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Robert Peel

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Robert Peel

Primo ministro del Regno Unito
Durata mandato30 agosto1841 –
29 giugno1846
MonarcaRegina Vittoria
PredecessoreWilliam Lamb, II visconte Melbourne
SuccessoreJohn Russell, I conte Russell

Durata mandato10 dicembre1834 –
8 aprile1835
MonarcaGuglielmo IV
PredecessoreArthur Wellesley, I duca di Wellington
SuccessoreWilliam Lamb, II visconte Melbourne

Leader dell'opposizione
Durata mandato18 aprile1835 –
30 agosto1841
MonarcaGuglielmo IV
Regina Vittoria
PredecessoreWilliam Lamb, II visconte Melbourne
SuccessoreWilliam Lamb, II visconte Melbourne

Cancelliere dello Scacchiere
Durata mandato15 dicembre1834 –
8 aprile1835
MonarcaGuglielmo IV
Capo del governoRobert Peel
PredecessoreThomas Denman
SuccessoreThomas Spring Rice

Segretario di Stato per gli affari interni
Durata mandato26 gennaio1828 –
22 novembre1830
MonarcaGiorgio IV
Capo del governoArthur Wellesley, I duca di Wellington
PredecessoreHenry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne
SuccessoreWilliam Lamb, II visconte Melbourne

Durata mandato17 gennaio1822 –
10 aprile1827
MonarcaGiorgio IV
Capo del governoRobert Banks Jenkinson, II conte di Liverpool
PredecessoreHenry Addington, I visconte Sidmouth
SuccessoreWilliam Sturges Bourne

Capo segretario per l'Irlanda
Durata mandatoagosto1812 –
agosto1818
MonarcaGiorgio III
Capo del governoRobert Banks Jenkinson, II conte di Liverpool
PredecessoreWilliam Wellesley-Pole, III conte di Mornington
SuccessoreCharles Grant Glenelg

Dati generali
Prefisso onorificoThe Right Honourable
Suffisso onorificoBaronetto
Partito politicoTory (fino al 1835)
Conservatore (dal 1835)
UniversitàChrist Church,Oxford
FirmaFirma di Robert Peel

Robert Peel (Bury,5 febbraio1788Westminster,2 luglio1850) è stato unpoliticobritannico.Ha fatto parte delPartito Conservatore, del quale fu capo di una fazione nota comePeelites dal suo nome.

FuSegretario di Stato per l'Interno (Home Secretary) durante il regno diGiorgio IV (1822-1830). Nel1829 creò laMetropolitan Police Service, i cui componenti sono meglio noti comeBobbies (dal nome Robert). Si tratta di forze dell'ordine non armate che agiscono nelle città.

In seguito, fuPrimo ministro delRegno Unito due volte: dal 10 dicembre1834 all'8 aprile1835 e dal 30 agosto1841 al 29 giugno1846.

Biografia

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I primi anni

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Figlio di uno dei più ricchi manifatturieri tessili della primaRivoluzione Industriale[1] e politicoSir Robert Peel, I baronetto, che ha reso Robert il primo futuro primo ministro da un background industriale, fu educato alla Bury Grammar School, allaHipperholme Grammar School e allaHarrow School, ed infine alChrist Church diOxford, dove ottenne una laurea in lettere classiche e una seconda in matematica.[2]

L'inizio della carriera politica

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Entrò nella Camera dei Comuni nel 1809, all'età di 21 anni, come deputato perCashel,Tipperary.[3] Con uno scarto di 24 voti, però, venne eletto all'opposizione. Il suo sponsor per l'elezioni (oltre a suo padre) fu l'alloraCapo Segretario per l'Irlanda,Arthur Wellesley, I duca di Wellington, col quale avrebbe condiviso la politica dei successivi 25 anni. Peel fece il proprio primo discorso nel1810, quando venne scelto dal primo ministroSpencer Perceval per leggere il discorso del re al parlamento.[4] Il suo discorso venne descritto dallo speaker della Camera dei Comuni,Charles Abbot come "il miglior primo discorso mai sentito dall'epoca diWilliam Pitt."[5]

Peel fu ampiamente visto come una "stella nascente" nelPartito Conservatore e prestando servizio in vari uffici ministeriali, diventando il segretario capo per l'Irlanda (1812-1818) e il presidente del comitato dei metalli preziosi.

Come Capo Segretario aDublino nel1813, egli propose di creare un servizio di polizia speciale chiamata poi "Peelers".[6][7]

Negli anni successivi egli occupò una serie di posizioni di secondo piano nei governi deiTory: Sottosegretario alla Guerra, Capo Segretario per l'Irlanda, membro delBullion Committee (incaricato di stabilizzare le finanze inglesi dopo la fine delle guerre napoleoniche).[8] Egli divenne anche parlamentare perChippenham e poi per l'Università di Oxford nel1817.[9]

Fu anche deputato per ilcollegio di Tamworth dal1830 sino alla sua morte. La sua casa diDrayton Manor venne demolita in quegli anni.[10]

Home Secretary

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Arthur Wellesley, I duca di Wellington, primo ministro nel 1828-1830

Peel entrò nel gabinetto di governo diLord Liverpool nel1822 comeHome Secretary.[11] Come Home Secretary, egli promosse un gran numero di riforme importanti sulla legge criminale britannica: la più memorabile di queste fu quella che stabilì laMetropolitan Police Force (Metropolitan Police Act 1829).[12] Egli riformò anche la legge criminale riducendo i crimini puniti con la morte col cosiddettoPeel's Acts.[13]

Egli diede le dimissioni da Home Secretary dopo che il primo ministroLord Liverpool divenne incapace di proseguire il proprio ministero e venne sostituito daGeorge Canning.[14] Canning favorì l'emancipazione dei cattolici, mentre Peel era uno dei suoi strenui oppositori sull'argomento.[15]

George Canning stesso morì dopo appena quattro mesi di governo e dopo una breve presenza al governo di Lord Goderich, Peel ritornò all'incarico di Home Secretary sotto il governo guidato dalDuca di Wellington.[16] Durante questo periodo fu il numero due del suo partito dopo Wellington stesso.[17]Ad ogni modo, la pressione sul ministero era tale che l'emancipazione dei cattolici venne approvata l'anno successivo.[18] Peel che era opposto a questa tendenza diede le proprie dimissioni.[19] Peel divenne parlamentare per la circoscrizione diWestbury, mantenendo la propria posizione nel gabinetto di governo.

In quegli anni Peel attuò una riforma delle leggi penali, prevedendo una drastica riduzione delle pene, tempi rapidi dei procedimenti e limitava la pena capitale al solo reato diomicidio. Peel fondò la repressione del crimine sul principio della certezza della pena (da lui enunciato) piuttosto che sull'asprezza della detenzione. La legislazione del tempo imponeva la pena di morte perimpiccagione per un elevato numero direati.Riformò anche il sistema carcerario, introducendo il pagamento per il personale delle carceri e l'istruzione per i detenuti.

Sebbene fosse inizialmente un sostenitore della discriminazione legale contro i cattolici, alla fine Peel ha sostenuto l'abrogazione delTest Act (1828) e delCatholic Relief Act 1829, sostenendo che "sebbene l'emancipazione fosse un grande pericolo, il conflitto civile rappresentava un pericolo maggiore".

La riforma della polizia

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Sir Robert Peel

Nel1829 Peel fondò laMetropolitan Police Force per Londra con base aScotland Yard. I 1.000 agenti creati ottennero il soprannome di 'Bobbies' o 'Peelers' in ricordo del loro istitutore. Anche se impopolare in un primo momento, tale corpo si distinse ben presto per l'ottimo lavoro che fece nella città di Londra, contribuendo in modo decisivo alla diminuzione dei crimini commessi[20], tanto che dal1857 tutte le città del Regno Unito vennero obbligate ad avere una loro polizia locale.[21]

Gli Whigs al potere (1830-1834)

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La classe lavoratrice e la borghesia dell'epoca, ad ogni modo, erano alla ricerca di nuove riforme.[22] Il governo dei Tory si rifiutò di concedere tali riforme e venne spazzato via dagli Whigs.[23] Peel divenne un membro dell'Opposizione per la prima volta. Gli anni successivi furono molto turbolenti, ma sotto il regno diGuglielmo IV riuscirono a passare sufficienti riforme per calmare le acque e consentire la formazione dei governi diLord Grey eLord Melbourne nel1834.[24]

Dopo le successive sconfitte elettorali, la leadership del partito conservatore passò gradualmente da Wellington a Peel.

Peel venne prescelto come Primo Ministro successivamente; al momento della nomina si trovava inItalia e perciò Wellington lo sostituì per tre settimane, in attesa del suo ritorno in patria.[25]

Manifesto di Tamworth

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Peel emise quindi ilManifesto di Tamworth (dicembre 1834), che avrebbe stabilito i principi su cui si sarebbe basato il moderno partito conservatore britannico.[26][27]

Forse a causa dell'approvazione di Wellington, Peel intendeva fin dall'inizio convincere pienamente il paese e l'elettorato che c'era una sostanziale differenza tra il suoconservatorismo e quello del suo predecessore e 'vecchio tory' Wellington.

Con questo intento il 18 dicembre, il Manifesto Tamworth venne pubblicato dalla stampa e letto in tutto il paese. Come molti altri manifesti nella politica britannica del diciannovesimo secolo, era formalmente un indirizzo per gli elettori del proprio collegio elettorale, ma riprodotto ampiamente.

L'obiettivo principale del manifesto era di fare appello all'elettorato nel nuovo Parlamento:

  • Peel accetta che ilReform Act 1832 fosse "una soluzione definitiva e irrevocabile di una grande questione costituzionale";
  • Promise che i conservatori avrebbero intrapreso un "attento riesame delle istituzioni, civili ed ecclesiastiche";
  • Dove c'era un motivo per il cambiamento, ha promesso "la correzione degli abusi dimostrati e il risarcimento delle vere lamentele".;
  • Peel si offrì di esaminare la questione della riforma della chiesa al fine di preservare i "veri interessi della religione stabilita";
  • Peel si oppone a ciò che vide come un cambiamento non necessario, temendo "un perpetuo vortice di agitazione";
  • Il messaggio fondamentale di Peel era che i conservatori "avrebbero riformato per sopravvivere".

Il primo ministero Peel (1834-1835)

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Nel suo primo governo, nato il 15 dicembre 1834, Peel mantenne per sé la carica diCancelliere dello Scacchiere.Poiché i Tories non avevano la maggioranza assoluta in parlamento, Peel dipendeva dall'appoggio degli Whigs per sostenere il suo governo.

Quando poco dopo il governo dovette ammettere le numerose difficoltà nel gestire le operazioni di stato, gli Whigs tornarono al potere con lord Melbourne che venne rieletto l'8 aprile 1835 primo ministro.[28] L'unico significativo atto del primo ministero di Peel fu la fondazione di una commissione per rivedere l'anglicanesimo come religione di Stato più al passo coi tempi.[29]

Leader dell'opposizione (1835-1841)

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Nel maggio del1839 gli venne offerta la possibilità di formare un nuovo governo dallaRegina Vittoria[30], ma egli rifiutò, sapendo di essere ancora in minoranza, anche se vide positivamente il segno di apertura della nuova regina nei suoi confronti. Lord Melbourne era stato confidente di Vittoria per diversi anni, e molti incarichi di rilievo a corte erano detenuti da mogli o parenti di esponenti del partito Whig;[31] Peel chiese per formare un governo che buona parte di questi influenti cortigiani venisse posta in disparte, provocando una reazione politica nota comeBedchamber Crisis.[32] La regina Vittoria si rifiutò di convenire alle condizioni di Peel e malgrado le preghiere del duca di Wellington, continuò a garantire il proprio appoggio agli Whigs. Peel dunque si rifiutò categoricamente di formare un governo e gli Whigs tornarono al potere.[33]

Il secondo ministero (1841-1846)

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Peel primo ministro

Peel salì al potere per la seconda volta nel 1841 dopo che la vittoria dei conservatori nelle elezioni generali causò le dimissioni del governo Whig di Lord Melbourne.Henry Goulburn era il Cancelliere dello Scacchiere, il futuro primo ministroLord Aberdeen, ministro degli esteri, eJames Graham, ministro degli interni.

Attuò diverse riforme: nel 1842 perseguì la riduzione dell'ingente debito pubblico e riformò il sistema bancario nel 1844, facendo votare ilPeel act, con cui fu rigidamente regolata l'attività della Banca d'Inghilterra.[34] Tagliò le tariffe per stimolare il commercio e, per rimpiazzare le entrate perse, promosse una tassa sul reddito del 3% (Income Tax Act 1842). Cercò un accordo con lapresidenza di James Knox Polk sull'annosa questione della partizione dell'Oregon Country nel biennio 1845-1846.

La sua legislazione più importante includeva ilMines and Collieries Act del1842, ilFactories Act e ilRailway Regulation Act del1844, ilHealth and Morals of Apprentices Act (legge per la tutela della salute e morale degli apprendisti).

Il governo di Peel fu indebolito dal sentimento anti-irlandese e anticattolico in seguito al controversoMaynooth Grant del1845, una donazione in denaro del governo britannico a un seminario cattolico in Irlanda nel tentativo di migliorare i rapporti traGran Bretagna edIrlanda. Dopo lo scoppio dellagrande carestia irlandese, la sua decisione di unirsi a Whigs e radicali per abrogare leCorn Laws (le leggi per i dazi sull'importazione di cereali) portò le sue dimissioni da Primo Ministro nel1846 e ad una spaccatura nel partito Tory e alla formazione di un governo Whig guidato da LordJohn Russell. Peel rimase un influente parlamentare e leader della fazione peelita fino alla sua morte nel 1850.

Posizioni politiche

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Peel partì spesso da una posizione tradizionale Tory per poi gradualmente passare ad una posizione di leader della fazione sostenitrice della legislazione liberale. Ciò è avvenuto con ilTest Act, l'emancipazione cattolica, ilReform Act, l'imposta sul reddito e specialmente con l'abrogazione delleCorn Laws, motivata dai primi due anni di carestia irlandese, i quali avevano reso urgente il bisogno di nuove forniture alimentari. Peel, un conservatore, ne ottenne l'abrogazione con il sostegno dei Whigs in Parlamento, superando l'opposizione della maggior parte del suo stesso partito. Molti critici lo considerarono quindi un traditore della causa Tory, o come "un lupo liberale in veste di pecora", perché la sua posizione finale rifletteva le idee liberali.

Riferimenti nella cultura di massa

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  • Robert Peel è uno dei personaggi selezionati daiBeatles per apparire sulla copertina del loroconcept albumSgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, poi inserito come secondo personaggio a partire da sinistra, della terza fila della stessa.
  • Robert Peel entra a far parte del mondo diZagor nell'album Maxi ZagorI rinnegati, uscito nel mese di maggio 2016 con il numero 27.
  • Robert Peel è uno dei protagonisti dellaserie televisivabritannica del2015The Frankenstein Chronicles. Tuttavia, la sceneggiatura della serie tratta l'attività politica dell'allora Segretario di Stato per l'Interno in maniera parzialmente romanzata.
  • Robert Peel appare nel volume 274 del fumettoDylan DogFuga dal passato pubblicato nel Luglio del 2009
  • A Robert Peel è dedicata una speciale edizione numerata in soli 300 pezzi dell'orologio Earnshaw che porta, appunto, il suo nome.

Ascendenza

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GenitoriNonniBisnonniTrisnonni
William PeelRobert Peel 
 
Anne Warde 
Robert "Parsley" Peel 
Jane WalmesleyLawrence Walmesley 
 
 
Robert Peel, I baronetto 
Edmund HaworthJohn Haworth 
 
 
Elizabeth Haworth 
Catherine Pickering 
 
 
Robert Peel, II baronetto 
John YatesWilliam Yates 
 
Isabel Rishton 
William Yates 
Jane KnowlesHenry Knowles 
 
 
Ellen Yates 
Henry BentleyDaniel Bentley 
 
Mary Shaw 
Mary Bentley 
Ellen OrmerodLawrence Ormerod 
 
Margaret Cockshutt 
 

Note

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  1. ^Ramsay, pp. 2-11.
  2. ^Ramsay, pp. 11-12.
  3. ^Adelman, p. 1;Ramsay, pp. 13; 376.
  4. ^Ramsay, p. 18.
  5. ^Gash, pp. 59-61; 68-69.
  6. ^BBC: Northern Ireland: A Brief History
  7. ^OED entry at peeler (3)
  8. ^Clark, pp. 6-12;Ramsay, pp. 18-65; 376.
  9. ^Clark, pp. 12; 18; 35.
  10. ^Clark, p. 490;Read, pp. 4; 119.
  11. ^Clark, pp. 3; 9; 13;Ramsay, pp. 66; 68;Read, p. 65.
  12. ^Adelman, p. 2;Clark, pp. 3; 44;Read, p. 103.
  13. ^Ramsay, pp. 68-71; 122;Read, p. 104.
  14. ^Adelman, pp. 4; 96-97;Clark, pp. 26-28.
  15. ^Ramsay, pp. 21-48; 91-100.
  16. ^Clark, pp. 28-30;Ramsay, pp. 103-104;Read, p. 18.
  17. ^Ramsay, p. 104.
  18. ^Clark, pp. 37-39;Ramsay, pp. 114-121.
  19. ^Clark,  35-40;Ramsay, pp. 46-47; 110; 376.
  20. ^Ramsay, pp. 88-89.
  21. ^Ramsay, pp. 87-90.
  22. ^Ramsay, pp. 123-140.
  23. ^Clark, pp. 45-50;Ramsay, 136-141.
  24. ^Clark, pp. 51-62; 64-90; 129-143; 146-177; 193-201;Ramsay, p. 179;Read, p. 66.
  25. ^Clark, pp. 196-197; 199;Read, pp. 66-67.
  26. ^Clark, pp. 210-215;Ramsay, p. 184;Read, ,pp. 12; 69-72.
  27. ^Clark, pp. 213-215;Ramsay, pp. 180-182;Read, pp. 68; 86.
  28. ^Clark, pp. 250-254; 257-261;Ramsay, pp. 188-192;Read, pp. 74-76.
  29. ^Clark, pp. 224-226.
  30. ^Clark, pp. 417-418;Ramsay, p. 206.
  31. ^Clark, pp. 416-417;Ramsaypp. 206-207.
  32. ^Ramsay, pp. 207-208;Read, p. 89.
  33. ^Adelman, p. 23;Clark, pp. 419-426; 448;Ramsay, pp. 208-209;Read, pp. 89-91.
  34. ^Treccani

Bibliografia

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePrimo ministro del Regno UnitoSuccessore
Arthur Wellesley, Duca di Wellington1834 -1835William Lamb, Visconte MelbourneI
William Lamb, Visconte Melbourne1841 -1846Lord John RussellII
V · D · M
Regno Unito (bandiera)Primi ministri delRegno di Gran Bretagna e delRegno Unito
Regno di Gran BretagnaWalpole ·Wilmington ·Pelham ·Newcastle ·Devonshire ·Newcastle ·Bute ·G. Grenville ·Rockingham ·Chatham (Pitt il Vecchio) ·Grafton ·North ·Rockingham ·Shelburne ·Portland ·Pitt il GiovaneStemma reale del Regno Unito (Governo di Sua Maestà)
Regno UnitoPitt il Giovane ·Addington ·Pitt il Giovane ·W. Grenville ·Portland ·Perceval ·Liverpool ·Canning ·Goderich ·Wellington ·Grey ·Melbourne ·Wellington ·Peel ·Melbourne ·Peel ·Russell ·Derby ·Aberdeen ·Palmerston ·Derby ·Palmerston ·Russell ·Derby ·Disraeli ·Gladstone ·Beaconsfield (Disraeli) ·Gladstone ·Salisbury ·Gladstone ·Salisbury ·Gladstone ·Rosebery ·Salisbury ·Balfour ·Campbell-Bannerman ·Asquith ·Lloyd George ·Law ·Baldwin ·MacDonald ·Baldwin ·MacDonald ·Baldwin ·Chamberlain ·Churchill ·Attlee ·Churchill ·Eden ·Macmillan ·Douglas-Home ·Wilson ·Heath ·Wilson ·Callaghan ·Thatcher ·Major ·Blair ·Brown ·Cameron ·May ·Johnson ·Truss ·Sunak ·Starmer
V · D · M
Leader dell'opposizione del Regno Unito
Camera dei comuniCharles James Fox ·Charles Grey, II conte Grey ·George Ponsonby ·George Tierney ·Robert Peel ·John Spencer, VIII conte Spencer ·Robert Peel ·John Russell, I conte Russell ·Robert Peel ·John Russell, I conte Russell ·Lord George Bentinck ·Charles Manners, VI duca di Rutland/Benjamin Disraeli ·Benjamin Disraeli ·John Russell, I conte Russell ·Benjamin Disraeli ·Henry John Temple, III visconte Palmerston ·Benjamin Disraeli ·William Ewart Gladstone ·Benjamin Disraeli ·William Ewart Gladstone ·Spencer Cavendish, VIII duca di Devonshire ·Stafford Northcote, I conte di Iddesleigh ·William Ewart Gladstone ·Michael Hicks Beach, I conte St Aldwyn ·William Ewart Gladstone ·Arthur Balfour ·William Harcourt ·Henry Campbell-Bannerman ·Arthur Balfour ·Joseph Chamberlain ·Arthur Balfour ·Bonar Law ·vacante ·Edward Carson ·H. H. Asquith ·Donald Maclean ·H. H. Asquith ·Ramsay MacDonald ·Stanley Baldwin ·Ramsay MacDonald ·Stanley Baldwin ·Arthur Henderson ·George Lansbury ·Clement Attlee ·Hastings Lees-Smith ·Frederick Pethick-Lawrence, I barone Pethick-Lawrence ·Arthur Greenwood ·Clement Attlee ·Winston Churchill ·Clement Attlee ·Herbert Morrison ·Hugh Gaitskell ·George Brown, barone George-Brown ·Harold Wilson ·Alec Douglas-Home ·Edward Heath ·Harold Wilson ·Edward Heath ·Margaret Thatcher ·James Callaghan ·Michael Foot ·Neil Kinnock ·John Smith ·Margaret Beckett ·Tony Blair ·John Major ·William Hague ·Iain Duncan Smith ·Michael Howard ·David Cameron ·Harriet Harman ·Ed Miliband ·Harriet Harman ·Jeremy Corbyn ·Keir Starmer ·Rishi Sunak
Camera dei lordWilliam Grenville, I barone Grenville ·Charles Grey, II conte Grey ·Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne ·Arthur Wellesley, I duca di Wellington Wellington ·Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne ·Arthur Wellesley, I duca di Wellington ·William Lamb, II visconte Melbourne ·Arthur Wellesley, I duca di Wellington ·William Lamb, II visconte Melbourne ·Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne ·Edward Smith-Stanley, XIV conte di Derby ·Henry Petty-Fitzmaurice, III marchese di Lansdowne ·Edward Smith-Stanley, XIV conte di Derby ·Granville Leveson-Gower, II conte Granville ·Edward Smith-Stanley, XIV conte di Derby ·John Russell, I conte Russell ·Granville Leveson-Gower, II conte Granville ·James Harris, III conte di Malmesbury ·Hugh Cairns, I conte Cairns ·Charles Gordon-Lennox, VI duca di Richmond ·Granville Leveson-Gower, II conte Granville ·Benjamin Disraeli ·Robert Gascoyne-Cecil, III marchese di Salisbury ·Granville Leveson-Gower, II conte Granville ·Robert Gascoyne-Cecil, III marchese di Salisbury ·Granville Leveson-Gower, II conte Granville ·John Wodehouse, I conte di Kimberley ·Robert Gascoyne-Cecil, III marchese di Salisbury ·Archibald Primrose, V conte di Rosebery ·John Wodehouse, I conte di Kimberley ·John Spencer, V conte Spencer ·George Robinson, I marchese di Ripon ·Henry Petty-Fitzmaurice, V marchese di Lansdowne ·Robert Crewe-Milnes, I marchese di Crewe ·George Curzon, I marchese Curzon di Kedleston ·Richard Haldane, I visconte Haldane ·Charles Cripps, I barone Parmoor ·James Gascoyne-Cecil, IV marchese di Salisbury ·Douglas Hogg, I visconte Hailsham ·Charles Cripps, I barone Parmoor ·Arthur Ponsonby, I barone Ponsonby di Shulbrede ·Harry Snell, I barone Snell ·Christopher Addison, I visconte Addison ·Robert Gascoyne-Cecil, V marchese di Salisbury ·Christopher Addison, I visconte Addison ·William Jowitt, I conte Jowitt ·A. V. Alexander, I conte Alexander di Hillsborough ·Peter Carington, VI barone Carrington ·Edward Shackleton, barone Shackleton ·Peter Carington, VI barone Carrington ·Fred Peart, barone Peart ·Cledwyn Hughes, barone Cledwyn di Penrhos ·Ivor Richard, barone Richard ·Robert Gascoyne-Cecil, VII marchese di Salisbury ·Thomas Galbraith, II barone Strathclyde ·Janet Royall, baronessa Royall di Blaisdon ·Angela Smith, baronessa Smith di Basildon
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