nella frazione Crescione e l'oratorio di San Rocco nella frazione Ventarola.
  • Cappella di Canfernasca, situata nel borgo dell'omonima frazione.
  • Oratorio della Beata Vergine della Guardia nella frazione di Crescione, edificata successivamente allaseconda guerra mondiale.
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Foppiano, edificato nel 1975 in sostituzione della vecchia chiesa crollata, è alle dipendenze della parrocchia di Pietranera.
  • Rovine della vecchia chiesa di San Rocco di Foppiano, posta in basso rispetto al paese, sulla vecchia strada verso Pietranera. Già esistente prima del XIX secolo, a causa di movimenti franosi, venne prima rinforzata nel 1927, ma venne abbandonata sul finire degli anni sessanta per l'aggravarsi della situazione.
  • Cappelletta di Foppiano, situata lungo la strada che sale da Pietranera a Foppiano.
  • Chiesa di San Vincenzo nella frazione di Garbarino, alle dipendenze della parrocchia di Rovegno. Edificata nel corso del XIV secolo, con il rifacimento della facciata nel XVIII secolo, l'odierno edificio venne riedificato tra il 1850 e il 1878 come da iscrizione su una lapide.
  • Cappella della Madonna della Guardia nella frazione di Garbarino.
  • Chiesa di San Matteo nella frazione di Isola, fondata nel corso della seconda metà del XVII secolo e alle dipendenze della parrocchia di Rovegno; il campanile è risalente al 1894.
  • Chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Guardia nella frazione di Loco. La primaria edificazione avvenne negli anni venti dell'Ottocento con l'apertura al culto nel settembre 1823; la torre campanaria fu edificata nel 1893 con l'installazione del concerto di campane nel 1910. La parrocchia è stata eretta nel 1920.
  • Chiesa parrocchiale di San Giuseppe e Sant'Antonio di Padova nella frazione di Pietranera, già presente nel XIV secolo e ricostruita verso la fine del XIX secolo.
  • Vecchia chiesa di Sant'Antonio di Padova di Pietranera, danneggiata il 16 luglio 1847 da un fulmine è tutt’oggi usata come canonica e utilizzata per celebrare la messa nelle domeniche d'inverno.
  • Cappelletta di Pietranera, piccola cappelletta in pietre locali posta nel centro del paese.
  • Cappelletta di Castelluzzo, sul sentiero che da Pietranera sale al Castelluzzo.
  • Oratorio del Santissimo nome di Maria nella frazione di Spescia, alle dipendenze della parrocchia di Rovegno, edificato tra il 1844 e il 1845.
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Valle, edificato nel 1885 e leggermente ingrandito nel 1891, alle dipendenze della parrocchia di Rovegno.
  • Oratorio di San Rocco nella frazione di Ventarola, edificato nel 1843.

Architetture civili

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Lacolonia di Rovegno
Case lungo la frazione di Isola
  • Miniera di rame del monte Linajuolo, già conosciuta in tempi remoti, tra il 1000 e il 1100, era a detta degli esperti una delle più ricche di minerale in Italia. Venne nuovamente sfruttata ancora fino agli inizi del '900 fino al totale abbandono. Oltre alrame nativo (cuprite) vi si estraeva il solfato di rame (ocalcantite) e l'azzurrite, vi era anche la presenza di minerali dicalcopirite emalachite, con l'estrazione in misura minore diferro ezinco ed anticamente ancheoro, utilizzato dallaRepubblica di Genova per la coniatura del suogenovino. Nell'area vi si trovano sia le tracce dei pozzi di aerazione che gli imbocchi delle varie gallerie parallele ad altezze diverse (Sadowa, Provvidenza, Sardegna, Linajuolo e Prietta Francese o del Francese, delle Fundere, della Cava di Manganese e della Cava di Calcari) scavate nel tempo e molte di esse parzialmente franate.
  • "Area Sacrale", area di insediamenti preistorici sopra la località Poggio, caratterizzata da massi e da un particolaredolmen, l'altare di pietra.
  • "Bosco di Annibale" (o Bosco del "Giarin"), deve il suo nome al passaggio ed al soggiorno diAnnibale e delle sue truppe inval Trebbia, secondo varie leggende pare che ilcartaginese, alleato con letribù liguri dei Casmonates e dei Marici, abbia dovuto fermarsi nel bosco perché ferito a una mano sul vicinomonte Lesima.
  • Punto panoramico di Colla, raggiungibile da sopra la località Poggio, percorrendo il sentiero per il "Dolmen" ed del "Bosco di Annibale", sovrasta una scarpata di rocce, da dove l'ampia visuale si apre sulla vallata.
  • Ponte medioevale diCasanova, sul torrente Pescia. L'antico ponte ad arco in pietra è ubicato nel territorio frazionario diCasanova, nei pressi del confine amministrativo conFontanigorda, vicino ad un anticomulino e sotto l'area delle Vallegge con le cascate del Pescia.
  • Mulino diCasanova detto "del Principe", sotto il borgo di Canfernasca sul torrente Pescia. Secondo alcune fonti storiche locali, il mulino pare già essere funzionante dal XIV secolo.
  • Fonte sulfurea diCasanova, sorgenti di acqua solforosa situate appena sotto il borgo di Canfernasca diCasanova.
  • Fontana di Cortelezzo, antica fonte situata adiacente alla strada che sale dalla statale alla frazione diCasanova.
  • Mulino di Foppiano, utilizzato fin dall'antichità per la macinatura delle castagne e per la farina, dalla primitiva ruota in legno nel 1915 venne sostituita dalla ruota di ferro. Dal 1950 cadde in disuso, recuperato a partire al 1997 come simbolo del paese, assieme agli interni, alla ruota ed alle macine e divenuto un mulino didattico.
  • Mulino di Spescia, posto in basso al paese sul torrente Tagliana.

Architetture militari

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  • Ruderi del castello medievale, edificato dai marchesiMalaspina, presso la frazione di Casanova.
  • Resti del Fortilizio del Castelluzzo di Pietranera sul poggio omonimo.

Società

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Monumento adAldo Gastaldi

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[15]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i datiIstat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Rovegno sono 86[16], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[17]:

  1. Romania, 54

Geografia antropica

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La chiesa di San Matteo nella frazione di Isola

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Canfernasca,Casanova, Crescione, Foppiano, Garbarino, Isola, Loco, Moglia, Pietranera, Spescia, Valle, Ventarola, Zerbo per un totale di 44,09 km².

Confina a nord con i comuni diGorreto eOttone (PC), a sud conFascia,Fontanigorda eRezzoaglio, ad ovest con Gorreto, Fascia e Fontanigorda, ad est con Rezzoaglio.

Economia

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Si basa principalmente sull'attivitàagricola, in particolar modo sulla coltivazione e raccolta dellemele, ma anche con produzioni dicereali,patate elegumi; nel territorio viene coltivata laBianca di Rovegno una varietà dellapatata quarantina bianca genovese.

Al recente sviluppo delturismo di villeggiatura ed escursionistico, sono altresì praticati l'allevamento del bestiame e lo sfruttamento delsottobosco, soprattutto nella raccolta deifunghi.

Circa le attività di tipo industriale, è stato attivo per pochi anni uno stabilimento, di proprietà della società Bozzini Group S.r.l., che imbottigliava e distribuiva l'acqua minerale proveniente dalla vicina sorgente della Fonte del Galetto.[18] Attualmente lo stabilimento risulta chiuso.

Infrastrutture e trasporti

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Strade

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Il comune di Rovegno è attraversato principalmente dallastrada statale 45 di Val Trebbia (presso la frazione di Isola) che gli permette il collegamento stradale conGorreto, a nord, eMontebruno a sud. Ulteriori collegamenti viari del territorio sono la provinciale 17 diFontanigorda, per raggiungere l'omonimo comune, e la provinciale 18 di Rovegno.

Mobilità urbana

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I trasporti interurbani di Rovegno vengono svolti con autoservizi di linea gestiti daAMT.

Amministrazione

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Il municipio
PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
9 luglio 198526 maggio 1990Giacomo IsolaDCSindaco
6 giugno 19905 luglio 1992Antonio BarbieriDCSindaco[19]
5 luglio 199215 maggio 1993Egidio IsolaDCSindaco[20]
15 maggio 199312 dicembre 1993Pasquale GioffrèComm. straord.[21]
12 dicembre 199317 novembre 1997Giacomo Isolalista civicaSindaco
17 novembre 199728 maggio 2002Giacomo Isolalista civicaSindaco
28 maggio 200229 maggio 2007Giuseppe Giovanni Isolalista civicaSindaco
29 maggio 20077 maggio 2012Giuseppe Giovanni IsolaUniti per continuare
(lista civica)
Sindaco
7 maggio 201211 giugno 2017Bruno PepiRipensiamo Rovegno
(lista civica)
Sindaco[22]
11 giugno 201713 giugno 2022Giuseppe Giovanni IsolaProgettiamo un nuovo futuro
(lista civica)
Sindaco
13 giugno 2022in caricaGiuseppe Giovanni IsolaUniti per continuare
(lista civica)
Sindaco

Note

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  1. ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
  2. ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni,Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^Le principali notizie storiche sono state confrontate con il sito ufficiale delComune di Rovegno/Sezione storiaArchiviato il 7 agosto 2008 inInternet Archive.
  6. ^abcFonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche, susiusa.archivi.beniculturali.it.URL consultato il 25 agosto 2010.
  7. ^DaLa Trebbia del 26 luglio 1908
  8. ^Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  9. ^DaLa Trebbia del 25 settembre 1953Archiviato il 5 agosto 2019 inInternet Archive.
  10. ^Gigi Pasquali,Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbieseLa trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  11. ^Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  12. ^abcRovegno, suAraldicaCivica.it.URL consultato il 6 novembre 2011.
  13. ^Rovegno, decreto 1997-10-29 DPR, concessione di stemma e gonfalone, sudati.acs.beniculturali.it.
  14. ^Fonte dal sito della diocesi di Piacenza-Bobbio-Unità pastorali, sudiocesipiacenzabobbio.org.URL consultato il 22 febbraio 2012.
  15. ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
  16. ^Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, sudemo.istat.it.URL consultato il 21 dicembre 2023.
  17. ^Dati superiori alle 20 unità
  18. ^Sito web della società di imbottigliamento dell'acqua minerale, suvaltrebbiacqueminerali.it(archiviato dall'url originale il 18 dicembre 2014).
  19. ^Si dimette dalla carica amministrativa
  20. ^Dopo le dimissioni di dieci consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale
  21. ^Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 19 luglio 1993 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 30 luglio 1993
  22. ^Il 1º aprile 2015 viene eletto alla carica di Presidente del Consiglio dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val Trebbia

Voci correlate

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Italia (bandiera)Comuni dellacittà metropolitana di Genova
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