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Roque Sáenz Peña

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Roque Sáenz-Peña

Presidente dell'Argentina
Durata mandato12 ottobre 1910 –
9 agosto 1914
PredecessoreJosé Figueroa Alcorta
SuccessoreVictorino de la Plaza

Ministro degli Affari Esteri
Durata mandato30 giugno 1890 –
4 agosto 1890
PresidenteMiguel Juárez Celmán
Vice presidenteCarlos Pellegrini
PredecessoreAmancio Alcorta
SuccessoreEduardo Costa

Deputato della Nazione Argentina
Durata mandato3 maggio 1906 –
1907

Deputato della provincia di Buenos Aires
Durata mandato1876 –
1878

Dati generali
Partito politicoPartito Autonomista Nazionale
UniversitàUniversità di Buenos Aires
Colegio Nacional de Buenos Aires
FirmaFirma di Roque Sáenz-Peña

Roque José Antonio del Sagrado Corazón de Jesús Sáenz-Peña (Buenos Aires,19 marzo1851Buenos Aires,9 agosto1914) è stato unpolitico eavvocatoargentino, presidente dell'Argentina dal 12 ottobre1910 alla sua morte.

Figlio dell'ex presidenteLuis Sáenz-Peña, fu il principale esponente della lineamodernista del Partito Autonomista Nazionale.

Fu il promotore della legge 8871, universalmente nota come "legge Sáenz Peña", che riformò il sistema elettorale argentino, rendendo il voto segreto, universale e obbligatorio per tutti i cittadini maschi maggiorenni. Questa riforma mise fine al dominio tramite frode elettorale del PAN e dell'oligarchia conservatrice argentina, e aprì la strada all'ascesa dell'Unione Civica Radicale nelle prime elezioni libere del paese nel1916.

Biografia

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Discendente da una famiglia legata al regime diJuan Manuel de Rosas ed emarginata dalla vita pubblica dopo labattaglia di Caseros del1851, Roque Sáenz Peña era figlio di Luis Sáenz Peña e Cipriana Lahitte. Dopo aver ultimato gli studi secondari alla Scuola Nazionale di Buenos Aires, nel1875 si laureò ingiurisprudenza, con una tesi sullo "Stato giuridico dei trovatelli".

Durante la rivoluzione del 1874 difese le autorità della nazione con il grado di capitano di reggimento, sotto il comando di Luis María Campos. Dopo la rivoluzione, pur essendo stato promosso a Secondo Comandante delle Guardie Nazionali chiese di essere congedato. Avversario diBartolomé Mitre, fu membro del Partito Autonomista guidato daAdolfo Alsina e nel 1876 fu eletto deputato della Provincia di Buenos Aires. Arrivò a ricoprire la carica di presidente dell'organo all'età di 26 anni, essendo così uno dei più giovani presidenti della Camera. Nel1877 fondò il Partito Repubblicano insieme aLeandro N. Alem, Aristóbulo del Valle,Hipólito Yrigoyen, Lucio Vicente López, Pedro Goyena, José Manuel Estrada e Francisco Uriburu.

Sáenz Peña in una foto del1878.

Nel 1878, a seguito dei dissensi prodottisi all'interno dell'autonomismo a causa della politica di conciliazione avviata dal presidenteNicolás Avellaneda, Sáenz Peña si dimise dal suo incarico e finì per abbandonare temporaneamente la politica.

Dopo lo scoppio dellaguerra del Pacifico, Sáenz Peña lasciò l'Argentina per combattere con i peruviani. La sua motivazione principale non era patriottica o di solidarietà, ma piuttosto di fuga da Buenos Aires a causa di una storia d'amore non corrisposta. Dopo che i suoi ufficiali superiori furono uccisi nella battaglia di Arica, egli assunse i loro ruoli e comandò una divisione peruviana fortemente indebolita. Sáenz Peña fu catturato e imprigionato per sei mesi dai cileni.

Nel1880, quando tornò a Buenos Aires, Sáenz Peña fu nominato sottosegretario del Ministero delle Relazioni Estere sotto dal ministro Bernardo de Irigoyen. Lasciò presto la politica solo per ritornare nel 1887 quando accettò l'incarico di ambasciatore inUruguay. Rappresentò l'Argentina al Congresso di Montevideo del1888.

Insieme aManuel Quintana, Sáenz Peña rappresentò l'Argentina nella prima Conferenza Panamericana del1889.

Tra il 1906 e il 1907 prestò servizio come ambasciatore in Spagna e tra il 1907 ed il 1910 come ambasciatore in Italia. Durante i suoi mandati si premurò di rafforzare i vincoli commerciali con l'Argentina promuovendo l'immagine del paese, anche prendendo parte a cerimonie ufficiali, come quando nel 1906 partecipò al matrimonio del re spagnoloAlfonso XIII.

La Presidenza

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Sáenz Peña arriva alCongresso.

Le elezioni che portarono Sáenz Peña alla presidenza dell'Argentina ebbero luogo il 13 marzo 1910. Come nelle tornate precedenti, anche in questa si verificarono numerosi e palesi brogli. Il nuovo presidente non aveva nemmeno partecipato alla campagna elettorale dal momento che si trovava ancora in Italia dove ricopriva l'incarico di ambasciatore. Alle elezioni partecipò una sola lista di candidati elettori, di cui dieci - su 273 - non votarono per Sáenz Peña.

Qualche giorno prima di assumere la presidenza, Sáenz Peña incontrò il presidente uscenteJosé Figueroa Alcorta e il leader dell'opposizione,Hipólito Yrigoyen. In quest'ultimo colloquio, il leader radicale promise di abbandonare il percorso rivoluzionario e Sáenz Peña di promulgare una legge elettorale che avrebbe modernizzato le elezioni e impedito i brogli. Yrigoyen chiese di commissariare le province per evitare che i loro governatori interferissero con il processo elettorale. Sáenz Peña rifiutò, ma permise al radicalismo di far parte del governo.

Il 12 ottobre 1910, Sáenz Peña assunse alla presidenza dell'Argentina. Nel suo primo discorso inaugurale dichiarò: "La mia politica internazionale se nota a voi. Sarà l'amicizia per l'Europa e la fraternità per l'America". Salì al potere senza l'appoggio del suo stesso partito, come suo padre. Sáenz Peña fu eletto in un periodo in cui le tensioni sociali erano ai massimi livelli. Dal canto suo s'impegnò da subito promettendo una riforma elettorale per limitare il potere dell'oligarchia e prevenire una rivoluzione.

Sáenz Peña ritratto con la banda presidenziale.

Nel 1912 - su iniziativa del ministro dell'Agricoltura, Ezequiel Ramos Mexía - fu promulgata la legge 5.599, sulla promozione dei territori nazionali. La maggior parte dei territori nazionali aveva la stragrande maggioranza della sua popolazione concentrata sulla sua costa marittima o fluviale; per questo motivo, la legge promosse - e vi riuscì in gran parte dei casi - la costruzione di un gran numero di ferrovie che avrebbero permesso l'insediamento della sua popolazione verso le aree più interne e remote. Furono costruite nuovi rami ferroviari nei territori nazionali del Chaco, di Formosa, di Río Negro, del Chubut e di Santa Cruz. Una di queste nuove ferrovie raggiunse persinoPosadas, la capitale di Misiones.

Il 10 agosto1912 Sáenz Peña firmò il decreto per la creazione della Scuola Militare di Aviazione (EMA), insieme a G. Vélez, secondo il bollettino ufficiale 692-2 parte). Nello stesso si stabilì che nel frattempo non ci sarebbe stato personale militare addestrato in Aeronautica e Aviazione, la Direzione Tecnica sarebbe stata pertinenza dell'Aeroclub Argentino mentre la Direzione Militare del Capo dell'Esercito Argentino con il titolo di Direttore della Scuola di Aviazione Militare.

Nel giugno del 1912 scoppiò nel sud dellaprovincia di Santa Fe un grande movimento di protesta tra i fittavoli, noto come ilGrito de Alcorta, contro il peggioramento delle condizioni dei loro contratti con i proprietari terrieri. Le manifestazioni di diffusero in tutte le province circostanti e si conclusero con un massiccio calo degli affitti. Questo evento segnò l'ingresso di una parte della classe media rurale, formata dai contadini, nella politica nazionale argentina del XX secolo. Ma allo stesso tempo iniziò una graduale tendenza all'amministrazione dei campi da parte dei proprietari, che iniziarono a considerare pericolosa la presenza degli affittuari.

La legge Sáenz Peña

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Sáenz Peña e sua moglie durante una visita.

Sáenz Peña era un convinto democratico; pensava che, una volta liberato dai politici di professione, il popolo sarebbe stato in grado di eleggere l'alternativa migliore per il governo. Era anche preoccupato per la scottante questione sociale, e spostare dalle strade al parlamento e le nuove istanze delle masse proletarie argentine, limitando così l'operato dei movimenti anarchici e socialisti. Infine, temeva che l'enorme parte della popolazione d'origine straniera, che non partecipava in alcun modo alla politica, potesse avvicinarsi a posizioni massimaliste o, peggio ancora, rimanere un corpo estraneo nella società. Per tutte queste ragioni sosteneva una riforma politica basata sul voto universale e libero.

Data la storia della pressione sugli elettori - che votavano ad alta voce - l'unica possibilità di libertà elettorale era il suffragio segreto, attraverso schede scritte in buste sigillate. E per garantire che a nessuno fosse impedito di votare, lo rese anche universale e obbligatorio. Il registro militare sarebbe stato usato come lista elettorale. D'altra parte, la partecipazione della popolazione alle elezioni era molto bassa, superando a malapena il 20% dei potenziali elettori.

La persona incaricata di disegnare il progetto e di difenderlo al Congresso era il ministro dell'Interno, il cattolico Indalecio Gómez, il quale dovette affrontare la dura resistenza dei deputati conservatori, i cui privilegi erano chiaramente minacciati dalla riforma, e che non conoscevano altro modo di fare politica. Così, molti legislatori dei settori conservatori, ancora non apertamente contrari, ostacolarono la riforma. Dopo un mese di dibattito allaCamera dei Deputati e una settimana alSenato, la legge Sáenz Peña fu approvata e promulgata il 13 febbraio 1912.

La legge fu un grande passo avanti per il suo tempo, poiché permetteva a grandi masse della popolazione di partecipare alle elezioni, anche se era ancora lontana dall'essere completamente universale: le donne e gli stranieri - che a quel tempo erano una grande parte della società - non avevano ancora diritto di voto. Anche se non votavano, quest'ultimi erano invece presi in considerazione per determinare la popolazione dei distretti e il numero di deputati che potevano essere eletti in ciascuno di essi.

La prima prova della legge in funzione fu in un'elezione provinciale nel 1912: la provincia di Santa Fe fu commissariata dal governo, che ordinò lo svolgimento delle elezioni del governatore secondo la legge Sáenz Peña; l'UCR abbandonò l'astensionismo e partecipò, ottenendo una schiacciante vittoria. Poco dopo i radicali ottennero una nuova vittoria alle elezioni dei deputati nella città di Buenos Aires, in una tornata in cui la partecipazione raggiunse il 62,85% e nella quale il Partito Socialista registrò una notevole crescita.

Morte

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Il corteo funebre di Sáenz Peña.

Dal momento dell'assunzione a presidente di Sáenz Peña, la sua salute non era buona, ma peggiorò significativamente dal 1913. La versione che circolava all'epoca era che il presidente soffriva le conseguenze neurologiche dellasifilide che era sarebbe stato infettato durante la guerra del Pacifico. A partire dal 1913, Sáenz Peña si mise in aspettativa, delegando internamente il mandato al suo viceVictorino de la Plaza.

Sáenz Peña fu l'unico presidente che visse nella Casa Rosada a causa della sua salute debole che gli impediva di viaggiare con il suo calesse da casa.

Morì 3 anni e 301 giorni dopo aver assunto la presidenza, il 9 agosto 1914. Fu sepolto il giorno dopo nelcimitero della Recoleta di Buenos Aires.

Omaggi

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Uno dei viali principali del centro di Buenos Aires è intitolato a Sáenz Peña. Nellaprovincia del Chaco sorge la città diPresidencia Roque Sáenz Peña.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente dell'ArgentinaSuccessore
José Figueroa Alcorta12 ottobre1910 - 9 agosto1914Victorino de la Plaza
V · D · M
Presidenti dell'Argentina
Prima Giunta (1810)Cornelio Saavedra ·Domingo MatheuStendardo presidenziale dell'Argentina
Triumvirati (1810-1814)Primo triumvirato (Chiclana,de Sarratea ePaso ·Chiclana,Sarratea ePueyrredón) ·Secondo triumvirato (Jonte,Paso eRodríguez Peña ·Jonte,Pérez eRodríguez Peña ·Posadas,Pérez eRodríguez Peña ·Posadas,Larrea eRodríguez Peña)
Direttori supremi (1810)Gervasio Antonio de Posadas ·Carlos María de Alvear · Terzo triumvirato (San Martín,Irigoyen eSarratea) ·José Rondeau ·Ignacio Álvarez Thomas ·Antonio González de Balcarce ·Juan Martín de Pueyrredón ·José Rondeau ·Juan Pedro Aguirre
Governatori dellaProvincia di
Buenos Aires
(1820-1826)
Matías de Irigoyen ·Manuel de Sarratea ·Juan Ramón Balcarce ·Manuel de Sarratea ·Ildefonso Ramos Mexía ·Miguel Estanislao Soler ·Manuel Dorrego ·Martín Rodríguez ·Juan Gregorio de las Heras
Presidenti delleProvince Unite
del Río de la Plata
(1826-1827)
Bernardino Rivadavia ·Vicente López y Planes*
Governatori della Provincia di
Buenos Aires (1827-1831)
Manuel Dorrego ·Juan Lavalle ·Juan José Viamonte ·Juan Manuel de Rosas
Presidenti della
Confederazione Argentina
(1831-1861)
Juan Manuel de Rosas ·Juan Ramón Balcarce ·Juan José Viamonte ·Manuel Vicente Maza ·Juan Manuel de Rosas ·Vicente López y Planes* ·Justo José de Urquiza ·Santiago Derqui ·Juan Esteban Pedernera
Presidenti della
Repubblica Argentina
(1861-presente)
Bartolomé Mitre ·Domingo Faustino Sarmiento ·Nicolás Avellaneda ·Julio Argentino Roca ·Miguel Juárez Celman ·Carlos Pellegrini ·Luis Sáenz Peña ·José Evaristo Uriburu ·Julio Argentino Roca ·Manuel Quintana ·José Figueroa Alcorta ·Roque Sáenz Peña ·Victorino de la Plaza ·Hipólito Yrigoyen ·Marcelo Torcuato de Alvear ·Hipólito Yrigoyen ·José Félix UriburuM ·Agustín Pedro Justo ·Roberto Marcelino Ortiz ·Ramón S. Castillo ·Arturo RawsonM ·Pedro Pablo RamírezM ·Edelmiro Julián FarrellM ·Juan Domingo Perón ·Eduardo LonardiM ·Pedro Eugenio AramburuM ·Arturo Frondizi ·José María Guido* ·Arturo Umberto Illia ·Juan Carlos OnganíaM ·Roberto Marcelo LevingstonM ·Alejandro Agustín LanusseM ·Héctor José Cámpora ·Raúl Alberto Lastiri* ·Juan Domingo Perón ·Isabel Martínez de Perón ·Jorge Rafael VidelaM ·Roberto Eduardo ViolaM ·Leopoldo GaltieriM ·Reynaldo BignoneM ·Raúl Alfonsín ·Carlos Menem ·Fernando de la Rúa ·Adolfo Rodríguez Saá* ·Eduardo Duhalde* ·Néstor Kirchner ·Cristina Fernández de Kirchner ·Mauricio Macri ·Alberto Fernández ·Javier Milei
* Ad interim.M Militare.
Controllo di autoritàVIAF(EN2503918 ·ISNI(EN0000 0001 0056 3848 ·BAV495/70079 ·LCCN(ENn94016092 ·GND(DE105524722X ·BNF(FRcb121192921(data) ·J9U(EN, HE987007424884605171
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