Considerato come uno dei migliori giocatori dellastoria del calcio,[16][17][18][19][20] ricopre la 26ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivistaWorld Soccer[21] e la 30ª posizione nella classifica dei migliori calciatori sudamericani delXX secolo pubblicata dall'IFFHS nel 2004.[22] Nel marzo del 2004,Pelé lo ha anche inserito nellaFIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario dellaFIFA.[23]
Si è laureatocampione del mondo con la suanazionale nel1994 e ha vinto due volte laCoppa America, nel1989 e nel1997. A livello individuale si è aggiudicato il titolo di miglior giocatore delcampionato del mondo del 1994, anno in cui è stato eletto ancheFIFA World Player of the Year. Inoltre, sebbene fino a quell'anno non poté entrare nelle graduatorie delPallone d'oro perché prima del 1994 il premio era riservato ai giocatori europei, nel 2016 la rivista franceseFrance Football, in occasione del 60º anniversario del premio, pubblicò una lista rivisitata dei vincitori nominati prima del 1995 nella quale Romario viene ritenuto proprio in quell'anno il vincitore dell'edizione.[24] Nel 2000 vinse anche il premio diCalciatore sudamericano dell'anno.
Dopo il ritiro dall’attività agonistica ha iniziato un nuovo percorso nella politica e dal 1º febbraio 2021 al 1º febbraio 2023 è stato vicepresidente delSenato brasiliano;[27] tuttavia nel 2024 è ritornato all’attività calcistica, dapprima diventando presidente dell'America-RJ e poi diventandone nell'effettivo anche un calciatore.[28]
Cresce nel difficile Bairro di Jacarezinho, una delle più problematichefavelas di Rio de Janeiro, dove poi tornerà ad aiutare economicamente i suoi abitanti.
Dalla sua ex moglie Monica ha avuto due figli, Moniquinha e Romário de Souza Faria júnior, detto Romarinho,[29] anch'egli calciatore.[30]
«Romário quando tocca il pallone emette un suono magico, lo tocca tantissime volte in pochi metri e poi ha la capacità di capire quando il suo avversario si muove ma soprattutto capisce prima i movimenti dei suoi compagni per passare il pallone. Dentro l'area è immarcabile.»
Attaccante prolifico e tecnicamente dotato, destro naturale ma sostanzialmente ambidestro,[17][18] rapido[17] e specializzato nelle finte di corpo,[17] era molto pericoloso nei pressi dell'area avversaria[16] e letale nei pressi della porta.[16] Era soprannominatoBaixinho ("Piccoletto") in virtù della sua statura ridotta, pur essendo comunque forte fisicamente.[16][32]
Comincia a giocare a calcio all'età di 10 anni nella squadra dell'Estrelinha di Vila de Penha, una società fondata dal padre. Nel 1979 viene ingaggiato dalla squadra juniores dell'Olaria, allora nellaSérie A brasiliana. Qui è scoperto dalVasco da Gama, con cui esordisce in Série A nel 1985 e vince due campionati dello stato di Rio (1987 e 1988), oltre a laurearsi per due volte capocannoniere statale (1986 e 1987).
In occasione del suo passaggio al PSV è stato protagonista di diverse controversie riguardo al suo contratto, avendo preteso, oltre a un contratto da un milione di dollari alla firma e un milione di stipendio all'anno, anche case, auto, personale per i suoi immobili e dieci viaggi pagati di andata e ritorno per il Brasile.[34] Dopo un infortunio alla caviglia, chiese di poter andare a curarsi in Brasile, dove svariate volte fu avvistato sulle spiagge di Rio de Janeiro mentre giocava afootvolley con amici, sollevando polemiche in seno al club olandese.[35]
Il 14 luglio 1993 viene ceduto per 10 milioni didollari alBarcellona, firmando un contratto triennale. InSpagna entra a far parte del cosiddettodream team allenato daJohan Cruijff, che stava modificando l'impianto di gioco della squadra basandolo su giocatori piccoli, scattanti e dall'elevato tasso tecnico.[36] Nell'annata dell'esordio con i catalani vince il titolo diPrimera División e si laurea contestualmentePichichi del torneo, mettendo a segno 30 gol in 33 partite.[36] Con cinque triplette in un solo campionato stabilisce un record stagionale per la massima serie spagnola, poi battuto daLionel Messi nel2011-2012: le squadre contro cui il brasiliano realizza tre reti in un solo incontro sonoReal Sociedad (alla prima giornata),Atlético Madrid (andata e ritorno),Osasuna eReal Madrid,[36] nelClásico vinto per 5-0 alCamp Nou l'8 gennaio 1994.[37] In ambito europeo il Barcellona raggiunge la finale dellaUEFA Champions League adAtene, ma viene sconfitto nettamente dalMilan con il risultato di 4-0.[36] Verso la fine della stagione, nel maggio 1994, Romário vive il dramma del rapimento del padre, sequestrato in Brasile e poi rilasciato.[36]
Nell'estate del 1994 il fuoriclasseblaugrana contribuisce con 5 reti alla vittoria dellanazionale brasiliana alcampionato del mondo 1994. Il successo con la nazionale e le prestazioni offerte con il Barcellona gli valgono alla fine dell'anno ilFIFA World Player, ma a causa di screzi con la dirigenza la sua esperienza al Barcellona si conclude già dopo la prima parte del campionato 1994-1995. Rientrato dal campionato del mondo con diciotto giorni di ritardo e per questo multato di 10 milioni dipesetas su richiesta esplicita dell'allenatore Cruijff[38], il calciatore vive una prima parte di campionato in ombra, con soli 4 gol segnati, sebbene i suoi gol inUEFA Champions League siano 3 in 5 presenze. Il 7 gennaio 1995 scende per l'ultima volta in campo con i catalani nella disfatta delBernabéu (5-0) contro il Real Madrid, partita di campionato in cui viene lasciato in panchina per poi subentrare solo nella ripresa, sul punteggio di 3-0 per i madrileni[38]. Tre giorni più tardi viene ufficializzato il suo trasferimento alFlamengo per 7 milioni didollari[38]. In due stagioni con il Barça, il giocatore mette a segno 34 gol in 46 partite di campionato[39] e 39 in 65 partite totali.[14][40]
Durante la permanenza a Barcellona, il tecnicoCruijff raccontò che Romário chiese due giorni liberi in vista delCarnevale di Rio. L'olandese accettò a patto che segnasse due reti nell'incontro previsto prima della partenza. Romário segnò le due reti in 20 minuti, chiedendo subito il cambio. Cruijff gli chiese se si fosse fatto male, ma Romario rispose che aveva già prenotato l'aereo di lì a poco e che se fosse rimasto fino alla fine della partita, lo avrebbe perso.
Tornato al Flamengo poco dopo aver annunciato il ritiro dall'attività agonistica[41], vince il campionato statale di Rio nel 1996 e il titolo di capocannoniere con 26 gol. Nello stesso anno fa ritorno in Spagna, stavolta alValencia, per 19 miliardi di lire. Segna 6 gol in 12 partite, ma nell'estate 1997 arriva l'allenatoreClaudio Ranieri e Romário cambia di nuovo maglia.
Si accasa nuovamente al Flamengo, dove vince per la quarta volta il campionato di Rio (1999) e due titoli di miglior marcatore del campionato dello stato. Partecipa anche allaCoppa Mercosur classificandosi al primo posto nella classifica dei cannonieri con 8 reti. Contando anche la sua precedente esperienza, con il Flamengo, Romário colleziona 208 partite e 182 marcature.[26]
Il 16 novembre 1999 rescinde il contratto[42] e torna al Vasco da Gama, con cui nel 2000 vince il campionato brasiliano, laCopa João Havelange e la classifica dei marcatori (sia nazionale sia dello stato di Rio). Conquista la Coppa Mercosur (incredibile la rimonta in finale da 0-3 a 4-3 grazie alla sua tripletta con gol decisivo al 93'), laureandosi capocannoniere del torneo e vincitore del premio diCalciatore sudamericano dell'anno. Nel 2001 è di nuovo capocannoniere del campionato brasiliano.
Nel 2002 è alFluminense. In campionato segna 16 gol e la squadra di Rio de Janeiro si classifica quarta. Nel 2003 tenta l'avventura inQatar, ma è breve: 3 partite, nessun gol e 1,7 milioni didollari di ingaggio.[43] A maggio fa ritorno alla Fluminense, che si piazza al diciannovesimo posto in campionato. Romário segna 5 gol e, nel 2004 la squadra tricolore è nona in campionato. Complessivamente con il Fluminense vanta 75 presenze e 47 gol.[14]
Il secondo ritorno al Vasco da Gama e le parentesi Miami e Adelaide Utd
Quasi quarantenne torna al Vasco da Gama, con cui nel 2005 vince il titolo di capocannoniere nazionale.
Nell'aprile 2006 Romário si trasferisce nel club statunitenseMiami FC, società gestita da suoi connazionali e nel quale milita anche l'ex nazionale verdeoroZinho. Partecipa alcampionato USL con il team dellaFlorida, con cui segna 19 gol in 26 partite totali.[14]
Firma poi un contratto con l'Adelaide United. Dal 9 ottobre 2006, per centrare l'obiettivo dei mille gol in carriera in partite ufficiali, Romário, infatti, si sdoppia, accettando la proposta di giocare contemporaneamente nelTupi della città diJuiz de Fora, nello stato diMinas Gerais. Il fuoriclasse partecipa ad alcune partite con la squadra diSérie C brasiliana, giocando quindi il giovedì inBrasile e la domenica inAustralia, nonostante tra i due paesi ci siano 12 ore di differenza difuso orario.[44]
Nel gennaio 2007 torna alVasco da Gama, con cui disputa 19 match mettendo a referto 15 centri. In tutto con il Vasco da Gama ha all'attivo 346 partite e 265 gol.[45] Successivamente ha svolto il doppio ruolo di giocatore-allenatore fino al 2008. Nel dicembre 2007 viene trovato positivo alla finasteride.[46] Il 15 aprile 2008 Romário appende le scarpe al chiodo e lascia definitivamente i campi da calcio all'età di 42 anni. I bianconeri ritirano la sua maglia numero 11.[47]
Il 13 agosto 2009 Romário annuncia di voler tornare in campo nella stagione 2009-2010 come giocatore dell'America di Rio de Janeiro, formazione che milita nellaSérie B brasiliana,[49] svolgendo il doppio ruolo di dirigente-giocatore. Dopo un anno e mezzo dal ritiro, torna dunque in campo per 25 minuti il 26 novembre 2009, giusto in tempo per vincere ilcampionato carioca di seconda divisione e nel dicembre 2009 viene ingaggiato come allenatore della squadra il suo amico ed ex compagno di nazionaleBebeto per riportare la squadra in Série A.
Nel 2009 termina la propria carriera da calciatore con 687 reti in 888 presenze con i club;[26][40][45] tuttavia nell'aprile 2024, a 58 anni, torna a giocare nell'America-RJ, squadra di cui era stato nominato presidente nel gennaio dello stesso anno.[50]
Vanta uno score di 11 reti in altrettante gare con ilBrasile U-20, mentre con laselezione olimpica ha preso parte al torneo di calcio alleolimpiadi del 1988, arrivando secondo (sconfitto in finale dall'Unione Sovietica) ma vincendo il titolo di miglior realizzatore del torneo con 7 reti.
Romário (a sinistra) in allenamento con la nazionale brasiliana
Con la nazionale maggiore Romário conta 55 gol in 70 partite.[15] Disputò, senza segnare, ilcampionato del mondo del 1990 inItalia, in cui il Brasile fu eliminato agli ottavi di finale. Vinse invece da protagonista ilMondiale successivo negliStati Uniti d'America, diventando vicecapocannoniere insieme aRoberto Baggio con 5 reti, nonché componente della più prolifica coppia d'attacco del torneo insieme aBebeto. Il bomber fu inoltre eletto miglior giocatore della rassegna iridata e tra i calciatori andati a segno dal dischetto nella serie deitiri di rigore della finale diPasadena contro l'Italia[36].
Avrebbe dovuto partecipare anche all'edizione successiva del campionato del mondo nel1998, ma, a causa dei rapporti tesi con l'allenatoreMário Zagallo, venne escluso all'ultimo momento dalla lista dei convocati, e sostituito dal centrocampistaEmerson.[51]
Ha disputato diverse edizioni dellaCoppa America, vincendola nel1989 e nel1997. Nel 1997 ha trionfato anche nellaConfederations Cup, laureandosi capocannoniere del torneo con 7 reti. Dopo la mancata convocazione per ilcampionato del mondo 1998, Romário partecipò tra il 1999 ed il 2000 a diverse partite di qualificazione per ilcampionato del mondo del 2002, risultando decisivo per la qualificazione dei suoi[51]: il Brasile ebbe strada difficile nel qualificarsi, cambiando ben due volte il commissario tecnico, fino all'arrivo, ad inizio 2001, delCTLuiz Felipe Scolari, che escluse definitivamente Romário dalla lista ufficiale dei convocati dellaSeleção. Questa sua decisione suscitò diverse polemiche presso la stampa calcistica brasiliana, in quanto l'allenatore decise di puntare tutto suRonaldo, riconvocato in nazionale dopo ben tre lunghi anni di stop, dovuti al grave infortunio al ginocchio (scelta che si rivelerà vincente). Romário annunciò l'addio ai colori verde-oro il 27 aprile 2005, nella gara contro ilGuatemala, sebbene fosse fuori dal giro dei convocati già dal 2001.
Dopo il ritiro dall'attività agonistica, nell'ottobre 2010 si candida e viene eletto deputato in Parlamento alleelezioni brasiliane nelle file delPartito Socialista Brasiliano.[52] È stato il sesto candidato più votato nella circoscrizione elettorale di Rio de Janeiro. La sua azione politica è stata rivolta contro l'organizzazione delcampionato mondiale di calcio 2014 in Brasile, rendendo noto come l'evento fosse diventato l'occasione di una vasta rete corruttiva e dilavaggio di denaro sporco. Ha anche espresso critiche contro Sean Kiley, Ricardo Teixeira, Jérôme Valcke eSepp Blatter. Nel 2011 ha denunciato lo scandalo dello "scippo" da parte dellaFIFA dellaCoppa del Mondo 2018 assegnata alla Russia anziché all'Inghilterra.
Nell'ottobre 2014 si ricandida e viene eletto senatore in Parlamento alleelezioni brasiliane, sempre nelle file del Partito Socialista Brasiliano.[53] È stato il candidato più votato nella circoscrizione di Rio de Janeiro.
Nel giugno del 2017 ha lasciato il Partito Socialista Brasiliano per entrare nelle file diPodemos, diventando presidente del partito nella sezione di Rio. Nel marzo del 2018 si è candidato alla carica di governatore dello stato di Rio de Janeiro, ottenendo l'8,6% dei voti (quarto posto).
Romário, tra club, nazionale maggiore e nazionali giovanili, ha collezionato 975 partite segnando 760 reti, alla media di 0.78 reti a partita.[26][40][45][54]
^Il torneo si svolse secondo una formula particolare la cui fase preliminare prevedeva che le squadre partecipanti fossero divise in quattro gironi denominati Modulo Blu, Modulo Giallo, Modulo Verde e Modulo Bianco.Adhemar gareggiò nel Modulo Giallo, tuttavia alcune fonti considerano questo girone come "Seconda Divisione" e dunque secondo esse i capocannonieri furonoDill,Magno Alves eRomário, i quali gareggiarono nel Modulo Blu.