Robert Clive nacque aStyche Hall, la residenza della famiglia Clive, pressoMarket Drayton nelloShropshire, il 29 settembre 1725, figlio di Richard Clive e di Rebecca Gaskell.[1] La famiglia possedeva una piccola residenza in loco sin dall'epoca diEnrico VII ed essa vantava una lunga storia al servizio dell'Inghilterra: un membro della sua famiglia era stato cancelliere dello scacchiere[2] per l'Irlanda sottoEnrico VIII, ed un altro era stato membro delLungo Parlamento al tempo diCarlo I. Il padre di Robert, che modestamente contribuiva alle entrate famigliari con la professione di avvocato, prestò servizio in Parlamento per diversi anni, rappresentando ilMontgomeryshire.[3] Robert era il maggiore di tredici figli; egli aveva sette sorelle e cinque fratelli. Di undici, sei morirono durante l'infanzia.[4]
Il padre di Clive era noto per avere un cattivo carattere, peraltro ereditato dal figlio: infatti, per ragioni mai documentate, Clive venne mandato a vivere con la sorella di sua madre aManchester durante i suoi primi anni ed il biografo Robert Harvey suggerisce che tale movimento fosse dovuto al fatto che il padre di Clive fosse occupato a Londra nella speranza di provvedere alla famiglia e non potesse con la moglie badare adeguatamente al figlio.[5] Daniel Bayley, marito di una delle sue sorelle, disse di lui che sin da ragazzo Robert era "fuori misura nella sua propensione al combattimento".[6][7] A scuola era un regolare attaccabrighe (venne espulso diverse volte).[8] Divenuto più grande fu a capo di una banda di adolescenti che vandalizzava i negozi dei mercanti diMarket Drayton che non accettavano di pagare per la protezione. Egli si dimostrò sempre coraggioso: una volta scalò la torre della parrocchia di St. Mary di Market Drayton e si sedette su ungargoyle, spaventando i passanti al di sotto.[9]
La chiesa di St. Mary aMarket Drayton, la cui torre venne scalata da Clive
Quando Clive aveva appena nove anni, sua zia morì e dopo un breve periodo col padre aLondra, fece ritorno nelloShropshire. Qui egli frequentò la Market Drayton Grammar School, ove il suo temperamento lo portò a cambiare ancora istituto ed a passare alMerchant Taylors' School di Londra per poi essere spostato per le intemperanze ad una scuola commerciale dell'Hertfordshire dove riuscì a completare la sua educazione di base.[4] Egli iniziò a questo punto ad interessarsi agli studi, sviluppando una notevole capacità di scrittura ed un suo discorso allaCamera dei Comuni venne descritto poi daWilliam Pitt come uno dei più eloquenti che egli avesse mai sentito.[3]
Nel1744 il padre di Clive gli trovò una posizione come "fattore" o "scrittore" al servizio dellaCompagnia britannica delle Indie Orientali, e Robert si imbarcò alla volta dell'India. Dopo aver circumnavigato le coste delBrasile, la sua nave venne mantenuta ferma per nove mesi al fine di completarne le riparazioni necessarie. Questo gli permise di imparare ilportoghese,[10] lingua di uso comune in India presso le colonie portoghesi. A quel tempo, la Compagnia delle Indie Orientali aveva un piccolo insediamento aFort St. George presso il villaggio di Madraspatnam, oggiChennai, una delle principali metropoli indiane,[11] oltre che altri insediamenti aCalcutta,Bombay eCuddalore.[12] Clive giunse a Fort St. George nel giugno del1744, e trascorse i successivi due anni lavorando come assistente di un negoziante, prendendo familiarità con le merci in vendita e con il commercio in India. Gli venne concesso l'accesso alla biblioteca del governatore locale, di cui fu un lettore prolifico.[13]
Quando giunse in India, Clive trovò uno Stato suddiviso in un gran numero di realtà politiche, ideali successori del precedenteImpero Moghul. Per i quarant'anni successivi alla morte dell'ImperatoreAurangzeb nel1707, il potere del sovrano era andato gradualmente scemando e trasferendosi nelle mani dei suoi viceré provinciali oSubahdar. Tra questi i più influenti erano ilNiẓām diHyderābād,Asaf Jah I, e ilNawwāb delKrantataka,Anwar al-Din Muhammad Khan. Fort St. George e l'insediamento commerciale francese diPondicherry erano collocati nei territori delNawwāb.[14]
Le relazioni tra europei e indiani vennero influenzate da una serie di guerre e trattati in Europa e dalla rivalità commerciale sul subcontinente dell'India. Tra il XVII ed il XVIII secolo, francesi, olandesi, portoghesi e britannici ottennero il controllo di varie postazioni commerciali, scambiandosi diritti e favori coi governanti locali. Le compagnie di mercanti europei iniziarono a richiedere truppe per proteggere i loro interessi commerciali e iniziarono così letteralmente a influenzare la politica locale a proprio vantaggio. Il potere militare divenne rapidamente uno dei punti chiave per assicurare il commercio in India, nonché mantenere il controllo sul territorio.[15]
Nel1720 la Francia aveva effettivamente nazionalizzato laCompagnia francese delle Indie orientali e aveva iniziato ad estendere in India propri interessi coloniali. Questo fatto divenne una fonte di conflitto con gli Inglesi in India, acuita ancor più dall'inizio dellaGuerra di successione austriaca in Europa e dallo schieramento su fronti opposti delle due potenze.[12] Il teatro del conflitto in India è conosciuto comeprima guerra carnatica. Le ostilità in India iniziarono con alcuni attacchi navali degli Inglesi alla flotta francese nel1745, motivo per cui il governatore generale franceseDupleix richiese alla madrepatria l'invio di forze ulteriori.[16] Il 4 settembre1746, Madrasfu attaccata dalle forze francesi guidate daLa Bourdonnais. Dopo alcuni giorni di bombardamento, gli Inglesi si arresero ed i francesi penetrarono nella città.[17] La leadership inglese venne fatta prigioniera e portata a Pondicherry. Si tentò dunque di stabilire che la città di Madras sarebbe stata restituita agli inglesi dopo appropriati negoziati, ma Dupleix si oppose intendendo annetterla direttamente ai possedimenti francesi in loco.[18] Ai restanti residenti britannici venne imposto di non prendere armi contro i francesi; Clive ed altri si rifiutarono e, travestitisi da nativi, elusero le sentinelle e riuscirono a fuggire dalla prigione giungendo a Fort St. David (avamposto britannico presso Cuddalore), a circa 50 km più a sud.[19][20] Al suo arrivo, Clive decise di iscriversi nella locale compagnia militare inglese.[21] Clive partecipò attivamente alla difesa di Fort St. David, quando i Francesi lo assaltarono l'11 marzo1747. In quell'occasione Clive ottenne il grado disottotenente.[22]
Nel conflitto, il coraggio di Clive attirò l'attenzione del maggioreStringer Lawrence, che era giunto in India nel1748 per prendere il comando delle truppe inglesi di Fort St. David.[22] Durante l'Assedio di Pondicherry del 1748 Clive si distinse ancora una volta per la difesa della sua fila da una sortita francese: uno spettatore alla scena scrisse "Il plotone [di Clive], animato dalle sue esortazioni, sparò con rinnovato coraggio e grande vivacità contro il nemico."[23] L'assedio venne tolto nell'ottobre di quell'anno con l'arrivo deimonsoni, ma la guerra continuò sino al dicembre successivo con l'arrivo della notizia dellaPace di Aix-la-Chapelle. Madras tornò agli inglesi come parte degli accordi sottoscritti poi nel1749.[24]
La fine della guerra tra Francia ed Inghilterra ad ogni modo non pose fine alle ostilità in India. Anche dopo l'arrivo della notizia della pace in India gli Inglesi inviarono una spedizione aTanjore per appoggiare la causa di un pretendente al trono locale. Questa spedizione, nella quale Clive venne promossotenente, fu un fallimento disastroso. I monsoni piagarono l'intera area ed il supporto locale fu piuttosto scarso. L'ignominiosa ritirata delle forze britanniche fu un duro colpo per la reputazione inglese.[25] Il maggiore Lawrence, tentando di recuperare questo accaduto, portò l'intera guarnigione di Madras a Tanjore. Al forte diDevikottai sul fiumeColeroon le forze inglesi si confrontarono con l'esercito tanjoreano. Lawrence diede a Clive il comando di 30 soldati e 700sepoy, con l'ordine di assaltare il forte. Clive guidò rapidamente le sue forze all'attraversamento del fiume, dove piccole unità inglesi vennero separate dai sepoys e si scontrarono con la cavalleria tajoreana. Clive era sul punto di soccombere quando giunsero i rinforzi di Lawrence a salvare la situazione. La mossa ardimentosa di Clive ebbe importanti conseguenze: i tanjoreani abbandonarono il forte che venne occupato dai britannici trionfanti. Il successo spinse il raja di Tanjore ad aprire dei negoziati con gli inglesi i quali ottenneroDevikottai e le coste annesse. Lawrence scrisse per l'azione di Clive che "egli aveva creduto nel coraggio e nella capacità di giudizio molto più di quanto non avesse fatto in quegli anni."[26]
Madras venne così assicurata agli inglesi, ma gli ufficiali seguitavano a non vedere di buon occhio Clive che appariva più come un "self made man" che un vero militare di formazione. Lawrence riuscì però a procurare a Clive una posizione di commissario a Fort St. George, incarico fortemente lucrativo.[27]
La morte diAsaf Jah I,Niẓām diHyderābād, nel 1748 aveva aperto una guerra di successione al suo trono meglio conosciuta col nome diseconda guerra carnatica, interessata anche dagli interessi espansionistici del governatore francese Dupleix. Dupleix era uscito dalla prima guerra con un ristretto numero di soldati europei e alcunisepoy indiani e continuò con l'idea di espandere l'influenza francese nell'India meridionale. Per molti anni egli aveva lavorato diplomaticamente per il rilascio dalla prigionia diChanda Sahib, alleato francese di vecchia data che era stato sul trono di Tanjore, predisponendo per lui il trono delKarnataka. Chanda Sahib era stato però imprigionato daiMaratha nel1740; nel1748 questi venne rilasciato e si preoccupò di costruire un esercito di stanza aSatara.
Alla morte di Asaf Jah I, suo figlio,Nasir Jung, occupò il trono di Hyderabad, anche se Asaf Jah aveva designato a suo erede suo nipote,Muzaffar Jung. Il nipote, che era regnante aBijapur, si portò immediatamente ad ovest per unirsi alle armate di Chanda Sahib, rinforzate dagli uomini di Dupleix. Queste forze si scontrarono con quelle di Anwaruddin Mohammed Khan nellaBattaglia di Ambur dell'agosto del1749; Anwaruddin venne ucciso nello scontro e Chanda Sahib vittorioso entrò nella capitale del Karnataka,Arcot. Il figlio di Anwaruddin,Muhammed Ali Khan Wallajah, asserragliato aTrichinopoly chiese protezione ed assistenza agli inglesi. In cambio dell'assistenza dei francesi, i vincitori ottennero un gran numero di villaggi, tra cui il territorio pressoCuddalore eMadras, circondando i territori britannici. Gli inglesi iniziarono ad inviare supporti a Muhammed Ali Khan Wallajah e cercarono di portare Nasir Jung contro Chanda Sahib. Nasir Jung si spostò a sud versoGingee nel1750, dove richiese e ricevette altre truppe inglesi. Le forze di Chanda Sahib avanzarono per incontrarlo, ma si ritirarono dopo un cannoneggiamento a lungo raggio. Nasir Jung fu in grado di catturare Arcot e suo nipote, Muzaffar Jung. Dopo una serie di infruttuosi negoziati ed intrighi, Nasir Jung venne assassinato da un soldato ribelle. Questo fece sì che Muzaffar Jung venisse proclamato Niẓām e Chanda Sahib venisse confermatoNawwāb del Karnataka, entrambi col supporto francese. Dupleix venne ricompensato con un titolo nobiliare indiano e col governo dei territori del Niẓām a sud del fiumeKistna.[28]
Robert Clive mancò dall'India meridionale in molti di questi eventi. Nel1750 Clive venne colpito da dei disturbi nervosi e venne inviato nel Bengala settentrionale per riprendersi.[29] Fu qui che egli incontròRobert Orme del quale divenne amico e che fu il suo biografo. Tornò a Madras nel1751.
Nell'estate del1751, Chanda Sahib lasciò Arcot perassediare Muhammed Ali Khan Wallajah aTrichinopoly. Questo pose gli inglesi a Madras in una posizione precaria, dal momento che quello era uno dei principali alleati nell'area indiana. La Compagnia militare britannica era inoltre spaesata dal momento che Stringer Lawrence era tornato in Inghilterra nel1750 e gran parte della Compagnia si trovava apatica circa i pericoli dell'espansione francese che andava sempre più a scapito del declino dell'influenza francese. La debolezza del comando militare britannico venne allo scoperto quando una forza venne inviata da Madras in supporto a Muhammed Ali a Trichinopoly, ma il suo comandante, un mercenario svizzero, si rifiutò di attaccare l'avamposto di Valikondapuram. Clive, che accompagnava le forze come commissario, venne oltraggiato dalla decisione di abbandonare l'assedio. Egli si recò dunque aCuddalore e si offrì di guidare l'attacco adArcot, comprendendo che questo avrebbe forzato Chanda Sahib ad abbandonare l'assedio di Trichinopoly o perlomeno a ridurne significativamente le forze in campo.
Madras e Fort St David poterono rifornirgli 200 europei, 300sepoy e tre cannoni di piccola taglia; inoltre, degli otto ufficiali posti alla guida del gruppo, quattro erano civili come Clive e sei addirittura non avevano mai calcato il campo di battaglia. Clive, sperando in un effetto a sorpresa, compì una serie di tappe forzate sotto una pioggia incessante. Sebbene poi si trovasse a fallire nell'effetto sorpresa, la guarnigione nemica, avendo avuto notizia degli uomini in arrivo così motivati e coraggiosi, decise di abbandonare il forte ed il villaggio; Clive occupò Arcot senza sparare un colpo.
Il forte era una struttura cadente con delle mura in più parti rovinate che circondavano il villaggio con case addossate le une alle altre. Il terreno era perlopiù secco ed arido ed alcune torri di difesa non erano sufficientemente forti a sostenere l'artiglieria. Clive fece del proprio meglio per prepararsi al contrattacco e decise di lasciare la città deserta accampandosi a breve distanza coi suoi uomini. Quando i rinforzi di Chanda Sahib con 2000 uomini giunti da Trichinopoly rioccuparono il villaggio il 15 settembre Clive lanciò un attacco a sorpresa contro i suoi nemici. Per via dell'oscurità presente, gli assedianti non avevano idea da dove provenissero gli uomini di Clive e furono presi dal panico.
Il giorno successivo, inoltre, Clive apprese che stavano avvicinandosi a lui dei cannoni pesanti che aveva richiesto tempo addietro a Madras, e scelse pertanto di inviare gran parte dei suoi uomini a scortarli. Quella notte gli assedianti lanciarono un attacco decisivo al forte. Con solo 70 uomini nella struttura, Clive ancora una volta fu in grado di resistere creando confusione tra i suoi nemici ed illudendoli di essere in molti a difendere il forte. Il mattino successivo i cannoni giunsero a destinazione e Chanda Sahib si ritirò coi suoi uomini.
Nelle settimane successive Clive ed i suoi uomini lavorarono alacremente per implementare le difese, sapendo che altri 4000 soldati nemici erano in viaggio al comando del figlio di Chanda Sahib, Raza Sahib, accompagnati da un piccolo contingente di truppe francesi. Clive fu obbligato a ridurre la sua guarnigione a circa 300 uomini, inviando il resto delle forze a Madras nel caso in cui il nemico avesse deciso di spostarsi su quella direttiva. Raza Sahib giunse ad Arcot il 23 settembre e rioccupò il villaggio. Quella notte Clive lanciò un nuovo attacco all'oscuro sull'artiglieria francese, cercando di catturarne i cannoni. L'attacco raggiunse quasi l'obbiettivo prefissato, ma fu respinto. Clive stesso fu più volte sul punto di essere ferito mortalmente e 15 dei suoi uomini vennero uccisi, mentre altri 15 erano feriti.
Tra le varie perdite gli uomini di Clive si attestarono a circa 200 mentre lui stava aspettando altri 6000 uomini di rinforzo daimaratha che però tardavano ad arrivare per dei mancati pagamenti. Sapendo dell'arrivo delle forze nemiche, Raza Sahib si affrettò a chiedere la resa di Clive ma questi rispose a tono evitando di cedere al nemico. L'assedio riprese quando il 4 novembre Raza Sahib lanciò un nuovo attacco al forte. Le forze ridotte di Clive mantennero le loro posizioni e si dedicarono al cecchinaggio al di fuori delle mura del villaggio: il risultato fu la perdita di diverse centinaia di unità per gli indiani, mentre gli inglesi persero appena 6 uomini.
"... il comandante che aveva condotto la difesa...era un giovane di venticinque anni, che era stato istruito come bibliotecario... Clive...ma che aveva fatto pratica, e, esausto dalla fatica, si era gettato in quest'avventura. Coricatosi venne svegliato dall'allarme, ed istantaneamente passò al suo posto.... Dopo tre disperate riprese, gli assediati si ritirarono dietro ad una collina. La battaglia durò per un'ora... la guarnigione perse appena cinque o sei uomini."[30]
La sua condotta durante l'assedio rese Clive molto famoso in Europa. Il Primo Ministro ingleseWilliam Pitt il Vecchio descrisse Clive, che comunque non aveva avuto una formazione militare, come un "generale venuto dal cielo", riconoscendogli le sue doti di comando ed organizzazione. La Court of Directors della Compagnia britannica delle Indie Orientali gli volle donare una spada da 700 sterline ma egli la rifiutò al contrario di quanto aveva fatto il maggiore Lawrence prima di lui.
Clive ed il maggiore Lawrence furono in grado di portare la campagna ad una conclusione ottimale. Nel1754, vennero firmati i primi trattati tra Thomas Saunders, presidente della Compagnia a Madras, eCharles Godeheu, comandante francese che aveva rimpiazzato Dupleix. Mohammed Ali Khan Wallajah venne riconosciuto comeNawwāb, ed entrambe le nazioni si accordarono per equalizzare la grandezza dei loro possedimenti. Quando la guerra scoppiò nuovamente nel1756, durante l'assenza di Clive nel Bengala, i francesi conquistarono altri territori a nord. IlTrattato di Parigi del 1763 formalmente confermò Mohammed Ali Khan Walajah comeNawwāb del Karnataka. Fu questa la prima azione di peso che consentì nel1765 con unfirman (decreto) dell'Imperatore di Delhi, di vedere riconosciuti ufficialmente i possedimenti britannici nell'India meridionale.
Clive a questo punto lasciò Madras per tornare a Londra dopo dieci anni di assenza, all'inizio del1753, ma non prima di aver sposato Margaret Maskelyne, sorella del fraterno amicoNevil Maskelyne, notoastronomo reale.
Nel luglio del1755, Clive tornò in India[32] con l'incarico di governatoreeletto di Fort St. David a Cuddalore. Egli giunse sul suolo indiano dopo aver perso una considerevole fortuna lungo il viaggio dal momento che laDoddington, la nave ammiraglia del suo convoglio, si era arenata pressoPort Elizabeth, perdendo un'intera cassa di monete d'oro appartenenti a Clive per il valore di 33.000 sterline. Circa 250 anni dopo, nel1998, parte del denaro del tesoro di Clive venne venduto illegalmente,[33] e nel2002 parte del tesoro venne recuperato.
Clive, promosso a questo punto al rango di tenente colonnello delBritish Army, prese parte alla cattura della fortezza diGheriah, roccaforte dell'ammiraglio marathaTuloji Angre. L'azione venne guidata dall'ammiraglioJames Watson e da diverse navi inglesi oltre che da un buon numero di rinforzi inviati dai locali. La potenza soverchiante degli inglesi assicurò la vittoria senza perdite. Un chirurgo della flotta, Edward Ives, annotò come Clive si fosse rifiutato di prendere parte del tesoro da dividersi tra i vincitori come era costume dell'epoca.[34]
A seguito di queste azioni Clive entrò in carica a Fort St. David e fu qui che gli pervennero pessime notizie dal fronte inglese. Già nel1756,Siraj ud-Daulah era succeduto a suo nonnoAlivardi Khan comeNawwāb del Bengala. Nel giugno di quell'anno, Clive ricevette la notizia che il nuovoNawwāb aveva attaccato gli Inglesi aKasimbazar e poco dopo il 20 giugno aveva preso possesso del forte diCalcutta. Le perdite per la Compagnia causarono anche quella di Calcutta con gli investimenti che ammontavano a 2 000 000 di sterline. Gli Inglesi catturati vennero posti nel famigeratoBuco nero di Calcutta ove poi morirono 123 dei 146 prigionieri detenuti, soffocati dal caldo o per la fame.[35]
Dal Natale del1756, non avendo ricevuto risposta alle lettere diplomatiche inviate alNawwāb, l'ammiraglioCharles Watson e Clive ottennero l'ordine di attaccare l'esercito delNawwāb e rimuoverlo da Calcutta con la forza. Il loro primo obbiettivo fu la fortezza di Baj-Baj alla quale Clive si approcciò via terra mentre l'ammiraglio Watson la bombardava dal mare. La fortezza venne presa in tempi record con perdite minime da parte degli Inglesi. Poco dopo, il 2 gennaio1757, Calcutta venne presa con eguale facilità.[36]Circa un mese dopo, il 3 febbraio1757, Clive incontrò l'esercito dello stessoNawwāb. Per due giorni, l'esercito marciò a spostarsi ad est di Calcutta. SirEyre Coote, in servizio nelle forze britanniche, stimò le forze del nemico come 40.000 cavalieri, 60 000 fanti e 30 cannoni. Pur considerando come sovrastimate queste cifre, le forze di Clive erano ad ogni modo esigue con appena 540 fanti inglesi, 600 marinai, 800 sepoy, 14 cannoni e nessun cavaliere. Le forze inglesi attaccarono il campo delNawwāb di mattina presto il 5 febbraio1757. Per mezzogiorno, le forze di Clive giunsero sane e salve a Fort William. Durante l'assalto, circa un decimo degli attaccanti britannici venne ferito per un totale di 137 uomini, mentre 57 furono i caduti sul campo. Anche se tecnicamente non si trattava di una vittoria militare, l'assalto britannico intimidì a tal punto ilNawwāb che questi decise di scendere a patti con Clive cedendo il controllo diCalcutta il 9 febbraio e promettendo di ricompensare la Compagnia britannica delle Indie Orientali per i danni subiti.
Dal momento che Inghilterra e Francia si trovavanoancora una volta in guerra, Clive inviò la sua flotta a risalire il fiume contro la colonia francese diChandannagar, mentre lui l'assediava via terra. Vi era un forte incentivo a catturare la colonia, dal momento che la cattura in precedenza di un insediamento pressoPondicherry aveva comportato anche la cattura di merce per 140 000 sterline. Dopo aver acconsentito all'assedio, ilNawwāb cercò di assistere i Francesi senza successo. Alcuni ufficiali della corte delNawwāb cospirarono per deporlo.Jaʿfar ʿAlī Khān, conosciuto anche col nome diMir Jafar, comandante in capo delle forze delNawwāb, fu il capo di questi cospiratori. Con l'ammiraglio Watson, il governatore Drake e Mr. Watts, Clive fece unaccordo tra gentiluomini nel quale egli acconsentì nel concedere l'incarico di viceré del Bengala, delBihar e dell'Orissa a Mīr Jaʿfar, il quale avrebbe pagato alla Compagnia 500 000 sterline ed avrebbe sostenuto tutti i costi della guerra, compresi tutti i danni da pagare alla popolazione di Calcutta (200 000 sterline) e ai mercanti armeni locali (70 000 sterline).
Clive si servì di Umichand, ricco commerciante bengalese, come agente presso Mīr Jaʿfar e gli ufficiali britannici. Umichand tentò di tradire Clive sebbene gli fossero state garantite 300 000 sterline come ricompensa.
Robert Clive, I barone Clive di Plassey, si incontra conMir Jafar dopo la battaglia di Plassey, dipinto di Francis Hayman.
L'intera stagione calda del1757 venne trascorsa in negoziati colNawwāb del Bengala. A metà di giugno, Clive iniziò la sua marcia da Chandannagar, coi soldati inglesi in barca e i sepoy a seguire la sponda destra del fiumeHooghly. Durante la stagione delle piogge, l'Hooghly era soggetto alle piene del Gange. Sulla riva sinistra del Bhagirathi, a circa 100 chilometri da Chandernagore, si trovava Murshidābād, capitale dei viceré mughal del Bengala. Alcuni chilometri più a sud si trovava la piana di Plassey ed a seguire un grande bosco di alberi dimango. Il 21 giugno1757, Clive giunse aPlassey, nel bel mezzo della stagione deimonsoni. La sua intera forza armata ammontava a 1 100 soldati europei e 2 100 sepoy, con 9 pezzi d'artiglieria. IlNawwāb aveva raccolto 18 000 cavalieri, 50 000 fanti e 53 pezzi d'artiglieria, serviti da artiglieri francesi. Per la prima volta nella sua carriera Clive esitò, e richiese una riunione con sedici dei suoi ufficiali per decidere il da farsi. Clive stesso era a capo dei nove ufficiali che si proposero di temporeggiare, mentre il maggioreEyre Coote era a capo dei sette che erano per un attacco immediato. Per il risultato finale delle votazioni, o più probabilmente per le lettere ricevute da Mir Jafar, Clive decise di cambiare la propria opinione a riguardo dell'attacco e si schierò con Eyre Coote. Dopo una pesante pioggia, i 3 200 uomini di Clive con nove cannoni attraversarono il fiume e presero possesso dell'area per l'accampamento. Il 23 giugno, il combattimento ebbe luogo e durò per l'intera giornata pur combattendo per poco. La polvere da sparo dei cannoni delNawwāb si bagnò facilmente con la pioggia, il che impacciò la sua artiglieria. Gli Indiani poterono dunque fare ben poco contro i cannoneggiamenti degli Inglesi che avevano tenuto maggiormente al riparo la preziosa polvere da sparo. Clive concluse nel frattempo un accordo con gli aristocratici del Bengala, tra cuiJagat Seth eMīr Jaʿar. Stabilita la supremazia inglese nel Bengala, il controllo dellaCompagnia britannica delle Indie Orientali sull'India settentrionale non era ancora completo. Questo avverrà solo nel1764 con laBattaglia di Buxar, dove SirHector Munro sconfisse le forze combinate dell'Imperatore mughal e delNawwāb diAwadh.
Siraj al-Dawla si portò sul campo di battaglia su un cammello come era costume per gli aristocratici in vista. Egli venne ben presto catturato dalle forze di Mīr Jaʿar, e venne poi giustiziato dall'assassino Mohammad Beg. Clive entrò a Murshidābād, e insediò Mīr Jaʿar come nuovoNawwāb. Clive raccolse dal tesoro locale 1 000 000 di sterline in piatti d'oro e d'argento, gioielli e ricchi beni di cui 160 000 sterline andarono come suo personale compenso,500 000 sterline vennero divise tra i suoi uomini e 24 000 sterline vennero divise tra ciascun membro della Compagnia britannica delle Indie Orientali.
Mentre era impegnato nell'amministrazione civile, Clive continuò i suoi successi militari. Egli inviò il maggiore Coote ad inseguire i francesi non lontano daBenares. Intrattenne una corrispondenza col colonnello Forde aVizagapatam e nel distretto settentrionale di Madras, dove quell'ufficiale aveva vinto laBattaglia di Condore, ricordata da Broome come "una delle azioni più significative che la storia militare ricordi".
Clive entrò in quell'epoca in contatto diretto per la prima volta col Gran Mogol in persona, un incontro che si dimostrò utile per la sua carriera successiva. Il principeʿAlī Gawhar, era fuggito daDelhi dopo che suo padre, l'imperatore'Alamgir II era stato ucciso dalvisir usurpatoreʿImād al-Mulk e dal suo associatomarathaSadashivrao Bhau.[37] Il principe ʿAlī Gawhar fu bene accolto e protetto daShuja' al-Dawla, ilNawwāb diAwadh. Nell'anno1760 dopo aver ottenuto il controllo diBihar,Odisha e di alcune parti del Bengala, il principe ereditario mughal e il suo esercito di 30 000 uomini erano intenzionati a detronizzare Mir Jafar e a battere la Compagnia, in modo da riconquistare le ricche aree orientali dell'Impero. I Mughal erano guidati dal principe ʿAlī Gawhar e accompagnati da Muhammad Quli Khan, Hidayat Ali, Mir Afzal, Kadim Husein e daGhulam Husayn Taba'taba'i. Le loro forze ottennero rinforzi daShuja' al-Dawla e daNajib al-Dawla. I Mughal furono raggiunti anche daJean Law e da 200 fanti francesi.[38] Il principe ʿAlī Gawhar riuscì fortunatamente a giungere aPatna, che assediò con una forza di 40 000 uomini di modo da uccidere o catturare Ramnarian, nemico dei Mughal. Mir Jafar era terrorizzato dall'idea di poter essere attaccato e per questo inviò so figlio Miran a difendere Ramnarian ed a riprendere Patna. Mir Jafar implorò inoltre aiuto da Robert Clive, ma fu il maggioreJohn Caillaud a sconfiggere l'esercito del principe ʿAlī Gawhar e a disperderlo.
Clive riuscì inoltre a respingere un'aggressione da parte degli Olandesi, rivendicando ilmassacro di Amboyna - occasione nella quale scrisse la sua famosa lettera: "Caro Forde, attaccateli immediatamente; Vi invierò ulteriori ordini domani". Nel frattempo Clive migliorò l'organizzazione e l'allenamento deisepoy sul modello europeo, includendovi anche molti musulmani delle regioni settentrionali dell'impero mughal. Fortificò nuovamente inoltre Calcutta. Nel1760, dopo quattro anni di duro lavoro, la sua salute iniziò a risentirne e dovette fare ritorno in Inghilterra. "Sembrava - scriveva un contemporaneo - come se la sua anima stesse partendo dal Governatorato del Bengala". Clive prescelse alcuni abili suoi subordinati a sostituirlo durante la sua assenza, in particolare il giovaneWarren Hastings che, un anno dopo Plassey, venne nominato residente alla corte del Nawwāb.
La Compagnia colse l'occasione per estrarre il massimo delle rendite territoriali possibili dai contadini per sostenere le campagne militari e la corruzione dilagò tra gli ufficiali. Mir Jafar iniziò anch'egli una campagna di estorsione su vasta scala per rimpinguare il suo tesoro di stato, quasi completamente svuotato dalle domande d'indennità della Compagnia.[39]
Nel1760 il trentacinquenne Clive tornò in Gran Bretagna con una fortuna di almeno 300.000 sterline e 27.000 sterline di rendita annua. Egli sostenne finanziariamente i suoi parenti e le sorelle, provvedendo anche all'amico maggiore Lawrence, l'ufficiale comandante che aveva incoraggiato il suo genio militare, con uno stipendio di 500 sterline annue. Nei cinque anni della conquista e dell'amministrazione del Bengala, il giovane aveva saputo cogliere l'occasione di una serie di eventi consequenziali tali da farlo comparare daLord Maculay aNapoleone Bonaparte per la rapida ascesa ed i molti caratteri in comune, aggiungendo che "[Clive] aveva donato pace, sicurezza e prosperità nonché libertà a milioni di indiani, che per secoli avevano subito oppressione, mentre la carriera di Napoleone venne motivata unicamente dalla conquista e dall'ambizione personale, assolutismo che svanì con la sua caduta". L'immediata conseguenza della vittoria di Clive a Plassey fu l'aumento della richiesta di denaro dalla tassazione del Bengala del 20%, gran parte del quale finì nelle tasche degli ufficiali corrotti della compagnia, in particolare durante la carestia del1770.[39]
Durante i tre anni nei quali Clive rimase in Gran Bretagna, egli cercò di formarsi una posizione politica, sfruttando prevalentemente il corso degli eventi in India, che lo avevano reso un astro nascente. Egli venne ben ricevuto a corte, venne nominato Barone Clive diPlassey, nellaContea di Clare, comprò delle residenze lussuose, si circondò di molti amici e tornò a far parte della Camera dei Comuni (per ilcollegio di Shrewsbury dal1761 sino alla sua morte).[40] Pur non laureato, Clive ricevette la laureahonoris causa inlegge dall'Università di Oxford nel1760 e nel1764 venne nominato cavaliere dell'Ordine del Bagno.[40]
Clive si rese devoto alla riforma del sistema della Compagnia britannica delle Indie orientali, ed iniziò una breve disputa con un consigliere della Court of Directors, Mr Sullivan, che alla fine lo vide sconfitto. In questo egli venne aiutato dalle notizie di nuovi scontri in Bengala. Mir Jafar si era infine ribellato ai pagamenti degli ufficiali inglesi ed il successore di Clive aveva nominato Kasim Ali Khan, genero di Mir Jafar, al suo posto. Dopo una breve reggenza del trono, Kasim Ali aveva abbandonato il proprio incarico, ordinando aWalter Reinhardt Sombre (conosciuto tra i musulmani col nome di Sumru), un mercenario svizzero al suo servizio, di massacrare i 150 soldati britannici della guarnigione diPatna, mentre egli scompariva sotto la protezione di suo fratello, il viceré di Awadh. L'intero sistema della Compagnia, sia civile che militare, era divenuto mira di accuse di corruzione.
Miniatura diAl-Khidr, dal "Piccolo album di Clive" che si pensa sia stata donata a Clive durante la sua visita in India nel1765-67 daShuja ud-Daula, il Nawwāb di Awadh. L'Album intero contiene 62 fogli di miniature di disegni mughal, studi per motivi floreali e decorazioni. Il pezzo venne acquistato dalVictoria and Albert Museum nel 1956.
Il 3 maggio1765 Clive sbarcò aCalcutta ove apprese che Mir Jafar era morto, lasciandogli la fortuna di 70 000 sterline. Mir Jafar era stato succeduto da suo figlio Kasim Ali, il quale aveva introdotto indipendentemente dal governo britannico un viceré ad Awadh, ma altre riforme locali. A questo punto scoppiò un ammutinamento dell'esercito del Bengala, che fu un primo precursore deiMoti indiani del 1857, ma esso fu represso in breve tempo. Il maggiore Munro, "il Napier di quei tempi", riuscì a reprimere i malcontenti nellaBattaglia di Buxar. L'imperatore,Shah Alam II, si staccò dalla lega, mentre il viceré di Awadh si pose alla mercé degli Inglesi.
Clive aveva ora l'opportunità di portarsi nell'Hindustan, o Alta India, dal Bengala. Egli si assicurò l'area oggi nota col nome diUttar Pradesh, e rese superflue le campagne diWellesley eLake.
In cambio delle province awadhiane assicurate all'imperatore, Clive ottenne dalla corte di Delhi uno dei documenti più importanti della storia degli inglesi in India, la cessione ufficiale del Bengala a Clive. Nei registri il documento viene indicato come "Firman [decreto] del re Shah ʿĀlam, che garantisce il dewanato del Bengal, di Behar e diOdisha alla Compagnia - 1765", La data del documento fu quella del 12 agosto1765, il luogoBenares, il trono un tavolo da cena inglese coperto di un vestito di broccato e sormontato da una sedia, nella tenda di Clive. Con questo decreto, la Compagnia divenne un vero e proprio sovrano regnante di circa 30 000 000 di persone, col diritto di ottenere tassazione libera su quei territori (annualmente circa 4 000 000 di sterline).
In quello stesso giorno Clive non solo ottenne ilfirman imperiale per la presa di possesso del Karnataka da parte della Compagnia, completando il lavoro iniziato ad Arcot, ma un terzofirman le assegnò anche la più alta di tutte le luogotenenze dell'impero, quella del Deccan. Questo fatto è menzionato in una lettera della commissione segreta della Court of Directors del governo di Madras, datata 27 aprile1768. La presenza inglese in India era così comparata a quella di tanti altri principi indiani che detenevano stati di loro reggenza, tendendo però sempre più le corde con le potenze rivali come Francia, Paesi Bassi e Danimarca. Clive aveva questo in mente quando lasciò il suo ultimo ordine ai suoi sottoposti prima di partire definitivamente nel 1767:
"Noi sappiamo che, sin dall'acquisizione del dewanato, il potere che apparteneva al soubah di queste province è totalmente, di fatto, passato alla Compagnia delle Indie Orientali. Niente rimane a lui se non l'ombra della sua autorità. Questo nome, ad ogni modo, la sua ombra, è indispensabilmente necessaria perché egli possa sentirsi venerato."
Avendo con tale atto dato ufficialmente vita all'Impero dell'India britannica, Clive si impegnò per fondare anche una solida amministrazione. I salari degli amministratori civili vennero aumentati, vennero proibite regalìe da parte degli Indiani e Clive impedì agli Inglesi di partecipare a traffici di commercio interni con gli Indiani. Sfortunatamente queste misure ebbero un impatto bassissimo sulla riduzione della corruzione, che rimase assai diffusa sino ai giorni diWarren Hastings. Le riforme militari di Clive invece ebbero maggior successo. Egli riuscì a piegare un ammutinamento di alcuni ufficiali inglesi, i quali si erano opposti all'abolizione dellabatta (paga extra). La sua riorganizzazione dell'esercito sulle linee che avevano avuto inizio dopo la battaglia di Plassey, si fermò durante la sua assenza in Gran Bretagna, ma successivamente attirò l'ammirazione degli ufficiali indiani. Egli divise l'intero esercito in tre brigate, rendendo ciascuna una forza completa.
Lo stemma della famiglia Clive in relievo nel frontone diClaremont, sulla facciata occidentale.
Clive lasciò l'India per l'ultima volta nel febbraio del1767. Nel1768, Clive visse per un certo periodo al Castello di Larzac, pressoPézenas nel dipartimento dell'Hérault della regione dellaLinguadoca-Rossiglione, nellaFrancia meridionale. Una tradizione locale vuole che sia stato lui ad introdurre un tipo di pasticcino di sua invenzione dettoLe petit pâté de Pézenas, della forma di un grande batuffolo di cotone con un cuore di zucchero, trasformando una ricetta che avrebbe importato dall'India (la localeKeema).[41] Pézenas è oggi noto per essere uno dei principali centri di produzione dolciaria della zona.
Nel1772 il Parlamento inglese aprì un'inchiesta sulla gestione della Compagnia in India. Gli oppositori politici di Clive sfruttarono l'occasione per attaccarlo accusandolo di aver ricevuto indebitamente grosse somme di denaro, ma venne quindi scagionato. Sul finire dell'anno il re gli rinnovò la sua fiducia nominandolo Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno,[40] eLord Luogotenente dello Shropshire.
Tra il1769 e il1773 il Bengala fu colpito da una grave carestia, dove la popolazione venne ridotta di un terzo, carestia che molti attribuirono alla corruzione ed alla cattiva gestione degli ufficiali della compagnia dei territori acquisiti in India.[42][43]
Il 22 novembre1774 Clive si suicidò all'età di 49 anni nella sua casa diBerkeley Square di Londra. Non vi fu inchiesta sulla sua morte e molte sono state le versioni circolanti sulla sua morte (alcuni riportarono che si fosse trafitto con la sua spada, altri che si fosse tagliato la gola col suo tagliacarte, altri che avesse preso una dose eccessiva dioppio), mentre alcuni giornali riportarono la sua morte come conseguenza di uncolpo apoplettico o di uninfarto.[44] Un suo biografo del XX secolo, John Watney, concluse: "Egli non morì di una ferita autoprovocata... Egli morì a causa di unattacco cardiaco causato da un'overdose di droghe".[45] Questo ha portato molti storici a pensare che il suicidio di Clive sia da collegarsi alla suadepressione cronica ed all'uso di oppio che aveva appreso in India.[46] Il comandante venne sepolto nella chiesa di St Margaret aMoreton Say, presso il paese nativo nello Shropshire.
Robert Clive sposò Margaret Maskelyne (m. 28 dicembre 1817[29]) il 18 febbraio 1753,[29] sorella del rev. dr.Nevil Maskelyne,astronomo reale, aMadras. La coppia ebbe sei figli:
Si pensa che una tartaruga terrestre di sua proprietà, Adwaita, sia l'animale terrestre più longevo vissuto sulla terra di cui si abbia notizia essendo morta nel 2006 alla veneranda età di 255 anni stimati.