Unaroggia è uncanale artificiale diportata moderata, proveniente generalmente da uncorso d'acqua più ampio; è utilizzato prevalentemente per l'irrigazione e per alimentaremulini ad acqua e piccolecentrali elettriche.
Le rogge sono particolarmente diffuse nellapianura padana, specialmente dallato sinistro delPo. La loro escavazione risale generalmente al periodoromano omedievale, ed è da attribuirsi al progressivo processo dibonifica delle antiche paludi padane e di conseguente irregimentazione delle acque. La bonifica della pianura Padana iniziò qualche secolo prima dellacolonizzazione romana, quando glietruschi, a partire dalVI secolo a.C., eseguirono importanti opere idrauliche indestra del Po.[1]
Oggigiorno la rete delle rogge padane è usata per lo più per fini irrigui; a volte esse raccolgono le acque di risulta dei comprensori irrigui posti a monte del loro alveo e vengono quindi denominatecolatori oraccoglitori.
La distinzione tra rogge e corsi d'acqua naturali a volte è tutt'altro che netta. Ad esempio, in Piemonte la roggiaOttina percorre con andamento semi-naturale unpaleoalveo delCervo, del quale ètributaria[2], e raccoglie insinistra idrografica il drenaggio naturale dell'altopiano delleBaraggia. In destra idrografica riceve invece le acque di risulta dei canali artificiali che irrigano la pianura a sud diBiella, comportandosi quindi come un colatore e derivando per vari mesi la maggior parte della propriaportata da questo tipo di apporti idrici.[3]
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