Per i risultati e le vittorie conseguite tra dilettanti e professionisti, è considerato uno dei migliori tennisti di sempre. È l'unico giocatore nellastoria del tennis, maschile e femminile, ad avere conquistato due volte ilGrande Slam in singolare, prima comedilettante nel 1962, poi nella formulaOpen aperta ai professionisti nel 1969;[2] a questi risultati va aggiunto ilPro Slam nel 1967, unico a riuscirci insieme aKen Rosewall. Ha vinto undici titoli del Grande Slam e dodici titoli neicampionati professionali di tennis, compreso ilCampionato Australiano Professionale, tra il 1963 e 1967, periodo in cui era professionista e non poteva giocare tra i dilettanti perché la formula cosiddetta "open" fu introdotta nel 1968. Assieme aRoy Emerson,Rafael Nadal eNovak Đoković, è uno dei soli quattro tennisti capaci di aggiudicarsi almeno due volte tutti iMajor.
È riuscito a vincere 5 volte laCoppa Davis, nonostante non abbia potuto parteciparvi per dieci anni (dal 1963 al 1972) per il suo status di professionista. Detiene il primato mondiale di 201 tornei vinti in carriera da singolarista nei vari circuiti dilettanti e professionali durante 23 anni di attività.
Rod Laver è il terzo dei quattro figli di Roy Laver, allevatore e macellaio e della moglie Melba Roffey. Ha due fratelli maggiori, Trevor e Robert, detto Bob, morto nel 1979 a 44 anni, e una sorella minore di nome Lois.
Laver, sebbene dotato di un fisico non imponente (altezza di un metro e 72 centimetri), sviluppò una tecnica di gioco eccellente, con un ottimoserve & volley oltre che aggressivi colpi dal fondo. Il suo repertorio tennistico era assolutamente completo, sia nei fondamentali, sia nei passanti, nelle smorzate, nelle "volée". Come commentòDan Maskell Laver era "tecnicamente perfetto, dal suo servizio riccamente vario al suo leggero tocco sui pallonetti, per non parlare delrovescio, distruttivo e a giro a volte, preciso e controllato le altre, sempre a seconda della situazione". La sua battuta mancina era ingannevole e oscillante, cosa che spesso coglieva in fallo gli avversari. I colpi dal fondo, da entrambi i lati, erano dati con sapienza di polso e prendevano un effetto a giro innovativo per il tennis degli anni sessanta, come a effetto era il lob di attacco, che Laver sviluppò come un'arma letale.
La sua tecnica nel dare i colpi era basata su rapide rotazioni delle spalle, colpi dati con oscillazione e tempestività assoluta nel colpire la pallina. Il rovescio era nella maggior parte dei casi quello che metteva fine al punto, tanto era forte. Laver era estremamente mobile e veloce, e aveva sviluppato molto i muscoli dell'avambraccio, cosa che gli permetteva di coniugare la potenza alla rapidità di esecuzione dei colpi.Rex Bellamy scrisse "La forza del polso e dell'avambraccio gli davano grande potenza senza però perdere il controllo dei colpi, anche quando era in piena corsa e completamente disteso verso la pallina". Sotto rete Laver era dotato di un notevole gioco al volo e, specialmente sul rovescio, poteva ottenere colpi con angoli assai precisi, che risultavano la maggior parte delle volte imprendibili.Julius Heldman affermò "Sulle palle basse è fortissimo, controllandole appieno e dando loro traiettorie a effetto, ma prende facilmente anche colpi a livello della vita o più alti". Per gli avversari era assai difficile fare un pallonetto, a causa della sua agilità; inoltre, quando lo costringevano ad arretrare, Laver poteva venire su con grande destrezza e pericolosità.
Da dilettante Laver aveva un gioco brillante, che però necessitava di un po' di tempo per avviarsi. In seguito, con il passaggio al professionismo, dovette imparare a controllare i suoi colpi avventurosi e rischiosi, integrando il suo tennis con maggiori doti di calcolo e furbizia. Come dimostra anche il doppio Grande Slam Laver era in grado di adattarsi a tutte le superfici, a tutte le condizioni e a qualsiasi avversario. Laver inoltre dava il meglio di sé nei match a cinqueset, che faceva girare a proprio piacimento con repentini cambiamenti di tattica o semplicemente tirandosi fuori da situazioni di pericolo con grande maestria e facilità. Quando era in momenti difficili, come spiega Heldman, "saltava letteralmente e lanciava la racchetta verso la pallina con tutta la forza che poteva radunare, mentre i muscoli del suo braccio scoppiavano per lo sforzo".
Si fece conoscere a livello Senior nel 1959, quando disputò tutte e tre le finali deltorneo di Wimbledon, perdendo il singolare e il doppio, ma vincendo, assieme aDarlene Hard, il doppio misto. Pur non essendo testa di serie, raggiunse la finale in singolare, dove dovette arrendersi adAlex Olmedo dopo averla spuntata in semifinale, controBarry MacKay, al termine di una maratona con 87 giochi disputati.
Nel 1962 Laver conquistò il suo primoGrande Slam, il secondo della storia del tennis maschile dopo quello realizzato daDon Budge nel 1938; agliAustralian Championships trionfò in finale suRoy Emerson in quattro set, ma l'ostacolo più complicato nel suo cammino fu certamente la terra rossa del Roland Garros, dove, dai quarti di finale in poi, fu sempre costretto al quinto set. ControMartin Mulligan dovette salvare un match point nella quarta partita (vinta 10-8), grazie a una volée di rovescio vincente giocata dopo una discesa a rete sulla seconda di servizio. In semifinaleNeale Fraser si trovò a servire per il match dopo essere stato in vantaggio per due set a zero. Nell'ultimo atto, contro Roy Emerson, come a Sydney, Laver si impose col punteggio di 3-6, 2-6, 6-3, 9-7, 6-2, dopo aver recuperato uno svantaggio di due set a uno e 3-0 nel quarto. AWimbledon il percorso fu assai più facile, tanto che Laver perdette solo un set in tutto il torneo, nel quarto di finale controManuel Santana. AForest Hills, per gliU.S. National Championships, Laver lasciò lungo la strada solo due set, sconfiggendo in finale ancora Emerson, alla sua terza finale Slam in stagione.
Oltre ai quattro Major, nel 1962, all'età di 24 anni Laver vinse altri 17 tornei, tra cui gliInternazionali d'Italia a Roma e ilTorneo di Amburgo; Laver fu così il secondo tennista (dopoLew Hoad nel 1956) ad avere vinto aParigi,Roma eAmburgo, realizzando la cosiddetta "tripletta sul rosso".
Dopo le imprese del 1963, Laver divenne un giocatore professionista e in breve tempo si inserì tra i giocatori più forti della categoria, deliziando il pubblico con i suoi duelli contro giocatori qualiPancho Gonzales eKen Rosewall. Nei sette anni successivi vinse cinque volte gliU.S. Pro Tennis Championships, di cui quattro consecutivi nel 1966-1969.
Nella prima metà del 1963 Laver fu sconfitto ripetutamente sia da Rosewall sia daLew Hoad, che vinse i primi otto confronti diretti, mentre Rosewall se ne aggiudicò 11 su 13. Alla fine dell'anno, tuttavia, grazie a quattro titoli conquistati, Laver era numero 2 tra i professionisti, a pari merito con Hoad e alle spalle di Rosewall.
Nel 1964 vinse, come Rosewall, sette tornei di prima fascia, oltre a quattro eventi minori, ma con un bilancio favorevole di 12-3 nei testa a testa, oltre alla conquista dei due titoli più importanti, gliU.S. Pro, in finale contro Gonzales, e iWembley Pro Championships, contro lo stesso Rosewall, grazie a cui si insediò al vertice delle graduatorie mondiali.
Nel 1965 Laver divenne ufficialmente il numero 1 al mondo tra i professionisti, grazie a 15 titoli vinti e con una serie di tredici vittorie su diciotto nei match che lo contrapponevano a Rosewall. In 10 delle finali da lui disputate in quell'anno, incontrò Gonzalez, perdendo solo in due occasioni.
Nel 1966 vinse 15 tornei, di cui dieci di prima fascia, compresiUS Pro eWembley. Nel 1967 stabilì il primato di 18 titoli, inclusiWimbledon Pro,US Pro,Wembley Pro e l'ultimo dei titoli Pro ancora assente dal suo palmarès, iFrench Pro. Il torneo del 1967, sulCampo Centrale di Wimbledon, che fu l'unico torneo Pro mai disputato su quell'erba, aprì le porte dell'era Open. La finale vide il successo di Laver su Rosewall con il punteggio di 6-2, 6-2, 12-10.
Laver ebbe una lunga ma amichevole rivalità con Rosewall dal 1963, quando esordì da professionista, al 1976, quando entrambi i tennisti si erano ormai praticamente ritirati dai circuiti più importanti. In questi 13 anni, i due si affrontarono circa 130 volte, tutte in incontri da professionisti. Secondo "Total Tennis", Laver vinse 62 di questi incontri, perdendone 49. Secondo lo storico del tennisRobert Geist, il bilancio sarebbe di 76-66 o di 100-85 in favore di Laver. Fatta eccezione per il primo e l'ultimo anno della rivalità (1963 e 1976), Laver ha sempre vantato un record positivo nei confronti del rivale.
Con la nascita dell'era Open, nel 1968, i tennisti professionisti furono di nuovo in grado di iscriversi e giocare i tornei del Grande Slam. Laver vinse la prima edizione del torneo diWimbledon aperta a professionisti e dilettanti, battendo in semifinaleArthur Ashe, numero uno tra i dilettanti, e in finale Tony Roche, senza perdere un set.
Nel 1968 furono disputati solamente 10 tornei "open". I professionisti giocavano principalmente nel loro circuito di competenza, divisi in due gruppi:National Tennis League (NTL) eWorld Championship Tennis (WCT). Laver si piazzò al numero 1 in entrambe le categorie, vincendo gliUS Pro sull'erba, iFrench Pro sulla terra rossa, (sconfiggendo sempre John Newcombe in finale), nonché la prima edizione "Open" delPacific Southwest Championships, sul cemento. La sua vittoria 4-6, 6-0, 6-0 in finale contro Ken Rosewall è considerata una delle sue migliori prestazioni di sempre.
Nel 1969 Laver conquistò il secondoGrande Slam della sua carriera, battendo in quattro set Tony Roche nella finale degliUS Open. Diversamente da quanto avvenuto sette anni prima, ai quattro Major presero parte tutti i migliori giocatori al mondo, professionisti e dilettanti. Tra i numerosi campioni battuti per arrivare allo storico traguardo, figurano Roy Emerson,Fred Stolle, Andrés Gimeno,Tom Okker, Ken Rosewall,Stan Smith,Arthur Ashe, John Newcombe eDennis Ralston. Nelle quattro finali Laver perse complessivamente due set. L'incontro più duro fu la maratona che lo vide opposto a Tony Roche nella semifinale degliAustralian Open, in condizioni climatiche simil-tropicali, con 90 game disputati, chiusa da Laver col punteggio di 7-5, 22-20, 9-11, 1-6, 6-3.Nel suo cammino fu costretto al quinto set in cinque occasioni, di cui due recuperando due set di svantaggio. Battendo John Newcombe, in quattro set, aWimbledon, Laver fece registrare una serie di 31 incontri vinti consecutivamente a Londra, record battuto soltanto nel 1980 daBjörn Borg.
Nel 1969 Laver si aggiudicò 18 tornei su 32 in singolare, e vinse 106 incontri su 122 mettendo in mostra la propria versatilità su tutte le superfici: dalcemento delSouth African Open, e degliUS Pro, al sintetico indoor delPhiladephia US Pro Indoor e del torneo diWembley.
Conquistando un montepremi di 124.000 dollari, Laver fu anche il primo tennista a superare la barriera dei 100.000 dollari guadagnati in una stagione.
Quella di Laver fu una carriera di successi anche nell'epoca successiva agli anni di massimo splendore, con un record di 59 titoli ATP conquistati dopo i 30 anni. Nei primi anni '70, pur cominciando a raccogliere meno soddisfazioni nei grandi tornei, anche per aver ridotto le proprie partecipazioni, rimase a lungo il miglior tennista del circuitoWCT.
Nel 1970 vinse 13 titoli su tutte le superfici, guadagnando 201.453 dollari. Tra i successi spiccano quelli al riccoTennis Champions Classic, e in altri cinque importanti eventi:Sydney Dunlop Open,Philadelphia,Wembley,Los Angeles,South African Open, equivalenti agli attualiMasters 1000. In quell'anno non vi fu un numero uno al mondo ben definito. I vincitori (John Newcombe e Ken Rosewall) dei due soli tornei (Wimbledon eU.S. Open) che avevano visto la partecipazione dei migliori tennisti al mondo, avevano un bilancio di 0-3 e 0-5 contro Laver, che peraltro aveva vinto un maggior numero di tornei.
Rod Laver nel 2015
Lo stesso Newcombe, decretato miglior tennista dell'anno da Lance Tingay, scrisse nella sua autobiografia del 2002, che in quell'anno la nomina di migliore tennista al mondo fosse da attribuire nuovamente a Laver.
Nel 1972, Laver riuscì a difendere il titolo al 'Tennis Champions Classic', vincendo 13 incontri di fila, contro molti dei suoi avversari più ostici, e conquistando la somma di 160.000 dollari. Sia nel 1971 sia nel 1972, Laver terminò al primo posto nella classifica a punti del WCT, perdendo la finale playoff diDallas contro Ken Rosewall, in un incontro considerato uno dei migliori di tutti i tempi, con ascolti di oltre 20 milioni di telespettatori negli Stati Uniti. Con i 292.717 dollari di premi vinti nel 1971, Laver divenne il primo tennista a superare il tetto del milione di dollari di guadagni.
A partire dal 1972, anche a causa di infortuni alla schiena e al ginocchio, Laver ridusse ulteriormente il suo calendario annuale, concentrandosi principalmente sul circuito WCT primaverile. Ciononostante, rimase nella top 10 della classifica computerizzata fino al 1975, vincendo almeno cinque tornei l'anno.
Nel 1973 ottenne i suoi migliori risultati inCoppa Davis, dove vinse i suoi sei incontri portando l'Australia al titolo, ottenuto sconfiggendo 5-0 gliStati Uniti in finale a Cleveland.
Nel 1974 Laver trionfò in sei dei tredici tornei a cui prese parte, e a fine anno era numero 4 al mondo; a 36 anni divenne il più anziano tennista mai giunto nella top 5 ATP.
Nel 1975 vinse quattro tornei e 23 incontri consecutivi nel circuito WCT e nel 1976 entrò nelWorld Team Tennis, conquistandosi il titolo di 'Rookie of the year', all'età di 38 anni.
Considerando la percentuale di incontri in singolare vinti in carriera nei tornei open, Laver si attesta intorno all'80%, superato solo da altri cinque giocatori, Björn Borg,Jimmy Connors,Ivan Lendl,John McEnroe eRoger Federer.
Laver, da dilettante, contribuì alle vittorie inCoppa Davis dell'Australia per 4 anni consecutivi, dal1959 al1962, in cui i "canguri" sconfissero 3-2 gli Stati Uniti (aForest Hills), 4-1 e 5-0 l'Italia (aSydney eMelbourne) e infine 5-0 ilMessico (aBrisbane). Nel1973 i tennisti professionisti poterono partecipare al torneo, e così Laver ottenne la sua quinta vittoria contro gli americani, giocando e vincendo due incontri al singolare ed il doppio.
Fino all'avvento della classifiche stilate dall'ATP (Association of Tennis Professionals), nel 1973, non c'era un sistema di valutazione mondiale, anche se Laver fu classificato primo al mondo nel 1961 e 1962 (da dilettante), e nel 1968 e 1969 (nell'Era Open), dai giornalisti, tra cui il celebre Lance Tingay, delDaily Telegraph. Se si considera l'ammontare totale dei premi annuali, Laver fu il giocatore professionista che ne vinse maggiormente fino al 1971, come scriveBud Collins nel libroTotal Tennis (2003). Laver fu insignito del titolo di numero 1 al mondo per sette anni consecutivi, mischiando dilettanti e professionisti, dal 1964 al 1970, nonostante queste siano classifiche non ufficiali.
Nel luglio del 1998 Laver fu colto da un malore mentre veniva intervistato dallaESPN per una serie sui grandi atleti del XX secolo. Durante il periodo del suo recupero il tennis lo aiutò molto, come attività salubre e adatta al recupero da problemi circolatori o simili.
Nel 2000 il campo centrale delMelbourne Park, che oggi ospita gli Australian Open, fu ridenominatoRod Laver Arena in suo onore.
Nel 2003 Laver, insieme alla più grande tennista femminile australiana,Margaret Smith Court, ebbe il suo ritratto inserito in un francobollo, entrando così nellaLista di australiani su francobolli dall'"Australia Post Australian Legends Award".
Nel 2016 viene presentato il torneo annuale a lui dedicato nel quale si sfideranno i migliori quattro tennisti europei più un capitano contro i migliori quattro tennisti del resto del mondo più un capitano. La prima edizione dellaLaver Cup si è disputata dal 22 al 24 settembre 2017 aPraga e ha visto il successo per 15-9 del team Europa, capitanato daBjörn Borg, di cui facevano parte tra gli altriRoger Federer eRafael Nadal, in quel momento rispettivamente n. 2 e n. 1 al mondo nella classifica ATP, sul World team, capitanato daJohn McEnroe. La seconda edizione ha avuto luogo nel 2018 aChicago. La terza edizione ha avuto luogo nel 2019 aGinevra, in Svizzera e la quarta aBoston nel 2021.
«Per il servizio eminente al tennis come giocatore, rappresentante e mentore, a livello nazionale e internazionale, e come modello per i giovani sportivi.» — 26 gennaio 2016[5]
1 Almeno una vittoria in tutti e quattro i tornei del Grande Slam.2 Consiste nell'aver vinto le quattro prove del Grande Slam più la medaglia d'oro olimpica nel singolare.3 Consiste nell'aver ottenuto almeno una vittoria in tutte e 12 le prove del Grande Slam (singolare, doppio e doppio misto in tutti e quattro i tornei).