

Larosa dei venti (chiamata anchestella dei venti osimbolo dei venti) è undiagramma che rappresenta schematicamente la provenienza deiventi che insistono in una determinata regione, durante un periodo di tempo lungo. Lo scopo originario era indicare la posizione dei venti in base ai quattro punti cardinali:Nord,Sud,Est,Ovest.
Strumento grafico di analisistatistica per dati direzionali, è particolarmente utilizzato inmeteorologia in quanto consente di rappresentare in maniera sintetica la distribuzione delle velocità del vento per direzione di provenienza in un determinato luogo. Si tratta di un grafico polare in cui per ciascuna direzione i bracci sono colorati con bande corrispondenti alle classi di velocità del vento. La lunghezza dei bracci varia in funzione della frequenza dei venti in ciascuna direzione.[1]
La compilazione di una rosa dei venti è anche uno dei passaggi preliminari per laprogettazione dellepiste degliaeroporti, visto che le migliori condizioni didecollo eatterraggio si hanno controvento, in direzione parallela a quella del vento.[2]

La rosa dei venti era anticamente un simbolocosmologico che rimandava al significato occulto dellarosa,[3][4] e di altre figure dellageometria sacra come l'ottagono,[3] o laruota solare.[5] Ipunti cardinali che essa indicava non avevano solo una funzione di orientamento spaziale, ma erano associati anche a dellequalità, essendo messi in relazione ad esempio aiquattro elementi, iquattro umori, lequattro stagioni, ecc.[6]
Omero, nel libro V dell'Odissea, elenca i quattro venti principali:Borea,Euro,Noto eZefiro.[7] Secondo alcuni autori, l'immagine si è diffusa nelMedioevo a partire dallaRepubblica di Amalfi, ai tempi delleRepubbliche marinare. La rappresentazione più antica di rosa dei venti giunta fino a noi è quella che compare sull'Atlante catalano[8] del1375 circa, realizzato probabilmente daAbraham Cresques, conservato allaBiblioteca nazionale di Francia.
Ai tempi in cui Venezia era larepubblica marinara dominante nel Mediterraneo orientale, la rosa dei venti era posizionata sull'isola greca diZante. In questo caso la Tramontana (il vento che viene da oltre i monti, in latinoUltramontes) proviene dai monti della vicina Albania e la via maestra che dà il nome al Maestrale indicava la via perVenezia, larepubblica marinara egemone in quella regione. Questo spiegherebbe anche l'origine del nomeScirocco, inteso come vento proveniente dalla Siria, in quanto per giungere a Zante dalla Siria le navi arrivavano da sud-est, e delLibeccio, vento proveniente dalla Libia, che si trova a sud-ovest rispetto a Zante.




La rosa dei venti più semplice è quella a 4 punte formata dai soli quattro punti cardinali:
Tra i quattro punti cardinali principali si possono fissare 4 punti intermedi:
Elencando in senso orario gli otto venti principali si ha dunque:
| Punto cardinale | Abbr. | Direzione | Vento |
|---|---|---|---|
| Nord | N | 0° | Tramontana |
| Nord-Est | NE | 45° | Grecale |
| Est | E | 90° | Levante |
| Sud-Est | SE | 135° | Scirocco |
| Sud | S | 180° | Ostro o Mezzogiorno |
| Sud-Ovest | SO | 225° | Libeccio |
| Ovest | O | 270° | Ponente |
| Nord-Ovest | NO | 315° | Maestrale |
I nomi delle direzioni NE, SE, SO e NO derivano dal fatto che la rosa dei venti veniva posizionata, nelle prime rappresentazioni cartografiche delMediterraneo, al centro delMar Ionio oppure vicino all'isola diMalta o ancor più frequentemente dell'isola diCreta, che divenivano così anche il punto di riferimento per indicare la direzione di provenienza del vento, ossia delle navi che anticamente erano spinte dai venti portanti, ossia da venti che provenissero dalla loro poppa (le andature all'orza vennero molto più tardi).
In quella posizione, le navi che provenivano da NE, giungevano approssimativamente dallaGrecia, che comprendeva allora anche la parte meridionale delle coste balcaniche e laTurchia occidentale, da cui il nome Grecale per la direzione NE; da SE giungevano navi provenienti dallaSiria, da cui il nome Scirocco per il vento da SE; a SW vi è laLibia, nome che anticamente definiva anche la Tunisia e l'Algeria, da cui il nome Libeccio per il vento da SW verso NE. Infine da NW giungevano le navi salpate da Roma, che spesso circumnavigavano la Sicilia piuttosto che affrontare lo stretto di Messina; dalla Magistra, Roma, deriva il nome del vento che soffia da NW, Maestrale: la via "maestra" era infatti, fin dall'epoca romana, la via da e per Roma. Alcuni nomi dei venti, specie quelli che compaiono nelle rappresentazioni a 8 punte e oltre, derivano direttamente da quelli che venivano associati alle varie direzioni già nellarosa dei venti di epoca classica.
Questi quattro venti, uniti a quelli che provengono dai quattro punti cardinali, formano la rosa dei venti a 8 punte. Tra questi otto punti è possibile indicarne altri otto, intermedi tra i precedenti, ottenendo così una rosa dei venti a 16 punte. I nuovi otto punti sono insenso orario: nord-nord-est, est-nord-est, est-sud-est, sud-sud-est, sud-sud-ovest, ovest-sud-ovest, ovest-nord-ovest e nord-nord-ovest.
Nella sua estensione massima la rosa dei venti si suddivide in:
Anticamente ognibussola recava, sullo sfondo, l'immagine di una rosa dei venti a 32 punte. L'orizzonte veniva così suddiviso in trentadue parti, che prendevano il nome diquarte; esse servivano come unità di misura approssimativa nelle manovre diaccosto (es:accosta due quarte a dritta). Per la forma che si viene a determinare nel disegnarle, prendono anche il nome dirombi.
Un tempo, in Italia, le rappresentazioni cartografiche comprendevano una rosa dei venti che indicava i punti cardinali. Oggi sì è soliti indicare i quattro punti cardinali e le direzioni componenti con (in senso orario da Nord): N, NE, E, SE, S, SO o SW, O o W, NO o NW; allora con le diciture Tr (tramontana), G (greco), + (una croce indicava il levante), S (scirocco), O (ostro), L (libeccio), P (ponente), M (maestro).
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