È da questa abbazia femminile che proviene la celebre icona del Santo Volto di Laon, dipinto bizantino (serbo ?) che sarebbe stata offerta nel 1249, secondo un'antica tradizione, da Jacques Pantaléon diTroyes, il futuropapa Urbano IV, che l'avrebbe acquistata aBari.
Verso la metà del XVII secolo, le monache di Montreuil lasciarono Rocquigny e s'installarono alla periferia diLaon, portando con sé anche la preziosa icona.
Sottratta alle depredazioni iconoclaste dei rivoluzionari nel 1795, l'opera fu donata allacattedrale di Laon ov'è tuttora conservata[2] ·[3][4].
^(FR) A. Grabar,La Sainte-Face de Laon. Le Mandylion dans l'art orthodoxe, Prague, 1931
^(FR) J. Durand (éd.),Byzance. L'art byzantin dans les collections françaises, Paris, p. 475.
^J.-M. SPIESER, E. YOTA,Mandylion ou Sainte-Face de Laon, in : Catalogue d'expositionIl Volto di Cristo, éd. G. MORELLI, G. WOLF, Milan, 2000, p. 97-99.